Quell'aereo sulla Tour Eiffel ricorda l'Undici Settembre: bufera su Pakistan Airlines
C'è chi, scherzando, si è proposto di inviare il curriculum alla compagnia. Al grido «vi serve un nuovo creativo». Ma c'è anche chi, memore di quanto successe oltre vent'anni fa, ha puntato il dito contro Pakistan International Airlines (PIA). Riavvolgiamo il nastro: per festeggiare la ripresa dei voli da e per l'Europa, il vettore di bandiera del Paese asiatico ha pensato (giustamente) a una campagna ad hoc. Peccato che l'immagine scelta, un aereo che punta verso la Tour Eiffel, a Parigi, evochi gli attentati terroristici dell'Undici Settembre. A maggior ragione se pensiamo allo slogan: «Paris, we're coming today». Può sembrare una minaccia, proprio così. «È una pubblicità o una minaccia?» ha chiesto, non a caso, un utente su X. Un altro, invece, ha chiesto di licenziare il responsabile del marketing.
Ovviamente, le intenzioni di Pakistan International Airlines erano quelle di invogliare i suoi clienti a visitare l'Europa. L'obiettivo, tuttavia, è stato completamente mancato. Anzi, l'immagine, quell'immagine, capace di generare oltre 21 milioni di visualizzazioni su X dalla sua pubblicazione, avvenuta la scorsa settimana, si è ritorta contro la compagnia. Con conseguenze, potenzialmente, pesanti: il primo ministro Shehbaz Sharif, infatti, ha ordinato un'indagine mentre il vice primo ministro Ishaq Dar ha criticato apertamente l'annucio secondo quanto riferisce Geo News.
L'11 settembre 2001, come noto, un gruppo di terroristi appartenenti ad al-Qaeda prese possesso di quattro aerei di linea. Due vennero fatti schiantare contro le Torri Gemelle, a New York, un altro contro il Pentagono mentre un quarto velivolo, inizialmente, venne dirottato verso Washington per colpire il Campidoglio o la Casa Bianca ma precipitò successivamente in un campo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania, a seguito di un'eroica rivolta dei passeggeri. Le vittime furono quasi 3 mila. Detto che quindici dirottatori provenivano dall'Arabia Saudita, due dagli Emirati Arabi Uniti, uno dall'Egitto e uno dal Libano, il Pakistan ha un rapporto diretto con questi attacchi: la presunta mente dell'Undici Settembre, Khalid Sheikh Mohammad, venne infatti arrestata nel Paese nel 2003. Non solo, il leader di al-Qaeda, Osama bin Laden, venne ucciso dalle truppe statunitensi in Pakistan nel 2011.
Di qui lo stupore, misto a sgomento, di molti utenti sui social nel vedere questa campagna pubblicitaria. Su X, ad esempio, il giornalista pakistano Omar Quraishi ha dichiarato che l'annuncio di PIA lo ha lasciato «veramente senza parole». E ancora: «La direzione della compagnia aerea non ha controllato? Non conoscono la tragedia dell'11 settembre? Non hanno pensato che questo sarebbe stato percepito in modo simile?». Mentre scriviamo queste righe, Pakistan International Airlines non ha preso posizione in merito alla polemica scatenatasi. C'è chi, sempre su X, ha però fatto notare come il vettore non sia nuovo a problematiche e controversie. Nel 1979, per dire, il vettore uscì con una campagna che mostrava l'ombra di un jet passeggeri sulle citate Torri Gemelle. Nel 2017, invece, la compagnia venne derisa pubblicamente dopo che il personale decise di sacrificare una capra in seguito a uno dei peggiori disastri del Paese. Lo fece per scacciare la cattiva sorte. Nel 2019, ancora, PIA finì sotto i riflettori perché disse al personale di volo di dimagrire. Di più, il management del vettore diede sei mesi di tempo al personale per «smaltire il peso in eccesso».
Questa pubblicità, di per sé, avrebbe dovuto rappresentare un momento di rinascita per PIA. La compagnia, infatti, era stata bandita dai cieli europei per oltre quattro anni. Il motivo? Da un'indagine, era emerso che quasi un terzo dei suoi piloti aveva imbrogliato agli esami e non aveva seguito le corrette procedure di sicurezza.