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Sarebbero stati colpiti un rifugio per sfollati e due ospedali - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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18:08
18:08
Israele accetta di liberare 200 palestinesi condannati a ergastolo
Israele ha accettato di rilasciare circa 200 prigionieri che stanno scontando l'ergastolo in un eventuale accordo di liberazione degli ostaggi: lo ha detto una fonte palestinese ad Haaretz, aggiungendo però che permangono dei disaccordi riguardo all'identità di coloro che saranno liberati.
17:00
17:00
Netanyahu: «Agiremo con forza contro gli Houthi»
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che «come abbiamo agito contro i terroristi iraniani, agiremo con forza e determinazione» contro gli Houthi dello Yemen«. Lo riportano i media israeliani.
Nella notte tra venerdì e sabato un missile balistico ha bucato la difesa aerea israeliana e colpito un parco di Tel Aviv causando 16 feriti. Si è trattato dell'ultimo raid di una serie che i ribelli yemeniti hanno intensificato nelle ultime settimane.
16:55
16:55
Hamas ha fornito segnali che vari ostaggi sono vivi
Mentre i negoziatori cercano a Doha di elaborare un accordo di cessate il fuoco a Gaza, un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che Hamas ha fornito «segni di vita» per diversi ostaggi.
Novantasei dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre rimangono a Gaza, compresi i corpi di almeno 34 morti confermati dalle IDF.
15:57
15:57
Leader opposizione Gantz: «Netanyahu sta sabotando i negoziati»
Il presidente di Unità Nazionale Benny Gantz ha criticato il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, sostenendo che sta ostacolando i colloqui con Hamas per il cessate il fuoco. Il leader di opposizione, ed ex ministro, ha dichiarato ai media che «mentre i negoziatori lavorano, Netanyahu li sta nuovamente sabotando».
Gantz ha detto che «stiamo vivendo tempi delicati: la vita e la morte sono davvero in potere della lingua». Ha citato le parole del primo ministro in un'intervista della scorsa settimana: «meno parliamo (dell'accordo), meglio è» e ha aggiunto che «come una replica, Netanyahu sta di nuovo correndo verso i media stranieri», riferendosi alla sua recente intervista al The Wall Street Journal .
09:03
09:03
Cessate il fuoco, «Israele chiede il rilascio di ulteriori 11 uomini»
Israele ha richiesto l'inclusione di 11 uomini nella lista degli ostaggi da rilasciare nella prima fase di un potenziale accordo di cessate il fuoco, con Hamas che apparentemente chiede un ulteriore risarcimento in cambio della loro liberazione.
Lo riferiscono fonti anonime citate dal quotidiano egiziano Al-Ghad, riprese dal Times of Israel. Secondo tali fonti, la prima fase del potenziale accordo tra Israele e Hamas vedrà 250 prigionieri palestinesi rilasciati dalle prigioni israeliane in cambio dei bambini detenuti a Gaza, delle 5 soldatesse e dei prigionieri anziani e malati. Sebbene non sia specificamente menzionato dal rapporto, si presume che il primo giro di rilasci includa anche le donne ostaggio che non prestano servizio nell'esercito.
Israele dunque ha richiesto il rilascio di 34 ostaggi nella prima fase, tra cui 11 considerati da Hamas soldati (il gruppo terroristico palestinese, ricorda il giornale israeliano, identifica tutti gli uomini israeliani in età da combattimento come soldati). Tuttavia, Al-Ghad afferma che Hamas ha accettato che gli 11 siano inclusi nella prima fase in cambio di una "considerazione speciale" nell'accordo, il che implica che i prigionieri palestinesi che non rientrano nelle categorie concordate potrebbero essere rilasciati.
Il giornale egiziano afferma inoltre che si sta discutendo anche la riapertura del valico di frontiera di Rafah tra Gaza ed Egitto, il potenziale ritiro delle truppe israeliane dal corridoio di Netzarim e il ritorno dei civili nel nord della Striscia di Gaza senza condizioni, consentendo solo l'ispezione dei veicoli. Non vengono forniti ulteriori dettagli. Inoltre, si afferma che si stanno tenendo colloqui su un graduale ritiro israeliano dal corridoio di Filadelfia: il primo ministro Benjamin Netanyahu ha da tempo giurato che l'Idf rimarrà sulla rotta.
08:54
08:54
«Colpiti obiettivi dei ribelli Houthi nello Yemen»
Il Comando centrale americano ha annunciato ieri sera di aver colpito obiettivi dei ribelli Houthi nella capitale dello Yemen, Sanaa.
«Le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) hanno condotto attacchi aerei di precisione contro un impianto di stoccaggio missilistico e una struttura di comando e controllo gestita dagli Houthi», si legge in una nota del Comando pubblicata su X.
«Le forze del Centcom - si legge nella nota - hanno condotto attacchi deliberati per bloccare le operazioni Houthi contro navi da guerra e navi mercantili della Marina statunitense nel Mar Rosso meridionale, Bab al-Mandeb e Golfo di Aden». Durante l'operazione, il Comando centrale ha anche abbattuto diversi droni dei ribelli e un missile da crociera antinave sul Mar Rosso.
L'operazione ha coinvolto risorse dell'aeronautica americana e della Marina americana, inclusi gli F/A-18, precisa il Centcom.
07:50
07:50
Il punto alle 7
Almeno 8 palestinesi hanno perso la vita in un raid notturno israeliano contro una ex scuola adibita a rifugio per gli sfollati nel quartiere Daraj, nella parte nord di Gaza City. Lo scrive l'emittente qatarina Al Jazeera citando proprie fonti giornalistiche sul posto.
Al Jazeera scrive anche che gli israeliani durante la notte hanno colpito di nuovo l'ospedale Kamal Adwan «a malapena funzionante» di Gaza City, dopo averne ordinato l'evacuazione. Fonti sul posto indicano inoltre che è stato attaccato anche l'ospedale di Al Awda.