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«Se tutti i principi in base ai quali la Russia ha accettato di partecipare all'accordo saranno pienamente presi in considerazione e rispettati» — Il presidente russo al vertice Brics in Sudafrica in videocollegamento – La Russia avrebbe interrotto la circolazione delle navi da carico attraverso lo Stretto di Kerch — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:23
20:23
Pentagono, nuovo pacchetto di aiuti a Kiev da 1,3 miliardi
Gli Stati Uniti hanno annunciato un ulteriore pacchetto di aiuti militari all'Ucraina, per un totale di circa 1,3 miliardi di dollari. Lo ha annunciato ufficialmente il Pentagono. I nuovi aiuti comprendono capacità di difesa aerea e munizioni.
«Questo annuncio rappresenta l'inizio di un processo di appalto per fornire ulteriori capacità prioritarie all'Ucraina», ha spiegato il Dipartimento della difesa americano.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha subito ringraziato su Twitter: «Grazie Potus (acronimo per Presidente degli Stati Uniti, ndr) per un nuovo potente pacchetto di supporto alla difesa del valore di 1,3 miliardi di dollari».
«I sistemi missilistici antiaerei Nasams con munizioni, proiettili di artiglieria, attrezzature per lo sminamento e altra assistenza tanto necessaria salveranno le vite degli ucraini e avvicineranno la nostra vittoria comune. Apprezziamo il supporto instancabile degli amici statunitensi», ha aggiunto il leader ucraino.
20:21
20:21
Putin: «Disposti a tornare nell'accordo del grano se gli ostacoli alle esportazioni agricole russe saranno rimossi»
Il presidente russo Vladimir Putin ha confermato la sua disponibilità a tornare nell'accordo del grano se gli ostacoli alle esportazioni agricole russe saranno rimossi. Lo riporta la Tass.
In ogni caso, secondo il leader del Cremlino la Russia è pronta a sostituire il grano ucraino sul mercato mondiale attraverso donazioni e vendite.
«La continuazione dell'accordo sul grano nella sua forma attuale ha perso ogni significato», ha detto Putin in una riunione del governo. «Ovviamente prenderemo in considerazione la possibilità di tornarci, ma solo a una condizione: se tutti i principi in base ai quali la Russia ha accettato di partecipare all'accordo saranno pienamente presi in considerazione e rispettati.»
Putin ha poi accusato l'Occidente di «arricchirsi con l'accordo sul grano» e di «aver fatto di tutto per farlo fallire». La Russia ha mostrato «una pazienza eccezionale» estendendo regolarmente l'intesa, ha detto il leader del Cremlino secondo cui l'Occidente «impedisce anche le consegne gratuite di fertilizzanti da parte della Russia ai paesi più poveri».
19:14
19:14
Dal 20 luglio tutte le navi che navigano nel Mar Nero verso i porti ucraini saranno considerate potenziali vettori di carichi militari
Dal 20 luglio tutte le navi che navigano nel Mar Nero verso i porti ucraini saranno considerate potenziali vettori di carichi militari. Lo ha affermato il ministero della difesa russo, citato da Ria Novosti, aggiungendo che i paesi di bandiera di tali navi saranno considerati coinvolti nel conflitto ucraino come alleati di Kiev.
Inoltre - indica il ministero - diverse zone nelle parti nord-ovest e sud-est delle acque internazionali del Mar Nero sono state dichiarate temporaneamente pericolose per la navigazione. Sono stati emessi avvisi informativi sulla revoca delle garanzie di sicurezza ai mezzi che viaggiano verso i porti ucraini.
18:26
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L'Ucraina ha bisogno di 300 veicoli corazzati, 80 caccia F-16 e dieci sistemi di difesa aerea
L'Ucraina ha bisogno di 300 veicoli corazzati, 80 caccia F-16 e dieci sistemi di difesa aerea per intensificare la sua controffensiva. Lo ha detto all'AFP il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
«Abbiamo bisogno di ulteriori veicoli corazzati, 200-300, carri armati prima di tutto», «60-80 velivoli F-16» e «5-10 sistemi di difesa aerea aggiuntivi» statunitensi Patriot o i loro equivalenti francesi Samp/T, ha elencato Podolyak.
Questi ha anche spiegato che l'Ucraina si aspetta che la controffensiva lanciata per riconquistare i territori sotto l'occupazione russa sia «lunga e difficile».
«Indubbiamente, questa operazione sarà piuttosto difficile, lunga e richiederà molto tempo», ha detto all'Afp, citando in particolare le mine come freno al contrattacco. In ogni caso, per Kiev «non c'è alcun compromesso possibile perché la Russia ci odia, è arrivata a distruggere il concetto stesso di Stato ucraino», ha aggiunto Podolyak.
Per garantire la sicurezza delle sue esportazioni di grano attraverso il Mar Nero, dopo l'uscita della Russia dall'intesa, L'Ucraina propone di creare pattuglie militari internazionali su mandato delle Nazioni Unite, ha ancora spiegato il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. «Dovremmo aggiungere un mandato delle Nazioni Unite per creare pattuglie militari» con la partecipazione di paesi che si affacciano sul Mar Nero come la Turchia e la Bulgaria.
18:04
18:04
Rispunta (in video) Prigozhin, ma ci sono dubbi sull'autenticità
Un video che mostrerebbe il fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, che saluta i suoi combattenti in Bielorussia è stato pubblicato oggi sui canali Telegram pro-Wagner e condiviso nell'account dello stesso Prigozhin. Se confermato, sarebbe la prima volta che compare in pubblico dalla ribellione armata in Russia il mese scorso.
«Benvenuti ragazzi! Sono felice di salutarvi tutti. Benvenuti nella terra bielorussa! Abbiamo combattuto con dignità! Abbiamo fatto molto per la Russia», dice un uomo che sembra simile a Prigozhin nell'aspetto e nella voce in un video poco chiaro, perché girato in condizioni di scarsa illuminazione, pubblicato oggi dalla CNN, che tuttavia lavora alla geolocalizzazione.
Nel filmato un combattente sembra rivolgersi al leader di Wagner come «Yevgeny Viktorovich», nome e patronimico di Prigozhin. Il video appare inedito e i metadati sul file suggeriscono che sia stato creato all'alba di oggi.
Il leader Wagner sembrerebbe riprendere le sue critiche di lunga data alla pianificazione e all'esecuzione delle operazioni militari in Ucraina da parte del ministero della difesa russo. «Quello che sta accadendo ora al fronte è una vergogna a cui non abbiamo bisogno di partecipare. Dobbiamo aspettare il momento in cui potremo dimostrarci pienamente», avrebbe detto Prigozhin.
Il fondatore di Wagner prosegue suggerendo che il loro soggiorno in Bielorussia potrebbe essere temporaneo e invita i suoi combattenti a prepararsi a viaggiare altrove. «Dovremmo prepararci, migliorare e partire per un nuovo viaggio in Africa», avrebbe affermato.
16:57
16:57
Mosca avrebbe sospeso il traffico di navi nello stretto di Kerch
Dal 16 luglio la Russia ha interrotto la circolazione delle navi da carico attraverso lo Stretto di Kerch a seguito degli attacchi ucraini in Crimea. Lo riporta il sito della Reuters citando una fonte riservata.
Secondo quest'ultima «la navigazione è già ferma per il terzo giorno» ed è stata interrotta «il 16 luglio, intorno alle 17.00 ora locale, quando c'è stato un attacco (di droni) a Sebastopoli».
16:32
16:32
I paesi dell'Est limitrofi all'Ucraina chiedono di prolungare il divieto di importazione di cereali
I paesi dell'Est limitrofi all'Ucraina - Polonia, Ungheria, Slovacchia, Romania e Bulgaria - hanno chiesto alla Commissione europea di prolungare il divieto all'import di grano, mais, colza e semi di girasole provenienti da Kiev oltre la data del 15 settembre.
Lo ha annunciato, secondo quanto riportano diversi media europei, il ministro dell'agricoltura polacco Robert Telus. «Non vedo argomenti sostanziali per la scadenza dell'attuale divieto a metà settembre», ha affermato il ministro.
16:31
16:31
Sudafrica: Putin al summit Brics in videocollegamento
Il presidente russo Vladimir Putin parteciperà al vertice Brics in Sudafrica in videocollegamento. Lo ha dichiarato il suo portavoce Dmitri Peskov, ripreso dall'agenzia russa Ria Novosti, confermando che il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov sarà invece presente al vertice di persona.
15:42
15:42
Danneggiati oltre 660 beni del patrimonio culturale
A seguito dell'aggressione russa in Ucraina oltre 660 beni del patrimonio culturale sono stati danneggiati, secondo quanto ha pubblicato su Telegram il ministero della cultura e della politica dell'informazione, che continua a documentare e monitorare i danni provocati nei siti del «cultural heritage».
«Potremo vedere il quadro completo solo dopo la fine della guerra e solo dopo che la maggior parte delle zone di combattimento saranno sminate e diventeranno direttamente accessibili ai ricercatori», ha dichiarato Kateryna Chuyeva, viceministra della cultura e della politica dell'informazione dell'Ucraina, durante un briefing online nel Media Center Ukraine-Odesa, ripresa da Ukrinform.
Nel computo dei danni non rientrano le infrastrutture culturali come biblioteche o altre istituzioni ospitate in edifici moderni.
Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, almeno 24 siti culturali sono stati completamente distrutti, 523 sono stati parzialmente danneggiati e per 115 beni del patrimonio culturale è ancora necessario stimare il grado di danneggiamento.
Chuyeva ha anche parlato della cooperazione con l'Unesco nel contesto della conservazione del patrimonio culturale ucraino e della responsabilità della Russia per i danni e la distruzione.
14:17
14:17
«Distrutte 60 mila tonnellate di grano nei raid russi»
I raid notturni delle forze armate russe hanno distrutto 60 mila tonnellate di grano di grano ucraino, secondo quanto sostiene Kiev.
Le 60 mila tonnellate di grano distrutte dai raid russi di stanotte erano destinate all'esportazione e stoccate nel porto ucraino di Chornomorsk, vicino a Odessa, come ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura ucraino Mykola Solsky.
«Ci vorrà almeno un anno per riparare completamente le infrastrutture danneggiate», ha commentato Solsky, secondo il quale le forniture di cereali «avrebbero dovuto essere spedite attraverso il corridoio del grano 60 giorni fa».
Il ministero della Difesa russo sostiene dal canto suo che le sue truppe avrebbero attaccato e colpito nella notte «strutture dell'industria militare, infrastrutture per il carburante e depositi di munizioni delle forze armate dell'Ucraina» nella zona di Odessa, «nonché la base aerea di Kanatovo dell'aeronautica militare ucraina». Lo riporta l'agenzia Interfax.
13:21
13:21
Putin non andrà al vertice Brics in Sudafrica
Il presidente russo Vladimir Putin non prenderà parte al vertice gruppo dei Brics (Sudafrica, Brasile, India, Cina e Russia) che si terrà dal 22 al 24 agosto a Johannesburg. Lo riferisce l'ufficio di presidenza sudafricano. Al suo posto è prevista la presenza del ministro degli Esteri Serghei Lavrov.
«Di comune accordo, il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin non parteciperà al Vertice, ma la Federazione Russa sarà rappresentata dal Ministro degli Esteri Sergey Lavrov», si afferma in un comunicato della presidenza sudafricana inviato all'ANSA sullo «storico 15/o Vertice dei Paesi Brics - Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica», «il primo» a svolgersi «in presenza» dopo la pandemia di Covid.
L'annuncio pone fine a mesi di incertezza circa la partecipazione del capo del Cremlino a causa di un eventuale suo arresto sulla base del mandato della Corte penale internazionale, di cui il Sudafrica è componente. Pretoria era in una posizione difficile anche perché si è rifiutata di condannare l'invasione russa dell'Ucraina.
Il Sudafrica, dichiaratamente orgoglioso della sua politica estera indipendente e non-allineata, considera l'invasione russa come una guerra per procura tra Russia e Nato che ha le proprie radici nell'espansione dell'Alleanza atlantica verso est nonostante le preoccupazioni di Mosca in materia di sicurezza.
Il Cremlino smentisce ad ogni modo che la Russia abbia lasciato intendere al presidente sudafricano Cyril Ramaphosa che un eventuale arresto di Vladimir Putin sulla base del mandato della Corte penale internazionale sarebbe stato come «una dichiarazione di guerra»: lo scrive l'agenzia di stampa statale russa Tass citando il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
«No, non è stato detto. Nessuno ha dato niente da intendere a nessuno. In questo mondo è assolutamente chiaro a tutti cosa significhi un tentativo di colpire il capo di Stato russo. Pertanto, non è necessario spiegare nulla a nessuno qui», ha detto Peskov secondo la Tass.
09:50
09:50
Kiev rivendica l'attacco alla base militare russa in Crimea
«Un'operazione di successo è stata condotta nella Crimea occupata. Il nemico sta nascondendo l'entità dei danni e il numero delle vittime», ha dichiarato su Telegram il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov, facendo riferimento all'incendio scoppiato dopo potenti esplosioni questa mattina in una base militare russa nella penisola occupata da Mosca.
09:05
09:05
«A Odessa sono stati colpiti i terminal del grano e del petrolio»
«Durante l'attacco notturno alla regione di Odessa, i razzi hanno colpito il terminal del grano e del petrolio, danneggiato i serbatoi e le attrezzature per il carico ed è scoppiato un incendio», ha reso noto Vladyslav Nazarov, portavoce del comando militare ucraino Sud, citato dall'emittente statale ucraina Suspilne.
Nella città di Odessa sono stati danneggiati diversi condomini, sei civili tra cui un bambino di nove anni sono rimasti feriti. Nella regione di Odessa inoltre è stato colpito un impianto industriale e due magazzini.
«I terroristi russi hanno deliberatamente preso di mira le infrastrutture per il commercio del grano e ogni missile russo è un colpo non solo per l'Ucraina, ma per tutti coloro che nel mondo vogliono una vita normale e sicura», ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Zelensky ha anche riferito su Telegram di aver parlato con il suo vice Oleksandr Kubrakov, con il ministro Igor Klymenko, con il capo dell'esercito Valeriy Zaluzhnyi e con il comandante dell'aeronautica Mykola Oleshchuk.
«Le forze armate sono state incaricate di rafforzare la protezione delle persone e delle infrastrutture portuali, mentre il ministero degli Esteri è stato incaricato di intensificare i contatti con i partner per aumentare la pressione sullo Stato terrorista e continuare le normali esportazioni di grano ucraino» ha concluso Zelensky.
06:27
06:27
Chiusa per incendio l'autostrada tra il ponte di Crimea e Sebastopoli
L'autostrada Tavrida che collega il ponte di Crimea della città portuale di Kerch nel Mar d'Azov con Sebastopoli sulla costa del Mar Nero della penisola è stata chiusa a causa di un incendio scoppiato nel distretto Kirovsky, rendono noto le autorità russe citate dall'agenzia Tass.
«A seguito di un incendio scoppiato in un sito nel distretto di Kirovsky, l'autostrada Tavrida è stata chiusa. A breve verrà pubblicato un percorso alternativo per il traffico automobilistico», ha scritto il leader locale russo Sergey Aksyonov sul suo canale Telegram.
L'evacuazione temporanea di circa 2.000 persone è prevista dal distretto Kirovsky della Repubblica di Crimea a causa del vasto incendio nell'area, ha aggiunto Aksyonov.
Un deposito di munizioni sarebbe esploso a seguito di un attacco nel distretto, secondo i media ucraini.
«Nel campo di addestramento di Starokrymsky vicino al villaggio di Krynychki è stato colpito un deposito di munizioni, che stanno continuando a esplodere», afferma il canale Crimean Wind su Telegram citato dall'agenzia Ukrinform.
06:22
06:22
Il punto alle 06.00
Oggi, mercoledì 19 luglio, è il 511. giorno di guerra. Una serie di potenti esplosioni è stata udita nelle prime ore di oggi nella città portuale ucraina di Odessa, sul Mar Nero. Lo riportano i media locali. L'allarme antiaereo è scattato in tutta la regione e in altri oblast dell'Ucraina.
Poco dopo, secondo quanto riportano i media locali, un'altra serie di esplosioni, la terza di oggi, è stata udita nella città portuale ucraina di Odessa. La prima ondata di esplosioni ha colpito la città tra l'1:05 e l'1:07 ora locale. È stata seguita da altre due ondate, alle 2:11 e alle 2:20. Esplosioni sono state udite anche nella vicina Chornomorsk.
A seguire, esplosioni sono state udite stamani a Kiev e nella circostante regione della capitale, con le difese antiaeree entrate in azione contro obiettivi sopra la città. Lo ha reso noto il sindaco Vitaly Klichko, citato dai media locali. Esplosioni sono state segnalate anche a Zaporizhzhia e Kharkiv.
Biden e Zuppi discutono dei bambini ucraini
Nel corso delle ultime ore, inoltre, il presidente americano Joe Biden e l'inviato speciale del Vaticano, il cardinale Matteo Zuppi, hanno discusso degli sforzi della Santa sede nel fornire aiuti umanitari per affrontare le sofferenze causate dall'aggressione della Russia in Ucraina, nonché dell'impegno del Vaticano per il ritorno dei bambini ucraini deportati con la forza. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota.
Trump: «Con me la guerra finirebbe in 24 ore»
«Se fossi presidente metterei fine alla guerra in Ucraina in 24 ore». Lo ha ribadito Donald Trump a Fox News, durante un incontro con i suoi sostenitori in Iowa. «Conosco Zelensky molto bene, conosco Putin molto bene. Direi loro di trovare un accordo: voglio solo mettere fine all'uccisione di migliaia di persone», ha dichiarato l'ex presidente Usa.