Mondo
La diretta
Il discorso del presidente russo davanti alle Camere del Parlamento: «È una sciocchezza dire che Mosca vuole attaccare l'Europa» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
20:11
20:11
«Subito nuove sanzioni a Mosca per la morte di Navalny»
In una lettera inviata all'alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, otto Paesi membri hanno chiesto di procedere rapidamente a nuove sanzioni contro la Russia per la morte del dissidente Alexei Navalny.
La lettera è stata firmata da Svezia, Repubblica Ceca, Finlandia, Romania, Lituania, Polonia, Estonia e Lettonia e, a quanto appreso da fonti europee dall'agenzia di stampa italiana Ansa, è supportata da Danimarca, Francia, Irlanda e Paesi Bassi, che tuttavia non l'hanno firmata.
Nella missiva gli otto paesi accolgono con favore la proposta circolata nei giorni scorsi a Bruxelles di inserire immediatamente nella lista nera nuovi elenchi di persone ed entità coinvolte in violazioni e abusi dei diritti umani. Allo stesso tempo le otto capitali propongono l'istituzione, così come avviene per paesi come Nicaragua e Bielorussia, di un regime sanzionatorio separato specifico concepito per affrontare la situazione repressiva nel paese, in linea con gli altri regimi sanzionatori.
20:01
20:01
Navalny, funerali blindati
Il regime del presidente russo Vladimir Putin blinda i funerali del dissidente Alexei Navalny. E intanto continua il suo giro di vite sul dissenso facendo arrestare, processare e multare in tempi record il direttore della testata indipendente russa messa al bando Novaya Gazeta, Sergey Sokolov. L'accusa è quella di «discredito dell'esercito», uno strumento con cui Mosca prende di mira chiunque si schieri contro l'invasione dell'Ucraina.
Il direttore della celebre testata investigativa per la quale lavorava Anna Politkovskaya - assassinata nel 2006 - è stato infatti arrestato stamattina dagli agenti del centro E, la polizia anti estremismo (ma il governo russo usa l'etichetta di estremista per colpire gli oppositori), e in serata è stato condannato a una multa di 30.000 rubli (poco meno di 300 franchi), a quanto pare per un articolo sulla guerra pubblicato dal giornale a dicembre.
Gli attesissimi funerali di Navalny sono intanto in programma domani alle 14.00 in una chiesa della periferia sud di Mosca: il tempio dell'Icona della Madre di Dio. Alle 16.00 dovrebbe iniziare invece l'inumazione nel vicino cimitero Borisovsky. Si tratta di luoghi lontani dal centro e non facilmente raggiungibili da tutti, specialmente in un giorno lavorativo.
Putin probabilmente teme che i funerali del suo principale avversario politico - dietro la cui morte in carcere si allunga l'ombra del Cremlino - si trasformino in una manifestazione antigovernativa. I media locali riferiscono infatti che la polizia si sta già preparando a controllare al massimo la zona.
«Video e immagini» del cimitero «mostrano recinzioni metalliche, metal detector e telecamere di sorveglianza installate prima del funerale», scrive il giornale in lingua inglese con sede a Mosca The Moscow Times, mentre il quotidiano in linea con sede a Riga (Lettonia) Meduza cita dei canali del servizio di messaggistica Telegram secondo i quali degli agenti sarebbero già nell'area del cimitero.
Alla cerimonia parteciperanno rappresentanti di paesi europei. «Non so ancora se sarà pacifico o se la polizia arresterà coloro che verranno a salutare Alexei», aveva avvertito ieri la moglie del dissidente, Yulia Navalnaya, parlando del funerale.
E oggi la portavoce, Kira Yarmish, ha lanciato un altro appello a partecipare all'estremo saluto al rivale numero uno di Putin, affermando che «grazie a lui in molti hanno cominciato a credere che in Russia un cambiamento sia possibile». «Anche se non avete mai incontrato Alexei, lo conoscete lo stesso molto bene», ha detto Yarmysh in un video. «Voi - ha affermato - avete fatto diffondere le sue inchieste, siete usciti con lui in piazza, eravate con lui il giovedì sera quando appariva sul suo canale televisivo. Avete letto i suoi post dalla prigione dalla quale lui sosteneva noi, rimasti liberi. Grazie a lui - ha concluso - avete cominciato a interessarvi alla politica».
Ma Yarmish ha denunciato anche nuove difficoltà nell'organizzazione delle esequie, difficoltà che sarebbero legate a un clima intimidatorio. «Le agenzie funebri - ha scritto infatti la portavoce di Navalny - ci dicono che nessun equipaggio dei carri funebri accetta di portare il corpo» in chiesa. «Persone sconosciute chiamano tutte le squadre e le minacciano perché non portino la salma di Alexei da nessuna parte».
Le autorità hanno trattenuto il corpo di Navalny per ben otto giorni dopo il decesso, e secondo gli oppositori premevano fino alla fine per un funerale «segreto» nonostante le richieste della famiglia di avere indietro la salma. Nei giorni scorsi il team di Navalny ha inoltre denunciato di non aver potuto trovare una sala per una camera ardente in memoria del dissidente. «In un posto ci è stato detto esplicitamente che alle agenzie funebri era vietato lavorare con noi», ha accusato Yarmish.
18:56
18:56
La Russia vieta le esportazioni di benzina per 6 mesi dal 1. marzo
Il governo russo ha annunciato che vieterà le esportazioni di benzina per sei mesi a partire da domani, una decisione presa per «stabilizzare» i prezzi alla pompa sul mercato interno in vista delle elezioni presidenziali di metà marzo.
«Dal primo marzo, il governo introdurrà un divieto temporaneo sulle esportazioni di benzina», indica l'esecutivo in una nota.
18:51
18:51
Il 68% dei cittadini boccia Macron sull'invio di truppe in Ucraina
Il 68% dei francesi boccia le recenti dichiarazioni del presidente Emmanuel Macron circa un ipotetico futuro invio di truppe occidentali in Ucraina: è quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'istituto Odoxa-Backbone Consulting per il giornale Le Figaro. Sempre nello stesso sondaggio, il 77% si dice «preoccupato» per le conseguenze della guerra tra Mosca e Kiev.
Lunedì scorso, al termine della Conferenza di Parigi sull'Ucraina, Macron ha detto che l'invio di truppe occidentali nel paese non può «essere escluso». Parole che hanno suscitato una dura reazione del presidente russo, Vladimir Putin, e la presa di distanza di diversi paesi che potrebbero essere coinvolti da un eventuale invio di truppe in Ucraina, dalla Germania all'Italia, dalla Polonia, alla Repubblica Ceca, fino agli Stati Uniti.
18:47
18:47
Il direttore di Novaya Gazeta condannato a una multa
Il direttore della testata indipendente russa messa al bando Novaya Gazeta, Serghei Sokolov, è stato dichiarato colpevole di reato amministrativo «per aver screditato le forze armate della Federazione Russa» ed è stato condannato a una multa di 30.000 rubli (poco meno di 300 franchi). Lo riferisce la stessa testata.
14:24
14:24
La guerra in Ucraina ha influenzato il benessere in tutto il mondo
La guerra in Ucraina, iniziata due anni fa, ha influenzato il benessere in tutto il mondo e la velocità di recupero delle singole persone è dipesa dalla loro personalità: in media ci sono voluti due mesi, ma in alcuni casi assorbire l'impatto di questo evento ha richiesto più tempo. È quanto emerge da una ricerca pubblicata su «Nature Communications» e guidata dall'Università di Münster, in Germania, che ha coinvolto diversi atenei tra cui l'Università Milano Bicocca e l'Università della Campania Vanvitelli.
Le analisi si sono concentrate principalmente su 1.341 partecipanti che vivono in 17 paesi europei, esclusa l'Ucraina. Si è inoltre scelto di ampliare queste analisi per acquisire le esperienze di 1.735 persone che vivono in 43 paesi in tutto il mondo.
Il 24 febbraio 2022, il giorno in cui la Russia ha invaso l'Ucraina, si è verificato un forte calo del benessere in tutto il mondo. Le persone in Europa lo hanno sperimentato in modo più marcato rispetto a quelle che vivono in altre parti del mondo. Presumibilmente la guerra era molto più importante per coloro che erano più vicini al conflitto, rispetto a coloro che vivevano in un continente diverso.
Dalla ricerca è interessante notare che le fluttuazioni quotidiane del benessere rispecchiavano l'importanza data alla guerra sulle reti sociali man mano che gli eventi si svolgevano. Nello specifico, il benessere era inferiore nei giorni in cui c'erano più tweet che menzionavano l'Ucraina.
I risultati indicano che, in media, ci sono voluti circa due mesi perché le persone tornassero ai livelli di benessere di base dopo l'invasione. Ma le personalità di ciascuno dei partecipanti hanno avuto un ruolo nella rapidità di recupero. In particolare, i dati mostrano che le persone con personalità meno stabili hanno avuto risultati peggiori in termini di recupero dall'impatto che la guerra ha avuto sul loro benessere.
14:20
14:20
Fermato Serghei Sokolov, il direttore di Novaya Gazeta
Serghei Sokolov, il direttore di Novaya Gazeta, testata indipendente russa messa al bando, è stato fermato. Stando alla stessa testata è stato condotto in un commissariato di polizia, dov'è stato redatto un rapporto in cui è accusato di «discredito» delle forze armate.
Sokolov è stato nominato ufficialmente direttore di Novaya Gazeta nel settembre del 2023, dopo le dimissioni del Premio Nobel per la pace Dmitry Muratov, che era stato designato come «agente straniero» dalle autorità russe.
14:04
14:04
«L'UE sostenga l'Ucraina con tutto il necessario per vincere la guerra»
Il Parlamento europeo chiede all'Ue di sostenere l'Ucraina con tutto quanto è necessario per vincere la guerra contro la Russia. La richiesta arriva in una risoluzione approvata con 451 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni in occasione del secondo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina.
Nella risoluzione si sottolinea come la guerra abbia radicalmente cambiato la situazione geopolitica in Europa e altrove e si afferma che ora l'obiettivo principale è che l'Ucraina vinca la guerra. Gli eurodeputati mettono anche in guardia sulle gravi conseguenze di una sconfitta.
Affinché Kiev possa vincere, si legge nel testo, «non ci deve essere nessuna restrizione autoimposta all'assistenza militare all'Ucraina». Il Parlamento ribadisce la necessità «di fornire al paese tutto ciò che è necessario per riprendere il pieno controllo sul suo territorio così come riconosciuto a livello internazionale».
Il testo dell'Eurocamera indica i sofisticati sistemi di difesa aerea come missili a lungo raggio Taurus, Storm Shadow/Scalp e vari tipi di artiglieria e munizioni (in particolare da 155 mm) e droni e dispositivi anti-drone come le armi più urgenti da recapitare a Kiev.
Gli eurodeputati chiedono inoltre che tutti gli alleati dell'Ue e della Nato sostengano militarmente l'Ucraina con almeno lo 0,25% del loro Pil annuale. Ed anche di creare un regime giuridico solido per permettere di confiscare i beni statali russi congelati dall'Ue e utilizzarli per ricostruire l'Ucraina e risarcire le vittime della guerra.
13:44
13:44
Per il Parlamento europeo Putin è penalmente responsabile della morte di Navalny
Vladimir Putin ha personalmente la responsabilità penale e politica per la morte del suo più forte avversario, Alexei Navalny. Lo afferma il Parlamento europeo in una risoluzione approvata con 506 voti a favore 9 contrari e 32 astenuti.
Il popolo russo tuttavia non deve essere confuso con il «regime guerrafondaio, autocratico e cleptocratico del Cremlino», spiega il testo.
Gli eurodeputati chiedono agli Stati membri di intensificare i loro sforzi per trovare modi possibili per liberare coloro che soffrono la detenzione e la repressione, compresa l'opzione di possibili scambi di detenuti.
12:24
12:24
Sugli aiuti all'Ucraina cresce la distanza tra elettori GOP e Dem
Con i nuovi aiuti militari per l'Ucraina bloccati al Congresso, l'opinione pubblica americana si divide sempre più tra campo democratico e repubblicano sulla necessità di stanziare ulteriori fondi destinati a Kiev.
Secondo un sondaggio realizzato da Associated Press-NORC Center for Public Affairs Research, tra i democratici cresce la convinzione che il governo degli Stati Uniti stia spendendo «troppo poco» per i finanziamenti all'Ucraina rispetto allo scorso novembre, mentre la maggioranza dei repubblicani rimane convinta che si spenda «troppo».
Questa divisione è lo specchio della linea di frattura al Congresso, dove il Senato, controllato dai democratici - con l'aiuto di 22 senatori repubblicani - ha approvato all'inizio di febbraio un pacchetto di aiuti da 95 miliardi di dollari per Ucraina, Israele e Taiwan.
Questo disegno di legge, che include circa 60 miliardi di dollari per Kiev, è rimasto appeso alla Camera, dove lo speaker repubblicano Mike Johnson si è finora rifiutato di sottoporlo al voto.
La maggior parte dei repubblicani resta dell'opinione di Johnson, senza significative modifiche dallo scorso autunno: il 55% afferma che gli Stati Uniti stanno spendendo troppo per gli aiuti all'Ucraina, rispetto al 59% di novembre. Però tra i democratici è cresciuto il sostegno all'aumento degli aiuti all'Ucraina: circa quattro su dieci, rileva il nuovo sondaggio, affermano che gli Stati Uniti stanno spendendo «troppo poco» per gli aiuti all'Ucraina nella guerra contro la Russia, in aumento rispetto al 17% di novembre.
11:33
11:33
«Respinto l'assalto delle truppe russe a Orlivka»
Le forze ucraine hanno respinto le truppe russe dal villaggio di Orlivka, a ovest di Avdiivka, in Donetsk. Lo ha scritto su Facebook il capo dell'esercito ucraino Oleksandr Syrskyi.
Orlivka si trova a meno di 2 chilometri a nord-ovest del villaggio di Lastochino, occupato dalle forze russe nei giorni scorsi.
11:08
11:08
Putin all'Occidente: «Anche noi abbiamo armi capaci di raggiungervi»
«Anche noi abbiamo armi capaci di raggiungere i vostri territori». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rivolgendosi all'Occidente. «Hanno tentato in passato di combattere la Russia - ha aggiunto -, ma ora le conseguenze saranno pessime.»
Nel suo discorso annuale davanti alle Camere riunite del Parlamento, tenuto al Gostiny Dvor, un centro congressi a ridosso della Piazza Rossa, Putin ha tuttavia affermato che è «una sciocchezza» dire che Mosca voglia attaccare l'Europa.
«Comprendiamo che l'Occidente sta cercando di trascinarci in una corsa agli armamenti, logorandoci e ripetendo il trucco a cui riuscirono negli anni '80 con l'Unione Sovietica», ha detto il presidente russo citato dalla Tass. «Tutto quello che l'Occidente sta escogitando - ha sostenuto - porta veramente alla minaccia di un conflitto con armi nucleari e quindi all'annientamento della civiltà.»
Putin ha quindi messo in guardia i membri dell'Alleanza atlantica: «hanno iniziato a parlare della possibilità di inviare contingenti militari della Nato in Ucraina. Ricordiamo il destino di coloro che in passato hanno inviato i loro contingenti nel territorio del nostro paese. Ora - ha avvertito - le conseguenze per gli eventuali interventisti saranno molto più tragiche».
Sempre a proposito del conflitto in Ucraina, il leader del Cremlino ha quindi assicurato che le truppe russe otterranno la vittoria e non si ritireranno mai: «i membri delle forze armate non si ritireranno, non falliranno, non tradiranno».
Egli ha anche affermato che «tutto il paese» sostiene i soldati russi impegnati nell'operazione militare e uniti «possiamo superare qualsiasi cosa». In Ucraina - ha spiegato - le forze russe hanno usato due tipi di missili ipersonici: il Kinzhal, lanciato dagli aerei, e lo Zirkon, lanciato dalle navi.
Putin ha anche sostenuto che Mosca starebbe completando i test del missile da crociera a propulsione nucleare «Burevestnik» e del missile sottomarino potenzialmente armabile con testate nucleari «Poseidon». «I test del missile da crociera a gittata illimitata Burevestnik e del veicolo sottomarino senza pilota Poseidon sono prossimi al completamento», ha detto Putin secondo la Tass.
Cambiando tema, Putin ha poi sostenuto che la Russia è «la quinta» economia del mondo e che «nel prossimo futuro» diverrà «una delle quattro maggiori potenze economiche del mondo».
Nel 2022 il Pil russo è sceso del 2,2%, mentre nel 2023 è aumentato del 3,5%. Tuttavia gli esperti sottolineano che si tratta di un dato su cui incide fortemente la militarizzazione dell'economia russa e l'aumento notevole della produzione di armi sullo sfondo dell'invasione dell'Ucraina. L'economia russa è quindi considerata sbilanciata e affronta problemi di carenza di manodopera e forte inflazione (7% nel 2023 dopo il 12% del 2022).
Il presidente ha proseguito affermando che «noi, insieme ai paesi amici, continueremo a creare corridoi di approvvigionamento efficienti e sicuri, a costruire una nuova architettura finanziaria globale su basi tecnologiche all'avanguardia e priva di interferenze politiche. Tanto più che l'Occidente porta discredito sulle proprie valute e sul sistema bancario».
Secondo quanto riporta l'agenzia Interfax, Putin ha poi proposto - alla vigilia delle elezioni presidenziali in programma dal 15 al 17 marzo - di «raddoppiare» fino a 2'800 rubli al mese (circa 27 franchi) le detrazioni fiscali per il secondo figlio e fino a 6'000 rubli (circa 57 franchi) quelle per il terzo figlio e per i successivi.
09:19
09:19
«Centinaia di attacchi russi lungo tutta la linea del fronte»
«Centinaia di attacchi frenetici dell'esercito russo lungo tutta la linea del fronte», riferisce lo Stato maggiore ucraino nel rapporto della mattina.
Oltre cento attacchi aerei, 163 bombardamenti da lanciarazzi multipli sono stati lanciati dalle truppe del Cremlino nelle ultime 24 ore su posizioni militari e insediamenti civili ucraini.
Lo Stato maggiore riferisce anche di un centinaio di combattimenti in decine di località del paese sulla linea del fronte
08:00
08:00
«Abbattuto un cacciabombardiere russo Su-34»
Il comandante dell'Aeronautica militare di Kiev Mykola Oleschuk ha reso noto che l'esercito ucraino ha abbattuto un altro cacciabombardiere russo Su-34 nell'est del paese: è il terzo aereo del Cremlino abbattuto negli ultimi 3 giorni e l'undicesimo nel mese di febbraio. Lo riferiscono i media ucraini.
Secondo «Forbes» il successo ucraino nell'abbattimento di aerei russi è dovuto all'uso di dei missili Patriot e Nasams, nonché ai «punti ciechi» dell'esercito russo che ha perso un terzo degli aerei di allarme rapido A-50.
06:12
06:12
IL PUNTO ALLE 6
Le unità di difesa aerea russa ha abbattuto 48 droni ucraini nella zona di Kupyansk in un solo giorno. Lo ha detto alla TASS il portavoce russo Ivan Bigma.
«Le unità di difesa aerea continuano la loro missione nell'area di Kupyansk» ha detto Bigma, aggiungendo che «le squadre ieri hanno distrutto 48 droni». Secondo il portavoce, le perdite giornaliere dell'Ucraina in questa zona ammontano a 145 soldati, due portaerei corazzate, quattro sistemi di artiglieria, un'unità di mortai e due pick up.