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Il presidente russo, nell'ambito della guerra in Ucraina, punta a «garanzie per la Federazione Russa e i suoi cittadini» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:52
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Sanchez: «Non manderemo i peacekeeper spagnoli in Ucraina»
«Alcuni mesi fa la Spagna ha firmato un accordo bilaterale di sicurezza con l'Ucraina, quest'anno stiamo stanziando un miliardo di euro per questo accordo bilaterale che durerà per 10 anni, quindi è destinato ad essere permanente. Ma non prevediamo il dispiegamento di truppe spagnole» di peacekeeping «sul suolo ucraino». Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo, rispondendo a una domanda sull'eventualità di dispiegare forze di pace in Ucraina.
22:39
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Orban: «Salviamo vite umane a Natale, ci sia una tregua in Ucraina»
«Oggi è il 19 dicembre, capisco che tutti vorrebbero avere una pace duratura e lunga e tutti stanno pensando a eventuali soluzioni geopolitiche. L'Ungheria ha un peso proporzionale alla sua grandezza, noi non siamo nella Lega dei grandi. Noi parliamo di valori europei, e uno dei più importanti è la vita umana. Sta arrivando Natale, non vedo alcun problema nel salvare vite umane sul fronte ucraino nei tre giorni di Natale e non penso che le due parti non possano mettersi d'accordo per scambiarsi 700 prigionieri dei guerra». Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban in conferenza stampa al termine del summit Ue.
22:17
22:17
La raffineria russa a Rostov «colpita da un missile francese»
La raffineria andata in fiamme nell'oblast russo di Rostov dopo un attacco missilistico ucraino, è stata centrata da un missile di medio raggio di fabbricazione francese Scalp, lanciato da un cacciabombardiere Sukhoi Su-24 dell'aviazione ucraina.
Lo afferma in una «esclusiva» l'agenzia ucraina Ukrinform, che cita l'esperto militare francese Xavier Titelman. «Per quanto ne so, questa è la prima volta che viene utilizzato un missile francese di questo tipo. Abbiamo immagini che lo confermano e sappiamo che un tipo specifico di tale missile è lo Scalp, con una gittata di 300 km, lanciato da aerei da combattimento ucraini Su-24», ha detto Titelman.
20:45
20:45
Zelensky risponde alla proposta di duello di Putin: «Idiota»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy risponde alla proposta del presidente russo Vladimir Putin di un «duello» tra il nuovo missile balistico a medio raggio russo, Oreshnik, e i sistemi di difesa aerea forniti dall'Occidente su Kiev. «La gente sta morendo e lui pensa che sia 'interessante'... Idiota», ha scritto nel suo profilo X Zelensky, come riferisce Ukrainska Pravda.
Nel post, il presidente ucraino allega il video in cui si vede Putin proporre un «duello ad alta tecnologia»: «Lasciate che selezionino un obiettivo, diciamo a Kiev, e concentrino lì tutte le loro forze di difesa aerea, e noi - afferma - effettueremo un attacco Oreshnik. E vediamo cosa succede».
20:44
20:44
Scholz telefona a Trump: «La guerra in Ucraina è durata troppo»
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ed il presidente eletto Usa Donald Trump si sono trovati d'accordo, nel corso di una telefonata, sul fatto che la guerra in Ucraina duri «da troppo tempo». Lo rende noto il governo tedesco.
In un tweet su X Scholz ha aggiunto che «durante la conversazione telefonica odierna con Trump, abbiamo concordato che è importante intraprendere il percorso verso una pace giusta per l'Ucraina il prima possibile» e che «l'Ucraina può contare sulla Germania».
20:22
20:22
Cassis telefona a Lavrov
Il consigliere federale Ignazio Cassis ha avuto ieri una conversazione telefonica con il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov. Riguardo al contenuto della telefonata, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), contattato da Keystone-ATS, ha dichiarato che si è discusso della candidatura della Svizzera alla presidenza dell'OSCE nel 2026. Secondo quanto ha fatto sapere oggi il Ministero degli esteri di Mosca al centro del colloquio vi è stata anche la guerra in Ucraina.
«Le due parti hanno scambiato opinioni sul conflitto ucraino. Il ministro ha spiegato in dettaglio la posizione russa sulla risoluzione della situazione», si legge nella nota del ministero russo, ripresa da varie agenzia internazionali. Si è trattato di un raro contatto di alto livello fra la Russia e l'Occidente.
«È stata constatata l'inammissibilità dell'espansione della Nato verso est, che è diventata una delle cause profonde dell'attuale situazione», riferisce ancora la nota. «A questo proposito, è stata confermata la disponibilità della Russia ad intraprendere tutte le azioni necessarie per garantire la propria sicurezza».
«Alla luce dei tentativi di Berna di promuovere l'idea di una soluzione basata sulla 'formula Zelensky' - si afferma inoltre nel comunicato - la parte russa sottolinea l'assoluta insensatezza di rivolgersi a Mosca con qualche ultimatum concordato dietro le quinte tra l'Occidente e Kiev per risolvere la questione».
Sempre secondo Mosca i due ministri degli esteri hanno anche evocato la situazione in seno all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), le cui sedute sono ormai diventate terreno di scontro fra la Russia e l'Occidente, e dei mezzi per impedire un'ulteriore degenerazione dei rapporti.
Le relazioni fra la Confederazione e il Cremlino si sono deteriorate dall'inizio dell'offensiva russa in Ucraina nel febbraio 2022. La Svizzera, oltre ad aver adottato sanzioni nei confronti di Mosca, ha ospitato due vertici voluti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ai quali la Russia non ha partecipato.
19:09
19:09
Caso Kirillov, l'uzbeko accusato di terrorismo rischia l'ergastolo
Il presunto autore dell'attentato avvenuto martedì scorso a Mosca in cui è rimasto ucciso il generale Igor Kirillov, rivendicato dai servizi ucraini, è stato accusato in tribunale di «atti terroristici», «possesso di esplosivi» e «fabbricazione di armi» e posto in detenzione: lo ha riferito su Telegram il servizio stampa dei tribunali della capitale russa. Il cittadino uzbeko rischia l'ergastolo.
19:06
19:06
Zelensky: «UE e USA si siedano al tavolo al momento opportuno»
«Alla riunione del Consiglio europeo, ho sottolineato che Europa e America devono essere al tavolo delle trattative quando sarà il momento. L'Unione europea, come l'Ucraina, deve partecipare ai colloqui da una posizione di forza. Solo sforzi coordinati possono portare una pace duratura, non una pausa che Putin sfrutterebbe per guadagnare tempo». Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
17:39
17:39
«Serve una relazione forte UE-USA per reali garanzie si sicurezza a Kiev»
«Siamo tutti d'accordo sul fatto che l'Europa ha bisogno di relazioni più forti possibili con gli Stati Uniti per garantire reali garanzie di sicurezza» all'Ucraina. Così il primo ministro polacco, Donald Tusk, a margine del vertice europeo.
Per il premier «ogni Stato membro» dell'Ue dovrebbe partecipare a tali garanzie. «La maggior parte dei paesi europei - ha aggiunto - è allineata nella sua prontezza a rafforzare il sostegno all'Ucraina. È essenziale che l'Ucraina migliori la sua posizione prima che si svolgano negoziati di pace».
17:33
17:33
L'UE ribadisce la risoluta condanna della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina
«Oggi, a più di 1.000 giorni dall'inizio dell'invasione su vasta scala da parte della Russia, il Consiglio europeo ribadisce la sua risoluta condanna della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, che costituisce una manifesta violazione della Carta delle Nazioni Unite, e ribadisce il suo continuo sostegno all'indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale». È quanto si legge nel capitolo delle conclusioni adottato al vertice europeo.
I leader riconfermano «l'incrollabile impegno dell'Unione Europea a fornire continuo sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all'Ucraina e al suo popolo per tutto il tempo necessario e con la intensità necessaria. La Russia - si evidenzia - non deve prevalere».
16:33
16:33
Mosca: «Missili americani e britannici su Rostov, risponderemo»
Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le forze ucraine hanno lanciato ieri sei missili americani Atacms e quattro missili britannici Storm Shadow sulla regione russa di Rostov, e ha aggiunto che tale attacco «non rimarrà senza risposta».
«Il 18 dicembre - si legge in un comunicato del ministero della Difesa - è stato lanciato un attacco missilistico dal territorio dell'Ucraina contro l'impresa Kamensky Combine nella regione di Rostov. Secondo dati confermati, sono stati utilizzati sei missili tattici operativi Atacms di fabbricazione americana e quattro missili da crociera Storm Shadow lanciati da aerei».
Secondo il ministero, tutti gli Atacms sono stati abbattuti dalle difese russe insieme a tre Storm Shadow, mentre un altro Storm Shadow è stato «deviato dal bersaglio», ma «in seguito alla caduta, la struttura tecnica situata nel territorio dello stabilimento è stata danneggiata».
15:45
15:45
Zelensky: «Peacekeeping, non c'è ancora alcuna decisione»
«Non posso discutere pubblicamente» delle garanzie di sicurezza e della possibilità che siano comprese anche forze di peacekeeping, «non c'è ancora alcuna decisione: c'è una certa volontà politica e la totale comprensione che Putin è pericoloso e non si fermerà. Non posso parlarne fino a quando non ci sarà una decisione comune dell'Europa». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa al Consiglio europeo.
Zelensky ha inoltre affermato che «Vladimir Putin è il vero nazista di oggi e parla di de-nazificare l'Ucraina, vive nella sua bolla». «Voleva privarci del nostro futuro, delle nostra indipendenza, mantenerci nella sfera russa, toglierci l'esercito: questo non è un accordo», ha detto. «Putin è pericoloso per tutti: penso che sia pazzo e credo che anche lui sa di essere pazzo e ama uccidere».
E rivolgendosi al presidente eletto degli Stati Uniti ha detto: «Voglio condividere» con Trump «più dettagli: conto di avere tempo per parlare, pensare, ascoltare la sua visione e mostrargli la nostra. Spero che mi capirà, perché penso che siamo solo persone e abbiamo le stesse emozioni».
«Trump è una persona forte, è importante che sia dalla nostra parte» e «ci aiuti a fermare la guerra», ha aggiunto, sottolineando l'importanza di «avere unità tra gli Stati Uniti e i leader europei».
15:22
15:22
Putin: «Non ci serve un cessate il fuoco ma una pace duratura»
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che a Mosca non serve un cessate il fuoco con l'Ucraina ma «una pace a lungo termine, duratura e con garanzie per la Federazione Russa e i suoi cittadini», mentre una tregua - afferma sempre Putin - potrebbe consentire ai soldati ucraini di «riposarsi, procurarsi gli equipaggiamenti e le munizioni necessarie» e «impegnarsi nella formazione, nella riqualificazione e nel rafforzamento del personale». Lo riportano le agenzie russe Tass e Interfax.
15:08
15:08
Zelensky: «Non possiamo accettare un conflitto congelato»
«Non possiamo vivere con un conflitto congelato sul nostro terreno, la gente deve sapere cosa succede dopo per avere una tregua, altrimenti significa congelare un conflitto. Abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza».
Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine dell'incontro con i leader Ue.
«Io credo che le garanzie di sicurezza europee non saranno sufficienti per l'Ucraina: per noi la vera garanzia, ora o nel futuro, è la Nato e la Nato dipende dalle decisioni prese da europei e americani», ha aggiunto Zelensky.
Il presidente ucraino ha inoltre precisato di non avere avuto «alcuna conversazione con il primo ministro dell'Ungheria. Non è molto serio parlare di queste iniziative» come una tregua di Natale «legate alle vite degli ucraini e scoprirle dai media. Con tutto il rispetto, Orban non ha un mandato per negoziare e le sue relazioni con Putin sono un po' troppo calde per rimettere Putin al suo posto».
«Non prolungheremo» l'accordo di «transito del gas russo» attraverso l'Ucraina verso l'Europa, «non daremo la possibilità» a Mosca «di guadagnare altri miliardi sul nostro sangue e sulla pelle degli ucraini», ha ancora detto il presidente ucraino, rispondendo a una domanda sul contratto tra Kiev e Mosca in scadenza il 31 dicembre.
«Qualsiasi Paese del mondo che può ottenere il gas» in modo «economico» dalla Russia «diventerà, oggi o domani, dipendente al 100% dalla Federazione russa, questa è la loro politica», ha sottolineato Zelensky commentando la possibilità che alcuni Paesi Ue continuino a comprare il gas da Mosca.
13:53
13:53
Putin: «Prenderei un tè con Berlusconi, Kohl e Chirac»
Silvio Berlusconi sarebbe uno dei politici del passato con cui Vladimir Putin si siederebbe a prendere un tè. Lo ha detto il presidente russo nel corso della sua conferenza stampa di fine anno, citando tra i suoi preferiti anche l'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl e l'ex presidente francese Jacques Chirac.
Leader «dai quali ho imparato molto», ha detto il capo del Cremlino, sottolineando che in particolare l'ex premier Berlusconi «ha fatto tanto per rafforzare rapporti tra Italia e Russia».
13:02
13:02
L'Ue stanzia 18,1 miliardi a Kiev
La Commissione Ue ha deciso di mettere a disposizione dell'Ucraina un prestito di assistenza macrofinanziaria di 18,1 miliardi di euro. Verrà erogato a rate nel corso del 2025, con la prima rata versata secondo le attese a inizio di gennaio.
Si tratta del contributo Ue al prestito G7 per 45 miliardi per esigenze di bilancio, militari e di ricostruzione dell'Ucraina, sostenuti dalle entrate straordinarie dei beni russi immobilizzati. Lo annuncia una nota.
La decisione di stanziare i fondi per Kiev arriva dopo che la Commissione ha concluso che l'Ucraina ha soddisfatto tutte le condizioni politiche concordate per l'esborso. Si tratta di passi avanti anche verso il raggiungimento dei principali impegni di riforma nell'ambito dello strumento per l'Ucraina.
Riguardano la stabilità macrofinanziaria, la riforma delle imprese pubbliche, la riforma della pubblica amministrazione, l'energia, lo Stato di diritto e la lotta alla corruzione. Le condizioni politiche includono poi l'impegno a promuovere la cooperazione con l'Ue per il rilancio, la ricostruzione e la modernizzazione dell'industria della difesa ucraina.
«La decisione odierna della Commissione di mettere 18,1 miliardi di euro a disposizione dell'Ucraina arriva in un momento cruciale - dichiara il commissario per l'Economia Valdis Dombrovksis -. Invia un chiaro segnale che l'impegno a lungo termine dell'Ue nella lotta per la libertà dell'Ucraina è incrollabile. Questo finanziamento aiuterà l'Ucraina a soddisfare le sue urgenti esigenze di bilancio, che si sono intensificate di fronte all'aggressione della Russia. Rappresenta il contributo dell'Ue all'iniziativa di prestiti straordinari per l'accelerazione delle entrate del G7, che utilizzerà i proventi delle attività russe bloccate per pagare la distruzione causata dalla brutale guerra del Cremlino».
11:38
11:38
Putin: «In Ucraina ci avviciniamo ai nostri obiettivi»
La situazione nel conflitto in Ucraina sta cambiando «drasticamente» e la Russia si avvicina al raggiungimento dei suoi «obiettivi prioritari». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin nella sua conferenza stampa di fine anno.
Putin ha affermato che le truppe ucraine saranno costrette a lasciare la regione russa di Kursk, ma non ha voluto indicare una data esatta per la conclusione dell'operazione. «Non voglio indicare una data esatta, perché in tal caso le truppe si sentirebbero costrette ad accelerare le operazioni, a rischio di perdite maggiori», ha detto rispondendo a una donna che telefonava in diretta da un rifugio nella regione di Kursk.
«Noi siamo pronti a negoziati, ma abbiamo bisogno che gli ucraini siano pronti a negoziati e a compromessi» per mettere fine al conflitto, ha poi affermato Putin, aggiungendo che «la politica è l'arte del compromesso e i negoziati sono un compromesso».
Il presidente russo ha rivelato di essere pronto a incontrare il presidente eletto americano Donald Trump, sottolineando di non avere parlato con lui per «oltre quattro anni».
08:59
08:59
Orban: «Il piano di pace per Kiev c'è, prendere o lasciare»
«Se presenterò il piano di pace a Zelensky? Il piano di pace è sul tavolo, prendere o lasciare, è una proposta semplice, niente di complicato, è una proposta per non lasciare morire migliaia di ragazzi ed effettuare uno scambio di prigionieri. È una tregua di Natale come ce ne sono state nella prima guerra mondiale». Lo ha detto il premier Viktor Orban prima di entrare alla riunione dei Patrioti a Bruxelles.
«Questa di oggi è una riunione tra amici, oggi siamo all'opposizione ma presto saremo la maggioranza a Bruxelles e cambieremo l'Europa un po' come Trump cambierà l'America. Le nostre priorità sono: fermare la migrazione, porre fine a tutte le follie gender e transgender, promuovere la pace e far scendere i prezzi dell'energia», ha poi sottolineato Orban prima dell'incontro.
07:01
07:01
La Corea del Nord rispedisce al mittente le critiche degli USA per il sostegno a Mosca
La Corea del Nord ha definito le critiche degli Stati Uniti e dei loro alleati riguardo al loro sostegno alle operazioni militari russe contro l'Ucraina, incluso il dispiegamento di truppe, «irresponsabili provocazioni».
In una dichiarazione diffusa dall'agenzia di stampa centrale nordcoreana Kcna, un portavoce del ministero degli Esteri ha affermato che l'avvertimento lanciato lunedì da dieci Paesi e dall'Unione europea «ha distorto e calunniato» i legami di «normale cooperazione» tra Pyongyang e Mosca.
La Corea del Nord ha affermato che la «follia» della risposta da parte di «forze ostili» indicava che la crescente cooperazione tra Pyongyang e Mosca stava effettivamente «scoraggiando la malevola estensione dell'influenza degli Stati Uniti e dell'Occidente».
La Kcna - intercettata a Seul - non ha menzionato esplicitamente il dispiegamento di truppe nordcoreane accanto alle forze russe, affermando solo che la guerra in Ucraina «è stata prolungata» da quella che ha definito la «politica militare avventurosa e la politica di alleanza esclusiva» di Washington e dei suoi alleati. La Corea del Nord «tutelerà fermamente il suo legittimo diritto di stato sovrano, non porrà restrizioni al suo esercizio e continuerà a compiere sforzi cruciali per preservare la pace e la sicurezza regionali e globali», si legge nella dichiarazione riportata dalla Kcna.
06:20
06:20
In fiamme una raffineria a Rostov dopo un attacco ucraino
Un incendio è scoppiato nella raffineria di petrolio di Novoshakhtin, nella regione meridionale russa di Rostov in seguito a un attacco ucraino con droni. Lo ha affermato il governatore ad interim della regione Yury Slyusar, secondo quanto riportato dalla Tass.
«In seguito a un attacco di un Uav alla città di Novoshakhtinsk, è scoppiato un incendio nella raffineria di petrolio», ha scritto Slyusar sul suo canale Telegram. «Le unità di risposta alle emergenze stanno lavorando sulla scena e le informazioni sulle possibili vittime sono in fase di verifica».
Slyusar aveva annunciato in precedenza che le difese aeree russe avevano distrutto sette droni nemici nello spazio aereo sopra la regione di Rostov. «Le difese aeree in servizio continuano a respingere gli attacchi Uav nella regione di Rostov», ha affermato. «A mezzanotte circa ora locale sono stati distrutti sette droni nemici, tra cui sei su Taganrog e uno su Bataisk».
06:12
06:12
Da Londra a Kiev aiuti militari per 225 milioni di sterline
Tre anni dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di invadere l'Ucraina, «l'entità del suo errore di calcolo è più chiaro che mai, mentre il coraggioso popolo ucraino continua a sfidare ogni previsione con la sua energia indistruttibile», ha affermato il segretario di Stato alla difesa britannico John Healey nella dichiarazione. «Ma non possono farcela da soli», ha aggiunto, sottolineando che il sostegno del Regno Unito a Kiev è «incrollabile».
Il nuovo pacchetto comprende 92 milioni di sterline per rafforzare la Marina ucraina con droni da ricognizione, navi di superficie senza pilota e droni per la contromisura delle mine. Saranno spesi 68 milioni di sterline per la difesa aerea, con radar e sistemi anti-droni. Questo pacchetto comprende anche munizioni per i cannoni semoventi da 155 mm AS90 già forniti dal Regno Unito.
Durante la sua visita a Kiev, John Healey si è anche impegnato a continuare l'addestramento dei soldati ucraini da parte del Regno Unito, a rafforzare la cooperazione industriale in materia di difesa e ad aumentare la pressione e le sanzioni contro la Russia. Il ministro e il suo omologo Rustem Umerov hanno anche «esaminato i risultati dell'impiego dei missili Storm Shadow», forniti da Londra, ha affermato il ministro ucraino in una nota, senza fornire ulteriori dettagli.
A novembre, Kiev ha ricevuto il via libera da Londra per lanciare missili Storm Shadow sul territorio russo. Questi annunci giungono in un contesto difficile per l'Ucraina, che sta perdendo terreno, e in un momento in cui i suoi alleati europei sono preoccupati per la possibilità di una sospensione degli aiuti militari americani all'Ucraina e per le promesse di Donald Trump. A luglio, il governo laburista si è impegnato a stanziare 3 miliardi di sterline (3,63 miliardi di euro) all'anno entro il 2030-31 per il sostegno militare a Kiev. (ANSA-AFP).
06:10
06:10
Il punto alle 6
È durato circa tre ore il vertice a Bruxelles nella residenza del segretario della NATO, Mark Rutte, tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e una rappresentanza dei membri europei dell'Alleanza, tra i quali l'Italia. Nel corso dell'incontro, a quanto si apprende, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, anche come presidenza G7, ha ribadito il sostegno all'Ucraina e alla sua legittima difesa, con l'obiettivo di una pace giusta e duratura sulla base del diritto internazionale e dei principi della Carta delle Nazioni Unite.
La presidente del Consiglio, dopo il vertice, ha fatto rientro nell'albergo dove alloggia. L'incontro nella residenza di Rutte è stato preceduto dal bilaterale tra Zelensky e Macron - che subito dopo è decollato per l'isola di Mayotte - e poi tra il presidente ucraino e il segretario generale dell'Alleanza Atlantica. Gli altri leader europei sono sopraggiunti subito dopo la cena del vertice UE-Balcani, poco dopo le 21 di ieri.
All'incontro hanno partecipato il ministro degli Esteri del Regno Unito David Lammy, il presidente della Polonia Andrzej Duda, il cancellerie tedesco Olaf Scholz, la premier danese Mette Frederiksen - in rappresentanza dei Paesi scandinavi e baltici - il primo ministro olandese Dick Schoof. Presenti anche la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, che in mattinata accoglierà Zelensky al summit dei 27.