Francia

Processo Depardieu: l'accusa vuole 18 mesi, la difesa l'assoluzione

Quarta giornata di udienza, quarta battaglia fra le legali delle due accusatrici, Amélie e Sarah, e l'avvocato dell'attore – Le prime hanno definito «intenzionali» le «aggressioni sessuali» dell'attore, il secondo ha apertamente gridato all'«organizzazione di femministe arrabbiate» ai danni di Depardieu
©CHRISTOPHE PETIT TESSON
Ats
27.03.2025 22:21

Diciotto mesi con la condizionale per l'accusa, assoluzione per l'avvocato difensore: queste le richieste all'ultima giornata di processo per violenze sessuali e molestie contro il numero 1 degli attori francesi, Gérard Depardieu. I giudici pronunceranno la sentenza il 13 maggio.

Quarta giornata di udienza, quarta battaglia fra le legali delle due accusatrici, Amélie e Sarah, e l'avvocato dell'attore. Le prime hanno definito «intenzionali» le «aggressioni sessuali» dell'attore, il secondo ha apertamente gridato all'«organizzazione di femministe arrabbiate» ai danni di Depardieu.

Le vittime - ha detto il procuratore chiedendo 18 mesi con la condizionale rispetto ai 5 anni di carcere che rischiava Depardieu - erano «donne in situazione di inferiorità sociale» rispetto alla «grande celebrità dell'aggressore, impegnato da protagonista sul set» di un film nel 2021, Les Volets verts. L'accusa ha ammesso che Depardieu, 76 anni, «gode di una notorietà, di un alone e di uno status monumentale nel cinema francese». Per questo, ha chiesto 18 mesi, l'obbligo di cure psicologiche e l'iscrizione nello schedario degli autori di reati sessuali.

Ad essere vittima di «molestie» è Depardieu, ha detto al contrario Jérémie Assous, l'avvocato dell'attore: «Deve finire quest'incubo - ha detto in aula il legale in un'arringa piuttosto lunga - l'inferno nel quale Gérard Depardieu è stato gettato». Poi, aggressivo, si è rivolto alle due donne che hanno denunciato il suo cliente: «Il vostro trauma - ha detto - quand'anche aggressione ci fosse stata davvero, è relativo!». Le ha definite poi «affabulatrici» al servizio di un'«organizzazione» di «femministe arrabbiate».

Dura la reazione delle legali delle due donne che si sono dichiarate vittime di Depardieu, in un clima esacerbato da giornate pesanti di accuse e veleni. Depardieu, davanti alle telecamere, ha detto di essere «stanco». Nei giorni scorsi era apparso combattivo, come quando si è difeso dall'accusa di aver toccato una delle due donne: «forse l'ho sfiorata con la schiena nel corridoio, ma non l'ho toccata. Non ho fatto nessuna aggressione sessuale, un'aggressione è più grave...».

E quando l'avvocato delle parti civili gli ha ribattuto: «Più grave di cosa?», lui ha risposto: «Più grave di una mano sul sedere. E poi, io non ho messo mani sul suo sedere». La controparte ha denunciato un'«apologia del sessismo».