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Putin: «Non ci faremo imporre un ultimatum dalla conferenza di pace in Svizzera»

Anche la valutazione del presidente cinese Xi Jinping sembra accantonare definitivamente la possibilità che la conferenza di metà giugno possa decollare - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Putin: «Non ci faremo imporre un ultimatum dalla conferenza di pace in Svizzera»
Red. Online
17.05.2024 06:04
20:33
20:33
Unicredit: «In Russia provvedimento riguarda solo alcuni beni»

UniCredit «è stata informata dei recenti sviluppi del contenzioso pendente presso il tribunale russo fra RusKhimAlyans contro Uc GmbH ed AO Uc Bank (la banca russa del gruppo, Ndr.) chiamata in causa dalla parte attrice: il provvedimento cautelare ha ad oggetto solo alcuni beni sufficienti a soddisfare le pretese della parte attrice in caso di vittoria e non toccano quindi Uc AO Bank nella sua totalità».

Lo afferma UniCredit in una nota dopo che una Corte di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e proprietà in Russia per un valore di circa 463 milioni.

«La vicenda sarà oggetto di ulteriori analisi e monitorata con attenzione», conclude il comunicato di UniCredit.

17:36
17:36
Corte russa sequestra 463 milioni beni a Unicredit Russia

Una Corte di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e proprietà di Unicredit in Russia per un valore di quasi 463 milioni di euro. La decisione è stata presa su istanza della Ruskhimalyans, un'impresa per la produzione di gas liquido partecipata di Gazprom, nell'ambito di un contenzioso. Lo riferiscono le agenzie russe. La misura riguarda Unicredit Russia e Unicredit Ag, la banca tedesca del gruppo che controlla la filiale russa.

16:59
16:59
Putin: «Discusso con Xi di possibile tregua olimpica»

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di avere discusso con il leader cinese Xi Jinping di una possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi. «Sì, Xi Jinping me ne ha parlato, abbiamo discusso della questione», ha detto Putin, citato dalla Tass.

In colloqui avuti recentemente a Parigi con il presidente francese Emmanuel Macron Xi aveva detto che Pechino sostiene l'idea di una tregua olimpica.

Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si mostra scettico sulla possibilità di una tregua olimpica. «Abbiamo già avuto un cessate il fuoco, ma con questo nemico non funziona molto bene. Chi registrerà che durante il cessate il fuoco le loro forze non si avvicineranno a noi? Un cessate il fuoco non impedisce ai mezzi militari di avvicinarsi e poi lanciare un'offensiva. A me sembra una storia morta», ha detto in un'incontro con i giornalisti.

16:58
16:58
Kiev, 4.500 detenuti disposti ad arruolarsi per il fronte

Circa 4.500 detenuti ucraini sono disposti ad andare al fronte in cambio della libertà condizionale sulla base della nuova legge per la mobilitazione dei prigionieri. Lo ha detto la viceministra della Giustizia Olena Vysotska citata da Rbc-Ucraina, mentre oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato la legge, ultimo passaggio prima dell'entrata in vigore della norma.

Secondo Vysotska, ad aprile è stato condotto un sondaggio tra i prigionieri dove è stato chiesto loro se era giusto adottare una legge sulla libertà condizionale con la firma di un contratto per il servizio militare. Hanno risposto «sì» circa 4.500 detenuti.

Vysotska ha osservato che dal sondaggio sono state escluse le categorie di prigionieri non contemplate dalla nuova norma e coloro che non possono essere arruolati per via del loro stato di salute.

Intanto, il presidente Zelensky ha firmato la legge sulla mobilitazione dei detenuti approvata dal Parlamento ucraino, riferisce Rbc-Ucraina. Secondo il documento, alcune categorie di detenuti potranno arruolarsi nell'esercito su base volontaria.

12:57
12:57
Putin: «Non ci faremo imporre un ultimatum dalla conferenza di pace in Svizzera»

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che l'obiettivo della conferenza di pace in programma in Svizzera a giugno sarebbe a suo dire quello di riunire «quanti più Paesi possibile» per poi presentare «come un ultimatum» alla Russia la decisione sulla guerra in Ucraina. «Non ci sarà un tale sviluppo degli eventi», ha affermato Putin. Lo riporta la Tass.

09:19
09:19
«Kiev utilizzi le armi USA solo in Ucraina»

Il Pentagono ha affermato di non aver cambiato la sua posizione riguardo all'uso da parte dell'Ucraina delle armi fornite dagli Stati Uniti nell'ambito degli aiuti militari, ribadendo che queste armi posso essere essere utilizzate da Kiev solo all'interno del suo territorio. Lo ha detto in un briefing la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh.

«Non abbiamo cambiato la nostra posizione - ha affermato Singh rispondendo a una domanda -. Crediamo che le attrezzature, le capacità che stiamo dando all'Ucraina, che altri Paesi le stanno dando, dovrebbero essere usate per riprendersi il loro territorio sovrano».

«Abbiamo reso pubbliche le nostre richieste al riguardo. Ancora una volta, vorrei ribadire che, in ogni singolo gruppo di contatto sulla difesa dell'Ucraina convocato dal Segretario (alla Difesa Lloyd Austin, ndr) le armi fornite sono per l'uso sul campo di battaglia - ha aggiunto -. E il Segretario, nelle sue conversazioni con il ministro (della Difesa ucraino Rustem, ndr) Umerov, discute su come utilizzare al meglio queste capacità, e crediamo che ciò avvenga all'interno del territorio ucraino».

06:06
06:06
IL PUNTO ALLE 6

La Cina ha una «posizione coerente» per promuovere la soluzione politica della questione ucraina, che richiede l'esame di «sintomi» e «cause profonde», e di una pianificazione «di presente e futuro sul lungo termine». Il presidente Xi Jinping, nell'incontro riservato di ieri con l'omologo russo Vladimir Putin alla Zhongnanhai di Pechino, la cittadella dell'elite rossa a due passi da Piazza Tienanmen, ha detto che la Cina «sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni».

Xi ha osservato che solo con il coinvolgimento di tutte parti potrà «spingere per la rapida soluzione politica della questione ucraina, e la Cina è pronta a continuare a svolgere un ruolo costruttivo in questo senso». Il leader cinese, nel resoconto dato in piena notte dall'agenzia statale Xinhua, ha poi rilanciato la sua Iniziativa per la sicurezza globale (Gsi), il cui nucleo primario «è sostenere la visione di una sicurezza comune, globale, cooperativa e sostenibile», quando «la soluzione fondamentale alla questione ucraina è promuovere la creazione di una nuova architettura di sicurezza equilibrata, efficace e sostenibile».

Le valutazioni di Xi sembrano accantonare definitivamente la possibilità che la conferenza di metà giugno in Svizzera sul piano di pace dell'Ucraina possa decollare, avendo la Russia da subito escluso la sua partecipazione.

Putin, da parte sua, ha presentato i punti di vista e le posizioni di Mosca e ha apprezzato «la posizione obiettiva, giusta ed equilibrata della Cina sulla questione ucraina, accogliendo con favore» la sua disponibilità «a continuare a svolgere un ruolo importante e costruttivo» per la soluzione politica. La Russia punta alla soluzione «attraverso negoziati politici ed è disposta a dimostrare sincerità e a mantenere una stretta comunicazione con la Cina a tale questo riguardo».

L'incontro, un faccia a faccia supportato dall'assistenza dei rispettivi interpreti con camminata nei giardini, ha visto Xi ribadire, di fronte al panorama mondiale turbolento e in continua evoluzione, la volontà di collaborare con la Russia e altri Paesi «per rafforzare la solidarietà e la cooperazione, orientare la governance globale nella giusta direzione, salvaguardare insieme l'equità e la giustizia internazionale e promuovere la pace nel mondo e lo sviluppo comune».

Sottolineando che lo sviluppo della Cina «è inarrestabile e che nessuna forza può contenere la sua crescita e il suo progresso, Putin ha affermato che la Russia è disposta a migliorare la cooperazione con la Cina e gli altri paesi del Sud globale per promuovere l'equità e la giustizia internazionale e a lavorare per un mondo più equo e multipolare», ha aggiunto la Xinhua.

Intanto, una donna e il figlio di quattro anni sono morti in seguito ad un attacco con drone su un'auto nella regione di Belgorod, in Russia. Lo ha riferito - come riporta la Tass - il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov aggiungendo: «Nel villaggio di Oktyabrsky, un drone kamikaze ha attaccato un'auto a bordo della quale si trovavano l'autista e tre passeggeri (madre, padre e figlio). Con nostro grande dolore, a seguito dell'esplosione, la donna è morta sul colpo e il figlio di quattro anni è morto in ospedale».

Oltre 10 droni russi sono invece stati distrutti nel territorio di Novorossiysk, città portuale sul mar Nero nella Russia meridionale, nella regione di Krasnodar. Lo scrive ancora la Tass aggiungendo che sono scoppiati incendi che sono stati domati. «Secondo le prime informazioni non ci sono state vittime. Il regime di Kiev ha tentato senza successo di attaccare strutture civili sul territorio di Novorossiisk. Le difese aeree hanno intercettato oltre 10 droni», ha scritto su Telegram il governatore della regione, Veniamin Kondratyev.