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Intanto gli USA ritengono irresponsabile la decisione di sospendere il New Start: «Putin ha fatto un grosso errore» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:46
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Zelensky: «Putin vuole ancora occupare Kiev»
«Penso che il presidente Putin voglia ancora occupare Kiev. Ma le loro idee, la loro missione e speranza riguardano tutta l'Ucraina: vogliono che perdiamo la nostra indipendenza e la nostra sovranità. Ed è per questo che, credo, tutti hanno capito: se non puoi occupare la capitale, se non puoi occupare Kiev, non puoi occupare l'Ucraina».
Così alla viglia dell'anniversario dell'invasione russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Bbc, ripresa dai media ucraini. «Penso che abbia il tipo di pensieri che hai menzionato, ma penso che siamo forti», aggiunge il leader ucraino.
20:07
20:07
Gli USA annunciano nuove sanzioni contro la Russia
Gli Stati Uniti imporranno nuove «dure sanzioni» contro la Russia. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con la stampa.
20:07
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«Finora la Cina non ha fornito armi a Mosca»
«Finora la Cina non ha fornito armi alla Russia ma continuiamo a monitorare la situazione». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con la stampa.
19:39
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Wang Yi: «La nostra proposta punta al più ampio consenso»
La Cina «rilascerà presto un 'documento di posizione' sulla soluzione politica della crisi ucraina, riaffermando il ruolo coerente cinese, e accoglierà anche le legittime preoccupazioni di tutti i Paesi, sforzandosi di formare il massimo comune denominatore per la comunità internazionale sulla questione».
Lo afferma il capo della diplomazia del Pcc Wang Yi in un'intervista a media statali alla fine del tour in Europa con tappa finale in Russia. «Malgrado le posizioni di tutte le parti siano diverse e persino nettamente opposte, tutte accettano che le controversie debbano essere risolte con il dialogo e i negoziati», ha aggiunto.
19:15
19:15
Wang Yi: «L'Europa abbia un ruolo più attivo per la pace»
La crisi in Ucraina «ha avuto luogo in Europa, ha ripercussioni globali e non può essere trascinata all'infinito: la Cina sostiene l'Europa affinché svolga un ruolo più attivo e costruttivo nella promozione dei colloqui di pace».
Lo afferma il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi in un'intervista ai media statali diffusa in serata. «L'Europa dovrebbe pensare seriamente a che tipo di condizioni possono essere create per ottenere un cessate il fuoco e la fine della guerra, a che tipo di quadro per garantire la stabilità a lungo termine in Europa e a che tipo di ruolo per riflettere la sua autonomia strategica».
18:19
18:19
Cina: «La priorità è facilitare il cessate il fuoco»
«La posizione della Cina è chiara: l'integrità territoriale deve essere rispettata e i principi della Carta Onu devono essere rispettati. La priorità fondamentale è facilitare il cessate il fuoco e la cessazione delle ostilità immediatamente».
Lo ha detto il vice ambasciatore di Pechino all'Onu Dai Bing parlando in Assemblea Generale sull'Ucraina. «Dialogo e negoziati sono l'unica via per risolvere la crisi», «come paese responsabile la Cina sta sempre dalla parte del dialogo e della pace», ha aggiunto.
18:18
18:18
«Garantite 20 milioni di tonnellate di prodotti agricoli e alimentari»
Oltre 20 milioni di tonnellate di prodotti agricoli e alimentari sono arrivate sui mercati mondiali scongiurando così la crisi alimentare che avrebbe potuto destabilizzare aree, come Medio Oriente e Nord Africa, fortemente dipendenti dalle importazioni dai Paesi in guerra. Questo il bilancio dell'accordo Onu sul grano siglato a luglio a Istanbul tra Russia e Ucraina, «Black Sea Grain Initiative», e prorogato per altri quattro mesi a novembre.
Il nuovo Report del «Centro Studi Divulga» di Roma ha fatto il punto sui sistemi agroalimentari a un anno dallo scoppio del conflitto. «Un anno di guerra - spiega il direttore del 'Centro Studi Divulga', Felice Adinolfi - ha portato ad un cambio prevedibile della geografia degli approvvigionamenti di prodotti alimentari. Nel caso dei cereali, grazie all'accordo di Istanbul di luglio e allo sblocco dei porti del Mar Nero è stato scongiurato il rischio di una guerra del pane che avrebbe prodotto effetti deleteri sulla tenuta delle già fragili economie dei Paesi del Nordafrica e del Medio Oriente».
Lo sblocco dei porti del Mar Nero, ha garantito l'arrivo di quasi la metà dei 20 milioni di cibo (oltre 9 milioni di tonnellate di prodotti) nei Paesi in Via di Sviluppo. In particolare, sono 2,5 milioni le tonnellate di prodotti agricoli e alimentari giunte nei Paesi dell'Area Mena con l'Egitto che rappresenta il principale beneficiario (710mila tonnellate), seguito da Tunisia (481mila tonnellate) e Libia (410mila tonnellate).
Una boccata d'ossigeno, in particolare, per l'Egitto che importa il 70% dei cereali dai porti del Mar Nero, il Libano che ne dipende per il 75% e lo Yemen con poco meno del 50%. Situazione non molto diversa in Libia, Tunisia e Giordania. Oltre 9 milioni (46%) di tonnellate è mais, seguito da 5,7milioni di tonnellate di frumento (29%) e da oltre 1 milione di tonnellate di olio di girasole (6%).
18:05
18:05
Rinviato l'accordo sul decimo pacchetto di sanzioni
Salta l'accordo sul decimo pacchetto di sanzioni previsto per questo pomeriggio alla riunione dei Rappresentanti Permanenti in Ue. Il Coreper II si è chiuso con un nulla di fatto ed è stato aggiornato a domani mattina.
Secondo più fonti europee, decisiva è stata la posizione contraria della Polonia mentre gli altri 26 Paesi membri avevano trovato una sostanziale intesa sul pacchetto, che rimandava il dossier nucleare e quello dei diamanti ad un successivo round di misure. Tra i punti di divergenza anche il divieto della gomma sintetica russa, che Varsavia vuole nel pacchetto.
17:40
17:40
Filorussi: «Quattro morti e 12 feriti in un bombardamento ucraino»
Sono quattro le persone uccise e 12 quelle rimaste ferite oggi in un bombardamento delle forze ucraine su Donetsk, nell'est del Paese. Lo riferiscono le autorità locali dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, citate dall'agenzia Ria Novosti.
Il bombardamento ha colpito il distretto di Petrovsky. In precedenza il ministero locale per le situazioni d'emergenza aveva detto che tre degli uccisi erano operatori del servizio di ambulanze.
14:31
14:31
Aumentati a 39 miliardi di dollari gli aiuti all'Ucraina
I ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali hanno deciso di aumentare a 39 miliardi di dollari gli aiuti all'Ucraina ed esortano il Fondo monetario internazionale a portare a termine i lavori per un programma di assistenza a Kiev entro fine marzo.
È una delle conclusioni del meeting del G7 finanze a Bangalore di cui dà conto la Bloomberg. Il G7 «resta vigile» sui rischi economici, incluse le pressioni inflazionistiche, e ribadisce la condanna della guerra lanciata dalla Russia in Ucraina.
12:11
12:11
Dopo lo scontro fra Prigozhin e Shoigu, «i rifornimenti sono arrivati al gruppo Wagner»
Il fondatore dell'organizzazione di mercenari russi Wagner ha affermato che le munizioni tanto necessarie per le sue truppe sono state inviate: la dichiarazione arriva dopo uno scontro pubblico in cui Yevgeny Prigozhin ha accusato il ministro della Difesa Sergey Shoigu di voler «distruggere il gruppo paramilitare', di 'tradimento' e di star provocando 'centinaia di morti tra i combattenti' a corto di munizioni. Lo riporta il Guardian.
Ieri Prigozhin ha pubblicato un'immagine raccapricciante di dozzine di uomini che, secondo lui, erano stati uccisi perché Shoigu e il capo di stato maggiore Valery Gerasimov avevano trattenuto le munizioni per fargli uno sgarbo. Nessuno dei due ha commentato, ma il ministero ha respinto l'accusa.
In una clip audio di oggi, Prigozhin ha affermato di aver sentito che la pressione che lui e altri avevano esercitato sul ministero della Difesa ha dato i suoi frutti: »Finora è tutto sulla carta ma, così ci è stato detto, i documenti principali sono già stati firmati«, ha commentato prigozhin.
09:39
09:39
«Ci sono segnali che la Cina potrebbe supportare la Russia»
Ci sono «alcuni segnali» che la Cina avrebbe piani per supportare la Russia nell'invasione dell'Ucraina, ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il quale fa appello a Pechino perché «desista» dai suoi piani che, appoggiando una guerra illegale, costituirebbero una violazione del diritto internazionale.
«Abbiamo visto alcuni segnali che (i cinesi) potrebbero star progettando di farlo. Gli alleati Nato e gli Usa li hanno messi in guardia dal farlo, questo non dovrebbe accadere. La Cina non dovrebbe appoggiare la guerra illegale della Russia», ha detto Stoltenberg in un'intervista all'Ap ripresa dal Guardian.
Per il capo della Nato, un sostegno diretto a Mosca nel suo sforzo bellico «equivarrebbe a una violazione della Carta delle nazioni Unite, del diritto internazionale».
Stoltenberg ha quindi ribadito ancora una volta l'appoggio dell'Alleanza atlantica all'Ucraina «per tutto il tempo necessario».
09:10
09:10
«Kiev sta preparando un attacco contro la Transnistria»
«Kiev sta preparando una provocazione armata contro la Transnistria», ha affermato il ministero della Difesa russo su Telegram, citato da Ria Novosti.
«Secondo le informazioni disponibili, nel prossimo futuro il regime di Kiev sta preparando una provocazione armata contro la Repubblica Moldava transnistriana che sarà condotta dalle Forze Armate ucraine, anche con il coinvolgimento della formazione Azov», ha dichiarato il ministero. «Come pretesto per l'invasione, Kiev ha in programma di organizzare una offensiva dal territorio della Transnistria. I sabotatori indosseranno uniformi militari russe», ha detto il dipartimento.
Il ministero della Difesa di Mosca afferma di avere ottenuto prove di un piano in base al quale militari dell'esercito ucraino e del battaglione nazionalista Azov, «vestiti con uniformi delle forze armate russe», dovrebbero inscenare una falsa invasione dell'Ucraina a partire dal territorio della Transnistria, la autoproclamata repubblica filorussa sul territorio della Moldavia. Ciò darebbe alle forze di Kiev il pretesto per attaccare la Transnistria.
Il ministero della Difesa russo avverte che sta monitorando da vicino la situazione lungo il confine fra Ucraina e Transnistria ed è «pronto a rispondere» ad ogni sviluppo.
Sul territorio della Transnistria Mosca ha un contingente di circa 1.500 soldati.
06:23
06:23
IL PUNTO ALLE 6
Non c'è «nessun cambiamento nella posizione nucleare» degli Stati Uniti dopo la decisione della Russia di sospendere il trattato New Start. lo ha detto la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, in un briefing con la stampa. «Crediamo che una potenza nucleare debba continuare a collaborare con gli altri Paesi dotati di armi atomiche e quindi la decisione di Mosca è stata irresponsabile», ha sottolineato.
Joe Biden ha invece affermato che Putin ha commesso un «grosso errore» sospendendo l'ultimo trattato sulle armi nucleari rimasto con gli Stati Uniti. La decisione della Russia di sospendere la sua partecipazione al trattato di riduzione delle armi nucleari New Start con gli Stati Uniti «non aumenterà il rischio di una guerra nucleare», ha invece affermato il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov. Mercoledì il parlamento russo ha approvato la mossa di Vladimir Putin di sospendere il trattato.
Il presidente russo ha annunciato in un discorso video pubblicato sul sito del Cremlino in occasione della Giornata del Difensore della Patria che sarà data particolare enfasi al potenziamento dell'armamento nucleare del Paese. Putin ha affermato che i sistemi missilistici russi di punta basati sui silo Sarmat, armati con missili balistici intercontinentali orbitali pesanti a propellente liquido in grado di trasportare cariche nucleari, entreranno in servizio nel 2023. Anche le consegne dei missili ipersonici Zirkon a bordo delle navi inizieranno nel 2023.
«Le truppe riceveranno equipaggiamenti all'avanguardia e l'industria aumenterà rapidamente la produzione dell'intera gamma di armamenti», ha dichiarato il presidente russo nel discorso video. «Continueremo a fornire alle nostre truppe le attrezzature più avanzate», ha detto, spiegando che si tratta di nuovi sistemi di attacco, mezzi di ricognizione e comunicazione, droni e sistemi di artiglieria.
Putin ha sottolineato che la capacità difensiva del Paese sarà rafforzata sulla base dell'esperienza di combattimento acquisita. «La quota di armamenti moderni nelle forze nucleari strategiche navali raggiungerà il 100% con l'entrata in servizio del sottomarino Ssbn classe Imperatore Alessandro III Borei-A», ha affermato. Secondo il presidente, altri tre incrociatori di questo tipo si uniranno alla flotta nei prossimi anni.
L'Ssbn Imperatore Alessandro III, il settimo sottomarino della classe Borei-A, è stato varato il 29 dicembre 2022. I sottomarini di questo tipo sono in grado di trasportare 16 Icbm Bulava. L'inizio delle prove in mare dell'Emperor Alexander III è previsto per giugno 2023.