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Lo sostiene il Financial Times: il contingente di 12 mila soldati sarebbe troppo piccolo per cambiare le sorti della guerra in Ucraina, ma abbastanza per aiutare l'esercito russo in difficoltà nell'oblast occupato dalle forze di Kiev – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:29
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Guterres ribadisce a Putin che l'invasione dell'Ucraina viola la carta dell'ONU
Durante l'incontro con il presidente russo Vladimir Putin a margine del vertice Brics, il segretario generale ONU Antonio Guterres ha ribadito la sua posizione secondo cui «l'invasione russa dell'Ucraina viola la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale», ma anche il sostegno dell'organizzazione internazionale alla pace.
Secondo una nota del portavoce, Guterres ha espresso la sua convinzione che «stabilire la libertà di navigazione nel Mar Nero sia di fondamentale importanza per l'Ucraina, la Russia e per la sicurezza alimentare ed energetica mondiale». Il segretario generale «sostiene pienamente la continuazione dei negoziati in merito ed esprime il suo profondo apprezzamento per il lavoro svolto dalla Turchia». Al centro dell'incontro anche la situazione in Medio Oriente, in particolare l'assoluta necessità di un cessate il fuoco a Gaza e in Libano, nonché di evitare un'ulteriore escalation regionale.
21:48
21:48
Russia: iniziato l'incontro Putin-Guterres a margine del vertice Brics
È iniziato, nella città russa di Kazan, l'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il segretario generale dell'Onu Antonio Gutteres a margine del vertice allargato del gruppo delle economie mondiali emergenti Brics.
Lo riporta l'agenzia di stampa non governativa russa Interfax, secondo cui i due si sono stretti la mano. L'agenzia di stampa France-Presse (Afp) ricorda che si tratta del loro primo incontro dall'aprile del 2022.
18:46
18:46
Putin: «La pace con Kiev solo sulla base della situazione sul terreno»
La Russia è pronta a prendere in considerazione ogni opzione per la pace in Ucraina «sulla base della situazione reale sul terreno», e non è pronta «per nient'altro». Lo ha detto il capo del Cremlino Vladimir Putin alla conferenza stampa conclusiva del vertice dei paesi Brics a Kazan.
18:44
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I soldati nordcoreani sono già schierati nel Kursk
L'Ucraina afferma che i soldati nordcoreani inviati in Russia sono stati già schierati nella regione di Kursk, dove si trovano le truppe ucraine penetrate in territorio nemico lo scorso agosto. Lo rendono noto i servizi segreti ucraini.
18:43
18:43
La Cpi deferisce la Mongolia all'Assemblea, non arrestò Putin
La Camera preliminare II della Corte penale internazionale (Cpi) ha rilevato che, non avendo arrestato il presidente russo Vladimir Putin mentre si trovava sul proprio territorio e non avendolo consegnato alla Corte, la Mongolia non ha ottemperato alla richiesta della stessa Corte di cooperare in tal senso, contrariamente alle disposizioni dello Statuto di Roma, impedendo così a questa istituzione di esercitare le proprie funzioni e i propri poteri.
In considerazione della gravità della mancata cooperazione, la Camera ha ritenuto necessario deferire la questione all'Assemblea degli Stati membri, fa sapere la Cpi.
«La Camera - si legge nella dichiarazione diffusa sulla rete sociale X - ha ribadito che l'immunità personale, compresa quella dei capi di Stato, non è oppugnabile davanti alla Corte e non è prevista alcuna deroga. Gli Stati parte e quelli che accettano la giurisdizione della Corte hanno il dovere di arrestare e consegnare le persone soggette a mandato di arresto, indipendentemente dalla carica ufficiale o dalla nazionalità».
«La Camera ha sottolineato che la Corte opera indipendentemente dal coinvolgimento degli Stati, affrontando gravi crimini internazionali. Ai sensi dell'articolo 86 dello Statuto di Roma, tutti gli Stati parte devono cooperare pienamente con la Corte per sostenere il suo mandato. La Camera ha inoltre ricordato che la Corte svolge funzioni in linea con gli interessi generali della comunità internazionale, esercitando la giurisdizione sui crimini internazionali più gravi, che includono gravi violazioni delle norme fondamentali del diritto internazionale».
18:25
18:25
Putin: «Considero sincere le parole di Trump sull'Ucraina»
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di considerare «sincere» le parole del candidato repubblicano alle presidenziali statunitensi nonché ex presidente Donald Trump quando dice che intende risolvere il conflitto in Ucraina se verrà eletto alla Casa Bianca.
La Russia, per il leader del Cremlino, sarà aperta alla cooperazione con gli Usa dopo le elezioni americane se anche loro saranno aperti. «Se non vogliono, non hanno bisogno di farlo», ha detto Putin.
18:05
18:05
Putin non nega né conferma la presenza di truppe nordcoreane nel Paese
Alla conferenza stampa conclusiva del vertice dei Paesi Brics a Kazan, il presidente russo Vladimir Putin non ha smentito né confermato lo schieramento di truppe nordcoreane nel suo Paese.
Il capo del Cremlino ha ricordato l'accordo di cooperazione tra Russia e Corea del Nord. «Che cosa ne facciamo è affar nostro», ha aggiunto.
Intanto l'Unione europea (Ue) si dice «profondamente allarmata» dalle notizie secondo cui la Corea del Nord starebbe inviando truppe «per partecipare alla guerra illegale di aggressione della Russia contro l'Ucraina». Lo dichiara l'alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell a nome dei 27. «Ciò costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale, compresi i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite e sarebbe un atto ostile unilaterale da parte con gravi conseguenze per la pace e la sicurezza europea e mondiale», aggiunge.
«L'Unione Europea condanna fermamente l'intensificarsi della cooperazione militare e dei trasferimenti di armi tra la Corea del Nord e la Russia, che violano palesemente molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L'Ue esorta la Corea del Nord a cessare di sostenere gli sforzi bellici illegali della Russia».
«L'intensificarsi della cooperazione militare della Russia con la Corea del Nord invia un chiaro messaggio: nonostante la dichiarata disponibilità a negoziare, la Russia non è sinceramente interessata a una pace giusta, globale e duratura. Al contrario, la Russia sta intensificando e cercando disperatamente qualsiasi aiuto per la sua guerra, anche da parte di attori che stanno gravemente disturbando la pace e la sicurezza globale».
«Inoltre, con il suo inquietante cambiamento di posizione sulla denuclearizzazione della Corea del Nord, come espresso dal ministro degli esteri (Serghei) Lavrov, la Russia rinuncia ai suoi obblighi fondamentali derivanti dal Trattato di non proliferazione, tra cui quello di prevenire la proliferazione nucleare, e viola molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite adottate con il sostegno della Russia. In questo modo, la Russia compromette le sue responsabilità come membro permanente del Consiglio di sicurezza e come Stato membro delle Nazioni Unite».
«La Corea del Nord non può e non potrà mai avere lo status di Stato dotato di armi nucleari in conformità con il Trattato. Il continuo sostegno della Corea del Nord alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina illustra quanto la sicurezza europea sia strettamente legata a quella dell'Indo-Pacifico. L'Unione europea si coordinerà con i partner internazionali sulla questione, anche per quanto riguarda le risposte».
17:10
17:10
Russia: aumento del 30% delle spese militari, primo sì della Duma
I deputati della Duma, la Camera bassa del parlamento russo, hanno approvato in prima lettura (ne servono tre) una proposta di bilancio che prevede un aumento del 30% delle spese militari per il prossimo anno, mentre il Cremlino continua a spendere sempre più risorse nell'invasione dell'Ucraina.
Lo riporta l'agenzia di stampa France-Presse (Afp) sottolineando che solo un deputato ha votato contro l'iniziativa.
La proposta di bilancio dovrebbe portare le spese militari russe a 13'500 miliardi di rubli (121 miliardi di franchi al cambio attuale), più delle spese per stato sociale e istruzione messe insieme. Questa cifra non include le altre risorse destinate alle forze armate, come le spese che la Russia definisce di «sicurezza interna» e alcune spese classificate come «segrete». La spesa totale per la difesa e la sicurezza rappresenterà circa il 40% di quella pubblica totale.
Dopo la possibile approvazione della Duma (la seconda lettura è prevista il 14 novembre), la proposta di bilancio deve essere votata dal Senato e poi firmata dal presidente russo Vladimir Putin.
13:48
13:48
Oltre 500 località in Ucraina al buio dopo i raid
Almeno 532 località in Ucraina sono rimasti senza elettricità a causa degli attacchi russi e dei guasti tecnici. Lo ha riferito il ministero dell'Energia, scrive Ukrinform.
«Ieri, i lavoratori del settore energetico hanno ripristinato l'elettricità a 16.121 consumatori che erano rimasti al buio a causa di ostilità e interruzioni. Fino a questa mattina, 532 insediamenti rimangono parzialmente o completamente senza elettricità a causa di operazioni di combattimento e problemi tecnici», si legge nella nota.
Sono state segnalate interruzioni di corrente nelle regioni di Dnipropetrovsk, Donetsk, Zaporizhzhia, Poltava, Sumy e Kharkiv a causa dei bombardamenti. Danneggiate le sottostazioni e le linee elettriche aeree.
13:14
13:14
«Il vertice dei Brics un fallimento»
«Abbiamo preso nota della dichiarazione di Kazan. E possiamo solo ripetere che il vertice dei Brics è stato un altro tentativo di Putin di abusare della presidenza di turno ed emergere dall'isolamento internazionale», ma guardando alla dichiarazione «non c'era una posizione unitaria sulla guerra di aggressione in corso della Russia contro l'Ucraina, ma soltanto un riferimento alle posizioni nazionali dei singoli Paesi».
Lo ha detto un portavoce della Commissione europea durante l'incontro quotidiano con la stampa, sottolineando che «questo dimostra che il tentativo» di Mosca «di ottenere supporto è fallito di nuovo» e «dà un altro esempio del suo isolamento internazionale».
Il portavoce ha aggiunto che l'Ue non si sente toccata dal riferimento alle sanzioni nella dichiarazione di Kazan. «Le nostre sanzioni - ha spiegato - sono una decisione legale, in linea col diritto Ue, e vengono imposte solo nei casi in cui vi sia la prova di violazione dei diritti umani e del diritto internazionale. Quindi non vengono mai imposte a persone, Paesi o entità che non violano il diritto internazionale o i diritti umani: ci sono pochi Paesi tra i Brics che sono soggetti a sanzioni Ue per motivi molto validi e giustificati legalmente».
11:36
11:36
«Putin vuole utilizzare le truppe nordcoreane per riprendere la regione di Kursk»
Le truppe nordcoreane dislocate in Russia potrebbero essere inviate nella regione di Kursk, occupata dall'Ucraina ad agosto. Lo sostiene il Financial Times.
Gli analisti affermano che il contingente di 12mila soldati nordcoreani è troppo piccolo per cambiare le sorti della guerra ma Mosca ha bisogno di raddoppiare il contingente di 50.000 uomini nella regione di Kursk.
La Russia ha difficoltà a ricostituire le forze dopo perdite che secondo stime sono di circa 600.000 tra morti e feriti. Secondo l'intelligence occidentale, Putin ha resistito alle suppliche dei suoi alti dirigenti di ordinare un altro giro di mobilitazione.
Secondo il Ft, Putin ha resistito alle suppliche dei suoi alti dirigenti di ordinare un altro giro di mobilitazione, offrendo invece enormi bonus ai volontari che si arruolano. Sebbene ciò abbia aiutato la Russia a mantenere un ritmo di 30.000 reclute al mese per gran parte dell'anno, negli ultimi mesi diverse regioni russe hanno aumentato drasticamente l'entità delle retribuzioni, il che indica che l'esercito potrebbe avere difficoltà ad attrarre più uomini.
La regione di Belgorod, che confina con Kursk, ha aumentato il bonus di iscrizione per le reclute da 800.000 rubli (7200 franchi) ad agosto a 3 milioni di rubli (27'000 franchi) ad ottobre: una cifra che cambia la vita, considerando che lo scorso anno lo stipendio mensile medio nella regione era di 55.000 rubli (meno di 500 franchi).
07:03
07:03
«Abbattuti 7 droni ucraini sul Mar Nero e Kursk»
Le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto tre droni ucraini sul Mar Nero e altri quattro sulla regione di Kursk, rende noto il Ministero della Difesa di Mosca citato dall'agenzia di stampa Tass.
06:58
06:58
Il punto alle 6.30
Roman Hladkyi, il controverso capo di Stato maggiore delle Forze dei sistemi senza pilota ucraine è stato licenziato dal suo incarico, a meno di due mesi dalla nomina. Lo rendono noto i media locali, citando il Ministero della Difesa di Kiev.
Hladyki era già stato licenziato dal suo incarico di capo di Stato maggiore della Marina a causa di uno scandalo nell'aprile 2018. «A seguito di un'indagine condotta dal Servizio di sicurezza dell'Ucraina, è stato stabilito che il mandato continuato di Hladkyi fosse insostenibile», ha detto il dicastero in un comunicato. La deputata ucraina Mariana Bezuhla afferma che Hladkyi è «sospettato di alto tradimento, spionaggio e corruzione».
In fiamme un importante impianto
Continuano, nel frattempo, gli sforzi ucraini per fermare l'industria bellica russa. L'impianto di microelettronica «Kremniy El», hanno fatto sapere nelle scorse ore media russi e ucraini, ha preso fuoco nella città russa di Bryansk in seguito all'attacco di un drone ucraino nella notte del 19 ottobre. «Kremniy EL» è uno dei più grandi impianti di microelettronica della Russia che produce componenti ampiamente utilizzati nella produzione della difesa russa, tra cui per i sistemi di difesa aerea Pantsir e i sistemi missilistici Iskander, si legge sul Kyiv Independent.
L'impianto si trova a oltre 100 chilometri a nord del confine con l'Oblast' di Sumy, nel nord dell'Ucraina. È stato attaccato almeno una volta in passato, nell'agosto 2023. Una dichiarazione rilasciata dall'azienda il 21 ottobre ha rivelato che la produzione dell'impianto è stata interrotta in seguito agli attacchi. Non sono state fornite informazioni su quando l'impianto potrebbe riaprire e l'azienda ha dichiarato di avere difficoltà ad acquistare i pezzi di ricambio per il ripristino dell'impianto.