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Putin: «La Russia sosterrà senza indugio la Corea del Nord»

Il presidente russo ha inoltre affermato che Pyongyang «sostiene fermamente» l'operazione militare russa in Ucraina - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Putin: «La Russia sosterrà senza indugio la Corea del Nord»
Red. Online
18.06.2024 06:11
19:59
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Putin è arrivato a Pyongyang

Al via la visita di Stato del presidente russo in Corea del nord: Vladimir Putin è arrivato a Pyongyang. Lo scrive la Tass.

18:30
18:30
La Svezia convoca l'ambasciatore russo per la violazione dello spazio aereo

Il ministero degli Esteri svedese ha dichiarato di aver convocato l'ambasciatore russo per colloqui dopo che un bombardiere russo SU-24 avrebbe violato il suo spazio aereo vicino alla strategica isola di Gotland, nel Mar Baltico.

Il ministero ha dichiarato di aver convocato l'incontro per «esprimere la propria posizione contro la violazione dello spazio aereo svedese da parte della Russia avvenuta venerdì 14 giugno», circa tre mesi dopo l'adesione del Paese scandinavo alla Nato.

17:53
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Mosca: «Le parole di Stoltenberg? Ci vogliono mettere alla prova»

Ci sono esponenti della Nato che vogliono «mettere alla prova» la forza della Russia. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov commentando le dichiarazioni del segretario generale Jens Stoltenberg, che in un'intervista al Telegraph ha parlato di consultazioni in seno all'Alleanza sull'opportunità di mettere in stato operativo una parte delle testate nucleari.

«La Nato come alleanza sta perseguendo una linea sempre più aggressiva, sempre più provocatoria, sempre più irresponsabile nella direzione russa», ha affermato Ryabkov, citato dalla Tass. «E senza dubbio - ha aggiunto - ci sono molti nella Nato che vorrebbero continuare a mettere alla prova la nostra forza».

Dal canto suo il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto in una conferenza stampa a Washington con Stoltenberg, che «il summit della Nato il mese prossimo serve a ricordare al mondo il potere della difesa collettiva».

«Gli investimenti nella difesa sono i migliori investimenti possibili», ha aggiunto il segretario di Stato americano. «Le sfide alla sicurezza in una parte del mondo hanno un impatto sull'altra», ha sottolineato Blinken.

«Intendiamo imporre nuove sanzioni contro la Russia per mantenere la pressione», ha aggiunto in vista del summit di luglio. «Se Putin pensava di logorare l'Ucraina o l'Alleanza si sbagliava», ha aggiunto il segretario di Stato Usa.

17:53
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Blinken: «Il sostegno della Cina alla Russia deve finire»

«Il sostegno della Cina nella guerra contro l'Ucraina alla Russia deve finire». Lo ha detto Antony Blinken in una conferenza stampa a Washington con il segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg.

Il segretario di Stato americano ha aggiunto che «il summit della Nato il mese prossimo serve a ricordare al mondo il potere della difesa collettiva».

Se alla Cina davvero interessa la fine della guerra, come sostiene, deve smettere di alimentare la macchina da guerra russa«, ha sottolineato Blinken. «Pechino non può da una parte dire di volere migliori relazioni con l'Europa e dall'altra continuare a supportare Mosca», ha detto ancora il segretario di Stato americano.

«Gli investimenti nella difesa sono i migliori investimenti possibili», ha aggiunto il segretario di Stato americano. «Le sfide alla sicurezza in una parte del mondo hanno un impatto sull'altra», ha sottolineato Blinken.

«Intendiamo imporre nuove sanzioni contro la Russia per mantenere la pressione», ha aggiunto in vista del summit di luglio. «Se Putin pensava di logorare l'Ucraina o l'Alleanza si sbagliava», ha aggiunto il segretario di Stato USA.

In precedenza, Mosca ha fatto sapere che ci sono esponenti della Nato che vogliono «mettere alla prova» la forza della Russia. Il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov ha commentato così le dichiarazioni del segretario generale Jens Stoltenberg, che in un'intervista al Telegraph ha parlato di consultazioni in seno all'Alleanza sull'opportunità di mettere in stato operativo una parte delle testate nucleari.

«La Nato come alleanza sta perseguendo una linea sempre più aggressiva, sempre più provocatoria, sempre più irresponsabile nella direzione russa», ha affermato Ryabkov, citato dalla Tass. «E senza dubbio - ha aggiunto - ci sono molti nella Nato che vorrebbero continuare a mettere alla prova la nostra forza».

16:43
16:43
L'accusa di Kiev: «I russi hanno decapitato un soldato ucraino»

«Nuove terribili prove della politica criminale della Russia, mirata alla distruzione degli ucraini. Abbiamo ricevuto informazioni che i comandanti russi hanno dato ordine di non catturare i militari ucraini, ma di ucciderli con una crudeltà disumana, mediante decapitazione.

Nella regione di Donetsk è stata registrata la decapitazione di un difensore ucraino». Lo denuncia su X il procuratore generale ucraino Andriy Kostin.

«Questa è una terribile barbarie che non trova posto nel XXI secolo e un'altra prova che i crimini di guerra commessi dall'aggressore non sono incidenti isolati, ma una strategia pianificata del regime russo».

Secondo quanto riferito in un comunicato della procura ucraina, a dare l'ordine di decapitare i soldati di Kiev sono stati «i capi di una delle divisioni delle forze di occupazione della Federazione Russa nel distretto di Volnova, nella regione di Donetsk». Secondo la procura, durante la ricognizione aerea in una delle posizioni di combattimento nella regione di Donetsk l'esercito ucraino ha scoperto un veicolo blindato danneggiato delle Forze di Difesa dell'Ucraina. Su di esso, c'era la testa mozzata di un soldato ucraino.

Il procuratore Kostin ha pubblicato l'immagine censurata che ritrae il mezzo ucraino con la testa mozzata sul cofano. «Questi ordini criminali sono stati impartiti a livello della direzione del battaglione e della compagnia delle truppe occupanti», ha sottolineato nel suo messaggio. «Non lasceremo impuniti questi crimini. Invito l'intero mondo civilizzato a isolare e punire il paese terrorista».

Riportando la notizia, il portale Rbc-Ucraina ricorda che qualche settimana fa Kostin ha riferito che le forze dell'ordine ucraine stavano indagando su 61 esecuzioni di prigionieri di guerra ucraini commesse dai russi.

15:42
15:42
Esplosione di un ordigno nella regione di Briansk, due morti

Due persone sarebbero morte e una sarebbe rimasta ferita a causa dell'esplosione di un ordigno in una zona minata ad accesso ristretto della regione russa di Briansk, a ridosso del confine con l'Ucraina: lo afferma il governatore della regione, Aleksandr Bogomaz, in un post sul suo canale Telegram ripreso dalla Tass.

«Nel distretto di Klimovsky degli abitanti sono entrati in una zona delimitata e ad accesso ristretto nonostante i cartelli che avvisavano del pericolo di mine», sostiene Bogomaz aggiungendo che «purtroppo due residenti sono morti sul posto» mentre un altro è rimasto ferito.

15:10
15:10
La CEDU condanna la Russia per la legge sulle ong straniere sgradite

La Corte europea dei diritti umani (Cedu) ha condannato la Russia per la legge del 2015 sulle ong straniere sgradite perché viola la libertà di riunirsi e associarsi e quella d'espressione delle organizzazioni così etichettate.

Mosca è stata condannata a pagare diverse centinaia di migliaia di euro a quattro associazioni e circa 80 persone, tra cui il noto oppositore Vladimir Kara-Murza, attualmente detenuto in una colonia penale in Siberia.

La Cedu nota che, se designate come «indesiderabili», le ong sono soggette a severe restrizioni, tra cui il divieto di avere uffici, di portare avanti progetti, usare conti in banca, diffondere contenuti attraverso i media. Inoltre, da Strasburgo si evidenzia che nel 2021 è stato vietato ai cittadini russi, anche se residenti in un altro Paese, di partecipare alle attività delle ong sgradite, e che le pene previste vanno dall'ammenda alla reclusione e lavori forzati.

Nella sentenza, la Cedu afferma che la legge «non è scritta con sufficiente precisione per consentire alle ong di prevedere quali delle loro azioni, altrimenti legittime, comportano la designazione come indesiderabili». E lo stesso discorso vale per i singoli perché i testo non specificata cosa si intenda per «coinvolgimento» nelle attività di organizzazioni indesiderabili.

Nel frattempo, la Corte suprema della repubblica russa del Tatarstan ha respinto un ricorso presentato dalla giornalista russo-americana Alsa Kurmasheva contro la sua carcerazione preventiva. La donna dovrà dunque rimanere in stato di detenzione almeno fino al 5 agosto, come stabilito in precedenza da una Corte di Kazan, capitale della repubblica. Lo riferisce Radio Liberty/Radio Free Europe, testata finanziata dal Congresso degli Stati Uniti per la quale lavora Kurmasheva.

Quest'ultima è agli arresti da oltre sette mesi. La reporter è accusata di non essersi registrata in Russia come agente straniera e di diffusione di cosiddette false informazioni sulle forze armate. Nel maggio dello scorso anno Kurmasheva, che vive a Praga, era andata in Russia per vedere la madre malata. Successivamente le era stato impedito di espatriare e in un secondo momento era stata arrestata, in ottobre.

10:47
10:47
Pyongyang tirata a lucido per l'arrivo di Putin

Pyongyang è stata tirata a lucido per l'arrivo odierno del presidente russo Vladimir Putin, tra bandiere russe a sventolare insieme e quelle nordcoreane e i ritratti e le gigantografie dello zar per le strade della capitale dello Stato eremita, ad esempio in Ryomyong Street.

La Corea del Nord si prepara a stendere il tappeto rosso per il leader russo, cosa che secondo gli esperti indica «grandi cose» in cantiere, a partire da una serie di «importanti accordi» che saranno firmati questa sera.

Le immagini e i video della capitale nordcoreana pubblicati filtrati in Corea del Sud, ripresi dai reporter della RIA Novosti, hanno mostrato grandi bandiere russe e nordcoreane sul lato dell'aeroporto internazionale Sunan di Pyongyang, nonché altre montate sui pali della luce lungo le strade su cui si snoderà il corteo di auto del presidente russo.

10:35
10:35
La Cina bacchetta la NATO: «Basta gettare benzina sul fuoco»

La Cina ha sollecitato la Nato a «smettere di scaricare la colpa» ad altri sulla guerra in Ucraina dopo che il segretario generale dell'alleanza militare Jens Stoltenberg ha accusato Pechino di peggiorare il conflitto aiutando a ricostruire l'industria della difesa russa.

«Consigliamo alla Nato di smettere di scaricare le colpe e di seminare discordia, di non gettare benzina sul fuoco e istigare lo scontro, ma piuttosto di fare qualcosa di pratico per la soluzione politica della crisi», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, nel briefing quotidiano.

07:59
07:59
Attacco di droni ad Azov

Un incendio è scoppiato in una raffineria di petrolio dopo un attacco notturno di droni ad Azov, nella regione di Rostov che ospita il quartier generale militare dell'operazione russa in Ucraina. Lo riferiscono le autorità locali.

«I serbatoi di petrolio hanno preso fuoco ad Azov in seguito a un attacco di droni», ha scritto su Telegram Vasily Golubev, governatore della regione di Rostov (Russia meridionale), al confine con l'Ucraina. «Secondo le prime informazioni non ci sono vittime», ha sottolineato mentre i vigili del fuoco sono impegnati nello spegnimento delle fiamme, scrive Ukrinform.

Gli attacchi di droni sul territorio russo sono aumentati: funzionari di Kiev affermano che vengono effettuati per indebolire le operazioni militari della Russia e come rappresaglia contro gli attacchi di Mosca alle infrastrutture energetiche ucraine.

06:11
06:11
IL PUNTO ALLE 6

 La Russia «sosterrà senza indugio» la Corea del Nord in futuro. Lo afferma il presidente Vladimir Putin in un intervento pubblicato dai media ufficiali di Pyongyang, l'agenzia Kcna e il quotidiano Rodong Sinmun. Putin, atteso oggi per una visita di Stato nel Paese eremita, ha inoltre dichiarato che la Corea del Nord «sostiene fermamente» l'operazione militare russa in Ucraina e per questo la ringrazia.

Biden incontra Stoltenberg

Joe Biden ha incontrato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in vista del summit che si terrà a Washington il mese prossimo per discutere di una serie di questioni, dall'Ucraina alla sicurezza dell'Indopacifico. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sul colloquio.

Il presidente ha accolto con favore le misure che gli alleati della Nato stanno intraprendendo per sostenere Kiev e per approfondire i partenariati, anche nell'Indo-Pacifico, si sottolinea nel comunicato. Biden e il segretario generale Stoltenberg hanno inoltre discusso dei progressi significativi in materia di spesa per la difesa, incluso il fatto che un record di 23 alleati raggiungerà la soglia del 2% del Pil.