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Un edificio di 8 piani è stato colpito da cinque missili nel quartiere di Basta – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:27
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Una cellula di uzbeki gestita dall'Iran è sospettata di aver rapito e ucciso il rabbino israelo-moldavo Zvi Kogan negli Emirati Arabi Uniti
Una cellula di uzbeki gestita dall'Iran è sospettata di aver rapito e ucciso il rabbino israelo-moldavo Zvi Kogan negli Emirati Arabi Uniti. Il Mossad ha dichiarato che è stata avviata un'indagine «intensa» negli Emirati, dopo che si è scoperto che la scomparsa di Kogan - che gestiva il supermercato kosher Rimon a Dubai - è legata a un atto terroristico.
L'identità dei sospettati è nota, riporta Ynet. Kogan ha viaggiato in auto verso la città di Al Ain, a un'ora e mezza da Dubai, dove è stata trovata la sua macchina abbandonata. Il suo telefono era spento.
18:28
18:28
Libano: almeno 30 morti in attacchi nel sud e nell'est
Almeno 30 persone sono state uccise in attacchi israeliani nel sud e nell'est del Libano, secondo il Ministero della Sanità libanese, mentre la guerra aperta tra gli Hezbollah libanesi e Israele entra nel suo terzo mese.
Nell'est, dove Hezbollah è attivo, almeno 16 persone sono state uccise, tra cui quattro bambini, secondo il ministero.
Nel sud, altra roccaforte di Hezbollah, sono state uccise almeno 14 persone, tra cui cinque nella città costiera di Tiro, secondo la stessa fonte.
17:05
17:05
Una donna ostaggio a Gaza uccisa dai raid israeliani
Secondo Hamas, una donna tenuta in ostaggio a Gaza è stata uccisa da un bombardamento israeliano. Lo riferiscono i media locali.
17:04
17:04
Otto morti in un attacco israeliano nel Libano orientale
Otto persone, tra cui quattro bambini, sono state uccise in un attacco israeliano nel Libano orientale. Lo ha reso noto il Ministero della Sanità libanese.
«L'attacco nemico israeliano su Chmestar ha ucciso otto persone, tra cui quattro bambini, e ne ha ferite nove, quattro delle quali in modo grave», ha dichiarato il ministero in un rapporto provvisorio. L'agenzia di stampa nazionale Ani ha dichiarato che l'attacco «ha ucciso una famiglia, tra cui una madre e i suoi quattro figli».
16:33
16:33
Lloyd Austin telefona a Israel Katz
Lloyd Austin ha parlato oggi con il ministro della Difesa israeliano Israel Katz per esaminare le minacce regionali, discutere le operazioni israeliane in corso e riaffermare il fermo impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele. Lo riferisce il Pentagono in una nota sulla telefonata.
Il segretario alla Difesa americana ha sottolineato l'importanza di «garantire la sicurezza e l'incolumità delle forze armate libanesi e delle forze Unifil in Libano» e ribadito l'impegno di Washington per una soluzione diplomatica.
15:57
15:57
Austin: «Israele migliori le condizioni dei civili a Gaza»
Gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di «migliorare le condizioni estreme» dei civili a Gaza. Lo ha detto il capo del pentagono Lloyd Austin durante una conferenza stampa alle Fiji.
Gli Usa sono impegnati per una soluzione diplomatica in Libano, ha anche affermato Austin.
14:16
14:16
Borrell: «La decisione della CPI non è antisemita»
«La decisione della Corte penale internazionale (Cpi)» di emettere mandati d'arresto nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant «non ha nulla a che fare con l'antisemitismo e non è una decisione politica. Sono allarmato dall'estrema politicizzazione delle reazioni alla decisione della Corte». Lo ha ribadito l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, durante la Conferenza della coalizione dei due Stati sul Medio Oriente a Cipro.
«Voglio alzare la mia voce a sostegno della Corte penale internazionale e ricordare che le sue decisioni sono vincolanti per i Paesi Ue», è tornato a ribadire lo spagnolo.
«Non c'è niente di più crudele, più stupido, più inaccettabile dell'antisemitismo, la peggiore invenzione dell'umanità. Ma questa parola non può essere usata invano - ha sottolineato Borrell -: l'antisemitismo ci riporta ai momenti bui della nostra storia e abbiamo la responsabilità che questo non accada di nuovo. Ma non bisogna dire che tutti sono antisemiti: io non sono antisemita, i dipendenti delle agenzie dell'Onu non sono antisemiti. Ho il diritto di criticare il governo Netanyahu perché è un governo democratico, così come hanno il diritto di criticare qualsiasi altro governo al mondo. Ma criticare il modo in cui conduce la guerra non mi rende antisemita. I migliori amici del popolo israeliano sono quelli che ricordano che c'è un limite al diritto di difesa. E questi limiti si basano sul diritto internazionale e sul rispetto della dignità umana».
«Abbiamo sostenuto la Corte penale internazionale quando ha deciso di emettere un mandato di arresto contro Putin: non possiamo scegliere le decisioni che ci piacciono e quelle che non ci piacciono, e dobbiamo garantire che la Cpi sia in grado di funzionare senza minacce e intimidazioni», ha osservato il capo della diplomazia Ue, invitando a non usare «doppi standard».
«Non è sempre stato facile rappresentare l'Ue di fronte a questo conflitto. I Paesi membri sono profondamente divisi: basta guardare le reazioni davanti alla decisione della Cpi», ha detto ancora Borrell, tornando a fare appello alla fine dell'impunità «per tutte le parti» coinvolte nel conflitto mediorientale. «Se c'è impunità, non ci sarà mai giustizia. E quello che vediamo fare alla Corte penale internazionale è lavorare per porre fine all'impunità».
14:15
14:15
Erdogan: il mandato d'arresto dell CPI è un atto «coraggioso»
Secondo il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, il mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) contro Netanyahu e Gallant e un atto «coraggioso» ed è «importante per «importante per recuperare la fiducia dell'umanità nel sistema della giustizia. Secondo Erdogan, citato dall'agenzia Anadolu, le organizzazioni internazionali e i media internazionali, infatti, »chiudono un occhio sui crimini contro l'umanità« commessi in Palestina, in Libano e altrove.
»Il sangue dei martiri e dei feriti in Palestina ricade non solo sugli assassini, ma anche sui chi non fa nulla per fermarli«, ha dichiarato ancora il presidente turco.
14:14
14:14
Un'altra ondata di raid sulla periferia sud di Beirut
L'Idf ha reso noto di aver effettuato questa mattina un'altra ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut. Secondo l'esercito, tra i siti colpiti dai caccia c'erano anche le sale di comando di Hezbollah. Prima degli attacchi, l'Idf aveva diramato avvisi di evacuazione ai civili nella zona.
L'esercito non ha ancora rilasciato dichiarazioni sull'attacco avvenuto nel centro della capitale libanese durante la notte, che avrebbe preso di mira il comandante più alto in grado di Hezbollah, Muhammad Haydar.
14:13
14:13
Un morto in un raid di droni a Tiro
Un attacco con droni ha colpito la città portuale di Tiro, uccidendo una persona e ferendone un'altra. Lo riporta l'Agenzia libanese, National News Agency, sottolineando che Israele ha anche diffuso l'ordine di evacuare i sobborghi meridionali di Beirut, Burj al-Barajneh e Hadath.
14:08
14:08
Hamas: è di 44.176 morti il bilancio della guerra a Gaza
Il Ministero della Sanità del governo di Hamas a Gaza ha annunciato un nuovo bilancio di 44'176 morti nella Striscia dall'inizio della guerra con Israele, più di un anno fa. Almeno 120 persone sono state uccise nelle ultime 48 ore, ha affermato in una nota, aggiungendo che 104'473 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023.
12:19
12:19
Distrutte in Libano armi puntate contro Israele
Un cannone, dei lanciatori e dei razzi di fabbricazione iraniana puntati contro il territorio israeliano sono stati localizzati in Libano e distrutti dall'esercito, rende noto l'Idf. Il portavoce di Tsahal ha dichiarato che i militari hanno individuato un'area di lancio con strutture di alloggio e nascondigli, un edificio dove si erano nascosti terroristi di Hezbollah è stato fatto esplodere.
12:18
12:18
A Beirut bombe anti-bunker
Nell'attacco della notte sul centro di Beirut, in cui sono morte almeno 11 persone, Israele ha utilizzato bombe anti-bunker. Lo riferiscono alcuni media internazionali citando l'agenzia libanese Nna secondo cui l'attacco ha causato un profondo cratere.
Fonti della sicurezza hanno affermato che nell'attacco sono state sganciate almeno quattro bombe.
11:45
11:45
A Beirut almeno 16 morti
Secondo i media libanesi, è salito a 16 morti il bilancio delle vittime dell'attacco aereo israeliano nel centro di Beirut, che ha preso di mira il comandante supremo e mente degli attacchi di Hezbollah Muhammad Haydar. I feriti sarebbero 23. Non è chiara per il momento la sorte di Haydar.
11:42
11:42
«Il 64% degli israeliani non si fida del governo Netanyahu»
Secondo un sondaggio di News 12, il 64% degli israeliani non si fida del governo, mentre il 30% crede nel modo in cui viene gestito il Paese. In uno scenario politico in cui il premier Benyamin Netanyahu affronta Naftali Bennett, l'ex primo ministro ottiene il 38% di sostegno, e l'attuale il 34%. Sulla questione dell'idoneità alla carica di primo ministro, Netanyahu riceve il 38% rispetto al leader dell'opposizione Yair Lapid, che ha avuto il 28%.
Il 54% dell'opinione pubblica sostiene l'accordo per porre fine alla guerra in Libano, solo il 24% è contrario alla fine del conflitto nel nord, mentre il 22% dei partecipanti al sondaggio non sa se è favorevole o contrario all'accordo con Hezbollah.
09:48
09:48
L'obiettivo a Beirut era il comandante militare supremo di Hezbollah, Muhammad Haydar
L'obiettivo dell'attacco aereo israeliano notturno nella periferia meridionale di Beirut era il comandante militare supremo di Hezbollah, Muhammad Haydar. Lo riferisce il quotidiano saudita al Arabiya. Haydar è un membro del Jihad Council di Hezbollah, il massimo organo militare del gruppo terroristico. Per il momento non si sa se Haydar sia stato colpito.
Una fonte della sicurezza israeliana ha confermato alla tv Kan che Haydar era l'obiettivo dell'attacco a Beirut. Haydar è la figura militare più importante di Hezbollah, dopo le recenti ondate di omicidi, un veterano esperto, considerato uno dei più stretti consiglieri di di Hasan Nasrallah, assassinato in un raid israeliano. Era stato nominato capo di stato maggiore ad interim di Hezbollah negli ultimi due mesi.
Negli anni 2005-2009 è stato membro del parlamento libanese rappresentando il gruppo filoiraniano. Secondo uno studio condotto dal blog di intelligence "Intelli Times": Haider era responsabile di tutti i progetti militari classificati che Hezbollah gestisce attraverso la forza iraniana Qud.
La tv libanese al Mayadeen", legata a Hezbollah, ha riferito di estese distruzioni sulla scena dell'attacco e danni sia all'edificio preso di mira che agli edifici vicini. È stato anche riferito che l'edificio bombardato era "affollato di gente" e che "le squadre di protezione civile hanno difficoltà a salvare le vittime da sotto le macerie". L'attacco è avvenuto nel contesto dei colloqui sul cessate il fuoco tra Israele e Libano. Kan ha riferito che Israele ritiene che sia possibile raggiungere un accordo, e l'establishment della difesa lo ha raccomandato durante la riunione del gabinetto. La decisione è ora nelle mani del primo ministro Benyamin Netanyahu.
09:39
09:39
Un altro raid sulla periferia sud di Beirut questa mattina
Israele ha compiuto un nuovo raid aereo sulla periferia sud di Beirut questa mattina, facendolo precedere da un ordine di evacuazione per la popolazione civile: lo scrive l'agenzia libanese Ani.
Quest'ultima parla di «violento attacco» sul quartiere di al-Hadath, considerato un bastione di Hezbollah, non lontano dall'Università libanese.
09:38
09:38
L'Iran accoglie con favore il mandato d'arresto della CPI
«L'Iran accoglie con favore qualsiasi passo verso la giustizia e che contribuisca a porre fine all'impunità del regime israeliano per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi nella Palestina occupata e altrove»: lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran Esmail Baghaei, riferendosi alla decisione della Corte penale internazionale (Cpi) di emettere mandati di arresto per il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e l'ex ministro della Difesa, Yoav Gallant.
«L'attuazione completa e immediata di questi mandati di arresto metterà alla prova l'efficacia della giustizia penale internazionale», ha aggiunto il portavoce in un post su X, sottolineando, «Spero che questa decisione tardiva non venga manipolata».
08:36
08:36
19 morti nella Striscia
Almeno 19 persone, fra cui anche dei bambini, sono morte e almeno 40 sono rimaste ferite a causa di raid aerei notturni compiuti da Israele sulla Striscia di Gaza. Lo afferma la protezione civile di Gaza, espressione di Hamas.
«Diciannove palestinesi sono stati uccisi e oltre 40 sono stati feriti in tre massacri provocati dagli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza fra la mezzanotte e questa mattina», oltre che per tiri d'artiglieria dell'Idf, afferma il portavoce della protezione civile, Mahmoud Bassal.
08:28
08:28
Il punto alle 08.00
Vi sarebbero «un gran numero di morti e feriti» nei raid israeliani di stanotte su Beirut, secondo soccorritori citati dall'agenzia statale Ani, in particolare tra le macerie di un edificio di 8 piani colpito da cinque missili nel quartiere di Basta. Sono almeno quattro i morti accertati e 23 i feriti.
«La capitale Beirut si è svegliata con un terrificante massacro, con gli aerei israeliani che hanno completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani usando cinque missili in Maamoun Street, nel quartiere di Basta», ha riferito l'Agenzia nazionale Ani.
Sul posto si è creato un grande cratere - a quanto riferito - e si scava tra le macerie. Non è stato comunque l'unico attacco sferrato nella notte dall'aeronautica israeliana, seppure il più grave. L'attacco ha danneggiato diversi edifici vicini e le ambulanze si sono riversate sul luogo del disastro. Sono intanto proseguiti attacchi israeliani contro i sobborghi meridionali della capitale. Diversi edifici sono stati presi di mira, tra cui due situati alla periferia sud di Beirut, nel settore densamente popolato di Chiyah di Ghobeiry, che ospita diversi centri commerciali, dopo gli ordini di evacuazione.