Il caso

Pipì ad alta quota: bufera su Air India

Due casi distinti in poche settimane, con altrettante multe, hanno riportato sotto i riflettori il problema dei passeggeri indisciplinati
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Marcello Pelizzari
24.01.2023 16:30

Un milione di rupie. Al cambio, fanno circa 12 mila dollari. È l'ultima multa inflitta dall’Autorità di regolamentazione dell’aviazione indiana alla compagnia di bandiera Air India. Il motivo? Il ritardo nel riferire del comportamento tenuto da due passeggeri su un volo, lo scorso mese, accusati di condotta disordinata. Il tutto, beh, pochi giorni dopo che il vettore è stato multato per un precedente incidente, in cui un uomo presumibilmente ubriaco stando alle testimonianze aveva urinato su una passeggera.

L'ultimo caso

A proposito di urina, secondo quanto riferito uno dei passeggeri a bordo del volo da Delhi a Parigi, il 6 dicembre 2022, avrebbe urinato sul sedile di una passeggera mentre la poveretta era in bagno. Un altro, invece, è stato sorpreso a fumare proprio nelle toilette e non ha seguito le istruzioni del personale.

La Direzione generale dell’aviazione civile (DGCA) ha affermato che Air India ha violato le regole non segnalando tempestivamente gli incidenti all’Autorità di regolamentazione e al proprio comitato interno, ha scritto il Times of India.

Un passo indietro

Si tratta, come detto, del secondo caso di sanzione inflitta ad Air India nel giro di due settimane per episodi di – mettiamola così – minzioni ad alta quota. Il precedente citato, conclusosi con una multa di 36 mila dollari, risale a un volo del 26 novembre da New York a Delhi.

In quell'occasione Shankar Mishra, dirigente del ramo di Mumbai di Wells Fargo, apparentemente in stato di ebbrezza, è stato accusato di aver urinato su una passeggera in business class. Non proprio un comportamento irreprensibile (eufemismo). Non solo, Mishra è stato accusato di molestie sessuali e cattiva condotta pubblica. Gli è stato vietato di volare con Air India, anche se solo per quattro mesi. La squadra legale dell’uomo, manco a dirlo, ha sostenuto con forza l’innocenza di Mishra.

Air India, detto della reazione tardiva, ribadita anche dal presidente di Tata Group (il conglomerato cui fa capo la compagnia) Natarajan Chandrasekaran, nel frattempo ha sospeso il pilota del volo e quattro membri dell’equipaggio in seguito all’ultimo incidente.

Che cosa dice la IATA

La IATA, l'organizzazione internazionale di compagnie aeree, da tempo si è chinata sul problema dei cosiddetti Unruly Passengers. Coloro, cioè, che si comportano in maniera molesta o, peggio ancora, violenta nei confronti dell'equipaggio o di altri passeggeri. Minacciando, di riflesso, la sicurezza del volo. Nel 2014, l'industria ha adottato all'unanimità una serie di principi fondamentali per affrontare la questione. A sostegno di questi principi, la IATA ha pure pubblicato un documento di alto livello nel quale sono elencate le misure pratiche da intraprendere per ridurre in modo significativo il problema dei passeggeri indisciplinati. Non solo, IATA collabora di continuo con aeroporti, duty-free e altri gruppi di interesse per garantire la vendita e la commercializzazione responsabili di alcol. E, ancora, partecipa a varie campagne di sensibilizzazione pubblica, fra cui quella lanciata dall'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea (EASA) che risponde all'hashtag #notonmyflight. Non sul mio volo, proprio così. Un motto che, ora, anche Air India intende adottare. Sebbene prima debba far fronte a una doppia figuraccia che ha fatto il giro del mondo.

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