Chiesa

Ratzinger è rientrato in Vaticano

Il Papa emerito questa mattina si è fermato a salutare il fratello 96.enne prima di fare ritorno a Roma
© Daniel Karmann/dpa via AP
AtseAnsa
22.06.2020 17:21

Stamattina, lasciato poco dopo le 10.00 il seminario diocesano di Ratisbona che lo ha ospitato in questi giorni, il Papa emerito Benedetto XVI ha voluto fermarsi a salutare per l’ultima volta il fratello 96.enne monsignor Georg.

Poi, accompagnato dal vescovo di Ratisbona mons. Rudolf Voderholzer, si è diretto all’aeroporto di Monaco di Baviera, da dove, a bordo di un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare giunto per l’occasione dall’Italia, è decollato alle 11.42 per rientrare a Roma, atterrando a Ciampino poco più di un’ora dopo, alle 12.53. Alle 13.45 circa, infine, l’arrivo in auto in Vaticano, nella sua residenza all’ex monastero Mater Ecclesiae.

Si è conclusa così la visita in patria di Joseph Ratzinger, nella ‘sua’ Baviera, iniziata a sorpresa giovedì scorso per correre al capezzale dell’amatissimo fratello maggiore, gravemente ammalato. Ad accompagnare il Pontefice emerito - che mai aveva compiuto un viaggio all’estero dopo la rinuncia al pontificato nel 2013 - sono stati il fido segretario, mons. Georg Gaenswein, il medico, un infermiere, una delle ‘memores domini’ che se ne prendono cura ed il vice comandante del Corpo della Gendarmeria vaticana.

Una visita, questa, che aveva fatto anche ipotizzare ai media tedeschi, in particolare alla Bild, e a parte del cattolicesimo locale, l’intenzione di Benedetto XVI di restare definitivamente in Germania, abbandonando così la ‘coabitazione’ in Vaticano col suo successore, con cui comunque si era consultato prima della partenza. Ipotesi, però, rapidamente smentita dai fatti.

«Si è sentito quanto Benedetto sia ‘rifiorito’ quando ha visto il paesaggio familiare, i vicoli e i percorsi familiari e soprattutto le persone attraverso i finestrini dell’auto che lo trasportava», ha commentato oggi mons. Voderholzer. Il vescovo di Ratisbona ha voluto anche ringraziare i giornalisti: «Hanno riferito rispettando la riservatezza. E ciò ha contribuito al fatto che questo viaggio essenzialmente privato potesse rimanere un viaggio privato, essendo comunque un evento commovente per molte persone di Ratisbona, per l’intera regione, persino per la cristianità».

In questi giorni il Papa emerito ha potuto visitare in più occasioni il fratello e rivedere i luoghi cari alla sua famiglia, in particolare il cimitero di Ziegetsdorf, dove riposano i genitori e la sorella maggiore, e la sua casa di Pentling, alla periferia di Regensburg, che lo ospitò negli anni della docenza all’università cittadina, e che è ora sede di un istituto che porta il suo nome.

Ieri sera, poi, Benedetto si è potuto raccogliere in preghiera nella cattedrale di Ratisbona - il Regensburger Dom - rimasta chiusa ai fedeli per l’occasione, in onore del patrono della diocesi, San Volfango. Tra gli incontri di questi giorni, anche quello col nunzio apostolico in Germania, giunto da Berlino, l’arcivescovo Nikola Eterović, che negli anni del Pontificato di Ratzinger era segretario generale del Sinodo dei Vescovi.