Regno Unito

«Quell'attacco con il Novichok fu ordinato da Vladimir Putin»

A dirlo è l'ex agente doppiogiochista russo Sergei Skripal, avvelenato assieme a sua figlia nel 2018 a Salisbury – Quattro mesi più tardi, a causa dell'esposizione all'agente nervino morì una persona che non c'entrava nulla: Dawn Sturgess
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Red. Online
15.10.2024 15:00

Sergei Skripal, ex agente doppiogiochista russo, ritiene che il presidente russo Vladimir Putin abbia ordinato il suo avvelenamento con il Novichok. È quanto emerso ieri, lunedì, da un'inchiesta sulla morte di un donna, avvelenata involontariamente dall'agente nervino. Skripal e sua figlia Yulia erano stati trovati svenuti su una panchina pubblica nella città inglese di Salisbury nel marzo del 2018, dopo che il Novichok era stato applicato alla maniglia della porta d'ingresso della loro abitazione. Quattro mesi più tardi, Dawn Sturgess, madre di tre figli, era morta per esposizione all'agente nervino. Il suo compagno, leggiamo, aveva trovato una bottiglia di profumo contraffatta. Secondo la polizia, quella bottiglia era stata usata dalle spie russe per contrabbandare il Novichok nel Regno Unito.

Skripal e sua figlia, nonché un agente di polizia recatosi a casa sua, nel frattempo si sono ripresi. Il loro avvelenamento aveva scatenato un'ondata di espulsioni diplomatiche senza precedenti, con oltre cento diplomatici russi espulsi da Stati Uniti e Unione Europea, mentre Mosca aveva negato ogni accusa di coinvolgimento. Skripal, pubblicamente, non si è mai espresso negli anni a proposito di quanto accaduto. In una dichiarazione sulla morte di Sturgess rilasciata agli inquirenti, tuttavia, ha detto di incolpare Putin pur riconoscendo di non avere prove concrete al riguardo. «Credo che Putin prenda personalmente tutte le decisioni importanti» le sue parole. «Penso quindi che debba aver dato almeno il permesso per l'attacco a me e Yulia».

Skripal – che aveva venduto segreti russi al Regno Unito e aveva dichiarato di conoscere personalmente Putin – ha detto di essere a conoscenza delle accuse secondo cui il presidente russo sarebbe stato coinvolto in attività illegali legate allo smaltimento di metalli rari. «Ho letto che Putin è molto interessato al veleno e che gli piace leggere libri sull'argomento» si legge ancora nella sua dichiarazione. L'avvocato Cathryn McGahey ha dichiarato all'inchiesta che il governo britannico ritiene che gli agenti russi abbiano compiuto l'attacco in un'operazione autorizzata da Putin. Adam Straw, un avvocato che rappresenta la famiglia di Sturgess, ha chiesto che Putin si presenti di persona: «Non dovrebbe rannicchiarsi dietro le mura del Cremlino. Dovrebbe guardare la famiglia di Dawn negli occhi e rispondere alle prove contro di lui».

La polizia britannica ha accusato in contumacia tre russi, a loro dire ufficiali dell'intelligence militare GRU, per il tentato omicidio di Skripal e di sua figlia. Due dei russi accusati di aver compiuto l'avvelenamento sono poi apparsi alla televisione russa per negare il loro coinvolgimento, affermando che si trovavano a Salisbury come semplici turisti. Tutti e tre hanno negato ogni coinvolgimento. Nessuno è stato accusato della morte di Sturgess.

L'inchiesta sulla morte di Sturgess è finalmente iniziata lunedì dopo un'indagine di polizia e altri lunghi passi legali. Sturgess, 44 anni, si sarebbe trovata nel «fuoco incrociato» di un tentativo di assassinio internazionale. Le prove suggeriscono che la bottiglia di profumo contaminata conteneva abbastanza veleno da uccidere migliaia di persone. «Potete concludere che coloro che hanno gettato la bottiglia in questo modo hanno agito con un grottesco disprezzo per la vita umana» ha detto al presidente dell'inchiesta, l'ex giudice della Corte Suprema Anthony Hughes, l'avvocato Andrew O'Connor. L'inchiesta ascolterà alcune prove confidenziali in segreto dai servizi di sicurezza del Regno Unito, compresi i dettagli dei rapporti di Skripal con le agenzie di intelligence britanniche. Gli Skripal non testimonieranno di persona perché si teme per la loro sicurezza. La settimana scorsa l'Ambasciata russa a Londra ha respinto le accuse britanniche sul «presunto uso del mitico Novichok» etichettandole come del tutto assurde. O'Connor ha dichiarato che l'inchiesta terrà pienamente conto della risposta russa.

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