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Dopo il congelamento dei fondi americani ed europei, da Regno Unito e USA arrivano ulteriori prove di sostegno a Kiev - Le promesse di Londra non piacciono ai russi: «Una dichiarazione di guerra» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:33
20:33
Kiev cattura soldato somalo che combatteva per Mosca
Per la prima volta, fra i soldati russi che si sono arresi alle forze ucraine figura anche un somalo, che è stato fatto prigioniero: lo afferma il sito d'opposizione bielorusso Nexta su X, che mostra anche una foto dell'uomo.
Mosca già dal 2022, con l'aiuto del gruppo Wagner, ha annunciato campagne per reclutare mercenari in Africa e in Medio Oriente da mandare a combattere sul fronte ucraino.
18:08
18:08
Zelensky sarà e parlerà al Forum di Davos il 16 gennaio
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà a Davos, dove il 16 gennaio terrà un discorso speciale al Forum Economico Mondiale. Lo riferisce Rbc-Ucraina, citando il servizio stampa del forum, secondo il quale il leader ucraino pronuncerà un discorso speciale sul tema «Raggiungere la sicurezza e la cooperazione in un mondo frammentato».
Secondo alcuni media occidentali, il presidente ucraino sarà anche a Berna e la visita dovrebbe durare almeno due giorni.
17:59
17:59
Kuleba, con Séjourné discussi difesa aerea, Ue e Nato
Dalle ulteriori forniture di sistema di difesa antimissile e di missili all'Ucraina alla cooperazione difensiva, dall'invito ad aderire a sempre più paesi al Piano di Pace di Kiev in 10 punti alla facilitazione dei prossimi passi in direzione dell'adesione ucraina alla Nato e all'Unione europea: si è parlato di tutto questo nel colloquio avuto oggi a Kiev fra il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba e il suo omologo francese Stéphane Séjourné, che ha scelto di fare visita all'Ucraina nella sua prima missione all'estero. E che è stato ricambiato con gratitudine da Kuleba per quanto la Francia sta facendo per aiutare il suo paese sotto attacco.
08:15
08:15
Pesante attacco russo su numerose regioni ucraine: usati anche i missili Kinzhal
La Russia ha lanciato nelle prime ore di oggi un pesante attacco missilistico contro numerose regioni ucraine, inclusa quella di Kiev, utilizzando anche i missili ipersonici Kinzhal: lo ha reso noto l'Aeronautica militare, come riportano i media locali. Non ci sono per il momento informazioni su eventuali feriti o vittime.
Allarmi aerei sono scattati in quasi tutte le regioni del Paese dopo il decollo dei jet russi che hanno lanciato missili da crociera dal Mar Caspio verso le città ucraine. Inoltre, secondo l'Aeronautica, aerei da caccia MiG-31K hanno lanciato missili Kinzhal dalla regione russa di Nizhny Novgorod.
Attualmente si segnalano esplosioni intorno alle 5.00 (le 4.00 in Svizzera) nella città di Dnipro, nella regione di Dnipropetrovsk, e intorno alle 7.00 a Kropyvnytskyi, nella regione di Kirovohrad, ha riferito l'emittente ucraina Suspilne.
07:56
07:56
IL PUNTO ALL 8
Rishi Sunak a tutto campo: dopo aver ordinato nella notte gli attacchi congiunti con gli Usa sugli Houthi in Yemen, il premier britannico ha raggiunto Kiev per annunciare 2,9 miliardi di nuovi aiuti al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
È stato inoltre firmato un accordo bilaterale «senza precedenti» sulle garanzie di sicurezza all'Ucraina: il Regno Unito è il primo Paese G7 a farlo dopo che tutte le nazioni del gruppo avevano promesso di siglare intese simili al vertice Nato di Vilnius lo scorso anno.
Il premier britannico prova così a colmare un vuoto che resta in Occidente sull'assistenza militare per il Paese invaso, e a dare un segnale positivo dopo lo sconfortante annuncio della Casa Bianca della fine dei fondi americani e il conseguente stop alle forniture per Kiev.
Immediata la replica tagliente del superfalco di Putin, Dmitri Medvedev, agli «eterni nemici» inglesi: «Spero che capiscano che il dispiegamento del loro contingente militare ufficiale in Ucraina significherà una dichiarazione di guerra al nostro Paese», ha affermato il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo. Un'opzione, quella delle truppe britanniche sul terreno, che in ogni caso non è contemplata nell'intesa.
Il nuovo pacchetto da 2,5 miliardi di sterline - circa 2,9 miliardi di euro - «è il maggiore dall'inizio della guerra» fornito da Londra e comprende «centinaia di droni» da consegnare nei prossimi mesi, ha spiegato Sunak. Si tratta di «un segnale forte» rivolto sia a Kiev sia a Mosca, ha sottolineato il primo ministro Tory, secondo cui per aiutare Kiev «dobbiamo fare di più»: esitare sugli aiuti all'Ucraina non farebbe altro che «incoraggiare» Vladimir Putin e i suoi alleati della Corea del Nord e dell'Iran.
Il nuovo sostegno britannico è compreso nel patto bilaterale siglato dai due leader a Kiev e definito da Zelensky «un momento spartiacque nella storia europea». «Il Regno Unito continuerà a sostenere l'Ucraina per la durata decennale del presente accordo», si legge nel testo dell'intesa che resterà in vigore - spiegano da Kiev - fino all'auspicato ingresso dell'Ucraina nella Nato.
Nel documento, il capitolo dedicato alla difesa spiega che le due parti «lavoreranno insieme per garantire una forza sostenibile in grado di difendere l'Ucraina ora e di scoraggiare l'aggressione russa in futuro, attraverso la fornitura continua di assistenza alla sicurezza e di moderne attrezzature militari» dando priorità «alla difesa aerea, artiglieria e potenza di fuoco a lungo raggio».
L'accordo prevede inoltre il sostegno britannico allo sviluppo di «forze armate moderne» in Ucraina e della marina di Kiev, con un occhio alle tensioni nel Mar Nero. Oltre alla difesa, altri punti dell'accordo riguardano garanzie di sostegno finanziario e umanitario, protezione delle infrastrutture critiche, cooperazione di intelligence e sicurezza informatica, lotta alla propaganda.
Secondo il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak, con questo accordo si «sfata il mito della propaganda di Putin sulla stanchezza dell'Occidente» nei confronti dell'Ucraina. Per gli analisti, è chiaro che la mossa di Londra mira a coprire - in parte - i buchi aperti dal congelamento degli aiuti militari Usa. Ma Zelensky si è detto «positivo» sul fatto che l'ok del Congresso americano ai miliardi di fondi per Kiev arriverà: i legislatori a Washington hanno tempo fino al 19 gennaio per negoziare le varie voci della spesa pubblica - tra cui nuovi aiuti per l'Ucraina - e finalizzare il bilancio per evitare un primo parziale shutdown.
Anche a Bruxelles peraltro continua il negoziato dopo il veto ungherese sui fondi per Kiev. «Il vertice straordinario dei 27, il prossimo primo febbraio, dovrà trovare un'intesa sul prosieguo dell'assistenza finanziaria» al Paese invaso, è l'auspicio della presidente del parlamento europeo Roberta Metsola, che si è detta «fiduciosa» sul fatto che un accordo si troverà.
Nel frattempo, con la guerra che prosegue sul terreno e si avvicina al triste traguardo dei due anni di ostilità, gli Stati Uniti provano a colpire Mosca nell'economia, con nuove sanzioni indirizzate ad un individuo e a tre entità russe coinvolti nel trasferimento e nei test di missili nordcoreani per la Russia. Secondo Bloomberg, l'amministrazione Biden è pronta poi a sostenere una proposta per confiscare beni russi per 300 miliardi di dollari e usarli per la ricostruzione dell'Ucraina. Se attuata, sarà «pirateria del XXI secolo», ha attaccato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, prima di promettere «contromisure dolorose» per i Paesi occidentali.