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Lo afferma il presidente degli Stati Uniti Joe Biden – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:59
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«Prepariamo basi per il vertice NATO di Washington»
«Ci stiamo preparando a firmare accordi con i partner sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina sulla strada verso la NATO» e «stiamo preparando le basi per il prossimo vertice a Washington».
Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver riferito di aver tenuto una riunione «sui risultati del Vertice NATO a Vilnius», con il «nostro team di esperti».
Per Zelensky «è già impossibile immaginare la NATO senza l'Ucraina, e aggiungeremo costantemente più forza alla nostra cooperazione». Il presidente ucraino è convinto che Kiev stia trasformando «ogni patto con i nostri partner di Vilnius in passi concreti per garantire che tutti gli accordi diventino risultati concreti».
18:21
18:21
«Kiev nella NATO minaccia alla sicurezza russa»
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che «l'adesione dell'Ucraina alla NATO» creerebbe «una minaccia alla sicurezza della Russia». Lo riporta l'agenzia Tass.
In precedenza, riferendosi al vertice tra Joe Biden e i paesi del nord europa, Putin ha affermato che la «andrà avanti per la sua strada, senza isolarsi da nessuno allo stesso tempo». Putin ha dichiarato che gli avversari della Russia speravano che Mosca avrebbe mollato ma che «le cose non andranno così».
17:44
17:44
Ucciso il comandante della città occupata di Tokmak
Le forze ucraine avrebbero attaccato le posizioni russe a Tokmak, città occupata da Mosca nella regione di Zaporizhzhia, uccidendo «circa 200 invasori insieme al comandante della città».
Lo ha dichiarato su Telegram Ivan Fedorov, il sindaco in esilio di Melitopol, aggiungendo che «gli ufficiali dell'Fsb (servizi d'intelligence interni russi ndr) stanno portando via le loro famiglie in preda al panico».
Pochi giorni fa i filorussi avevano denunciato che gli ucraini avevano attaccato la città con bombe a grappolo e il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev aveva minacciato ritorsioni per questo.
Frattanto, il presunto assassino di Stanislav Rzhitskyei, ucciso il 10 luglio a Krasnodar, avrebbe confessato. Sergey Denisenko, questo il nome dell'uomo, è un cittadino ucraino di 64 anni e avrebbe ammesso di aver sparato a Rzhitsky quattro volte, mentre l'ufficiale russo che aveva comandato i sottomarini Alrosa e Krasnodar stava facendo la sua corsa mattutina.
17:13
17:13
«Putin ha già perso la guerra e non userà l'atomica»
«Putin ha già perso la guerra in Ucraina» e le sue minacce di usare l'arma nucleare «non costituiscono una prospettiva reale».
Lo ha affermato oggi Joe Biden a Helsinki, dove ha suggellato il suo viaggio di quattro giorni in Europa rendendo omaggio all'ultima new entry della NATO e incontrando i leader del Nord (Finlandia, Svezia, Danimarca e Islanda) dopo lo «storico» summit dell'Alleanza a Vilnius.
Un vertice dal quale è uscito vincitore per aver strappato il sì di Ankara all'adesione anche della Svezia e per aver mediato tra gli alleati garantendo ogni forma di assistenza a Kiev a lungo termine in attesa di un ingresso nell'Alleanza che, ha ribadito, è solo questione di tempo: «Il problema non è sapere se debba o meno entrare nella NATO ma quando potrà entrarvi, ed entrerà».
Il presidente russo gli ha subito risposto: «L'adesione dell'Ucraina alla NATO creerebbe una minaccia alla sicurezza della Russia» e «non aumenterà la sicurezza della stessa Ucraina, ma in generale renderà il mondo molto più vulnerabile e porterà ad ulteriori tensioni nell'arena internazionale», ha messo in guardia.
Nello stesso tempo Putin ha tenuto aperta la via del negoziato. «La Russia non è contraria a discutere le garanzie di sicurezza per l'Ucraina, ma a condizione che la sua stessa sicurezza sia assicurata», ha concesso, mantenendo nel frattempo l'incertezza sul rinnovo dell'accordo sul grano.
Poco prima il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, smentite come fake news le indiscrezioni dei media su possibili colloqui di pace in luglio, aveva ammonito che gli F-16 in Ucraina rappresenteranno una minaccia «nucleare» per Mosca, che ha già avvertito Stati Uniti, Regno Unito e Francia.
«Li riceveremo nei tempi previsti, la Russia dovrà ingoiare il rospo, nonostante lo strepitio di Lavrov», lo ha provocato il ministro ucraino degli Esteri Dmytro Kuleba, mentre i vertici militari di Kiev hanno confermato l'arrivo delle controverse bombe a grappolo USA.
Neppure Biden si è fatto intimidire. Il presidente statunitense ha ostentato la forza e l'unità occidentale a Helsinki, la stessa città paradossalmente dove cinque anni fa Donald Trump sposò le smentite di Putin alle interferenze elettorali rinnegando le conclusioni dell'intelligence USA e gettando nello sconcerto le cancellerie degli alleati atlantici.
«Putin non ha alcuna possibilità di vincere la guerra in Ucraina, l'ha già persa», ha tuonato. Il presidente ha profetizzato che il conflitto non può durare anni, perché la Russia «non può mantenerlo per sempre... in termini di risorse e capacità», e che Putin prima o dopo deciderà che «non è nell'interesse del Paese» continuarlo.
Biden spera che la controffensiva ucraina faccia progressi e che «spinga ad un accordo negoziato». Quanto alle minacce russe del ricorso all'arma nucleare, il leader USA non le ritiene una «prospettiva reale»: «Non solo l'Occidente, ma anche la Cina e il resto del mondo hanno detto 'non andate su quel terreno'». Non è mancata una stilettata a Ievgheny Prigozhin, il capo dei mercenari Wagner: «Deve stare attento a ciò che mangia», ha ironizzato, alludendo al rischio che venga avvelenato dopo l'abortita rivolta che ha scatenato una purga negli alti ranghi militari russi.
Biden ha comunque voluto far sapere che è deciso a fare «tutto il possibile» per la liberazione del reporter del Wall street Journal Evan Gershkovich detenuto in Russia, compreso uno scambio di prigionieri. E ha respinto i timori di un disimpegno americano con la NATO sullo sfondo delle future elezioni USA, assicurando che c'è uno «schiacciante sostegno del popolo americano e dei parlamentari dei due partiti, nonostante qualche elemento estremista di un solo partito» (quello repubblicano, ndr). Anche perché, ha sottolineato, «la pace e sicurezza in Europa sono indispensabili per la pace e la sicurezza» americana e nel mondo.
A Helsinki il capo della Casa Bianca ha infine celebrato l'ingresso della Finlandia come 31esimo membro dell'Alleanza («con la ratifica più veloce della storia») e l'unità di intenti con tutti i quattro Paesi nordici. Anche sulla sicurezza dell'Artico, dove la Russia ma anche la Cina continuano a espandere la loro presenza.
17:11
17:11
Piano NATO da 4.400 pagine in caso di attacco russo
«Un massiccio piano militare da 4.400 pagine» per definire la risposta della NATO «di fronte ad un possibile attacco di Putin». È quanto scrive la Bild riportando i dettagli sui piani di difesa che i Paesi membri dell'Alleanza devono implementare in caso di attacco da parte della Russia.
Tra i punti, il Comandante Supremo dell'Alleanza in Europa (SACEUR) - ruolo che attualmente ricopre il generale USA Cristopher Cavoli - «in caso di minaccia potrà prendere alcune decisioni senza consultare le strutture dell'alleanza», la Germania che ottiene «un ruolo chiave come hub logistico» e «altri soldati da schierare sul fianco est».
16:25
16:25
«Sostegno a Kiev finché serve»
Joe Biden e i leader nordici hanno riconfermato nel summit a Helsinki «il forte partenariato USA-Nord e l'intensificazione della cooperazione tra i loro Paesi, concentrandosi su sicurezza, ambiente, tecnologia e società».
Sulla sicurezza, informa una nota della Casa Bianca, «hanno ribadito la loro inequivocabile condanna della guerra di aggressione della Russia» contro Kiev e «sono rimasti fermi nel loro sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale».
I leader «si sono impegnati a continuare il loro sostegno all'Ucraina per tutto il tempo necessario, anche attraverso un'assistenza continua di sicurezza, economica, legale e umanitaria».
I leader si sono impegnati inoltre «a proseguire l'azione diplomatica per creare il più ampio sostegno internazionale possibile per una pace giusta e duratura in Ucraina fondata sui principi della Carta delle Nazioni Unite».
14:44
14:44
Gli USA hanno consegnato le bombe a grappolo all'Ucraina
Il generale ucraino Oleksandr Tarnavskyi, comandante della Tavria Joint Forces Operation, ha confermato alla Cnn che l'Ucraina ha appena ricevuto dagli Stati Uniti le controverse bombe a grappolo.
«Le abbiamo appena ricevute, non le abbiamo ancora usate, ma possono cambiare radicalmente» la situazione sul campo di battaglia, ha detto Tarnavskyi, aggiungendo che la Russia «capisce anche che, ottenendo queste munizioni, avremo un vantaggio.
I vertici dell'esercito decideranno le »aree in cui è possibile utilizzarle«, ha affermato il generale, sottolineando che i russi sbagliano a pensare che »le useremo in tutte le aree del fronte«.
07:30
07:30
Lavrov: «Nessun colloquio ufficiale per la pace in Ucraina»
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha smentito oggi indiscrezioni dei media secondo cui colloqui ufficiali per la pace in Ucraina potrebbero tenersi questo mese.
«Non abbiamo ricevuto alcuna indicazione in merito. Ci sono ragioni per ritenere che si tratti di una fake news, considerando la persistente intenzione di Kiev e dei suoi referenti occidentali di inasprire le ostilità», ha affermato Lavrov in un'intervista al quotidiano online Lenta.ru. Lo riporta la Tass.
Il 26 giugno l'emittente tv tedesca Ard aveva riferito che il 24 giugno si è tenuto a Copenaghen un incontro internazionale sull'Ucraina «in condizioni di stretta segretezza» con la partecipazione di diplomatici dei Paesi occidentali, nonché di rappresentanti di Brasile, India, Cina e Sudafrica. In quell'occasione sarebbe stato affermato che colloqui ufficiali per la pace in Ucraina erano previsti a luglio.
«Impossibili relazioni con Paesi ostili»
Mosca non tornerà alle relazioni precedenti con i Paesi che adesso considera ostili, ha poi affermato il ministro degli Esteri russo. «È anche ovvio che non ci sarà un ritorno alle nostre relazioni precedenti con i Paesi non amici», ha dichiarato al portale Lenta.ru.
«Se decidono di rinunciare alla loro linea anti-Russia all'improvviso, vedremo cosa significa esattamente e decideremo la nostra linea successiva basandoci sui nostri interessi. Questo riguarda l'Occidente collettivo», ha aggiunto Lavrov.
«La Nato torna agli schemi da Guerra Fredda»
Secondo il ministro degli Esteri i Paesi Nato si sono impegnati a fornire armi a più lungo raggio all'Ucraina con l'obiettivo di «prolungare la guerra di logoramento».
Il vertice Nato a Vilnius ha mostrato che l'Alleanza è tornata agli schemi della Guerra Fredda, ha detto Lavrov citato dalla Tass, aggiungendo che «Mosca studierà attentamente i risultati del vertice e risponderà alle minacce al meglio delle sue possibilità».
06:11
06:11
IL PUNTO ALLE 6
«Stiamo tornando a casa con un buon risultato per il nostro Paese e, cosa molto importante, per i nostri guerrieri. Un buon rafforzamento di armi»: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine del vertice della Nato tenuto a Vilnius, in Lituania. «È molto importante: per la prima volta dall'indipendenza, abbiamo costituito una base di sicurezza per l'Ucraina nel suo cammino verso la Nato - prosegue Zelensky -. Si tratta di garanzie di sicurezza concrete, confermate dalle sette principali democrazie del mondo. Mai prima d'ora abbiamo avuto una tale base di sicurezza, e questo è il livello del G7».
«Su queste basi, costruiremo una nuova architettura giuridicamente vincolante di trattati bilaterali di sicurezza con i Paesi più potenti. E, cosa molto importante, in questi due giorni di vertice abbiamo messo a tacere ogni dubbio e ambiguità sull'ingresso dell'Ucraina nella Nato. Entrerà!», prosegue il leader ucraino.
«Per la prima volta, non solo tutti gli alleati sono d'accordo su questo punto, ma una maggioranza significativa nell'Alleanza sta spingendo con forza per questo. Mai prima d'ora le parole 'siete uguali tra pari' per l'Ucraina (pronunciate) da parte di altri membri della Nato sono state così significative. Ora tutti capiscono che è un dato di fatto. Pari tra pari. E lo riaffermeremo definitivamente con la nostra vittoria. E con la nostra adesione alla Nato», ha sottolineato.
«In precedenza, i governanti russi volevano avere un proprio recinto davanti alla porta della Nato. Abbiamo lasciato questa ambizione russa ai margini della storia europea, dietro il recinto della nostra unità in Europa e, più in generale, nel mondo libero. Sono grato a tutti coloro che hanno lavorato per l'unità a Vilnius!», ha concluso.
Attacchi nella notte
La difesa aerea ucraina è entrata in azione questa notte in seguito a un attacco con droni kamikaze lanciato dalle forze russe su Kiev. L'Amministrazione militare della capitale, secondo quanto riporta Rbc-Ucraina, ha infatti reso noto che detriti di droni sono caduti nei quartieri di Solomensky, Shevchenkovsky e Darnitsky. L'attacco è avvenuto intorno all'1:40 ora locale (le 00:40 in Svizzera).
Una persona è morta e altre quattro sono rimaste ferite in seguito all'attacco aereo lanciato dalle forze russe. Lo ha reso noto su Telegram il sindaco della capitale, Vitaly Klichko. Forti esplosioni erano udibili anche dal rifugio antiaereo dell'albergo dove alloggiano i giornalisti dell'Ansa. «Nel distretto di Podil, il corpo di una persona deceduta è stato trovato mentre si spegneva un incendio in un condominio», ha scritto Klichko su Telegram. «Nel distretto di Darnytskyi, a causa della caduta di detriti, la facciata di un edificio residenziale è stata distrutta», ha aggiunto il sindaco. Inoltre, «nel distretto di Shevchenkivskyi un incendio è scoppiato sul balcone di un edificio residenziale. Tutti i servizi stanno lavorando sul posto». Klichko ha poi precisato che due persone sono state ricoverate in ospedale nel distretto di Darnytskyi e altre due sono state curate sul posto nel distretto di Shevchenkivskyi. Le forze ucraine hanno abbattuto una decina di droni russi nei cieli di Kiev nel corso del terzo attacco aereo lanciato da Mosca sulla capitale in tre giorni: lo ha reso noto su Telegram l'amministrazione militare della città, come riporta Ukrinform.
«Il 505.esimo giorno dell'invasione su vasta scala della Federazione Russa in Ucraina. Per il terzo giorno consecutivo, Kiev viene attaccata dalle munizioni di sbarramento degli Shahed - ha affermato il capo dell'amministrazione militare della città, Sergiy Popko -. Questa notte c'è stato un massiccio attacco di droni iraniani. I velivoli senza equipaggio sono entrati nella capitale da diverse direzioni. Circa una decina di obiettivi nemici sono stati identificati e distrutti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea nello spazio aereo di Kiev».