Il caso

Quella piccola chiesa russa che preoccupa gli svedesi

Situata nella periferia della città di Västerås, a 100 km da Stoccolma, secondo qualcuno sarebbe un semplice luogo di culto, ma servizi segreti ed esperti credono che vi operino agenti russi sotto copertura
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Red. Online
12.11.2024 09:03

Una piccola chiesa ortodossa russa costruita nella periferia della città di Västerås, circa 100 chilometri a ovest di Stoccolma, preoccupa gli svedesi. Per i suoi sostenitori, scrive POLITICO, si tratterebbe di un innocente luogo di culto, ma per un gruppo di detrattori, la chiesa sarebbe una potenziale minaccia per la sicurezza nazionale svedese, tant’è che è finita pure nel mirino dei servizi segreti del Paese scandinavo.

La preoccupazione che agenti russi operino sotto copertura deriva dalla posizione «delicata» del piccolo edificio, situato nei pressi di un aeroporto di «importanza strategica», di un impianto di depurazione delle acque e degli impianti di due aziende energetiche con sede nella città.

Lo scorso febbraio la Säkerhetspolisen (Säpo), il ramo dei servizi segreti svedesi che si occupa di controspionaggio e antiterrorismo, ha fatto sapere che la chiesa era stata usata dal governo russo come «piattaforma per condurre attività di intelligence». Da allora l'insofferenza degli svedesi è aumentata.

«La chiesa offre un potenziale punto d'appoggio che può essere utilizzato per raccogliere informazioni, sia sull'aeroporto di Västerås sia sulle grandi aziende coinvolte nel settore energetico», ha dichiarato Markus Göransson, un ricercatore specializzato in Russia presso la Swedish Defence University, aggiungendo: «Quando le forze di difesa svedesi intraprendono esercitazioni all'aeroporto o nelle sue vicinanze, come è successo a giugno, lo fanno sotto la possibile sorveglianza della chiesa».

Stando al quotidiano VLT di Västerås, che per anni ha seguito giornalisticamente il caso, i rappresentanti della chiesa hanno negato qualsiasi legame con i servizi segreti russi. VLT, attraverso diverse inchieste, ha scoperto che la chiesa è stata finanziata da due aziende russe: la società per la produzione di energia nucleare Rosatom e un’azienda di esportazioni, la NC Nordic Control AB. L’amministratore delegato di quest’ultima, Pavel Makarenko, è poi diventato sacerdote della chiesa e nel 2021 è stato condannato per reati finanziari.

Dopo l'invasione dell'Ucraina nel 2022, molti Paesi europei hanno espulso centinaia di dipendenti delle ambasciate russe, nel tentativo di ostacolare la capacità di Mosca di raccogliere informazioni all'estero, ma, dopo più di due anni, il Cremlino starebbe trovando nuovi metodi per fornire copertura alle attività dei suo agenti operativi all'estero. La chiesa di Västerås, secondo gli esperti, potrebbe ricoprire proprio questo ruolo.

Le autorità svedesi non sono rimaste con le mani in mano. A fine maggio, l'ente pubblico che fornisce supporto finanziario ai gruppi religiosi, noto come SST, ha interrotto i finanziamenti alla chiesa dopo aver consultato la Säpo.

Il presidente del consiglio comunale di Västerås, Staffan Jansson, ha dichiarato al quotidiano VLT che quanto scoperto dalla Säpo sulle attività d'intelligence russe è «preoccupante», spiegando che «è necessario prestare attenzione a ciò che accade intorno a noi».

Il comitato di pianificazione di Västerås aveva approvato la richiesta di costruzione della chiesa nel febbraio 2017, anni prima rispetto alla guerra in Ucraina, ma dopo all'invasione della Crimea. Il Patriarcato di Mosca aveva iniziato a cercare un terreno dove costruirla già nel 2012.

Come detto, l’edificio è posizionato vicino a uno scalo «strategicamente importante», in quanto designato come aeroporto di «riserva», disponibile  24 ore su 24, in caso di crisi militare o civile.

A un minuto di macchina dall'aeroporto si trova un impianto di trattamento delle acque che serve Västerås e le zone circostanti. Nella zona sono pure presenti gli impianti di produzione delle compagnie elettriche ABB e Westinghouse.

Il ricercatore Markus Göransson ha riferito a POLITICO che «è stata una decisione folle, quella di approvare la costruzione della chiesa nelle immediate vicinanze dell'aeroporto, e col tempo si è rivelata ancora più stupida. Supponendo che la chiesa russa rimanga, le autorità e gli altri attori strategici, compresi gli attori industriali presenti a Västerås, devono prevedere nella loro pianificazione che vi sia una significativa vulnerabilità rappresentata dalla chiesa».

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