L'iniziativa

Quando Luke Skywalker manda centinaia di droni a combattere in Ucraina

L'attore Mark Hamill è ambasciatore di UNITED24: Army of Drones – Da quando si è unito al progetto, oltre 500 di questi velivoli sono stati finanziati e spediti a Kiev
Giacomo Butti
24.10.2022 12:00

No, non è uno scherzo. E no, non è uno dei numerosi, nuovi, spin-off della saga di Star Wars. È tutto vero: a sostegno dell’Ucraina, Luke Skywalker porterà in battaglia un esercito di droni. L’attore Mark Hamill, che dal 1977 presta il volto al celebre Jedi del franchise di Guerre Stellari, è infatti divenuto, il mese scorso, ambasciatore per la raccolta fondi di “UNITED24: Army of Drones”.

Un progetto dal discreto successo: in meno di un mese, da quando Hamill sostiene ufficialmente la causa, l’iniziativa ha raccolto finanziamenti sufficienti per l’invio a Kiev di oltre 500 droni.

Dronate!

Ma facciamo un passo indietro. Che cos’è UNITED24? E che cos’è il progetto “Army of Drones”? UNITED24 è un’iniziativa globale a sostegno dell’Ucraina lanciata dal governo di Kiev. Il 3 maggio, il primo ministro ucraino Denys Shmyhal (presente in luglio a Lugano per l’URC2022) aveva così descritto la piattaforma: «Tutti nel mondo possono fare una donazione e aiutare l'Ucraina a combattere per la sua libertà. Vogliamo unire il mondo intorno al sostegno del nostro Stato. Persone comuni, fondazioni benefiche, aziende internazionali, opinionisti di tutto il mondo. La creazione della piattaforma è necessaria anche per dimostrare la massima trasparenza nell'utilizzo dei fondi raccolti: dove e a chi sono diretti». Due giorni dopo, il 5 maggio, al grido di «Insieme vinceremo!», il presidente Volodymyr Zelensky aveva annunciato l’apertura di UNITED24.

Nel corso delle settimane e dei mesi, il numero di ambasciatori per UNITED24 si è moltiplicato. Il primo a unirsi al progetto è stato l'ex calciatore, ora allenatore, Andriy Shevchenko, seguito da personalità quali la tennista ucraina Elina Svitolina, il gruppo statunitense Imagine Dragons, la cantante Barbra Streisand e, appunto, Mark Hamill.

I fondi raccolti, riporta il sito di UNITED24, sono distribuiti in tre aree: difesa e sminamento, assistenza umanitaria e medica e ricostruzione del Paese. Tutto il denaro raccolto viene trasferito sui conti della Banca Nazionale Ucraina e assegnato ai ministeri competenti: il Ministero della Difesa, il Ministero della Sanità e il Ministero delle Infrastrutture. I rapporti sulla piattaforma sono aggiornati quotidianamente: ogni strumento e apparecchiatura fornito all’Ucraina è registrato sul sito. Attualmente l’iniziativa ha permesso di racimolare ben 210 milioni di dollari.

“Army of Drones” è una branca di UNITED24. Presentata sulla piattaforma dal vicepremier e ministro della Trasformazione Digitale Mykhailo Fedorov (anche lui venuto in Ticino per la Conferenza sull’Ucraina), l’iniziativa punta a creare un esercito di droni con il quale «monitorare costantemente i 2.470 km di linea del fronte e di fornire una risposta efficace agli attacchi nemici». Si tratta di un «programma complesso che prevede l'acquisto di droni, la loro manutenzione e sostituzione, nonché la formazione dei piloti».

La parola d’ordine? «Dronate!».

Mosca come il lato oscuro

Ma torniamo a Mark Hamill. Il 29 settembre scorso, il 71.enne si è unito a UNITED24. E la sua discesa in campo ha portato un forte impulso alle donazioni: nel giro di un mese, la piattaforma ha registrato il finanziamento di 500 nuovi droni. Su 986 raccolti dal lancio del progetto. «Molto semplicemente: l'Ucraina ha bisogno di droni. Definiscono gli esiti della guerra, proteggono la loro terra, la loro gente, monitorano il confine, sono occhi nel cielo», ha detto Hamill in un'intervista a Bloomberg Radio's Sound On. Riguardo al suo contributo come ambasciatore del progetto, il celebre Jedi ha affermato: «Sono rimasto davvero scioccato: mi danno aggiornamenti sui numeri almeno due o tre volte alla settimana e mi hanno detto che hanno ricevuto più di 500 droni da quando mi sono unito a questa operazione».

A inizio mese, Hamill ha parlato di Star Wars proprio con il presidente Zelensky, tramite videoconferenza Zoom. Il leader ucraino, riporta la CNN, ha detto all’attore: «Sei diventato il primo ambasciatore ad aiutare l'Ucraina a raccogliere fondi per sostenere i suoi difensori. Per gli ucraini questo significa molto. Come in Guerre stellari, il bene trionferà sul male e la luce supererà le tenebre. Con te in squadra, non c'è altra possibilità».

Alla BBC, l’attore ha riassunto quanto discusso: «Zelensky ha fatto riferimento ai film e non è difficile capire perché. Star Wars è sempre stata una favola per bambini, e le favole sono storie di moralità, di bene contro male. Dove il bene è chiaramente definito, il male è altrettanto chiaramente definito. E non è difficile identificare un impero del male nella Russia che invade una nazione sovrana».

Per questo facile paragone, Zelensky avrebbe lanciato la sfida a Mark Hamill, che ha risposto “presente”. «È un'opportunità da sfruttare a fin di bene e sento la grande responsabilità di fare tutto il possibile per promuovere la causa ucraina».

Luke Skywalker, insomma, si è schierato. E su Twitter, Hamill ha postato un'immagine di un caccia X-Wing, il modello pilotato dal Jedi, con i colori blu e giallo della bandiera ucraina, mentre il Destroyer dell'Impero porta il rosso bianco blu della Federazione russa.

In questo articolo: