Cambiamento climatico

«Qui è sempre stato caldo, ma stiamo andando oltre l'adattabilità umana»

Temperature record in Asia preoccupano gli esperti — «Il riscaldamento globale ha conseguenze devastanti su territorio e persone: qui vive un quarto della popolazione umana»
©RUNGROJ YONGRIT
Giacomo Butti
01.05.2023 06:00

Con il cambiamento climatico non si scherza. Un po' ovunque, nel mondo, l'essere umano ci sta facendo i conti. Ghiacciai fantasmi di se stessi, laghi trasformati in pozzanghere, corsi d'acqua prossimi ad essere cancellati dalle mappe. E temperature alte, altissime. In questo mese di aprile quasi giunto al termine, in particolare, l'Asia intera sta vivendo ondate di caldo record. Tanto che, anche nei Paesi abituati ad avere a che fare con un termometro rosso, la situazione si sta facendo preoccupante: «Stiamo andando oltre i limiti dell'adattabilità umana».

Temperature record

Negli scorsi giorni, una corrispondente del Guardian a Bangkok ha dedicato un approfondimento alla questione. Nel mese di aprile, sono state registrate temperature mai viste prima in Thailandia, Myanmar, Laos e Vietnam, ma anche in Cina e nell'Asia meridionale. Il picco è stato registrato proprio negli ultimi sette giorni: martedì, quattro stazioni meteorologiche in Myanmar hanno raggiunto o eguagliato temperature mensili record. Il valore più alto è stato toccato a Theinzayet, nello stato orientale di Mon, dove sono stati registrati 43°C. Mercoledì, nei pressi di Yangon, sono stati raggiunti i 42,2°C, eguagliando un record assoluto registrato nel maggio 2020 e nell'aprile 2019. Ancora più preoccupante la situazione in Thailandia, dove le temperature di 42°C, sommate all'umidità relativa, hanno portato a una temperatura percepita di 54°C.

Le autorità hanno consigliato i cittadini della capitale di rimanere a casa. Ma molti, racconta la corrispondente proprio da Bangkok, hanno comunque voluto sfidare il clima, spesso cercando riparo nell'aria condizionata dei centri commerciali. In casi simili, un condizionatore deve sembrare come un'oasi nel deserto. Ma tenerlo acceso comporta dei costi alti, altissimi. Mentre le autorità ritengono di aver ormai raggiunto il picco stagionale della canicola, il consumo energetico di questo mese, in Thailandia, ha toccato anch'esso livelli record.

Il peso del cambiamento climatico

Nel Sud-est asiatico, il mese di aprile rappresenta solitamente il periodo più caldo dell'anno, quello che precede l'arrivo dei monsoni. Ma negli ultimi anni si stanno toccando livelli mai visti prima. «Il caldo non è estraneo a questa parte della Terra», ha spiegato al giornale britannico Fahad Saeed, responsabile regionale per l'Asia meridionale e il Medio Oriente di Climate Analytics, istituto di politica climatica. «Ma le temperature stanno aumentando oltre i limiti di adattabilità umana. I più poveri tra i poveri soffriranno di più. In particolare, è devastante per la comunità agricola, le persone che dipendono dall'agricoltura o dalla pesca.

ICIMOD (International Centre for Integrated Mountain Development), gruppo intergovernativo regionale che promuove partenariati per ambiente e popolazione residente fra Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cina, India, Myanmar, Nepal e Pakistan, si è detta particolarmente preoccupata. L'impatto del cambiamento climatico sull'Hindu Kush Himalaya, sua regione di competenza, rischia di essere devastante. «Questa zona detiene il terzo corpo di acqua ghiacciata più grande al mondo e si sta riscaldando a un ritmo doppio rispetto alla media globale. Nello scenario più ottimistico, che limita il riscaldamento globale a 1,5°C, la regione rischia di perdere un terzo dei suoi ghiacciai entro il 2100, creando un rischio enorme per le comunità montane, gli ecosistemi e la natura e per un quarto dell'umanità a valle», ha dichiarato Deepshikha Sharma, specialista di clima e ambiente dell'ICIMOD. Già, perché buona parte della popolazione umana vive proprio in quella zona, fra Cina e India. «Il cambiamento climatico indotto dall'uomo è la causa principale del crescente numero e della ferocia delle ondate di calore a cui stiamo assistendo in Asia. Questi segnali indicano che l'emergenza climatica è arrivata per questa regione. Serve una più rapida riduzione delle emissioni e maggiori investimenti».