Domande e risposte

QAnon, la teoria del complotto dell’estrema destra

I suoi seguaci, fra cui lo «Sciamano» Jake Angeli, hanno preso parte all’assedio del Congresso: credono che una rete di pedofili tramerebbe contro Donald Trump
© AP/Ted S. Warren
Red. Online
08.01.2021 17:11

Ma cos’è QAnon? Una teoria del complotto. Di estrema destra. Secondo cui esisterebbe una trama segreta organizzata da un non meglio precisato Deep State. Ovvero, poteri occulti che tramerebbero contro il presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump e i suoi sostenitori. Eccola, in estrema sintesi, la teoria (basata sul niente) che tiene banco dal 2017. Se ne parla, tanto, in questi giorni perché il 6 gennaio diversi manifestanti vicini al movimento hanno preso parte all’assedio del Congresso. Gli albori di QAnon vanno ricercati online, sulle piattaforme 4Chan e Reddit. E sui messaggi di una sedicente talpa dell’amministrazione americana, denominata appunto Q.

Gli obiettivi

I seguaci di QAnon lo sostengono a gran voce: è in atto una cospirazione che impedirebbe a Trump di smascherare un network di – citiamo – satanisti pedofili. Network riconducibile all’establishment finanziario internazionale, a produttori di Hollywood e ai leader del Partito Democratico, ma anche alla famiglia Bush. Tesi, questa, che emerse alle presidenziali del 2016 in occasione del PizzaGate. Un’altra costruzione priva di fondamento, in seguito ampiamente screditata e smontata, che accusava esponenti democratici di appartenere ad un gruppo di pedofili che, fantasia delle fantasie, si nascondeva in una pizzeria di Washington.

Le origini

QAnon è la prosecuzione di Q, la talpa di cui parlavamo prima che, dall’ottobre 2017, ha cominciato a postare su 4Chan, piattaforma per condividere immagini anonime. Q spiegava di essere un funzionario dell’amministrazione Trump e i suoi post, addirittura, conterrebbero messaggi nascosti. Da decifrare per sostenere The Donald nella sua lotta contro i poteri occulti. Le teorie, presto, sono arrivate anche su social più grandi come Facebook e Twitter. Raggiungendo volumi importanti. Secondo i media americani, nell’agosto 2020 erano milioni i sostenitori di questa teoria del complotto. Facebook, di suo, ha rimosso alcune di queste pagine oltre a vari profili personali. Twitter, invece, aveva annunciato di aver chiuso settemila account legati a QAnon.

La posizione dei Repubblicani

In linea di principio, il Partito Repubblicano si è sempre distanziato da QAnon. Ma diversi sostenitori della teoria sono riusciti ad accaparrarsi una candidatura alle primarie delle elezioni di Camera e Senato. Marjorie Taylor Green, nota anche per le sue posizioni antisemite e razziste, ha conquistato un seggio alla Camera in Georgia mentre Lauren Boebert, senatrice in Colorado, aveva preso le distanze da QAnon ma solo a primarie concluse.

L’assedio al Congresso

Lo scorso 6 gennaio, a Washington, c’erano anche i seguaci di QAnon, assieme ad altri gruppi di estrema destra e del suprematismo bianco come il movimento Boogaloo e i Proud Boys. Nel giorno della certificazione della vittoria di Joe Biden, questi gruppi eversivi hanno raccolto l’invito di Donald Trump («Fermeremo il furto dei voti») ed erano penetrati all’interno del Campidoglio, sede del Congresso statunitense. La culla della democrazia. Fra i facinorosi c’era anche Jake Angeli, lo Sciamano, vestito da vichingo con tanto di pelliccia e volto dipinto.