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Più raid israeliani in Cisgiordania dopo la tregua a Gaza: almeno 9 morti e 40 feriti

Attivata l'operazione Iron Wall a Jenin: decine di palestinesi arrestati, tra i feriti anche dottori e infermieri – Continua la conta dei morti a Gaza, mentre la Difesa civile palestinese cerca i cadaveri fra le macerie - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Più raid israeliani in Cisgiordania dopo la tregua a Gaza: almeno 9 morti e 40 feriti
Red. Online
21.01.2025 06:13
23:01
23:01
Disordini a Gerusalemme Est: la polizia israeliana spara a tre persone, ucciso un 12.enne

La polizia israeliana ha riferito che le forze di sicurezza che operano nel campo profughi di Shoafat, a Gerusalemme est, hanno sparato a tre persone in seguito ai disordini in cui sono avvenuti lanci di pietre contro gli agenti. Lo riporta Haaretz. Secondo la polizia, «le forze hanno avvertito un pericolo per le loro vite e hanno reagito sparando». Una delle vittime è un ragazzo di 12 anni, che è stato colpito da una pallottola al petto ed è stato trasportato in ospedale quando era cosciente.

22:09
22:09
Oggi 897 camion di aiuti umanitari a Gaza

L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) afferma che 897 camion di aiuti sono entrati nella Striscia di Gaza oggi, terzo giorno di cessate il fuoco tra Israele e Hamas.

L'OCHA cita informazioni ricevute dalle autorità israeliane e dai garanti dell'accordo di cessate il fuoco - Stati Uniti, Egitto e Qatar.

I termini dell'accordo prevedono che almeno 600 camion di aiuti entrino a Gaza ogni giorno.

22:07
22:07
Attentato a Tel Aviv: quattro feriti, ucciso l'accoltellatore

Quattro persone sono state accoltellate stasera nel centro di Tel Aviv, nelle strade Nachalat Binyamin e Kalisher, una zona solitamente frequentata da numerosi gruppi di giovani nelle vicinanze del Carmel Market. Lo riferisce la polizia. Il servizio ambulanze Magen David Adom ha riferito che il terrorista che ha lanciato l'attacco è stato ucciso a colpi di arma da fuoco sul posto.

Il terrorista, secondo la polizia, sarebbe arrivato sul posto in motocicletta accompagnato da un'altra persona che è fuggita. Uno dei feriti sarebbe in condizioni gravi.

L'aggressore sarebbe apparentemente un cittadino marocchino titolare di green card statunitense, secondo un documento d'identità trovato sul suo corpo, riferisce «Times of Israel» identificandolo come Abdelaziz Kaddi, 29 anni. Secondo il portale, è entrato in Israele il 18 gennaio con un visto turistico. I funzionari della sicurezza stanno ancora lavorando per verificare la sua identità.

21:16
21:16
Cisgiordania: Netanyahu lancia l'operazione Muro di Ferro a Jenin

Messi a tacere gli attacchi da Gaza e dal Libano, Israele punta a colpire «il nido di terroristi» che si nasconde in Cisgiordania, ben rifornito di armi e esplosivi provenienti dall'Iran. Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha annunciato la nuova operazione militare in Giudea e Samaria - nome biblico della Cisgiordania - chiamata Muro di Ferro, che sarà «vasta e significativa a Jenin».

«Agiamo in modo deciso contro l'asse iraniano ovunque esso estenda le sue mani: a Gaza, in Libano, in Siria, in Yemen, in Giudea e Samaria. E non finisce qui», ha avvertito il premier.

Un avvertimento che ha subito indotto i commentatori internazionali a chiedersi se Israele intenda attaccare nuovamente Teheran. Oltre ad allarmare i paesi arabi della regione, che sanno di poter sempre cadere sotto la ritorsione della Repubblica islamica. Al Forum economico mondiale (WEF) di Davos il ministro degli esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan al-Saud, ha dichiarato che «bisognerebbe evitare una guerra tra Israele e Iran».

Hamas da Gaza intanto ha fatto sentire la sua voce e, ribadendo l'appello alla mobilitazione generale in Cisgiordania, ha esortato i palestinesi a «intensificare i combattimenti contro Israele in risposta all'offensiva militare dell'IDF», le forze di difesa israeliane.

Nel frattempo l'operazione Muro di Ferro è partita con una serie di attacchi con droni contro le strutture utilizzate dai gruppi terroristici, hanno riferito fonti militari. I media palestinesi hanno descritto diversi attacchi aerei e, secondo le autorità sanitarie locali, almeno nove persone sono state uccise e 35 ferite. Ma non è stato chiarito se le vittime siano appartenenti alle fazioni di Hamas e Jihad islamica palestinese o se si tratti di civili. Fonti palestinesi hanno parlato di dottori e infermieri tra i feriti.

Lunedì il capo di Stato maggiore dell'IDF Herzi Halevi aveva affermato che l'esercito si stava preparando per «operazioni significative» in Cisgiordania, proprio durante il cessate il fuoco nella Striscia. I piani militari, hanno riferito funzionari israeliani, sono stati coordinati con l'Autorità nazionale palestinese (ANP), che teme particolarmente la presenza dei rivali di Hamas in Cisgiordania.

Proprio sabato un terrorista 19.enne proveniente da Tulkarem aveva accoltellato un passante nel centro di Tel Aviv prima di essere ucciso da un civile armato.

Intanto in Cisgiordania la tensione è altissima, su tutti i fronti. Nella notte tra lunedì e martedì decine di coloni israeliani hanno assaltato i villaggi palestinesi di Jinsafut e al-Funduq, lanciando pietre, dando fuoco alle auto e cercando di entrare nelle abitazioni, come mostrano le immagini trasmesse dall'emittente tv israeliana Kan.

Due ventenni israeliani con il volto coperto sono stati gravemente feriti da un agente di polizia dopo averlo colpito con spray al peperoncino. L'ufficiale è ora agli arresti domiciliari. Ma non ci sono notizie di altri arresti tra i coloni che hanno lanciato l'attacco.

Le autorità israeliane vengono accusate da mesi di aver chiuso un occhio sulla violenza dilagante dei coloni. La responsabilità viene attribuita al ministro dimissionario Itamar Ben Gvir, sostenitore dei coloni e colono lui stesso.

Venerdì il ministro della difesa Israel Katz aveva annunciato che sette israeliani in detenzione amministrativa con l'accusa di violenza sarebbero stati liberati.

Donald Trump, appena reinsediato nello Studio Ovale, ha firmato l'ordine esecutivo per revocare le sanzioni ai coloni in Cisgiordania, invertendo la politica del suo predecessore.

Nel frattempo Hamas ha confermato che quattro donne israeliane prese in ostaggio - delle sette ancora a Gaza - saranno liberate sabato, nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco. La dichiarazione è arrivata dopo che un altro portavoce dell'ufficio prigionieri del gruppo terroristico aveva dichiarato lunedì che il prossimo rilascio degli ostaggi sarebbe avvenuto domenica.

Le sette donne rimaste nella lista originaria di 33 da rilasciare nella prima fase sono due civili (Arbel Yehud, 29 anni, e Shiri Silberman Bibas, 34) e le cinque soldatesse ventenni Liri Albag, Karina Ariev, Agam Berger, Danielle Gilboa e Naama Levy. Anche i due piccoli Bibas, Ariel e Kfir, che ora avrebbero 5 e 2 anni se fossero vivi, sono nella lista. Per ciascuna delle soldatesse, Israele rilascerà 50 prigionieri palestinesi, 30 dei quali sono terroristi condannati all'ergastolo.

20:54
20:54
Attentato a Tel Aviv: accoltellate due persone, una grave

Due persone sono state accoltellate poco fa nel centro di Tel AvivUno dei feriti sarebbe in condizioni gravi. Un uomo è stato visto correre via con un coltello in mano.

La polizia ha riferito che un uomo di 24 anni e uno di 50 anni sono rimasti feriti nelle strade Nachalat Binyamin e Kalisher a Tel Aviv, una zona solitamente frequentata da numerosi gruppi di giovani nelle vicinanze del Carmel Market.

La polizia ha informato che l'attacco non è ancora finito. Sembra che l'aggressore sia stato colpito.

20:34
20:34
Sale il bilancio delle vittime del raid israeliano a Jenin: tra i feriti anche dottori e infermieri

Il bilancio delle vittime nel raid israeliano su Jenin è salito a nove, secondo quanto ha reso noto il ministero della salute palestinese aggiungendo che allo stesso tempo almeno altre 40 sono rimaste ferite.

Lo riferisce Al-Jazeera online, sottolineando che tra i feriti ci sono anche diversi dottori e infermieri, secondo quanto ha detto il direttore dell'ospedale governativo di Jenin.

19:03
19:03
Gaza: sale a 47.107 il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani

Il ministero della salute nella Striscia di Gaza gestita da Hamas ha dichiarato oggi che sono 47'107 le persone uccise nella guerra tra Israele e Hamas, con il bilancio che continua a salire nonostante un cessate il fuoco, con nuovi ritrovamenti di corpi sotto le macerie.

Il cessate il fuoco entrato in vigore domenica, ponendo fine a oltre 15 mesi di combattimenti nel territorio palestinese, ha permesso alle persone di setacciare le rovine, trovando così altri morti.

Altre persone sono inoltre morte per le ferite subite prima della fine dei combattimenti, mentre il sistema sanitario del territorio è devastato dalla guerra. Secondo il ministero della sanità il numero di feriti ha raggiunto quota 111'147 dall'inizio della guerra, il 7 ottobre 2023.

I corpi di 72 persone «sono arrivati negli ospedali (...) nelle ultime 24 ore», ha affermato il ministero della salute in una dichiarazione. «Alcune vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade, e le ambulanze e le squadre della protezione civile non sono in grado di raggiungerle», ha aggiunto.

Il ministero ha frattanto invitato le famiglie delle persone uccise o disperse in guerra a registrarsi online per aiutare nell'identificazione dei corpi e per compilare un bilancio delle vittime più accurato.

17:29
17:29
Assalto israeliano in Cisgiordania: «Almeno 8 palestinesi uccisi, 35 feriti»

Il governo palestinese ha condannato le misure aggressive israeliane contro il popolo palestinese, l'ultima delle quali è stato l'assalto alla città di Jenin e al suo campo, che ha provocato l'uccisione di otto palestinesi e il ferimento di altri 35. Lo riferisce l'agenzia di stampa dell'ANP, Wafa.

16:55
16:55
Anche il capo del Comando sud dell'IDF lascia l'esercito

Il capo del comando sud delle Forze di difesa israeliane (IDF) Yaron Finkelman ha scritto al capo di Stato maggiore Herzi Halevi per annunciare che lascia il suo ruolo. Lo rende noto l'ufficio stampa dell'IDF.

«Guidato dalla mia bussola morale e dai valori che mi guidano, ho deciso di lasciare il mio ruolo di ufficiale comandante del comando sud e di terminare il mio servizio nell'IDF. Il 7 ottobre ho fallito nel difendere il Negev occidentale e i suoi amati ed eroici residenti. Questo fallimento rimarrà impresso in me per il resto della mia vita. Per responsabilità nei confronti dello Stato di Israele, degli amati e cari residenti del confine con Gaza, dell'IDF e dei miei soldati, da allora ho lavorato per guidare la guerra contro Hamas e le organizzazioni terroristiche di Gaza. Con profondo dolore, porterò per sempre nel mio cuore il ricordo dei caduti. I migliori dei nostri figli e delle nostre figlie, coraggiosi nello spirito, nel cuore e nelle azioni», ha scritto Finkelman.

16:02
16:02
«Limiteremo gli attacchi alle navi durante la tregua»

Gli Huthi dello Yemen hanno affermato oggi che limiteranno i loro attacchi nel Mar Rosso alle imbarcazioni collegate a Israele durante il cessate il fuoco nella guerra di Gaza.

"Abbiamo informato le compagnie di navigazione internazionali che le nostre operazioni militari si concentreranno esclusivamente sulle imbarcazioni collegate" a Israele durante la tregua, ha detto un funzionario degli Huthi all'AFP in condizione di anonimato.

Tra le imbarcazioni prese di mira nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden in solidarietà con i palestinesi da novembre 2023 c'erano quelle che i ribelli ritenevano fossero collegate a Israele, Stati Uniti e Regno Unito.

Il funzionario ha anche affermato che il suo movimento interromperà gli attacchi contro le navi collegate a Israele una volta che ogni fase dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas sarà stata implementata.

Domenica gli Huthi avevano rivendicato un attacco a una portaerei americana e avvertito delle "conseguenze" per qualsiasi ritorsione durante il cessate il fuoco. L'esercito statunitense, tuttavia, aveva respinto le affermazioni di attacco come parte di una "campagna di disinformazione" degli Huthi.

14:34
14:34
Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi va in pensione

Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha informato il ministro della Difesa Israel Katz che andrà in pensione il 6 marzo 2025 «in virtù del riconoscimento della mia responsabilità per il fallimento dell'Idf il 7 ottobre e nel momento in cui l'esercito ha registrato risultati significativi ed eccezionali durante l'attuazione dell'accordo per il rilascio dei rapiti».

«La mattina del 7 ottobre, l'Idf sotto il mio comando ha fallito nella sua missione di proteggere i cittadini di Israele. La mia responsabilità per il terribile fallimento mi accompagnerà per il resto della mia vita», ha scritto Halevi nella lettera al ministro della Difesa.

13:28
13:28
Egitto, entrati a Gaza altri 260 camion di aiuti umanitari

Dall'Egitto stamattina sono entrati a Gaza altri «260 camion di aiuti» umanitari, tra cui 23 autocisterne con «carburante». Lo ha riferito l'Ufficio stampa del governo egiziano precisando che ieri, lunedì, gli automezzi erano stati 350 di cui 14 per il trasporto di carburante.

Calcolando i 330 camion (tra cui cui 20 autocisterne) di domenica - ossia il primo giorno della tregua che ha consentito l'ingresso degli aiuti - il totale dei primi due giorni dell'operazione si soccorso è dunque di 680 automezzi, ha dichiarato l'Ufficio stampa in un messaggio diffuso al Cairo.

13:24
13:24
Hamas consolida il controllo a Gaza

Gli agenti di polizia di Hamas sono apparsi a Gaza, per la prima volta dopo 15 mesi di guerra, in uniforme, armati, e non in abiti civili, con il volto coperto da mascherine, segnando il loro controllo sulla Striscia.

«Ci siamo dispiegati nelle strade e negli incroci di Gaza», ha dichiarato un portavoce di Hamas. Foto pubblicate sui social da Gaza mostrano gli agenti per strada.

13:24
13:24
Katz condanna l'attacco dei coloni a palestinesi in Cisgiordania

Commentando l'attacco dei coloni di ieri sera contro due villaggi palestinesi della Cisgiordania, al-Funduq e Jinsafut, il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato alla commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset di «condannare fermamente qualsiasi attacco e violenza contro i palestinesi» e di rammaricarsi per l'uccisione di due uomini israeliani da parte di un agente di polizia durante l'attacco.

«Le autorità di polizia devono far rispettare la legge e arrestare e perseguire chiunque violi la legge. Dovrebbe esserci una procedura penale e non ordini amministrativi, e i coloni dovrebbero essere trattati allo stesso modo di persone coinvolte in qualsiasi altro incidente in qualsiasi parte dello Stato di Israele», ha affermato.

Katz ha invitato i leader dei coloni a «condannare qualsiasi violenza di questo tipo». Ma allo stesso tempo ha sottolineato la crescente minaccia per gli insediamenti: «I nostri nemici riconoscono ora che questa è l'unica arena aperta oggi».

10:53
10:53
«Quattro donne israeliane saranno liberate sabato»

Quattro donne israeliane saranno liberate sabato nell'ambito dello scambio di prigionieri con Israele: lo ha fatto sapere Hamas.

09:35
09:35
«I palestinesi sfollati potranno tornare nel nord di Gaza»

I palestinesi sfollati potranno tornare nel nord di Gaza dal sud della Striscia, se Hamas manterrà l'accordo di cessate il fuoco. È quanto ha detto oggi l'esercito israeliano.

«Se Hamas rispetta tutti i dettagli dell'accordo, a partire dalla prossima settimana, i residenti di Gaza potranno tornare nella parte settentrionale della Striscia e verranno impartite istruzioni al riguardo», ha affermato il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell'Idf su X.

Secondo l'accordo, il settimo giorno del cessate il fuoco, gli abitanti di Gaza disarmati potranno tornare a piedi nel nord senza alcuna ispezione, attraverso la strada costiera. I veicoli che ritornano nel nord di Gaza dovranno essere sottoposti a un'ispezione da parte di una società privata che sarà determinata dai mediatori e da Israele.

Adraee ha messo inoltre in guardia gli abitanti di Gaza dall'avvicinarsi alle aree in cui le truppe sono ancora dispiegate a Gaza, compresa la zona cuscinetto lungo l'intero confine, il corridoio Netzarim al centro della Striscia, il corridoio Filadelfia al confine tra Egitto e Gaza e il mare.

06:14
06:14
Il punto alle 6

La Difesa civile palestinese ha affermato che dall'inizio del cessate il fuoco solo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, sono stati ritrovati tra le macerie 137 corpi. Lo riferisce Al Jazeera online, secondo cui l'organizzazione di soccorso di Gaza ha garantito che le sue squadre continuano a scavare tra le macerie degli edifici distrutti dalla guerra di 15 mesi di Israele, alla ricerca dei corpi delle persone uccise.

Si stima, aggiunge l'emittente tv qatariota, che attualmente siano almeno 10.000 i corpi non ancora recuperati da sotto le macerie nella Striscia di Gaza.

Le forze di occupazione israeliane «hanno giustiziato un bambino e ne hanno ferito un altro» ieri sera nel centro di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa secondo cui il bambino, di nome Zakaria Hamid Yahya Barbakh, è stato ucciso quando un cecchino israeliano ha sparato contro di lui e poi contro un altro bambino, rimasto ferito mentre cercava di recuperare il suo corpo. Due persone, una delle quali era un bambino, sono state uccise e altri nove, tra cui bambini, sono rimaste ferite questa sera dai proiettili delle forze di occupazione a Rafah, scrive ancora la Wafa.

Il leader degli Houthi yemeniti, Abdel-Malik al-Houthi, si è congratulato con il popolo palestinese per l'accordo di cessate il fuoco che, ha detto, rappresenta una «grande e storica vittoria» su Israele e gli Stati Uniti.

«Stiamo monitorando le fasi di attuazione dell'accordo e siamo pronti a intensificare in qualsiasi fase in cui il nemico israeliano torni all'escalation e rompa l'accordo», ha quindi affermato al-Houthi, riferisce Al Jazeera online.

Il leader del gruppo yemenita ha inoltre sostenuto che gli Stati Uniti sono «turbati» dal successo militare ottenuto dagli Houthi con i loro attacchi con droni e missili a sostegno di Hamas.