Il caso

Quella «festa quasi nuda» che non è piaciuta a Vladimir Putin

Star televisive e cantanti russi sono finiti nel mirino del Cremlino per aver partecipato a un party «controverso», in cui sono stati accusati di promuovere una «propaganda gay»
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Red. Online
28.12.2023 11:00

«Una festa quasi nuda». È con queste parole che è stato definito il party natalizio a cui hanno partecipato diverse celebrità russe. Una festicciola che ha fatto andare su tutte le furie proprio il presidente Putin, al punto tale da costringere chiunque vi abbia preso parte a scusarsi. Scusarsi, sì, per aver scatenato «l'indignazione dei conservatori e dei tradizionalisti». Complice il fatto di aver promosso una «propaganda gay» in un Paese che ha recentemente messo al bando il movimento LGBT internazionale

Il copione, per certi versi, ricorda quello che ha visto protagonista, solo qualche giorno fa, il cantante pro-guerra Nikolai Baskov. A finire nel mirino, in particolare, era stato il canale televisivo russo Tochka TV, che era addirittura stato multato da un tribunale di Mosca per aver mostrato un video dell'artista nel quale, secondo le accuse, «la gelosia del protagonista non è verso una donna, ma verso un uomo che ha tradito il protagonista con una donna». In altre parole, insomma, quel contenuto avrebbe fatto «propaganda LGBT». Come nel caso della festicciola organizzata dalla celebrities. 

Riavvolgendo il nastro, tutto ha avuto origine in un nightclub di Mosca. Locale in cui star televisive e cantanti si erano riuniti per festeggiare le festività natalizie. Per l'occasione hanno scelto però di agghindarsi con top a rete, lingerie e travestimenti particolari. Piccolo dettaglio che ha scatenato le ire del presidente Putin, che ha subito bollato il party come «propaganda dell'omosessualità». E in men che non si dica, molti dei partecipanti hanno perso i loro ingaggi come attori o per concerti. Conseguenze che hanno rafforzato l'idea che nella loro festa ci fosse qualcosa di «sbagliato», come dimostra il video postato online dall'organizzatrice dell'evento, Anastasia Ivleva, una star di Instagram 32.enne. Nel filmato, la donna, con le lacrime agli occhi, ha addirittura chiesto «una seconda possibilità» al suo Paese. «Dicono che la Russia sappia perdonare. Se questo è vero, vorrei davvero chiedere a voi, il popolo, una seconda possibilità». 

Su di lei, ora, è stata aperta un'indagine per sospetta evasione fiscale di 130 milioni di rubli. Di più, è anche indagata per aver pubblicato sui suoi profili di social media alcuni commenti contro l'invasione dell'Ucraina da parte del Cremlino. Come lei, anche tutti gli altri partecipanti hanno dovuto, obbligatoriamente, scusarsi pubblicamente. Contemporaneamente, il locale in cui si è svolta la festa, invece, è stato chiuso.

Ma non è tutto. Nell'occhio del ciclone è finito anche il rapper russo Vicio. Arrivato alla festa indossando solo un calzino sul pene, è stato incarcerato per 15 giorni, oltre che multato di 200.000 rubli per, neanche a dirlo, «propaganda gay». Filipp Kirkorov è addirittura stato eliminato dall'imminente cinepattone di Capodanno. Non solo la sua immagine è stata rimossa dalla locandina della pellicola, ma anche le scene in cui è protagonista verranno girate nuovamente senza di lui. 

Dal canto suo, invece, Ramzan Kadyrov, leader della Cecenia, nel commentare i fatti relativi alla «festa quasi nuda» (da lui definita «satanica») ha suggerito che le celebrities coinvolte venissero inviate alla scuola delle forze speciali russe in Cecenia, per aiutare ad addestrare i soldati a combattere in Ucraina. 

Alla festa, inoltre, era presente anche Dima Bilan. Il vincitore dell'Eurovision Song Contest del 2008 è stato infatti immortalato tra i partecipanti del party, sebbene abbia subito cercato di prendere le distanze da quanto accaduto. In un video postato su Telegram, il cantate si è infatti prontamente difeso, rivolgendosi direttamente al portavoce del Cremlino Dmitry Peskov e dichiarando che la sua partecipazione alla festa non aveva nulla a che vedere con il suo «pieno appoggio» alla guerra in Ucraina. «Capisco perfettamente il risentimento del nostro popolo, e soprattutto dei nostri ragazzi che ci difendono in prima linea», ha dichiarato Bilan, riferendosi ai soldati impegnati negli scontri. 

Tuttavia, Baza - canale Telegram collegato alle forze di sicurezza russe - ha sottolineato che tutte le celebrità coinvolte e fotografate alla festa controversa avrebbero dovuto «affrontare grossi problemi», dopo che Putin ha dichiarato che le immagini e i video di quella sera «hanno turbato i soldati russi». «Baza non sa quali soldati si siano indignati, ma alla fine il video e le foto hanno raggiunto Vladimir Putin e al presidente non è piaciuto quello che ha visto», si legge sul canale, che cita fonti anonime. E quello che piace o non piace al presidente, in Russia, è tutto quello che conta.