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Yoav Gallant: «Cacciato per aver chiesto il servizio militare per tutti, un accordo sugli ostaggi e un'inchiesta sui fallimenti del 7 ottobre» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:18
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Lanciati droni contro una base a sud di Tel Aviv
Il gruppo libanese Hezbollah, sostenuto dall'Iran, ha dichiarato di aver lanciato droni d'attacco contro una base a sud di Tel Aviv, in Israele, aggiungendo di aver preso di mira questa posizione militare per la prima volta.
I caccia hanno lanciato uno «squadrone di droni d'attacco contro la base di Bilu (appartenente alla brigata di paracadutisti di riserva...) a sud di Tel Aviv, per la prima volta», ha dichiarato Hezbollah in un comunicato.
19:42
19:42
Hezbollah ha attaccato una base navale vicino ad Haifa
Il gruppo libanese Hezbollah ha dichiarato di aver attaccato una base navale vicino alla città israeliana di Haifa con droni e missili mercoledì, il quarto attacco alla base in altrettante settimane.
I combattenti di Hezbollah hanno «colpito la base navale Stella Maris a nord-ovest di Haifa con una salva di missili di alta qualità e uno squadrone di droni d'attacco», ha indicato il gruppo in un comunicato.
15:50
15:50
Razzi dal Libano su centro Israele a 40 giorni morte Nasrallah
Razzi lanciati dal Libano hanno fatto scattare le sirene d'allarme in numerose località del centro di Israele dopo le 16, un'ora in meno in Svizzera.
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno detto di aver intercettato un razzo, le esplosioni si sono sentite in tutta l'area centrale del Paese. Hezbollah ha sparato razzi a lungo raggio su Israele anche in mattinata, nel 40esimo giorno dall'omicidio del leader del gruppo Hassan Nasrallah a Beirut.
In precedenza, le sirene d'allarme sono scattate nel centro di Tel Aviv, come ha constatato l'agenzia di stampa italiana ANSA sul posto. Le forze di difesa israeliane ha reso noto che alcuni razzi sono stati lanciati dal Libano verso numerose aree del centro dello Stato ebraico.
Secondo l'Idf, nella giornata Hezbollah ha lanciato su Israele complessivamente 120 razzi.
Intanto, un'ora dopo l'avviso di evacuazione dell'Idf ai civili nel sud di Beirut, raid israeliani vengono segnalati a Dahiye, quartiere sciita roccaforte di Hezbollah nella capitale libanese. Lo riferiscono i media israeliani.
15:42
15:42
A Gaza crescono le nascite premature e le morti materne a causa di una situazione umanitaria «catastrofica»
A Gaza crescono le nascite premature e le morti materne a causa di una situazione umanitaria «catastrofica», con almeno 43.000 morti e quasi 1,9 milioni di persone sfollate, spesso ripetutamente, tra cui più di 43.000 donne incinte. È quanto ha rilevato l'Agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva ( Unfpa) secondo cui la maggior parte delle donne sono costrette a partorire senza accesso al supporto medico.
L'assistenza sanitaria riproduttiva, compresi i servizi postnatali e di pianificazione familiare, è diventata gravemente limitata per 155.000 donne attualmente in gravidanza e in allattamento che, sottolinea l'agenzia Onu, affrontano gravi rischi per la salute a causa della mancanza di cure prenatali e postnatali. Dunque, sono aumentate le gravidanze complicate e ad alto rischio legate a esiti negativi, mentre l'accesso ai servizi di parto sicuro è diminuito significativamente, soprattutto al Nord.
Inoltre, i problemi di trasporto e la carenza di personale medico hanno peggiorato la crisi. Le infezioni sono in aumento, con il 25% delle donne che soffre di malattie della pelle e altri problemi di salute a causa del sovraffollamento dei campi profughi e dell'insufficienza delle strutture igienico-sanitarie.
L'Unfpa segnala che anche l'igiene mestruale è diventata praticamente impossibile da praticare, poiché oltre 690.000 donne con il ciclo mestruale non hanno accesso ai servizi igienico-sanitari di base e il costo di beni essenziali come il sapone è aumentato del 1'100%.
L'allarme dell'agenzia Onu arriva mentre quasi il 70% delle infrastrutture di Gaza sono state distrutte, lasciando quasi l'intera popolazione senza cibo e acqua potabile. Il sistema sanitario di Gaza è quasi al collasso, con metà degli ospedali fuori servizio e i restanti che faticano a operare senza rifornimenti, senza carburante, senza cibo e senza acqua.
14:35
14:35
L'IDF invita i civili a evacuare la periferia sud di Beirut
L'Idf ha diffuso un messaggio in arabo sui social in cui invita i civili nei pressi di tre edifici della periferia meridionale di Beirut a evacuare immediatamente prima degli attacchi aerei israeliani. Il portavoce dell'Idf in lingua araba Avichay Adraee ha postato le mappe insieme all'annuncio, in cui invita i civili a tenersi ad almeno 500 metri di distanza dai siti che, secondo l'esercito, sono usati da Hezbollah.
14:15
14:15
Attentato vicino insediamento di coloni in Cisgiordania
Un attacco terroristico con una sparatoria viene riferito dai medici del servizio ambulanze e dall'Idf nei pressi dell'insediamento di Shilo, in Cisgiordania. Secondo i soccorritori, almeno due persone sono rimaste ferite. L'esercito ha riferito che l'aggressore è stato «neutralizzato».
Secondo i soccorritori, l'attacco terroristico sarebbe stato messo in atto da un uomo che prima si è schiantato con un'auto contro la fermata dei bus al bivio che posta alla località, poi ha accoltellato delle persone, e non con una sparatoria come era sembrato in un primo momento. I medici intervenuti sul posto hanno dichiarato che l'aggressore è stato colpito da colpi di arma da fuoco e che due civili ventenni sono stati feriti.
14:14
14:14
Abu Mazen: «Trump sosterrà le aspirazioni dei palestinesi»
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen si dice fiducioso che Donald Trump sosterrà «le aspirazioni legittime» dei palestinesi.
12:52
12:52
«Netanyahu non è più idoneo dopo il licenziamento di Gallant»
In una conferenza stampa congiunta alla Knesset, i leader dell'opposizione hanno dichiarato che il primo ministro Benyamin Netanyahu ha dimostrato di non essere più idoneo al suo incarico dopo il licenziamento di ieri sera del ministro della Difesa Yoav Gallant.
Accanto al presidente del partito National Unity Benny Gantz, al capo di Yisrael Beytenu Avigdor Liberman e al leader dei Democratici Yair Golan, il leader dell'opposizione Yair Lapid ha affermato che il licenziamento di Gallant è stato un «atto di follia da parte di un primo ministro incompetente».
«Nel mezzo di una guerra, mentre Israele combatte su sette fronti, Netanyahu ha indebolito e danneggiato l'Idf, le forze combattenti», ha detto, aggiungendo che il primo ministro non ha più la fiducia delle truppe. Il riferimento è alla contestata legislazione che esenterebbe gli ultraortodossi dal servizio militare obbligatorio. «Non lasciate che le bugie lavorino su di voi».
«Gallant è stato licenziato solo per motivi politici, solo perché ha impedito a Netanyahu di approvare le leggi sull'evasione dalla leva. È stato licenziato perché Netanyahu ha scelto gli evasori invece di quelli che sono in servizio», ha continuato Lapid. «Non ci si può fidare del primo ministro, non ci si può fidare del gabinetto, l'ultima persona di cui ci si poteva fidare in questo folle governo è stata licenziata ieri».
11:56
11:56
Almeno 15 persone sono state uccise a Beit Lahiya
Almeno 15 persone sono state uccise a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, in seguito ad un attacco israeliano contro un edificio che ospita sfollati nella zona di al-Manshiyya della città: lo riporta l'emittente tv Al Jazeera.
11:14
11:14
L'Alta Corte a Netanyahu: risponda del licenziamento di Gallant
La Corte Suprema ha ordinato oggi al primo ministro Benyamin Netanyahu di rispondere entro domani a mezzogiorno sul licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant in seguito alla petizione presentata dal Movimento per la qualità del governo e dall'Israel Shield Forum insieme alla Guardia della democrazia.
Il presidente del Movimento per la Qualità del Governo ha dichiarato: «Siamo lieti che l'Alta Corte abbia compreso l'urgenza della questione. Licenziare un ministro della Difesa durante una guerra e alla vigilia di un attacco iraniano è una scommessa pericolosa per la sicurezza del Paese».
10:34
10:34
Sirene d'allarme ed esplosioni nel centro di Tel Aviv
Sirene d'allarme e almeno otto esplosioni sono state sentite questa mattina nel centro di Tel Aviv.
09:59
09:59
Una donna palestinese e i suoi tre figli sono stati uccisi in un raid a Beit Lahiya
Una donna palestinese e i suoi tre figli sono stati uccisi oggi in un raid aereo israeliano che ha colpito una casa a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza: lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, che cita fonti locali.
Secondo le fonti, la casa colpita appartiene alla famiglia al-Radeei e il marito della donna è attualmente detenuto dalle forze israeliane.
07:37
07:37
«Eliminato un comandante di Hezbollah nel sud del Libano»
L'aviazione israeliana ha eliminato il comandante di Hezbollah della regione di Khiam, nel sud del Libano, Hussain Abd Al-Haleem Harb: lo ha reso noto oggi l'esercito (Idf).
«Hussain Abd Al-Haleem Harb ha diretto ed eseguito numerosi attacchi missilistici contro le comunità della Galilea e in particolare contro l'area di Metula», si legge in un comunicato pubblicato su Telegram.
L'Idf ha inoltre reso noto che l'aviazione ha colpito ieri circa 70 obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza. Tra gli obiettivi colpiti, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, ci sono «cellule terroristiche, siti di infrastrutture terroristiche, depositi di armi, lanciamissili e ulteriori infrastrutture terroristiche».
07:37
07:37
40 arresti nelle proteste di Tel Aviv
Circa 40 persone sono state arrestate ieri a Tel Aviv a seguito delle proteste di piazza contro la decisione del premier israeliano Benyamin Netanyahu di licenziare il ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo riporta Haaretz, sottolineando che l'autostrada Ayalon è rimasta bloccata al traffico per diverse ore.
I leader dell'opposizione in Israele Yair Lapid, Benny Gantz, e Avigdor Lieberman e Yair Golan terranno una conferenza stampa questa mattina alle ore 11.45 locali (le 10.45 svizzere) alla Knesset in seguito alla decisione del premier di silurare Gallant, che ha scatenato proteste di piazza in tutto il Paese.
06:30
06:30
Il punto alle 06.00
Almeno 61 persone sono state uccise nelle operazioni militari israeliane di ieri nella Striscia di Gaza, riferisce l'emittente araba Al Jazeera citando il Ministero della Salute palestinese. Il bilancio delle vittime nella Striscia dal 7 ottobre 2023 è di circa 43.390 morti e 102.347 feriti, secondo il movimento islamista Hamas.
Migliaia di israeliani hanno protestato, ieri sera, a Tel Aviv dopo il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant da parte di Benjamin Netanyahu. I manifestanti chiedono al successore di Gallant, Israel Katz, di dare priorità a un accordo sugli ostaggi per restituire i prigionieri ancora detenuti a Gaza.
Times of Israel ha pubblicato il discorso che Gallant ha tenuto martedì sera dopo il suo licenziamento: «Sono stato licenziato per aver chiesto il servizio militare israeliano per tutti, compresa la comunità ultraortodossa, un accordo sugli ostaggi e un'inchiesta sui fallimenti del 7 ottobre». Netanyahu ha citato tra le ragioni del licenziamento le «troppe lacune» e la rottura della fiducia con Gallant durante la guerra di Gaza.