Pochi giorni prima della morte, Liam Payne era stato scaricato dalla sua casa discografica
Il cantante Liam Payne aveva subito un duro colpo pochi giorni prima della sua tragica morte avvenuta a 31 anni dopo una caduta dal terzo piano dell'hotel Casa Sur a Buenos Aires: la sua casa discografica, Universal Music, gli aveva da poco comunicato la rescissione del contratto.
È quanto rivela il tabloid Daily Mail in prima pagina citando diverse fonti del mondo musicale. L'ex membro del gruppo britannico One Direction aveva siglato un accordo con l'etichetta nel luglio 2016 per lanciare la sua carriera da solista a soli 22 anni. "Tra tutti i ragazzi degli One Direction, Liam era musicalmente sulla strada sbagliata", ha detto una fonte al Mail.
Per il tabloid l'uscita del secondo album di Payne era stata sospesa prima che la Universal optasse per la fine della collaborazione. Non solo, anche l'addetto alle pubbliche relazioni del cantante si sarebbe dimesso all'inizio di questo mese.
Alla sua morte, avvenuta secondo le autorità argentine per una crisi psicotica seguita a un abuso di droghe, potrebbero aver contribuito anche altre fattori destabilizzanti, come il fatto che la sua attuale fidanzata, l'attrice e influencer americana Kate Cassidy, lo aveva lasciato da solo a Buenos Aires per tornare negli Usa, oltre all'avvio di una azione legale contro il cantante da parte della sua ex, Maya Henry, per averla contattata ripetutamente nonostante la fine del loro rapporto.