Putin ribadisce: è necessario combattere l'inflazione
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Il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito oggi l'esigenza di combattere l'inflazione, arrivata al 9,5% nel 2024, secondi dati dell'agenzia statistica di Stato Rosstat.
«Vorrei sottolineare che l'inflazione si è rivelata superiore alle previsioni del governo, ovviamente è necessario affrontare questa situazione», ha detto il capo del Cremlino, citato dall'agenzia Tass, in un incontro sulle questioni economiche.
La Banca centrale ha alzato fino al record del 21% il tasso di riferimento nel tentativo di contenere l'inflazione, alimentata dal forte aumento della spesa pubblica per il conflitto in Ucraina e la carenza di manodopera che provoca un incremento degli stipendi. L'obiettivo del regolatore è riportare l'inflazione a un tasso non superiore al 4%.
Putin ha tuttavia sottolineato che l'anno appena trascorso è stato «piuttosto buono per l'economia russa in generale». Fra i dati positivi citati, l'aumento del 26%, pari a oltre 8 miliardi di dollari, delle entrate statali non legate al petrolio e al gas rispetto a quanto previsto lo scorso autunno. Ciò significa, ha affermato il presidente, che quest'anno le casse dello stato diventano «molto meno dipendenti dalla situazione esterna dei mercati delle materie prime». Putin ha inoltre affermato che sono state registrate entrate aggiuntive di circa 13 miliardi di dollari dalle esportazioni di petrolio e gas. Il deficit del bilancio statale, ha aggiunto, è stato pari all'1,7% del prodotto interno lordo (Pil), un livello definito accettabile, «specialmente se paragonato allo stato delle finanze pubbliche delle cosiddette economie sviluppate».