Perché si parla di una balena spia russa in Svezia?
Una balena beluga si aggira al largo delle coste svedesi. Ma non si tratta di un esemplare qualunque: il cetaceo in questione potrebbe essere una «spia russa». Com'è possibile? Riavvolgiamo il nastro. Negli ultimi giorni, il mammifero — soprannominato Hvaldimir, da un gioco di parole basato sulle sue origini russe e sul termine norvegese "hval" che indica proprio la balena — è stato avvistato nelle acque svedesi. A riferirlo, l'associazione no-profit OneWhale, che già da tempo si occupa di osservare l'esemplare. Sì, perché Hvaldimir ha fatto la sua comparsa nei pressi delle coste norvegesi già anni fa. Spostandosi, quattro anni dopo, più a sud. Vicino ad aree più densamente popolate. Ma qual è la sua storia?
Dalle acque norvegesi...
Facciamo un salto indietro nel tempo di qualche anno. 2019. Alcuni pescatori norvegesi si accorgono della presenza di una balena nella acque del Finnmark. Siamo nell'estremo nord del Paese, al confine con la Russia. L'esemplare in questione è particolarmente fastidioso: importuna di continuo le barche dei pescatori, e così presto cattura la loro attenzione. E proprio in quel momento avviene la scoperta. La balena beluga, osservata da vicino, presenta un dettaglio alquanto curioso. Un'imbragatura con un supporto adatto a una action camera. Sulla quale vi è una scritta che non passa inosservata. «Equipaggiamento di San Pietroburgo». Da subito, quindi, l'appartenenza del cetaceo appare scontata. I pescatori rimuovono l'imbragatura dall'esemplare e la consegnano al servizio di sicurezza della polizia norvegese
Sebbene sul cetaceo non ci siano ulteriori tracce che possano ricondurre a un'effettiva attrezzatura di spionaggio, Oslo ha le idee piuttosto chiare. Fin dal primo momento. Il sospetto è che si tratti di un esemplare appartenente al programma della marina russa, che ai tempi avrebbe cercato di addestrare alcuni mammiferi acquatici come spie. Da lì, quindi, l'ipotesi — valida ancora oggi — che Hvaldimir potesse far parte del piano di Mosca. Nonostante il Ministero della Difesa russo abbia negato a più riprese l'esistenza del programma in questione. Pur pubblicando però, al tempo stesso, annunci di ricerca di delfini, con l'obiettivo di addestrarli a diventare — udite udite — proprio delle spie.
...a quelle svedesi
Dopo i dovuti accertamenti, Hvaldimir è stato rilasciato nelle acque in cui era stato trovato. Negli anni seguenti, ha trascorso il tempo sempre attorno alla costa norvegese, dove — secondo il Washington Post — avrebbe anche fatto amicizia con la gente del posto. La scorsa settimana, il cetaceo si sarebbe spinto per la prima volta nell'Oslofjord che, come da nome, è un fiordo piuttosto stretto nei pressi della capitale norvegese, nonché città più popolosa del Paese. Uno spostamento insolito, se consideriamo che fino ad ora Hvaldimir aveva prediletto esclusivamente le zone più remote della Norvegia. Trattandosi di un'area nettamente più popolata rispetto alle acque scelte di consueto dalla balena, è stato quindi emesso un avvertimento volto ad invitare la popolazione a non avvicinarsi all'esemplare.
Lo scorso settimana, infine, Hvaldimir è arrivata in Svezia, a Hunnebostrand, dove è stata accolta dalle autorità. Autorità che ora discutono però sul suo destino. Il suo spostamento così repentino, infatti, solleva qualche perplessità. E le teorie sviluppate sul caso sarebbero diverse.
Perché Hvaldimir si sta spostando?
Secondo alcuni esperti, il beluga potrebbe aver abbandonato le acque tranquille dell'artico norvegese per un semplice desiderio di interazione con altri esemplari, forse per un semplice bisogno di socializzare. Ma Hvaldimir, a detta degli esperti, potrebbe anche essere alla ricerca di un compagno. Si stima infatti che abbia all'incirca 14 anni. Un'età che, a detta degli esperti di OneWhale, corrisponde al periodo in cui gli ormoni sono più alti. Tuttavia, la popolazione di balene beluga più vicina all'area visitata da Hvaldimir vive attorno alle isole Svalbard. Molto più a nord, quindi, rispetto alle acque in cui si sta spostando in questi giorni.
Un'altra spiegazione abbraccia invece la teoria del presunto coinvolgimento come spia. Qualora la balena fosse stata addestrata dagli uomini, infatti, potrebbe cercare ora la loro vicinanza e compagnia.
Spia o non spia
Ma rimaniamo sul punto cruciale della vicenda. Hvaldimir potrebbe davvero essere o essere stato una spia di Mosca? Difficile, al momento, dirlo. Dopo la scoperta, la guardia costiera svedese ha fatto sapere di non essere interessata ad approfondire la questione, dal momento che «spionaggio e argomenti correlati non rientrano nelle loro responsabilità».
Nel frattempo, vista la vicinanza con la popolazione e con un numero maggiore di imbarcazioni, il beluga ha riportato alcune lesioni, giudicate «gravi» da OneWhale. Hvaldimir si sarebbe infatti scontrato con alcune eliche delle barche e ami da pesca, e sarebbe sopravvissuto «per miracolo». Ora, lo scopo dell'associazione, per quanto complesso, sembra quello di garantire all'esemplare dapprima un rifugio, poi un periodo di riabilitazione, a cui seguirebbe infine il rilascio. Possibilmente, in un'area in cui possa entrare finalmente in contatto con i suoi simili.
L'ipotesi di catturare Hvaldimir e metterla in cattività, sebbene sia stata contemplata in un primo momento, è stata presto scartata. A prescindere da quello che potrebbe essere stato il suo passato, OneWhale resta dell'idea che l'animale non sia pericoloso e abbia quindi diritto di vivere in libertà, più a nord. Dove ci sono più pesci e meno barche. Ma prima di procedere, sarà necessaria l'approvazione di trasferimento di Norvegia e Svezia. I due Paesi che sono stati la casa di Hvaldimir in tutti questi anni.