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Si tratta dell'ultimo trattato bilaterale con gli USA sulla limitazione delle armi nucleari — «È troppo presto per dire se Putin si ricandiderà nel 2024»: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha rivelato come il presidente russo «era e rimane aperto a qualsiasi contatto che possa aiutare la Russia a raggiungere i propri obiettivi, preferibilmente con mezzi pacifici» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:53
22:53
Zelensky: «L'intensità degli scontri a Bakhmut non fa che aumentare»
«Ci stiamo occupando della situazione al fronte. La più difficile è a Bakhmut», dove «l'intensità dei combattimenti non fa che aumentare». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio serale. «Stiamo preparando il ritorno dei nostri soldati ad azioni attive per la liberazione della nostra terra - ha aggiunto -. L'Ucraina sarà libera, tutta l'Ucraina». Intanto lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito che mentre la Russia continua l'assalto a Bakhmut, si prepara all'offensiva negli oblast meridionali di Kherson e Zaporizhzhia.
22:51
22:51
AIEA: «Preoccupano i bombardamenti vicino alla centrale di Zaporizhzhia»
Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), Rafael Mariano Grossi, ha espresso preoccupazione per i nuovi bombardamenti di artiglieria vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina e per la temporanea perdita dell'unica linea elettrica di riserva rimasta.
«Gli esperti dell'AIEA che sono ora alla centrale dall'inizio di gennaio hanno riferito al quartier generale che ieri pomeriggio si sono sentite circa 20 'detonazioni', apparentemente nelle vicinanze dell'impianto, che si trova in prima linea in un'area di combattimento attiva», si legge nella nota dell'agenzia ONU.
22:03
22:03
Droni sulle città russe, abbattuti anche vicino Mosca
La guerra dei droni, combattuta finora sul suolo ucraino, sconfina in Russia, colpita oggi in profondità da una serie di attacchi ad infrastrutture energetiche, uno dei quali ha visto un velivolo senza pilota schiantarsi a non più di cento chilometri da Mosca. A creare maggiore tensione ha contribuito un attacco hacker a canali televisivi e stazioni radio in diverse regioni del Paese, dalle quali sono stati diffusi falsi allarmi per imminenti bombardamenti missilistici.
Nelle stesse ore lo spazio aereo su San Pietroburgo è stato chiuso al traffico per circa un'ora senza che venissero fornite spiegazioni. Il ministero della Difesa ha reso noto che nella regione occidentale del Paese, di cui fa parte la metropoli baltica, si erano svolte esercitazioni con alcuni caccia che si erano alzati in volo per intercettare un obiettivo fittizio. I vertici militari non hanno esplicitamente messo in relazione le manovre con la sospensione dei voli, che ha costretto molti aerei diretti all'aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo a tornare agli scali di partenza.
La drammatica giornata si è aperta con le notizie diffuse da media ucraini su due esplosioni nella regione russa di Krasnodar, sul Mar Nero, in una raffineria della Rosneft, il gigante petrolifero statale di Mosca. Secondo le stesse fonti, le deflagrazioni, che avrebbero mandato in frantumi le finestre di alcuni edifici vicini, sarebbero state seguite da un incendio nell'impianto, situato nella città di Tuapse. Solo alcune ore più tardi da Mosca ancora il ministero della Difesa ha parlato di un tentativo di attacco di due droni ucraini, affermando che i sistemi elettronici di intercettazione li avevano fatti precipitare lontano dal bersaglio.
I governatori delle regioni di Belgorod e Bryansk, entrambe confinanti con l'Ucraina, hanno parlato di altri velivoli senza pilota di Kiev piovuti sul territorio russo o abbattuti dai sistemi di difesa. Ma a fare più scalpore è stato il drone «precipitato» senza provocare vittime o danni, secondo le fonti russe, nella regione di Kolomna, solo un centinaio di chilometri a sud-est di Mosca. «Un attacco fallito», lo ha definito il governatore della regione Andrei Vorobyov. Esaminando le foto diffuse dai media russi, il profilo Twitter Ukraine Weapons Tracker, che monitora le armi impiegate nel conflitto, è arrivato alla conclusione che il drone è un UJ-22 ucraino, abbattutosi vicino a una stazione di compressione di gas nella località di Voskresensk. «Se è stato lanciato dal territorio ucraino - osserva la stessa fonte - avrebbe viaggiato per 600 chilometri, e quindi si tratterebbe del tentativo di attacco ucraino più in profondità nel territorio russo».
Sull'accaduto Kiev mantiene il silenzio, come aveva fatto nel dicembre scorso, quando la Russia affermò di avere abbattuto droni ucraini che avevano preso di mira due basi aeree anch'esse lontane centinaia di chilometri dal confine, nelle regioni di Ryazan e Saratov. In quell'occasione Mosca affermò che tre militari russi erano rimasti uccisi e quattro feriti dai frammenti che erano precipitati al suolo dopo che i droni erano stati colpiti dalla contraerea. Oggi il presidente Vladimir Putin, pur senza citare i nuovi attacchi, ha invitato i servizi di sicurezza interni (Fsb) a «tenere sotto controllo speciale» i confini con l'Ucraina per impedire le infiltrazioni di «gruppi di sabotatori» e ha accusato Kiev di usare «metodi terroristici». Bisogna essere vigili per sventare i tentativi della «feccia» che cerca di provocare divisioni interne usando le armi del «separatismo, del nazionalismo, del neonazismo e della xenofobia», ha tuonato ancora lo zar, che tra l'altro ha firmato e promulgato la legge che prevede la sospensione da parte della Russia del New Start, l'ultimo trattato bilaterale con gli Usa sulla limitazione delle armi nucleari.
In Ucraina, intanto, continua a infuriare la battaglia per Bakhmut, nel Donbass, che le truppe russe cercano da mesi di conquistare. «La situazione intorno alla città è estremamente tesa e nonostante le perdite significative, il nemico ha inviato le unità d'assalto meglio addestrate della Wagner per cercare di rompere le nostre difese», ha detto il comandante delle truppe ucraine di terra, Oleksandr Syrskyi, riferendosi al corpo militare privato impiegato da Mosca nella battaglia. Immagini aeree della Afp mostrano rovine e fumo alzarsi da questa città, un tempo conosciuta per la sua produzione di vino e sale. Fonti ucraine segnalano anche nuovi bombardamenti russi su Kherson, nel sud dell'Ucraina, con almeno un civile ucciso.
19:05
19:05
Zelensky incontra il capo dell'OCSE
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato oggi a Kiev il segretario generale dell'OCSE, Mathias Cormann, e ha accolto con favore la notizia dell'apertura di un ufficio dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico in Ucraina, un passo importante nella cooperazione, fa sapere l'ufficio della presidenza.
Tra le altre cose, nell'incontro si è discusso della creazione di un sistema fiscale che risponderà agli interessi per le imprese durante la ricostruzione postbellica dell'Ucraina. Zelensky ha sottolineato che un sistema fiscale attraente sarebbe di particolare importanza per attrarre capitali privati per ricostruire il Paese. Così nell'incontro si è convenuto di preparare e realizzare un modello fiscale con il coinvolgimento di esperti dell'OCSE che creerebbe vantaggi competitivi e incentivi speciali per il mondo del business durante il periodo di ricostruzione.
Si è parlato inoltre delle prospettive di adesione dell'Ucraina all'OCSE.
19:03
19:03
Zelensky incontra a Kiev il procuratore della Cpi
«I crimini commessi dalla Federazione Russa nei territori dell'Ucraina non devono rimanere impuniti, tutti i colpevoli devono essere assicurati alla giustizia». Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky durante un incontro con il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) Karim Khan oggi, stando al canale Telegram del presidente citato da Ukrinform.
Dell'incontro ha dato conto la stessa presidenza, sottolineando anche che Zelensky durante l'incontro ha rimarcato l'importanza dell'apertura prevista a breve dell'ufficio del procuratore della Corte penale internazionale in Ucraina, affermando che Kiev è pronta a facilitare il suo lavoro in ogni modo possibile. Il presidente ucraina ha anche parlato della grande importanza per la società ucraina, in particolare per le generazioni future, di vedere una reazione ai casi di deportazione di bambini ucraini dai territori occupati del Paese.
Da parte sua Karim Khan ha affermato che la Corte penale internazionale è pronta a una cooperazione a tutto campo: «Siamo pronti ad accelerare il nostro lavoro affinché gli ucraini e le persone di tutto il mondo vedano che sia fatta giustizia il prima possibile e affinché gli autori vengano puniti», ha spiegato.
18:25
18:25
Finlandia, al via i lavori per il muro al confine con la Russia
In Finlandia sono iniziati i lavori per costruire il muro al confine orientale con la Russia. Si è cominciato ieri, riferisce il giornale locale Yle, con la rimozione degli alberi su entrambi i lati del valico di frontiera di Imatra e si procederà ad issare tre chilometri di recinto per testare se resisterà alle gelate invernali o un eventuale massiccio afflusso di persone da est. Questa prima parte di muro di prova dovrebbe essere pronta a giugno.
A novembre, tra le crescenti tensioni con la Russia per l'invasione in Ucraina, il governo finlandese aveva presentato un piano per blindare il suo confine con una recinzione di 200 chilometri sui 1.300 chilometri totali della sua frontiera: oltre tre metri con filo spinato, telecamere per la visione notturna, luci e altoparlanti.
16:24
16:24
Putin promulga la legge per la sospensione del New START
Il presidente Vladimir Putin ha firmato e promulgato oggi la legge che prevede la sospensione da parte della Russia del New START, l'ultimo trattato bilaterale con gli USA sulla limitazione delle armi nucleari. Lo riferiscono le agenzie russe. La legge era stata approvata all'unanimità dalle due camere del Parlamento su proposta dello stesso presidente.
14:46
14:46
Russia sempre più legata a yuan contro il dollaro
La Russia si affida allo yuan cinese per scaricare il dollaro. Gli esportatori russi di energia sono sempre più spesso pagati in yuan, così come il fondo sovrano russo - la cassa usata dal governo per sostenere le spese schizzate con la guerra in Ucraina - ricorre alla valuta cinese per parcheggiare le sue ricchezza.
L'ascesa dello yuan - riferisce il Wall Street Journal - rafforza i legami fra Mosca e Pechino, e soddisfa la Cina che da anni tenta senza successo di imporre lo yuan sul palcoscenico della finanza e del commercio internazionale.
La Russia appoggiandosi con forza allo yuan accantona le sue preoccupazioni sul concedere alla Cina una leva forte sulla sua economia. «Per la Russia e per Vladimir Putin è l'unica scelta razionale. Se dipendere dal renminbi è l'ancora di salvezza che aiuta a essere meno esposti e meno dipendenti da valute ostili, allora va bene intraprendere la strada», afferma Alexander Gabuev del Carnergie Endowment for International Peace.
14:24
14:24
«Sventare azioni di sabotatori dall'Ucraina»
Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto ai servizi di sicurezza interni (FSB) di sorvegliare il confine con l'Ucraina per sventare le azioni di gruppi di sabotatori nonché di continuare a neutralizzare le attività di chi cerca di dividere la Russia. Lo riferisce l'agenzia Tass.
14:00
14:00
Carri armati Leopard avvistati vicino a Bakhmut
Nei pressi della città assediata di Bakhmut, nell'Ucraina orientale, sono stati avvistati dei carri armati Leopard di fabbricazione tedesca, secondo quanto ha riferito un consigliere del capo della cosiddetta Repubblica popolare di Donetsk (DPR), Yan Gagin.
Parlando all'emittente statale Russia 1, scrive il «Guardian», Gagin ha detto che «ci sono affermazioni secondo cui i Leopard sono apparsi vicino ad Artemovsk (il nome russo di Bakhmut)».
Tuttavia, ha aggiunto, «dato il tempo, il terreno fangoso ora renderà difficile il movimento dei vDONETSKeicoli pesanti come il Leopard» che rappresenteranno «lo stesso bersaglio corazzato di tutti gli altri».
13:59
13:59
Lukashenko atteso a Pechino da oggi al 2 marzo, incontrerà Xi
Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko è atteso in visita in Cina da oggi al 2 marzo: lo riferisce il suo ufficio stampa, citato dall'agenzia Interfax, precisando che lui e il presidente cinese Xi Jinping «terranno colloqui in formati ristretti e ampliati».
Lukashenko è uno stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin, governa la Bielorussia dal 1994 ed è accusato di gravissime violazioni dei diritti umani.
La visita di Lukashenko in Cina avviene dopo che Pechino ha avanzato un proprio piano di pace per l'Ucraina, accolto con scetticismo da diversi paesi occidentali.
Alcuni alti funzionari americani sostengono che la Cina starebbe valutando la possibilità di fornire alla Russia armi e munizioni per il conflitto in Ucraina. Pechino respinge però le accuse.
Secondo l'ufficio stampa di Lukashenko, nei colloqui con Xi «l'attenzione sarà rivolta allo sviluppo della cooperazione commerciale, economica, degli investimenti e umanitaria, all'attuazione di progetti congiunti su larga scala, all'interazione nella sfera politica e alla risposta alle sfide più acute nel moderno contesto internazionale».
13:49
13:49
Componenti armi dall'Occidente a Mosca almeno fino a novembre
Componenti di fabbricazione occidentale per le armi utilizzate dalla Russia nella guerra contro l'Ucraina sono state fornite a Mosca per mesi dopo l'invasione dell'Ucraina: è quanto emerge da un rapporto delle organizzazioni non governative Partnership internazionale per i diritti umani e Commissione indipendente anti-corruzione (Nako), come riporta «Ukrainska Pravda».
I dati commerciali rivelano che tre aziende tecnologiche occidentali (la Harting, la Trimble e la TE Connectivity) hanno continuato a esportare in Russia migliaia di componenti per un valore di milioni di dollari nel novembre 2022.
Si tratta sia di componenti a duplice uso che la Russia utilizza per produrre e riparare le proprie attrezzature militari, sia di un tipo di componente specifico di cui l'esercito russo ha bisogno per la navigazione e il puntamento.
Sempre secondo i dati commerciali, le componenti prodotte da queste tre società sono state importate dalla Russia attraverso i distributori ufficiali delle aziende e attraverso paesi terzi come Hong Kong e la Turchia.
Secondo il rapporto, quattro armi e sistemi d'arma russi chiave utilizzati per compiere sospetti crimini di guerra - in particolare per colpire edifici residenziali, infrastrutture civili e centrali lettriche - dipendono in varia misura da queste componenti.
13:07
13:07
«Nelle relazioni con Mosca non si torna indietro»
«La fine di questa guerra non prevede un ritorno alla normalità nelle relazioni con la Russia, non si torna indietro: so che è difficile spendere di più in difesa perché c'è meno spazio per altre cose che reputiamo importanti, come la salute e l'istruzione, lo capisco. Ma non c'è nulla di più importante della nostra sicurezza, dunque dobbiamo spendere di più. Sono felice che la maggior parte degli alleati ora veda il 2% del Pil nella difesa come un punto di partenza e non di arrivo». Lo ha detto il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg parlando al summit delle nazioni nordiche a Helsinki.
12:49
12:49
Drone precipita a 100 chilometri da Mosca
Un drone «è precipitato» vicino a Kolomna, un centinaio di chilometri a sud-est di Mosca. Lo ha detto il governatore della regione della capitale Andrei Vorobyov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Secondo il governatore, il drone doveva «probabilmente» compiere un attacco a un'infrastruttura civile. Vorobyov aggiunge che non ci sono vittime né si registrano danni materiali.
Il drone si è abbattuto vicino al villaggio di Gubastovo. Sull'episodio stanno indagando i servizi di sicurezza interni (Fsb). «Niente minaccia la sicurezza dei residenti», ha affermato il governatore.
12:36
12:36
«Abbattuti due droni ucraini a Krasnodar»
Il ministero della difesa russo ha detto che due droni ucraini sono stati neutralizzati la notte scorsa dai sistemi di difesa elettronica mentre erano diretti contro infrastrutture civili nella regione di Krasnodar, sul Mar Nero. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
In precedenza «Ukrainska Pravda» aveva riferito che esplosioni erano state udite nella regione, seguite da un incendio in una locale raffineria del colosso petrolifero controllato dal governo russo, Rosneft.
Da parte sua il sindaco di Belgorod, Valentin Demidov, aveva reso noto che un drone si era abbattuto su una finestra di un condominio della città russa non lontana dal confine ucraino. Non ci sarebbero state vittime e i residenti sono stati evacuati, riferisce l'agenzia Tass.
In precedenza il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, aveva detto che ieri tre droni si erano abbattuti sulla città colpendo edifici residenziali, ma anch'egli aveva precisato che non c'erano vittime.
11:48
11:48
Tv e radio russe hackerate con falso allarme missilistico
Alcune stazioni radio e televisive in diverse regioni della Russia hanno subito stamane un attacco di hacker che hanno diffuso un falso allarme per un imminente attacco missilistico. Lo riferiscono le agenzie russe.
Il sito Meduza ha riportato il messaggio trasmesso durante l'attacco hacker: «Attenzione, attenzione, allarme aereo! Riparatevi, minaccia di attacco missilistico!».
Il ministero per le situazioni d'emergenza ha fatto sapere che si è trattato appunto di un attacco hacker, come uno simile avvenuto il 22 febbraio. Tra i canali attaccati, sottolinea Meduza, figurano Subbota, 2 ž 2 e TNT4 e varie stazioni radio nelle regioni di Mosca, Voronezh, Belgorod e San Pietroburgo.
11:45
11:45
Kiev sarà nella NATO ma nel lungo periodo
«Quando la guerra finirà, dobbiamo essere sicuri che la storia non si ripeta e che Putin non possa invadere l'Ucraina un'altra volta». Lo ha detto il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg parlando della necessità di rafforzare le capacità di autodifesa di Kiev. «Gli alleati hanno stabilito che il futuro dell'Ucraina è nella NATO, ma si tratta di una prospettiva di lungo termine».
Sul processo d'ingresso di Svezia e Finlandia nella NATO «stiamo facendo progressi», ha anche detto Stoltenberg nel corso di una visita a Helsinki.
«La settimana prossima ci sarà a Bruxelles una riunione trilaterale, Svezia e Finlandia hanno mantenuto gli accordi previsti dal memorandum firmato con la Turchia ed è arrivato il momento di ratificare: per la Nato questa è una delle massime priorità».
11:32
11:32
Su San Pietroburgo un'esercitazione aerea
Le forze russe del distretto aereo occidentale, di cui fa parte San Pietroburgo, hanno compiuto oggi un'esercitazione, facendo alzare in volo i caccia per identificare e intercettare un obiettivo fittizio. Lo annuncia il ministero della difesa, citato dalle agenzie russe.
Dovrebbe essere questo il motivo della chiusura dello spazio aereo su San Pietroburgo, anche se il ministero non lo chiarisce.
11:03
11:03
Esplosioni nella notte, a fuoco raffineria Rosneft
Esplosioni sono state udite la notte scorsa nella città russa di Tuapse, nella regione di Krasnodar, sul Mar Nero, seguite da un incendio in una locale raffineria del colosso petrolifero controllato dal governo russo, Rosneft. Lo riporta l'«Ukrainska Pravda», che cita alcuni canali Telegram del paese.
«C'è stata un'esplosione alla raffineria di petrolio di Tuapse, poi una seconda, le finestre delle case vicine sono saltate, non è chiaro cosa stia bruciando ma sembra si tratti di fusti di petrolio», si legge in uno dei messaggi.
Le autorità locali hanno confermato sul social network VK che c'è stata un'esplosione nella raffineria, aggiungendo che non c'è «alcun motivo di preoccupazione». Secondo l'agenzia di stampa RIA Novosti, un drone sarebbe stato avvistato sull'area prima dell'incendio.
11:02
11:02
«Gli USA preparano azione false-flag con sostanze chimiche»
Veicoli blindati di fabbricazione statunitense che trasportano sostanze chimiche sono partiti verso la linea di ingaggio per realizzare un'operazione false-flag in Ucraina: lo ha detto oggi in un briefing il capo della Forza di protezione contro la guerra radiologica, chimica e batteriologica russa Igor Kirillov, come riporta la Tass.
Le sostanze chimiche sono state «caricate su veicoli blindati di fabbricazione statunitense che attualmente si stanno muovendo verso la linea di ingaggio», ha sottolineato Kirillov, secondo il quale le recenti dichiarazioni dell'ex ambasciatore statunitense in Russia John Sullivan su presunti piani di Mosca di utilizzare armi chimiche in Ucraina rivelano «l'intenzione degli stessi Stati Uniti e dei loro complici di condurre una provocazione con l'uso di sostanze chimiche tossiche» nel paese.
Il Centro di Coordinamento Euro-Atlantico di Risposta ai Disastri (Eadrcc) della Nato, ha precisato Kirillov, ha pianificato una spedizione di equipaggiamenti per la protezione personale all'Ucraina, tra cui 600'000 fiale di antidoti a un composto organofosforico.
«Crediamo che i preparativi (per una provocazione con sostanze chimiche tossiche, ndr) siano in pieno svolgimento - ha detto Kirillov -. All'inizio del 2023, il Centro di Coordinamento Euro-Atlantico di Risposta ai Disastri ha pianificato di consegnare all'Ucraina un grosso lotto di dispositivi di protezione personale. Il motivo di questa consegna era l'accusa che le truppe russe avessero già usato munizioni al fosforo e che avrebbero potuto usare sostanze tossiche durante l'escalation della situazione. Secondo i vertici dell'esercito, la priorità è stata data agli antidoti contro i composti organofosforici come il sarin e il soman: (l'Ucraina riceverà) 600'000 fiale».
Kirillov ha poi sostenuto che un treno con un carico di sostanze chimiche è arrivato in Ucraina - a Kramatorsk - il 10 febbraio. In quell'occasione, ha proseguito, sono state consegnate 16 scatole metalliche, la metà delle quali presentava la sigla «BZ», ovvero un agente chimico che provoca psicosi acuta e allucinazioni.
10:49
10:49
Riaperto lo scalo di San Pietroburgo
È stato riaperto pochi minuti fa l'aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo. Lo fa sapere una fonte alla Tass. L'agenzia statale russa Ria Novosti, citando i servizi d'emergenza della città, scrive che lo spazio aereo era stato chiuso a causa di un oggetto volante non identificato.
Anche secondo il sito d'informazione russo Baza la chiusura era stata disposta dopo l'avvistamento di un oggetto non identificato, forse un drone, e aerei da combattimento erano stati inviati per indagare.
10:25
10:25
Respinti 60 attacchi russi nelle ultime 24 ore
L'esercito ucraino ha respinto 60 attacchi russi in cinque aree nel nord-est e nell'est del paese nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano della situazione sul campo di battaglia. Lo riporta il «Kyiv Independent».
Gli attacchi sono stati respinti vicino a Kupiansk, nella regione di Kharkiv, e nei pressi di Lyman, Bakhmut, Adviika e Shakhtarsk, nel Donetsk.
Inoltre, nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno effettuato otto attacchi missilistici, 32 raid aerei ed hanno lanciato oltre 85 attacchi con sistemi missilistici a lancio multiplo.
Le forze russe hanno anche bombardato gli insediamenti di Tymonovychi e Berylivka nella regione di Chernihiv; Starykove, Brusky, Buvalyne, Kruzhok, Manukhivka, Atynske, Porozok nella regione di Sumy; e Chervona Zoria, Veterynarne, Strilecha, Hatysche, Vovchansk e Vovchanski Khutory nella regione di Kharkiv.
Da parte sua, l'aeronautica ucraina ha abbattuto 11 droni Shaded di fabbricazione iraniana e un drone Zala di fabbricazione russa.
Due persone sono morte e altre 16 sono rimaste ferite durante gli attacchi russi delle ultime 24 ore. Un civile è stato ucciso e altri nove sono rimasti feriti a Kurakhivka, nella regione di Donetsk, ha riferito oggi il governatore Pavlo Kyrylenko. A Sviatohirsk, sempre nel Donetsk, le forze russe hanno colpito la notte scorsa un dipartimento del Servizio di emergenza statale, uccidendo un operatore e ferendone altri quattro, ha aggiunto Kyrylenko.
Nella regione di Kherson, inoltre, sono rimaste ferite tre persone, ha reso noto l'Amministrazione militare regionale, aggiungendo che sono state danneggiate una scuola, alcune case e condomini nella città di Kherson.
10:15
10:15
Chiusura temporanea dello spazio aereo su San Pietroburgo
Lo spazio aereo su San Pietroburgo, in Russia, resterà chiuso fino alle 13.20 ora di Mosca (le 11.20 in Svizzera) in un raggio di 200 chilometri. Lo ha fatto sapere una fonte vicina all'Agenzia per il trasporto aereo alla Tass.
Poco prima le autorità cittadine avevano annunciato, in una dichiarazione su Telegram, uno stop temporaneo dei voli in arrivo e in partenza all'aeroporto di Pulkovo.
«Vi informiamo dell'introduzione di una restrizione temporanea dello spazio aereo fino alle 10:20 UTC nell'area che circonda (l'aeroporto di Pulkovo) entro un raggio di 200 km, a tutte le altitudini. Vi chiediamo di utilizzare rotte di volo alternative e assicurarvi di avere sufficienti riserve di carburante. I motivi della cancellazione dei voli saranno comunicati successivamente», ha detto la fonte alla Tass.
09:19
09:19
«Le forze russe cercano di sfondare le difese di Bakhmut»
La situazione intorno alla città assediata di Bakhmut, nell'Ucraina orientale, è «estremamente tesa»: nonostante le perdite significative, «il nemico ha lanciato le unità d'assalto più preparate del (Gruppo) Wagner, che stanno cercando di sfondare le difese delle nostre truppe e di circondare la città». Lo ha reso noto su Telegram il comandante delle forze di terra ucraine, generale Oleksandr Syrskyi, seocndo quanto riporta il «Guardian».
07:57
07:57
Sánchez: «L'invio di caccia non è un'opzione attualmente sul tavolo»
L'invio di caccia militari in Ucraina «non è un'opzione attualmente sul tavolo» delle discussioni tra i paesi della Nato e dell'Unione europea che sostengono Kiev: è quanto affermato dal premier spagnolo Pedro Sánchez in un'intervista trasmessa ieri in serata dal canale tv Telecinco.
«C'è invece quella di aiutare con carri armati Leopard, artiglieria, munizioni, risorse economiche per aiutare lo Stato ucraino stesso a pagare insegnanti o personale sanitario, nei lavori di ricostruzione e in quanto ad aiuti umanitari».
06:22
06:22
Il punto alle 06.00
Il presidente russo Vladimir Putin non ha ancora detto se si candiderà alle presidenziali del 2024 ed è troppo presto per discutere questa possibilità. Lo ha ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a Izvestia, come riporta la Tass. Alla domanda se Putin abbia già deciso di ricandidarsi, Peskov ha risposto: «Putin ha molto lavoro da fare. Non abbiamo sentito alcun annuncio da parte sua sulla sua intenzione di candidarsi o meno alla presidenza. Quindi, è ancora un po' troppo presto. Dobbiamo solo avere pazienza».
Tuttavia, il presidente russo Vladimir Putin «era e rimane aperto a qualsiasi contatto che possa aiutare la Russia a raggiungere i propri obiettivi, preferibilmente con mezzi pacifici», rivela ancora una volta il portavoce del Cremlino. Peskov ha osservato che il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno ripetutamente affermato che avrebbero cercato di avere contatti con il presidente russo ma, sostiene Peskov, «non ci sono state richieste».
Peskov ha però sottolineato che Francia e Germania partecipano indirettamente alle ostilità a fianco dell'Ucraina e questo mette in discussione il loro possibile ruolo di mediazione nei negoziati. «Una cosa - sostiene il portavoce del Cremlino - è che tu rimanga neutrale nei confronti delle parti in conflitto, un'altra che tu prenda indirettamente parte alle ostilità e dichiari la tua intenzione di aumentare il tuo coinvolgimento nelle ostilità stando dalla parte di uno dei partecipanti, in questo caso Ucraina. Come puoi allora contare sul ruolo potenziale di intermediario? Non c'è modo. Questo potenziale sta semplicemente scomparendo», ha concluso Peskov.
«Se la Cina fornisce armi ci saranno conseguenze»
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno ribadito quanto dichiarato già negli scorsi giorni. «Non è nel migliore interesse della Cina» fornire armi alla Russia: «abbiamo detto loro chiaramente che ci sarebbero delle conseguenze». Lo afferma il portavoce del Consiglio della Sicurezza nazionale John Kirby in un'intervista a Cnn rispondendo a una domanda sulla possibile reazione americana nel caso in cui Pechino fornisse armi alla Russia per la guerra in Ucraina.