La polemica

Quel villaggio russo nella «Svizzera degli Urali» che sfida il Cremlino

Gli abitanti di Tyulyuk hanno accusato la regione di Chelyabinsk, che sta finanziando la ricostruzione di una città occupata nel Donetsk, di non aver ascoltato i loro appelli: l'unica strada che collega il villaggio al mondo esterno da anni versa in condizioni pessime
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Red. Online
02.09.2024 22:59

La protesta, di per sé, è curiosa. E dice molto della Russia e delle sue istituzioni. I fatti, riportati dal Moscow Times: un piccolo villaggio all'interno di un parco nazionale, nella regione di Chelyabinsk, sta boicottando le prossime elezioni regionali. Elezioni che dovrebbero confermare, in qualità di governatore, l'esponente filo-Cremlino attualmente in carica. Il motivo? Il villaggio è stato letteralmente tagliato fuori dal mondo esterno. E la colpa è delle autorità, definite negligenti.

Tyulyuk, il villaggio in questione, dista circa 1.700 chilometri dalla capitale Mosca. Si trova, appunto, nella regione di Chelyabinsk, soprannominata «la Svizzera degli Urali» per via della bellezza del citato parco nazionale, lo Zigalga. Il problema? L'unica via che collega Tyulyuk alla città più vicina è una strada-sentiero di 28 chilometri attraverso la foresta. Un sentiero pieno di buche che, spesso, si allaga a causa del fiume che straripa. «La strada è stata trascurata per 20 anni ed è impossibile utilizzarla» afferma uno degli abitanti del villaggio in un video-appello indirizzato al governatore ad interim Alexei Teksler, membro del partito filo-Cremlino Russia Unita. I residenti di Tyulyuk, prevalentemente anziani, sostengono che le loro richieste di riparare la strada sono rimaste inascoltate. «Abbiamo scritto sia al presidente che a lei, governatore, ma abbiamo ricevuto solo una non risposta» dice un altro abitante del villaggio nel video. «Perciò, visto che ci ignorate, non ascoltate il nostro grido dell'anima, abbiamo deciso: non voteremo alle elezioni». La regione di Chelyabinsk è una delle 21 regioni russe che terranno le elezioni governative l'8 settembre.

Nonostante le ripetute promesse delle autorità locali e dello stesso Teksler, la strada in effetti non è stata ancora sistemata. Per contro, la regione di Chelyabinsk sta finanziando la ricostruzione della città di Yasinovataya, occupata dai russi, e del distretto di Volnovakha, nella regione ucraina di Donetsk. Possibile? Sì, possibile. Le cattive condizioni della strada in questione impediscono alla polizia, alle ambulanze, ai mezzi di trasporto pubblico e persino ai servizi pubblici di raggiungere Tyulyuk. Se un'auto si rompe sulla strada, addirittura, è quasi impossibile chiamare i soccorsi perché nella zona non ci sono torri per i cellulari. I residenti di Tyulyuk con gravi problemi di salute sono costretti a recarsi personalmente all'ospedale della città più vicina. Sebbene due anni fa sia stato costruito nel villaggio un nuovo centro medico per una spesa di 17 milioni di rubli, pari a 170 mila dollari, finora le autorità locali non sono riuscite a trovare medici disposti a trasferirsi lì per vivere e lavorare. 

La critica al governo e all'esercito russo è stata di fatto bandita dall'invasione su larga scala dell'Ucraina del febbraio 2022. Di conseguenza, tutti i media non allineati al Cremlino sono stati chiusi o costretti a trasferirsi all'estero dall'inizio della guerra. Gli osservatori indipendenti hanno criticato l'organizzazione delle elezioni, citando leggi restrittive o, ancora, l'inizio anticipato del voto in alcune regioni, che secondo loro rende quasi impossibile garantire la legalità del processo. Inoltre, le autorità stanno espandendo l'uso del voto elettronico, che gli esperti indipendenti descrivono come assolutamente non trasparente e suscettibile di manipolazioni. Nella regione di Chelyabinsk, il candidato principale come detto è il governatore ad interim Teksler, del partito filo-cremlino Russia Unita. A proposito della guerra in Ucraina, Teksler ha dichiarato che la Russia stava «combattendo il fascismo che sta rialzando la testa». Nella primavera del 2022 Teksler è stato sanzionato da Regno Unito, Stati Uniti, Canada e altri Paesi occidentali.

La commissione elettorale ha rifiutato di registrare il candidato di Yabloko, l'unico partito contrario alla guerra. I tre rivali di Teksler «approvati» non hanno alcuna possibilità realistica di vincere, ha dichiarato una fonte vicina alla Commissione elettorale centrale (CEC). «Tutti e tre i rivali di Teksler sono contendenti solo nominali. Possono essere definiti sparring partner. Ma il candidato di Russia Unita deve vincere» ha aggiunto la fonte.

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