Relazioni strategiche

Quell'amicizia tra Putin e Kim Jong-un che si intensifica sempre di più

I rapporti tra Mosca e Pyongyang, già positivi, continuano a migliorare e i due leader si promettono, reciprocamente, di rafforzare la cooperazione bilaterale in tutti i campi
© AP Photo/Alexander Zemlianichenko, Pool
Red. Online
16.08.2023 20:24

Vladimir Putin e Kim Jong-un. Kim Jong-un e Vladimir Putin. La «storia d'amore» tra i due leader, nordcoreano e russo, sembra andare a gonfie vele. Ironia a parte, le relazioni tra Corea del Nord e Russia, già particolarmente positive, non fanno altro che rafforzarsi. A giugno, in occasione della festa nazionale russa, Kim Jong-un aveva ribadito di essere pronto a «tenere Putin per mano», così da costruire, insieme, «un Paese potente». Oggi, a distanza di due mesi, i due sono tornati a giurarsi fedeltà. E a farsi promesse, addirittura. Come si evince dalla lettera scritta dal leader nordcoreano al suo omologo russo ieri, in occasione dell'anniversario della liberazione della Corea dal dominio coloniale giapponese. Nel suo messaggio, Kim ha promesso di «rafforzare le relazioni con la Russia, affinché i due Paesi possano continuare a distruggere le pratiche arbitrarie e l'egemonia degli imperialisti». E non solo. Il leader nordcoreano ha inoltre confermato un ulteriore sviluppo delle relazioni strategiche di lunga durata tra Corea del Nord e Russia. E Putin, a quanto pare, sembrerebbe aver gradito le promesse. 

In risposta, il presidente Putin ha fatto dichiarato che, dal canto suo, la Russia «rafforzerà la cooperazione bilaterale in tutti i campi per il benessere dei due popoli e per la salda stabilità e sicurezza della penisola coreana e dell'intera Asia nordorientale in generale». Promesse, anche in questo caso, non da poco.

E in questo contesto di giuramenti si inserisce anche la visita di Sergei Shoigu a Pyongyang. Lo scorso mese, il ministro della Difesa russo è infatti volato fino in Corea del Nord per incontrare Kim Jong-un. Un evento che i media internazionali descrivono come «un raro viaggio». Durante l'incontro, i due hanno partecipato a un'esposizione militare sui missili a capacità nucleare. E ieri, memore della visita, Shoigu ha dichiarato che la cooperazione militare tra le due nazioni «risponde agli interessi fondamentali». E, soprattutto, «non rappresenta una minaccia per nessuno». 

Per il regime di Kim, dopotutto, la Russia è una dei pochi amici rimasti. A detta degli analisti, ad aver ancor più avvicinato i due Paesi è stata, guarda caso, proprio la guerra in Ucraina. Complice il crescente isolamento globale di Mosca e le sanzioni, per le due nazioni la decisione di rafforzare il loro legame è stata inevitabile. «La Russia ha bisogno di amici, o almeno di partner in questo momento», ha confessato un esperto di Corea al Washington Post. «La Corea del Nord è uno dei Paesi che sostengono pienamente la Russia e può anche fornire armi per sostenere l'invasione dell'Ucraina. Non a caso, i segnali che suggeriscono che la Russia stia andando a caccia di armi per la guerra proprio in Corea del Nord sono sempre più frequenti. Anche se, dal canto loro, Mosca e Pyongyang continuano a negare.