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Il ministero degli Esteri russo: Al vertice della Nato a Vilnius è stata presa la decisione di lanciare una «grande guerra europea» — Il Pentagono conferma: «Abbiamo consegnato le bombe a grappolo a Kiev» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:55
21:55
A Vilnius la decisione di lanciare una «grande guerra europea»
Al vertice della Nato a Vilnius è stata presa la decisione di lanciare una «grande guerra europea». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata da Ria Novosti.
«Si ha l'impressione che al vertice della Nato sia stata presa e persino dichiarata una decisione: scatenare una grande guerra europea», ha detto Zakharova, secondo cui l'Occidente «semplicemente non è interessato» alla fine delle ostilità e «trae vantaggio dalla crisi di sicurezza in corso nello spazio europeo».
18:49
18:49
Berlino promette un sostegno militare a lungo termine a Kiev
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha promesso oggi all'Ucraina un sostegno militare del valore di circa 17 miliardi di euro fino al 2027 per aiutarla a respingere l'invasione russa. Dopo gli Stati Uniti, la Germania è il secondo contributore in termini di aiuti militari all'Ucraina, ha ricordato il politico tedesco nel corso della sua tradizionale conferenza stampa estiva a Berlino.
«Abbiamo calcolato che dall'inizio della guerra (nel febbraio 2022) e fino al 2027, spenderemo per consegne di armi all'Ucraina dalla Germania o finanziate dalla Germania circa 17 miliardi di euro», ha precisato Scholz.
In un documento del governo tedesco pubblicato mercoledì sul suo sito web, gli aiuti militari all'Ucraina sono ripartiti come segue: 2 miliardi di euro nel 2022, circa 5,4 miliardi di euro quest'anno e circa 10,5 miliardi di euro fino al 2027.
17:11
17:11
Le truppe ucraine si stanno preparando per un'offensiva nel settore di Kherson
Le truppe ucraine si stanno preparando per un'offensiva nel settore di Kherson (Ucraina meridionale) occupato dall'esercito russo e stanno preparando una testa di ponte per espandere l'offensiva nel settore di Avdiivka, a est.
Lo ha detto il colonnello Mykola Urshalovych, della Direzione della Guardia nazionale ucraina, citato da Unian, aggiungendo che le unità della 15esima brigata operativa portano avanti azioni offensive nel settore di Melitopol (Ucraina sud-orientale). Secondo il military media center, i russi stanno cercando di impedire lo sbarco delle truppe ucraine sulla riva sinistra del Dnepr.
16:49
16:49
Il Cremlino: «Nessuna dichiarazione su una possibile estensione dell'accordo sul grano»
Il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato all'agenzia Interfax che la Russia non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito a una possibile estensione dell'accordo sul grano.
«Non abbiamo rilasciato alcuna dichiarazione su questo punto», ha detto Peskov. In precedenza il leader turco Recep Tayyip Erdogan aveva detto che il presidente russo era d'accordo a prorogare l'intesa.
16:10
16:10
Wagner in Bielorussia nei luoghi di addestramento
L'emittente VoenTv ha pubblicato un servizio del ministero della Difesa bielorusso secondo il quale nella regione bielorussa di Mogilev sarebbero stati allestiti «luoghi di addestramento» per i responsabili del servizio militare della difesa territoriale del Paese dove farebbero da istruttori dei miliziani della compagnia di mercenari russa Wagner.
Lo riferisce la testata online Meduza. Nel servizio non si specifica quanti miliziani del gruppo Wagner siano in Bielorussia.
16:09
16:09
Gli 007 di Kiev: «Abbiamo fonti nella cerchia di Putin»
«L'intelligence ucraina ha fonti nella cerchia ristretta di Vladimir Putin. Abbiamo le nostre fonti. Per così dire, negli uffici più vicini (al presidente russo). Ecco perché di solito sappiamo cosa sta succedendo, come nel caso dell'indagine su Yevgeny Prigozhin», ha rivelato il capo dell'intelligence militare ucraina Kirylo Budanov in un'intervista pubblicata sul sito della Reuters.
Budanov ha raccontato notizie di prima mano secondo cui da un'indagine del ministero degli Interni di Mosca è emerso che Prigozhin ha sostegno in Russia, a conferma che il suo potere non si è per niente dissolto dopo l'insurrezione del 24 giugno.
15:26
15:26
«Avanzate di quasi due chilometri a sud»
Kiev oggi ha reso noto che le sue truppe sono avanzate di quasi due chilometri lungo il fronte meridionale in direzione di Melitopol nell'ultima settimana.
Le forze armate ucraine «continuano a effettuare operazioni offensive» in direzione di Melitopol, importante città sotto controllo russo, e «le brigate d'assalto supportate dai carri armati sono avanzate in una settimana di 1,7 km» in quest'area, ha spiegato in un briefing una portavoce militare.
14:32
14:32
«Prigozhin si trova nel nostro campo in Bielorussia»
Il gruppo Wagner pubblica oggi sul suo canale Telegram una foto che ritrae il suo fondatore, Yevgeny Prigozhin, seduto in una tenda da campo su un letto in metallo tubolare - in mutande e maglietta - mentre saluta rivolto verso l'obiettivo. Non è chiaro dove né quando la foto sia stata scattata, ma secondo il gruppo paramilitare russo l'immagine, «a cura del ministero della Difesa bielorusso», è stata scattata nel campo della Wagner in Bielorussia.
«È apparsa una foto di Yevgeny Prigozhin nel campo. Il campo Wagner sul territorio bielorusso a cura del ministero della Difesa bielorusso», si legge nel messaggio. «Fonti bielorusse hanno confermato oggi l'inizio del dispiegamento della Wagner in Bielorussia», prosegue il testo.
La foto è stata ripresa tra gli altri dal consigliere del ministero dell'Interno ucraino, Anton Gerashenko, sui suoi canali Telegram e Twitter. Gerashenko sottolinea che si tratta presumibilmente di Prigozhin e che presumibilmente è stata scattata in Bielorussia. «Shoigu, Gerasimov, dove sono i pantaloni?!», aggiunge ironico l'alto funzionario ucraino riferendosi al ministro della Difesa russo Sergey Shoigu e al capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov.
Anche il canale Telegram della comunità dei mercenari pubblica l'immagine con il commento: «Una foto molto insolita di Yevgeny Prigozhin è apparsa in una delle chat room. Nei metadati della foto originale, la data dello scatto è il 12 luglio alle 7.24 del mattino». Alcuni altri canali Telegram pubblicano la foto ma sostengono che sia stata scattata il 12 giugno, ovvero prima del fallito ammutinamento della Wagner contro Mosca avvenuto il 24 giugno.
E il media bielorusso indipendente Nexta ironizza su Telegram: «Prigozhin ha chiesto a Putin di inviargli dei pantaloni e una giacca».
13:53
13:53
«Mosca ha ritirato quasi tutti i militari dalla Bielorussia»
La Russia ha ritirato quasi tutti i suoi militari dalla Bielorussia, dove si stavano addestrando e preparando, come parte della rotazione: lo ha dichiarato durante un briefing Andriy Demchenko, portavoce delle guardie di frontiera, citato da Unian. «Fortunatamente, il numero di militari russi che si trovavano sul territorio bielorusso e che partecipavano all'addestramento nei campi di addestramento è diminuito. Fino a poco tempo fa, abbiamo registrato un numero di militari fino a 2000, ma al momento è avvenuta la rotazione successiva e quasi tutti i militari russi sono stati ritirati dal territorio bielorusso», ha affermato.
Il portavoce ha sottolineato che non si può escludere che tra qualche tempo altre unità vengano riportate in Bielorussia e continuino a usare il Paese come piattaforma o terreno di addestramento per le loro unità, ma finora non sono stati registrati movimenti di questo tipo.
13:47
13:47
Putin: «Ho proposto che la Wagner avesse un altro capo»
Vladimir Putin sostiene di aver proposto ai capi dei mercenari della Wagner di continuare a combattere agli ordini di un comandante il cui nome di battaglia è «Sedoy», cioè «capelli grigi», a suo dire «la persona che è stata il loro vero comandante» negli ultimi 16 mesi.
Parlando di un suo presunto incontro con 35 capi della Wagner cinque giorni dopo l'ammutinamento, il presidente russo ha detto al quotidiano Kommersant che molti avrebbero annuito alle sue parole ma che il capo dei mercenari Yevgeny Prigozhin non avrebbe visto la scena perché seduto davanti e gli avrebbe risposto: «No, i ragazzi non sono d'accordo».
13:37
13:37
Orban: «L'Occidente vuole che la guerra continui»
Il conflitto in Ucraina si protrarrà a lungo perché «gli occidentali vogliono che la guerra continui»: lo ha detto oggi il primo ministro ungherese Viktor Orban, come riporta l'agenzia di stampa ungherese Mti.
Intervistato dall'emittente pubblica Kossuth Radio, Orban ha aggiunto che «il governo ha compiti molto diversi, e gli ungheresi avranno un futuro molto diverso, a seconda che ci sia o non ci sia una guerra».
Orban ha poi sottolineato che «la percentuale e il numero dei sostenitori della guerra rimangono schiaccianti e non c'è quasi nessuno di noi che usi la voce della pace». E poi: «Dobbiamo essere preparati al fatto che la guerra e le sanzioni non scompariranno dalla nostra vita», se ciò accadesse davvero, «gran parte dei problemi economici verrebbero risolti».
12:20
12:20
«Gli USA spingono Kiev a combattere fino all'ultimo ucraino»
«Sono gli Stati Uniti i promotori delle forniture di sempre più nuovi tipi di armi all'Ucraina, di munizioni. Sono gli Stati Uniti che spingono costantemente l'Ucraina a combattere fino all'ultimo ucraino»: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dall'agenzia Tass.
12:19
12:19
Turk denuncia violazioni e abusi delle forze russe
«Chiedo alla Federazione Russa di adottare misure concrete per perseguire e garantire che il suo personale rispetti i diritti umani internazionali e il diritto umanitario». È l'appello che arriva dall'Alto Commissario Onu per i diritti umani Volker Türk che, al Consiglio dei diritti umani di Ginevra, ha descritto come «un'immensa tragedia» quella che si sta consumando in Ucraina ma anche in Crimea, per le violazioni e gli abusi perpetrati dalle forze russe.
È stata documentata, ha detto Turk, la detenzione arbitraria di oltre 900 civili tra il 24 febbraio 2022 e il 23 maggio di quest'anno, esecuzioni sommarie di 77 civili in custodia, nonché torture e maltrattamenti diffusi, compresa la violenza sessuale da parte del personale di sicurezza russo. E poiché la Russia non fornisce accesso ai luoghi di detenzione, la situazione potrebbe essere molto più grave.
Il rappresentante Onu ha anche presentato un rapporto sulle violazioni dei diritti umani in Crimea, occupata dalla Russia dal 2014, nonché nelle aree occupate dalla Russia nelle regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk.
Funzionari locali, operatori umanitari, sacerdoti, insegnanti, più di un quarto dei detenuti, sono stati trasferiti senza che venisse fornita alcuna informazione alle loro famiglie. E non solo, Turk ha detto che ci sono stati diversi casi documentati di civili usati come «scudi umani» per cercare di scoraggiare un attacco.
La negazione del giusto processo è «un problema sistemico» in Crimea, ha aggiunto Turk, con 16 casi documentati in cui i tribunali hanno condannato ucraini a seguito di procedimenti che non rispettavano le garanzie di un processo equo. L'Alto Commissario per i diritti umani si è infine detto «profondamente preoccupato per una recente legge russa che esenta gli autori di crimini di guerra e altri crimini internazionali nell'Ucraina occupata dalla responsabilità nazionale».
12:10
12:10
Cremlino: «Studieremo lo status di gruppi privati come la Wagner»
La questione dello status giuridico delle società militari private come la Wagner è «abbastanza complicata» e «questa questione sarà presa in considerazione»: lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dall'agenzia Tass.
«Il presidente ha affermato ieri che de jure non esiste un'entità legale come la Wagner e non è mai esistita, aggiungendo che la questione richiede ulteriori analisi e considerazioni. La questione dello status giuridico di tali società è piuttosto complicata e deve essere studiata», ha detto Peskov secondo l'agenzia Interfax.
11:29
11:29
Bombe russe sulla regione di Sumy, ucciso un civile
Un civile è morto durante gli attacchi di ieri delle forze russe nella regione di Sumy, nell'Ucraina nord-orientale: lo ha reso noto su Telegram l'Amministrazione militare regionale, come riporta il Kyiv Independent.
Nel complesso sono stati registrati 23 attacchi nella regione, che hanno preso di mira io villaggi di Bilopillia, Velykopysarivska, Krasnopillia, Seredyna-Budska, Shalyhyne, Hlukhiv, Putivlska, Khotin, Novoslobidske, Znob-Novhorodske ed Esman.
Due case e linee elettriche sono state danneggiate a Velykopysarivska, mentre a Krasnopillia sono state danneggiate diverse case. La vittima era un uomo di 52 anni che risiedeva a Putivlska.
11:26
11:26
La Polonia minaccia di chiudere le missioni diplomatiche russe
La Polonia risponderà «di conseguenza» se la Russia chiuderà le missioni diplomatiche di Varsavia nel Paese: lo ha detto oggi il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, in risposta alle notizie dei media secondo cui Mosca avrebbe deciso di chiudere il consolato polacco a Smolensk. Lo riporta il Guardian.
«Riceviamo regolarmente informazioni su azioni diplomatiche aggressive da parte della Russia», ha affermato Morawiecki durante una conferenza stampa. «Se alla fine la Russia inizierà a liquidare i nostri uffici, risponderemo di conseguenza».
11:20
11:20
«Le truppe ucraine avanzano a sud di Bakhmut»
Le forze ucraine continuano le loro operazioni offensive e nelle ultime 24 ore hanno compiuto progressi nella direzione di Bakhmut, avanzando a sud della città dell'Ucraina orientale: lo ha detto al canale tv United News il portavoce dello Stato Maggiore delle forze armate di Kiev, Andriy Kovalev, come riporta Rbc-Ucraina.
Le truppe ucraine continuano le operazioni offensive con un certo successo nelle direzioni di Melitopol, Berdyansk e Bakhmut, ha affermato Kovalev. Inoltre, i soldati ucraini continuano colpire i russi con il fuoco di controbatteria obiettivi nemici identificati e conducono combattimenti di controbatteria. Kovalev ha sottolineato che le forze armate ucraine stanno conducendo un'offensiva a nord e sud di Bakhmut.
10:25
10:25
Mosca chiude il consolato polacco a Smolensk
Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha firmato un ordine di chiusura dell'agenzia consolare polacca nella città di Smolensk in risposta alle azioni anti-russe di Varsavia. Il documento è stato pubblicato sul sito web del governo, come riferisce l'agenzia Tass.
09:25
09:25
«Abbattuti 16 droni kamikaze russi su 17»
Le difese aeree ucraine hanno abbattuto la notte scorsa 16 dei 17 droni kamikaze lanciati dalle forze russe nel Paese, oltre a sette droni da ricognizione: lo ha reso noto l'Aeronautica militare delle Forze Armate di Kiev, come riporta Ukrinform.
08:42
08:42
Droni russi su Kryvyi Rih nella notte, un ferito
Una persona è rimasta ferita la notte scorsa durante un bombardamento russo nella regione di Dnipropetrovsk che ha colpito anche Kryvyi Rih, la città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: lo ha reso noto su Telegram il sindaco della città, Oleksandr Vilkul.
«Nella notte il nemico ha attaccato la regione di Dnipropetrovsk con i droni, sei Shahed sono stati abbattuti dai nostri difensori del gruppo militare Vostok. Purtroppo, ci sono stati alcuni colpi a Kryvyi Rih», ha scritto Vilkul sottolineando che nell'attacco è rimasto ferito un uomo di 56 anni e sono stati colpiti - tra gli altri obiettivi - un'azienda di servizi pubblici e un edificio amministrativo.
Nella città, ha aggiunto il sindaco, la situazione è adesso sotto controllo: «Tutte le infrastrutture importanti, i trasporti pubblici, le strutture sociali e mediche funzionano regolarmente a Kryvyi Rih», ha spiegato.
08:31
08:31
Putin: «Il gruppo Wagner, legalmente, non esiste»
Il gruppo paramilitare Wagner non esiste, almeno dal punto di vista giuridico: lo ha detto al quotidiano Kommersant il presidente russo Vladimir Putin, parlando per la prima volta del suo incontro al Cremlino con il fondatore della milizia di mercenari, Yevgeny Prigozhin, pochi giorni dopo l'ammutinamento del 24 giugno.
«Ebbene, la Wagner non esiste!», ha esclamato Putin rispondendo al giornalista del Kommersant che gli chiedeva se il gruppo rimarrà come una unità di combattimento. «Non abbiamo una legge per le organizzazioni militari private! Semplicemente non esiste!», ha aggiunto: «C'è un gruppo, ma legalmente non esiste!».
«Si tratta di una questione separata rispetto alla legalizzazione vera e propria. Ma è una questione che dovrebbe essere discussa dalla Duma di Stato, dal governo. Non è una questione semplice», ha spiegato Putin riferendosi ad un eventuale riconoscimento giuridico del gruppo Wagner.
Il leader russo ha poi parlato pubblicamente per la prima volta dei temi affrontati durante l'incontro al Cremlino a cui hanno partecipato 35 comandanti della Wagner, incluso Prigozhin. L'incontro è avvenuto il 29 giugno, solo cinque giorni dopo il fallito ammutinamento.
«Cosa è successo veramente?» ha chiesto Putin rispondendo a una domanda sull'incontro: «Tutto è molto semplice e ovvio per la società russa. I combattenti di Wagner hanno combattuto con dignità, quindi... Il fatto che siano stati coinvolti in questi eventi è deplorevole ...», ha aggiunto riferendosi alla rivolta guidata da Prigozhin. «Durante l'incontro ho valutato da un lato ciò che avevano fatto sul campo di battaglia (in Ucraina) e dall'altro ciò che avevano fatto durante gli eventi del 24 giugno - ha spiegato il presidente russo -. In terzo luogo, ho mostrato loro le possibili opzioni per il loro ulteriore servizio, compreso l'uso della loro esperienza di combattimento. Tutto qui».
06:36
06:36
«La Wagner non è più in Ucraina in modo significativo»
I mercenari Wagner non partecipano più «in misura significativa» alle operazioni di combattimento in Ucraina: lo afferma il Pentagono, a più di due settimane dal fallito ammutinamento del gruppo in Russia.
«In questa fase, non vediamo le forze Wagner partecipare in modo significativo a sostegno delle operazioni di combattimento in Ucraina», ha detto l'addetto stampa del Pentagono Pat Ryder in una conferenza stampa. Il gruppo armato, che ha svolto un ruolo chiave nell'offensiva ucraina, ha cercato di rovesciare la leadership militare russa durante una breve ribellione, prima di fare marcia indietro. Il luogo preciso in cui si trova il suo fondatore Yevgeny Prigozhin non si conosce ma un accordo con il Cremlino gli ha permesso di essere esiliato nella vicina Bielorussia.
Ryder ha affermato che gli Stati Uniti hanno valutato che «la maggior parte» dei combattenti Wagner si trovava ancora nelle aree dell'Ucraina occupata dai russi.
06:20
06:20
Il punto alle 06.00
Oggi è il 506. giorno di guerra in Ucraina. Nel corso della notte, il Pentagono ha confermato che le munizioni a grappolo fornite dagli Stati Uniti a Kiev sono state consegnate all'Ucraina, come affermato ieri dal generale ucraino Oleksandr Tarnavskyi alla Cnn. «Ci sono munizioni a grappolo in Ucraina in questo momento», ha detto il tenente generale Douglas Sims, direttore delle operazioni congiunte dello Stato Maggiore Usa, in una conferenza stampa citata dai media americani, ribadendo che l'Ucraina non intende «utilizzare le munizioni a grappolo vicino alla popolazione civile, a differenza dei russi»: «gli ucraini intendono utilizzarle nell'ambiente tattico, contro i russi, non contro i civili».
Zelensky e altri sei Paesi aderiscono alle garanzie di sicurezza
«A sole 24 ore dal vertice Nato di Vilnius, sei Paesi si sono unite alle sette più grandi democrazie del mondo con le quali ieri abbiamo concordato le garanzie di sicurezza: Repubblica Ceca, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna e Svezia. Grazie! Sono fiducioso che il numero di garanti aumenterà. L'Ucraina e gli Stati Uniti manterranno un elenco di Stati che aderiranno alla nostra dichiarazione congiunta con il G7 sulle garanzie di sicurezza nel percorso verso la Nato». Lo rende noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Esplosione in Russia
Infine, una forte esplosione si è verificata nella notte a Voronezh, nella Russia sudoccidentale non lontano dal confine ucraino. Lo riferisce Rbc-Ucraina, aggiungendo che secondo media russi si tratterebbe dell'abbattimento di un drone da parte della difesa aerea.
Al momento non risultano vittime né danni. Il video dell'esplosione è stato condiviso su diversi social.