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Putin: «Non useremo l'arma nucleare in Ucraina»

Lo dice il presidente russo - Kiev agli ucraini all'estero: «Non tornate in inverno, manca energia» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Putin: «Non useremo l'arma nucleare in Ucraina»
Red. Online
27.10.2022 06:47
20:15
20:15
Putin: «L'Occidente ci vuole sterminare»

Da Pushkin a Dostoevsky, da Chaikovsky a Solgenitsin, per finire con il filosofo sovietico Zinovev. Vladimir Putin chiama a raccolta i mostri sacri della cultura russa per giustificare l'operazione in Ucraina con la necessità di salvare la patria dal presunto tentativo di «sterminio» da parte dell'Occidente, sull'esempio di quanto fecero i nazisti. Una sfida per la sopravvivenza, dunque, anche se il capo del Cremlino ha cercato di fugare ogni timore di una guerra atomica: «Non abbiamo bisogno di usare un'arma nucleare in Ucraina, non avrebbe senso, né politicamente né militarmente», ha affermato.

Putin ha colto l'occasione di una riunione a Mosca del Club di Valdai per riaffermare, in un discorso e poi in una seduta fiume di domande e risposte durata ore, le motivazioni dell'operazione militare in Ucraina, della quale non si è detto per niente deluso. Una lunga serie di lamentele e recriminazioni che partono essenzialmente dall'intenzione dell'Occidente - o meglio, degli Usa - di eliminare la Russia come protagonista della scena internazionale con vari mezzi, a partire dell'espansione della Nato fino ai suoi confini. Affermazioni che giungono nel giorno in cui gli Usa hanno annunciato l'ammodernamento del loro arsenale nucleare in Europa e una nuova dottrina militare che permette l'uso dell'atomica anche per rispondere ad una minaccia convenzionale. Anche di questo, come di «qualsiasi questione», Putin si è detto pronto a parlare con gli Stati Uniti, rispolverando le proposte sulla nuova «stabilità strategica» respinte dagli occidentali nel dicembre del 2021. Ma la Casa Bianca ha fatto sapere che Joe Biden non ha «alcuna intenzione di incontrarsi» con lui al vertice del G20 in programma a Bali il mese prossimo. Un appuntamento al quale il capo del Cremlino «potrebbe andare», come ha detto lui stesso, anche se nulla è stato ancora deciso.

Le accuse reciproche sul possibile uso, in varie forme, della carta nucleare, si inseguono intanto sul terreno in Ucraina. Le autorità di Kiev hanno affermato che le forze russe potrebbero addirittura decidere di far saltare in aria la centrale di Zaporizhzhia. Mentre i russi - Putin in testa - ribattono che sono gli ucraini a bombardare l'impianto, e continuano a far aleggiare lo spettro della bomba sporca che l'Ucraina intenderebbe fare esplodere per poi accusare il nemico. Quello che è «perfettamente chiaro», secondo il presidente russo, è che Kiev rifiuta i negoziati per un cessate il fuoco su «istruzione di Washington». Mentre la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, è scoppiata a ridere a una domanda dell'ANSA sulla richiesta di Emmanuel Macron al Vaticano di fare da mediatore. Il presidente francese, ha osservato Zakharova, «da un lato tende la mano al Papa per una mediazione, con l'altra firma i contratti per fornire armi all'Ucraina...».

Il tutto, per Putin, rientra nel «gioco sporco e sanguinoso» dell'Occidente, che è «ad un passo dallo sterminio di chi non piace». Uno sterminio portato avanti anche con la cancel culture, perché così come «i nazisti hanno bruciato i libri», ora «in Occidente hanno vietato Dostoevsky e Chaikovsky». Ma anche con la pretesa di imporre i valori occidentali, per esempio attraverso «dozzine di generi e parate gay». Ma «nessuno è stato o sarà in grado di distruggere la Russia», ha avvertito lo zar, aggiungendo poi una poco rassicurante profezia: «Di fronte a noi c'è il decennio più pericoloso e imprevedibile» dalla Seconda guerra mondiale. Questo perché l'Occidente cerca di resistere ai «movimenti tettonici» dei cambiamenti geopolitici globali, che vedono la fine della sua predominanza e l'emergere di altri attori, specie in Asia. In questa sfida rientrano l'Ucraina e le tensioni a Taiwan, aumentate, ha spiegato Putin, con la visita nell'isola della «babushka» (la nonna, o la vecchietta) americana. Vale a dire Nancy Pelosi.

17:52
17:52
«Non useremo l'arma nucleare in Ucraina»

«Non abbiamo bisogno di usare un'arma nucleare in Ucraina, non avrebbe senso, né politicamente né militarmente». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervendo alla conferenza del Club Valdai a Mosca.

17:30
17:30
La Duma approva l'arruolamento di ex detenuti

La Duma ha approvato un progetto di legge che permette agli ex detenuti di essere arruolati nell'esercito e altre misure per rafforzare le truppe russe in Ucraina: lo riporta l'Afp, secondo cui la misura prevede la cancellazione del divieto di arruolamento per le persone che sono state scarcerate ma hanno precedenti penali per reati considerati «gravi».

Il divieto permane per chi è stato condannato per abusi su minori, atti terroristici, traffico di materiale radioattivo e crimini contro lo Stato, come alto tradimento e spionaggio.

17:26
17:26
Scambio di opinioni sulla guerra tra Wang Yi e Serghei Lavrov

I ministri degli Esteri di Cina e Russia, Wang Yi e Serghei Lavrov, hanno «inoltre scambiato opinioni sull'Ucraina e su questioni internazionali e regionali di interesse comune» nel corso del colloquio telefonico avuto oggi.

Lo si legge in un resoconto diffuso in tarda serata dalla diplomazia di Pechino, senza fornire ulteriori dettagli e con la crisi ucraina sistemata in fondo alla nota.

17:12
17:12
L'OSCE aggira il veto di Mosca e lancia il «Programma di sostegno all'Ucraina»

L'Osce aggira lo stallo dovuto al veto di Mosca e lancia il «Programma di sostegno all'Ucraina», un fondo che dovrebbe ammontare a oltre 28 milioni di euro su un periodo di tre anni. Lo rivelano fonti interne all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

Sebbene all'Osce tutte le decisioni debbano essere adottate con il consenso tra i 57 Stati partecipanti, tra i quali figura la Russia, una cordata di Stati amici di Kiev tra cui l'Italia, forti del fatto che la regola del consenso non si applica a progetti «fuori bilancio» sta finalizzando il fondo che verrà annunciato a breve.

I soldi verranno utilizzati per vari progetti volti a rafforzare la democrazia, il buon governo, la sicurezza umana, lo stato di diritto, i diritti umani nonché la mitigazione dei rischi per l'ambiente, come quelli causati dai rifiuti chimici pericolosi, e sulla costruzione di capacità di sminamento nel Paese.

Alla guida del programma potrebbe andare, stando alle rivelazioni, il diplomatico danese Henrik Villadsen, che ha guidato l'ufficio del Coordinatore dei progetti dell'Osce a Kiev fino al blocco del rinnovo del suo mandato per volere di Mosca. Per l'Osce sarebbe quindi un modo di tornare a operare in Ucraina dopo la rocambolesca chiusura della sua missione di monitoraggio Smm nell'Est del Paese quando oltre di 1300 persone hanno dovuto lasciare il Paese a conflitto già iniziato e che ha visto anche l'arresto di alcune membri dello staff locale da parte delle autorità occupanti.

15:24
15:24
«Le armi russe uccidono persone anche in Birmania»

Le armi russe utilizzate in Ucraina stanno uccidendo anche persone in Birmania, e i paesi dovrebbero formare una coalizione - proprio come hanno fatto con Mosca sull'Ucraina - per prendere di mira e fare pressione sulla giunta militare con sanzioni e un embargo sulle armi. Lo ha detto il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani in Birmania, Tom Andrews.

«La comunità internazionale dovrebbe coordinare i propri sforzi per prenderli di mira e collaborare per attuare queste misure», ha precisato l'esperto indipendente: «Sappiamo come farlo, guardate l'Ucraina». Inoltre, Andrews ha precisato che «alcuni dei tipi di armi che vengono utilizzati per uccidere le persone in Ucraina vengono utilizzati per uccidere il popolo birmano, e provengono dalla stessa fonte, la Russia».

14:41
14:41
Trovata una fossa comune con 17 cadaveri a Kharkiv

Almeno 17 cadaveri di civili e soldati sono stati trovati in una fossa comune scoperta nel distretto di Boriv nella regione di Kharkiv. Lo afferma in un messaggio sul canale telegram la polizia nazionale ucraina, citata da Unian. «Secondo i dati preliminari, almeno 17 persone sono state sepolte nella tomba: civili e soldati delle forze armate. I residenti hanno detto che gli occupanti hanno raccolto i corpi dei morti in tutta l'area. Il 13 aprile li hanno portati su due camion, hanno scavato una buca profonda fino a 3 metri con un escavatore e hanno scaricato lì tutti i corpi. Poi il il luogo di sepoltura è stato livellato con carri armati», afferma il rapporto.

12:21
12:21
«Mosca continua a reclutare detenuti per la guerra Ucraina»

Le compagnie militari private russe continuano ad arruolare detenuti dalle carceri della città di Ulyanovsk, nella Russia occidentale, per combattere in l'Ucraina: lo riferisce lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino, come riporta il Kyiv Independent.

Secondo i vertici militari, la maggior parte di coloro che accettano di partecipare sono condannati per omicidio, stupro e traffico di stupefacenti.

12:20
12:20
Gas: il Turkmenistan è pronto a rifornire l'Europa

Il Turkmenistan ha buone prospettive di fornire gas all'Europa: lo ha detto il ministro di Stato turkmeno e presidente di Turkmengaz, Batyr Amanov, in occasione della conferenza internazionale Oil and Gas of Turkmenistan 2022 in corso ad Ashgabat. Lo riporta Interfax.

«Il Turkmenistan è un esportatore di gas affidabile e un attore chiave sulla scena energetica globale, che ha ampie prospettive di fornitura di gas naturale all'Europa», ha affermato Amanov al quotidiano Neutral Turkmenistan.

Attualmente il Turkmenistan esporta gas verso la Russia e la Cina. «Data la grande domanda di gas naturale sul mercato energetico globale, la compagnia di Stato Turkmengaz è pronta a collaborare all'ulteriore diversificazione delle sue rotte di fornitura verso i mercati energetici globali, al fine di rafforzare la sicurezza energetica regionale», ha aggiunto.

11:24
11:24
«I satelliti commerciali degli USA potrebbero diventare obiettivi legittimi di Mosca»

Secondo il vicedirettore dell'ufficio russo per la non proliferazione, Konstantin Vorontsov, «i satelliti commerciali degli Stati Uniti e dei loro alleati potrebbero diventare obiettivi legittimi per Mosca se venissero coinvolti nella guerra in Ucraina».

«Le infrastrutture quasi-civili possono essere un obiettivo legittimo per un attacco di rappresaglia. Stiamo parlando del coinvolgimento di componenti di infrastrutture spaziali civili, anche commerciali, da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati in conflitti armati», ha affermato il vicedirettore del dipartimento per la non proliferazione e il controllo degli armamenti del ministero degli Esteri russo - secondo quanto riporta il Guardian.

L'anno scorso, Mosca ha lanciato un missile antisatellite per distruggere uno dei suoi satelliti, dimostrando così la sua capacità offensiva nello spazio.

Parlando ieri a una riunione del Primo Comitato dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Vorontsov ha detto che gli Stati Uniti e i loro alleati stanno cercando di usare lo spazio per imporre il dominio occidentale, sottolineando che l'uso dei satelliti occidentali per aiutare le attività belliche ucraine è «provocatorio» e rappresenta «una tendenza estremamente pericolosa».

Vorontsov non ha menzionato una società satellitare specifica, anche se il miliardario americano Elon Musk ha confermato nei giorni scorsi che la sua società SpaceX continuerà a finanziare il suo servizio internet Starlink in Ucraina, citando la necessità di «buone azioni».

09:46
09:46
18 attacchi aerei russi e 56 missilistici nelle ultime 24 ore

Nelle ultime 24 ore le forze russe hanno lanciato contro l'Ucraina 18 attacchi aerei, quattro con missili da crociera e 56 con sistemi missilistici a lancio multiplo. La centrale elettrica della Crimea è invece stata colpita da un attacco ucraino con droni.

Allo stesso tempo, lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev ha reso noto questa mattina che l'esercito ucraino ha respinto l'offensiva russa vicino a Bilohorivka nella regione di Lugansk e vicino a Bakhmut, Ivanhrad, Soledar, Maiorsk, Krasnohorivka e Marinka nel Donetsk.

Attacchi russi nella notte sono stati segnalati anche sull'oblast di Kiev e su Zaporizhzhia, secondo le autorità locali citate dal Kyiv Independent. Il governatore Oleksiy Kuleba ha riferito che Mosca ha preso di mira una delle comunità della regione della capitale, senza specificare quale ma affermando che secondo le prime informazioni non ci sono vittime. Da Zaporizhzhia invece il sindaco ad interim Anatoly Kurtev ha riferito che le forze russe hanno colpito la città e l'area circostante, provocando un incendio. Al momento non sono disponibili informazioni su vittime e altri danni.

Intanto il presidente Volodymyr Zelensky ha detto che le forze ucraine hanno abbattuto quasi 250 elicotteri russi dall'inizio della guerra il 24 febbraio scorso. «Gli occupanti russi hanno già perso una quantità di equipaggiamenti, aerei e altro, pari a quella che la maggior parte degli eserciti mondiali semplicemente non ha e non avrà mai in servizio - ha affermato il leader ucraino. La Russia non sarà in grado di recuperare queste perdite. Ringrazio tutti i nostri combattenti per questa graduale e irreversibile smilitarizzazione del nemico».

Dal canto loro i filorussi rendono noto che la centrale elettrica della Crimea è stata colpita da un attacco con droni. «Oggi nella notte c'è stato un attacco UAV (velivoli senza pilota, ndr) alla centrale termica di Balaklava», ha dichiarato su Telegram il governatore di Sebastopoli insediato da Mosca, Mikhail Razvozhayev. «Il trasformatore è danneggiato in modo minimo. Non ci sono state vittime», ha aggiunto.

E un deposito di carburante nella città di Shakhtarsk occupata dai russi, nella regione ucraina di Donetsk (est), è in fiamme questa mattina dopo essere stato colpito dal fuoco di artiglieria ucraino. «Dodici serbatoi di carburante sono stati colpiti da una granata a Shakhtersk. Stiamo lavorando per evitare le conseguenze di questa situazione di emergenza sui consumatori e per prevenire la carenza di carburante», ha scritto su Telegram il governatore dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR), Vitaly Khotsenko. Per il momento non si segnalano feriti o vittime.

06:47
06:47
Il punto alle 6.00

Oggi, giovedì 27 ottobre, è il 246. giorno dall'inizio della guerra in Ucraina. I combattimenti continuano violenti nella città chiave del Kherson. Secondo il Guardian, che cita il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha dichiarato non vi sarebbe alcun segno che le forze russe si stiano preparando ad abbandonare la città. La controffensiva ucraina contro le forze russe a Kherson si starebbe rivelando più difficile di quella nel nord-est a causa del tempo umido e del terreno, ha del resto fatto sapere il ministro della Difesa ucraino. Circa 70.000 civili, nel frattempo, hanno lasciato le loro case nella provincia di Kherson nel giro di una settimana.

Nella notte, intanto, una serie di attacchi russi è stata registrata nell'oblast di Kiev e su Zaporizhzhia, secondo le autorità locali citate dal Kyiv Independent. Il governatore Oleksiy Kuleba ha riferito che Mosca ha preso di mira una delle comunità della regione della capitale, senza specificare quale ma affermando che secondo le prime informazioni non ci sono vittime. Da Zaporizhzhia invece il sindaco ad interim Anatoly Kurtev ha riferito che le forze russe hanno colpito la città e l'area circostante, provocando un incendio.

Il governo di Kiev, fa sapere il Guardian, sta consigliando ai connazionali rifugiati all'estero di non tornare fino alla primavera, tra i crescenti timori sulla capacità delle infrastrutture energetiche danneggiate di gestire l'inverno. Con un terzo del settore energetico del Paese compromesso, la vice prima ministra ucraina, Iryna Vereshchuk, ha avvertito: «Le reti non ce la faranno... Vedete cosa sta facendo la Russia. Dobbiamo sopravvivere all'inverno».

Il presidente russo Vladimir Putin, nel frattempo, avrebbe monitorato le esercitazioni delle forze nucleari strategiche del Paese con lanci multipli di missili balistici e da crociera. Il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, ha riferito a Putin che l'esercitazione aveva lo scopo di simulare un «attacco nucleare massiccio» da parte della Russia come rappresaglia a un attacco nucleare. Le esercitazioni sono state viste come una continuazione delle infondate affermazioni di Mosca sulle bombe sporche.