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Almeno una quarantina di persone, secondo ong locali, sarebbero morte nell'attacco – Il ministero degli Esteri israeliano: «Continueremo a cercare nuovi modi per facilitare il flusso di aiuti alla Striscia di Gaza» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:17
20:17
«Biden ha autorizzato il trasferimento di miliardi di dollari in bombe e jet a Israele»
Nonostante la crescente spaccatura con il governo israeliano e le preoccupazioni per un'offensiva militare a Rafah, negli ultimi giorni l'amministrazione Biden ha autorizzato il trasferimento di miliardi di dollari in bombe e aerei da combattimento allo Stato ebraico.
Lo scrive il Washington Post. I nuovi pacchetti includono 25 jet F-35 per 2,5 miliardi e più di 1.800 bombe MK84 da 2.000 libbre (900 kg) e 500 bombe MK82 da 500 libbre (225 kg), secondo dirigenti del Pentagono e del Dipartimento di Stato. Le bombe da 2.000 libbre sono state collegate a precedenti eventi con vittime di massa durante la campagna militare a Gaza.
«Abbiamo continuato a sostenere il diritto di Israele a difendersi. Il condizionamento degli aiuti non è stata la nostra politica», ha detto un dirigente della Casa Bianca.
«La settimana scorsa, scrive il Wp, il dipartimento di stato ha autorizzato il trasferimento di 25 aerei da combattimento F-35A e motori per un valore di circa 2,5 miliardi di dollari. La fornitura era stato approvata dal Congresso nel 2008, quindi il dipartimento non era stato tenuto a fornire una nuova notifica al Capitol. Anche la fornitura delle bombe MK84 e MK82, per le quali e' stato dato disco verde questa settimana, era stata approvata dal Congresso anni fa ma non era ancora stata attuata.
15:45
15:45
«Estenderemo l'offensiva e aumenteremo gli attacchi contro Hezbollah»
Israele «estenderà la sua offensiva al nord e aumenterà gli attacchi» contro gli Hezbollah. Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant in un incontro al Comando nord dell'esercito.
Gallant ha aggiunto che l'azione di Israele «sta diventano più offensiva che difensiva e arriveremo ovunque Hezbollah si trovino.
Beirut, Baalbek, Tiro, Sidone e per tutta la lunghezza del confine: e in posti più lontani, come Damasco». Oggi Israele ha colpito Vicino Aleppo in Siria dove, secondo un ong, i morti sono 42, tra cui un alto comandante di Hezbollah.
14:00
14:00
Ucciso il capo dell'unità di lancio razzi Hezbollah
L'esercito israeliano ha confermato l'uccisione in un raid nell'area di Bazouriye in Libano di «Ali Abed Akhsan Naim, vicecomandante dell'unità che si occupa del lancio di razzi di Hezbollah». Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui l'uomo «era considerato una significativa fonte di conoscenza per l'organizzazione terroristica e leader nel campo dei razzi».
«Era anche - ha continuato la stessa fonte - uno dei leader per il lancio dei razzi a testata pesante e responsabile della conduzione e della pianificazione di attacchi contro civili israeliani».
L'uccisione del 49.enne originario del sud del Libano è stata confermata da Hezbollah, che ha lo ha però definito semplicemente un «combattente» e non ha fornito ulteriori dettagli circa il suo presunto ruolo di spicco nei quadri militari del movimento armato libanese.
In precedenza era stato riferito di un attacco israeliano condotto con un drone armato contro una vettura che viaggiava stamani nella regione di Tiro, nei pressi della cittadina di Bazuriye.
10:06
10:06
Hezbollah rivendica il lancio di razzi su Fattorie di Shebaa
Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato poco fa il lancio di razzi contro postazioni militari israeliane nell'area delle Fattorie di Shebaa, area contesa tra Libano, Siria e Israele. Lo comunica la tv al Manar dello stesso movimento armato libanese alleato di Hamas e dell'Iran.
09:18
09:18
Sale a 42 il bilancio dei morti del raid di Israele in Siria
E' salito a 42 vittime il bilancio degli attacchi israeliani della notte scorsa sulla città siriana settentrionale di Aleppo in cui sono stati uccisi anche cinque membri del gruppo armato libanese Hezbollah. Lo riferisce una ong di monitoraggio sul territorio.
08:46
08:46
Proseguono le operazioni israeliane all'ospedale di al-Shifa
L'esercito israeliano prosegue per il nono giorno consecutivo le operazioni negli edifici dell'ospedale Shifa di Gaza, dove afferma di aver gia' eliminato circa 200 membri di Hamas e della Jihad islamica, fra cui anche esponenti di spicco. Secondo la radio militare un certo numero di ricercati sono ancora barricati armati in uno degli edifici e l'esercito li stringe d'assedio. La emittente ha aggiunto che la operazione non terminera' fino a quando abbiano deposto le armi ed e' possibile, ha avvertito, che in assenza di altre scelte l'edificio sara' dinamitato. ''Ieri sono stati eliminati diversi terroristi e sono stati trovati depositi di armi'', ha aggiornato il portavoce militare secondo cui l'operazione si svolge finora ''in maniera precisa, e circoscrive i danni ai civili, allo staff medico, ai pazienti ed ai macchinari''. Nel resto della Striscia di Gaza, ha aggiunto il portavoce militare, l'esercito ha operato anche ieri a Khan Yunis (nel rione Amal e nella localita' di Qarara) e nel vicino campo profughi di Nusseirat. Nel settore centrale della Striscia sono stati inoltre distrutti numerosi razzi che erano puntati verso Israele.
06:44
06:44
«38 morti ad Aleppo»
Gli attacchi israeliani di questa notte sulla città siriana settentrionale di Aleppo hanno ucciso 38 persone, tra cui cinque membri del gruppo armato libanese Hezbollah: lo affermano fonti della sicurezza locale, citate dall'agenzia di stampa britannica Reuters.
06:30
06:30
«Distrutti 4 droni Houthi lanciati verso il Mar Rosso»
Il Comando centrale degli Stati Unit (Centcom) afferma di aver distrutto ieri quattro droni lanciati dai ribelli Houthi dello Yemen contro due navi della coalizione militare occidentale impegnate nella difesa della navigazione nel Mar Rosso.
In un comunicato sul suo account X il Centcom specifica che non sono stati segnalati feriti o danni alle imbarcazioni. «È stato stabilito che queste armi rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e della Marina americana nella regione - viene spiegato nella nota Usa -. Queste azioni sono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure».
06:29
06:29
Il punto alle 6.00
Questa mattina, il Ministero della Difesa siriano ha affermato che diversi civili e militari sono stati uccisi in seguito ad attacchi dell'esercito israeliano e di un gruppo militante nella città settentrionale di Aleppo. L'Osservatorio siriano per i diritti umani parla da parte sua di circa 30 morti. I raid aerei israeliani contro diverse aree nelle campagne circostanti Aleppo sono avvenuti «in concomitanza» con un attacco di droni contro civili che il dicastero ha descritto come condotto da «organizzazioni terroristiche» della città di Idlib, secondo quanto riportano diversi media arabi. Il governo siriano non ha fornito al momento cifre sul numero delle vittime. Una fonte militare ha detto all'agenzia di stampa ufficiale Sana che «verso l'1.45 il nemico israeliano ha lanciato un attacco aereo dalla direzione di Athriya, a sudest di Aleppo», aggiungendo che «civili e personale militare» sono stati uccisi e feriti nell'attacco.
Continuano, intanto, i bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. L'emittente araba Al Jazeera afferma che almeno otto persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento che ha colpito stanotte una casa del campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia.
Aiuti
Nelle scorse ore, il Ministero degli Esteri israeliano ha fatto sapere che lo Stato ebraico continuerà a cercare nuovi modi per facilitare l'ingresso di maggiori aiuti nella Striscia di Gaza, dopo che la Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha ordinato di aumentare la fornitura di beni umanitari di base all'enclave palestinese a causa del peggioramento delle condizioni di vita nel territorio devastato dalla guerra.
«Israele continuerà a promuovere nuove iniziative e ad espandere quelle esistenti, al fine di consentire e facilitare il flusso di aiuti alla Striscia di Gaza in modo continuo ed esteso, via terra, aria e mare, insieme agli organismi delle Nazioni Unite e ad altri partner della comunità internazionale», ha dichiarato il portavoce ministeriale Lior Hayat in un comunicato pubblicato su X. «Ciò include gli sforzi in corso per aumentare la portata e i mezzi di accesso di tali aiuti, nonostante le sfide operative sul terreno e i tentativi attivi e abominevoli da parte di Hamas di requisire, accumulare e rubare aiuti - ha aggiunto Hayat -. Israele è impegnato a rispettare i propri obblighi legali, anche per quanto riguarda l'assistenza umanitaria», ha assicurato il portavoce del Ministero degli Esteri.
Armi statunitensi
Intanto, l'ufficiale di più alto rango delle forze armate degli Stati Uniti ha dichiarato che Israele non ha ricevuto tutte le armi che ha richiesto, in parte perché la limitazione di scorte di alcune di esse potrebbero compromettere la preparazione dell'esercito statunitense. «Anche se li abbiamo supportati con le nostre dotazioni, non hanno ricevuto tutto ciò che hanno chiesto», ha affermato il generale capo dello stato maggiore congiunto americano Charles Q. Brown citato dai media internazionali. «In parte ciò è dovuto al fatto che hanno chiesto cose che non abbiamo la capacità di fornire o non siamo disposti a fornire non in questo momento», ha specificato Brown parlando a un evento ospitato dal Defense Writers Group.
Un portavoce di Brown ha specificato in seguito che i commenti del generale si riferivano a «una pratica standard prima di fornire aiuti militari a uno qualsiasi alleato e partner» degli Usa. «Valutiamo le scorte statunitensi e ogni possibile impatto sulla nostra preparazione nel determinare la nostra capacità di fornire l'aiuto richiesto», ha dichiarato in una nota il capitano Jereal Dorsey. «Non c'è alcun cambiamento nella politica americana: gli Stati Uniti continuano a fornire assistenza in termini di sicurezza al nostro alleato Israele mentre si difende da Hamas», ha aggiunto Dorsey.