Quelle basi segrete costruite dalla CIA al confine con la Russia: ecco come l'Ucraina spia le truppe di Putin

Bunker sotterranei circondati da mine terrestri in cui i soldati ucraini monitorano i satelliti spia russi e origliano le conversazioni tra i comandanti russi. Schermi su cui vengono seguite le traiettorie dei droni kamikaze che attraversavano le difese aeree di Mosca, fino a raggiungere la città russa di Rostov. Sono solo alcune delle numerose attività di spionaggio che avvengono nelle basi segrete costruite lungo il confine con la Russia per controllare i movimenti delle truppe di Putin. La Central Intelligence Agency (CIA) ha aiutato l’Ucraina a crearne una dozzina nella foresta e sono dotate delle più moderne apparecchiature elettroniche, totalmente finanziate e parzialmente allestite dall’agenzia di spionaggio statunitense.
A parlarne è il New York Times, in un lungo approfondimento pubblicato negli scorsi giorni, che sottolinea come solo alcuni di questi bunker nascosti nella fitta vegetazione siano stati costruiti dopo l’invasione russa del febbraio 2022. Altri sono meno recenti e fanno parte di un programma lanciato dalla CIA dieci anni fa, portato avanti sotto l’amministrazione di tre diversi presidenti USA, molto diversi tra loro: Barack Obama, Donald Trump e Joe Biden. Oggi l’Ucraina è uno dei più importanti partner di Washington nella guerra di spionaggio contro la Russia.
Il conflitto, in poco più di due anni, ha causato centinaia di migliaia di vittime, tra soldati e civili, e la partnership tra Washington e Kiev, da quando è iniziata l'invasione, rappresenta il fulcro della capacità ucraina di difendersi dalle truppe di Putin, non solo sul campo di battaglia. La CIA e altre agenzie di intelligence USA - rileva il NYT - forniscono informazioni sugli attacchi missilistici mirati, tracciano i movimenti delle truppe russe e aiutano in tutte le attività di spionaggio. L’Ucraina, inoltre, non sarebbe l’unico beneficiario di questo sistema di controllo.
La partnership tra i due Paesi non è stata immediata, perché gli USA, nonostante fossero consapevoli del vantaggio di avere basi al confine russo, non si fidavano di Kiev, il cui potere veniva considerato compromesso dall’influenza del Cremlino. Inoltre i funzionari della CIA temevano di provocare Putin avvicinandosi così pericolosamente al suo Paese. L’Ucraina ha quindi dovuto conquistarsi la fiducia americana e, in questo senso, sono stati due i momenti chiave: l’abbattimento, nel 2014, dell’aereo Malaysia Airlines in volo sopra le zone del Donbass, e la campagna presidenziale USA del 2016. In quelle occasioni l’intelligence ucraina ha aiutato gli Stati Uniti a individuare la responsabilità di Mosca nell’abbattimento del velivolo e l’interferenza ad opera di hacker russi nelle elezioni.
Intorno al 2016, la CIA ha dunque iniziato ad addestrare un commando ucraino d’élite – noto come Unità 2245 – che ha recuperato droni e apparecchiature di comunicazione russe in modo che i tecnici della CIA potessero decifrarne i sistemi in codice ed essere così in grado di intercettarli con i satelliti spia. Uno dei membri del commando ucraino era Kyrylo Budanov, attualmente al comando dell’intelligence militare di Kiev. Di fatto, gli americani hanno contribuito ad addestrare una nuova generazione di spie ucraine oggi operative in Russia, ma anche nel resto d’Europa, a Cuba e in altri luoghi nei quali i russi hanno una forte presenza.
Gli agenti della CIA sono rimasti in una località remota nell’Ucraina occidentale anche quando l’amministrazione Biden ha evacuato il personale statunitense, nelle settimane precedenti all’invasione del febbraio 2022. Durante il conflitto, questi agenti hanno trasmesso informazioni cruciali, come i luoghi in cui la Russia stava pianificando attacchi e le armi utilizzate dal nemico.
Queste reti di intelligence sono di vitale importanza ora che l'esercito di Putin è impegnato nell’offensiva, poiché, con un sistema di spie oltre le linee nemiche, consentono all’Ucraina di pianificare azioni di sabotaggio e di condurre attacchi missilistici a lungo raggio. Se i repubblicani al Congresso USA interrompessero i finanziamenti militari a Kiev, secondo il NYT, la CIA potrebbe essere costretta a ridimensionare le proprie, fondamentali, attività.