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Razzi caduti nel cortile della casa di Netanyahu a Cesarea

Il premier israeliano e la sua famiglia non erano in casa in quel momento – Libano: «Gli attacchi al servizio sanitario stanno diventando la normalità»– TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Razzi caduti nel cortile della casa di Netanyahu a Cesarea
Red. Online
16.11.2024 08:59
22:20
22:20
«Colpite basi militari israeliane a Haifa»

Hezbollah ha annunciato di aver lanciato in serata una salva di razzi contro alcune basi militari dentro e vicino ad Haifa, nel nord di Israele.

In un comunicato, il movimento sciita libanese ha citato cinque basi che sarebbero state prese di mira ad Haifa e a Carmel, più a sud, dopo che l'esercito israeliano aveva riferito di alcuni razzi lanciati contro la cittadina dove è stata colpita una sinagoga, ferendo due persone.

Hezbollah ha precisato che si tratta di una «base tecnica», della «base navale di Haifa», di quella navale Stella Maris e di altre due basi vicino ad Haifa, una delle quali ospita «una stazione di servizio dell'esercito nemico israeliano».

22:16
22:16
Bombe illuminanti su cortile di Netanyahu lanciate dal mare

Sono delle bombe illuminanti quelle cadute nel cortile della casa del premier israeliano Benyamin Netanyahu a Casera e sono state lanciate dal mare. Lo rendono noto fonti dello Shin Bet e della polizia che hanno avviato un'inchiesta urgente.

L'incidente ha suscitato forti condanne da parte di tutte le fazioni politiche. Il presidente Isaac Herzog ha definito l'atto come "una pericolosta escalation" e ha chiesto un'indagine immediata. I leader di partiti come Yair Lapid, Benny Gantz e Avigdor Lieberman hanno condannato il lancio delle bombe e hanno esortato a perseguire i colpevoli con severità.

Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha citato le parole dell'ex primo ministro Yitzhak Rabin, affermando che "la violenza erode le basi della democrazia". Anche il ministro della Sicurezza israeliano, di estrema destra, Itamar Ben Gvir ha messo in guardia contro l'escalation, dichiarando che "l'incitamento contro Netanyahu ha superato ogni limite".

21:57
21:57
Razzi cadono nel cortile della casa di Netanyahu a Cesarea

Due razzi sono atterrati nel cortile della residenza del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu a Cesarea. La polizia e lo Shin Bet (sicurezza interna) affermano che «il grave incidente segna una pericolosa escalation».

Netanyahu e la sua famiglia non erano in casa in quel momento. Nelle scorse settimane un drone lanciato dal Libano aveva colpito una facciata della stessa abitazione, provocando diversi danni. Anche in quella occasione il premier non era presente.

21:38
21:38
«Esistono possibilità di diplomazia nucleare, ma sono limitate»

Il ministro degli Esteri iraniano ha affermato che esiste una possibilità per i negoziati sul nucleare con l'Occidente, ma che è «limitata». Lo hanno riferito i media statali.

«C'è ancora un'opportunità per la diplomazia, anche se questa opportunità non è molta, è un'opportunità limitata», ha affermato Abbas Araghchi riguardo al programma nucleare iraniano in un'intervista alla televisione di stato.

20:45
20:45
«Salva di razzi su Haifa, colpita una sinagoga»

Hezbollah ha lanciato una «salva di razzi» dal Libano contro la città di Haifa, nel nord di Israele, colpendo una sinagoga. Lo riferisce l'esercito israeliano.

L'esercito israeliano ha annunciato che una sinagoga è stata colpita da una «grande raffica di razzi» lanciati dal movimento islamico libanese Hezbollah sulla città di Haifa (nord-ovest), ferendo due persone. «Questo è un altro chiaro esempio di come Hezbollah prende di mira deliberatamente i civili israeliani» dal sud del Libano, ha sottolineato l'esercito in un comunicato, ha poi menzionato - in un'altra nota -«circa 10 proiettili» sparati sulla baia di Haifa, alcuni dei quali sono stati intercettati.

19:03
19:03
Oggi a Gaza 36 palestinesi uccisi da Israele

Sin dall'alba di oggi, almeno 36 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera.

Tra le vittime ci sono 10 uccisi nella scuola Abu Assi gestita dalle Nazioni Unite nel campo profughi di Shati nel centro di Gaza City. Almeno altri 20 sono rimasti feriti nella struttura, che fungeva da rifugio per gli sfollati di guerra, precisa nel suo sito online l'emittente tv qatariota, ricordando che dal 7 ottobre dello scorso anno sono almeno 43'799 palestinesi morti negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza e 103'601 quelli rimasti feriti.

19:03
19:03
Libano: «6 morti fra cui 3 bambini in un attacco nell'est»

Il ministero libanese della Salute ha dichiarato che in un attacco israeliano oggi nella valle della Bekaa, nell'est del Paese, sono rimaste uccise sei persone, tra cui tre bambini.

Un "attacco nemico israeliano su Khraybeh ha causato la morte di sei persone, tra cui tre bambini, uno dei quali aveva tre anni, e il ferimento di 11 persone, tra cui cinque bambini", ha affermato il ministero.

L'agenzia di stampa nazionale ufficiale del Libano ha aggiunto che le vittime appartenevano alla stessa famiglia.

19:02
19:02
Nuovo potente attacco nel sud di Beirut

I media ufficiali libanesi hanno riferito di un nuovo attacco, particolarmente potente, alla periferia sud di Beirut questa sera, l'ultimo di una serie di raid sulla roccaforte di Hezbollah a partire da questa mattina.

"Gli aerei da guerra israeliani hanno effettuato un attacco molto pesante su Haret Hreik", ha affermato la National News Agency (NNA), riferendosi a un quartiere nella periferia sud. Durante il giorno, l'esercito israeliano aveva avvertito che avrebbe preso di mira 10 località nella zona.

17:37
17:37
«10 palestinesi uccisi in raid su ex scuola a Gaza»

Un attacco israeliano ha ucciso 10 palestinesi e ne ha feriti almeno altri 20 in un ex edificio scolastico nel campo profughi di Shati a Gaza City, che attualmente ospita famiglie sfollate: lo hanno riferito i medici come riporta Haaretz.

Nella scuola Abu Assi gestita dall'ONU, dove sono in corso le operazioni di soccorso, potrebbero esserci ancora persone intrappolate sotto le macerie, hanno affermato le autorità sanitarie. Oggi l'esercito israeliano ha riferito che due razzi lanciati contro Israele dalla Striscia di Gaza settentrionale sono stati intercettati.

16:23
16:23
Le forze di terra israeliane hanno raggiunto il punto più profondo in Libano da quando hanno invaso il Paese

Le forze di terra israeliane hanno raggiunto il punto più profondo in Libano da quando hanno invaso il Paese sei settimane fa, prima di ritirarsi dopo feroci battaglie con i militanti di Hezbollah.

Lo riferisce il Guardian citando l'agenzia ufficiale libanese Nna, secondo cui le truppe israeliane hanno catturato stamattina una collina strategica nel villaggio di Shama, nel Libano meridionale, a circa tre miglia dal confine israeliano, ma poi sono state respinte. Secondo la stessa fonte, prima di ritirarsi, le truppe israeliane hanno fatto saltare in aria il Santuario del Profeta Shimon a Shama e diverse case.

16:19
16:19
L'IDF ordina l'evacuazione da 15 villaggi nel sud del Libano

Il portavoce di lingua araba dell'esercito israeliano Avichay Adraee ha invitato gli abitanti di quindici villaggi nel sud del Libano ad evacuare. Lo riferisce il quotidiano libanese l'Orient le Jour.

Nella dichiarazione, il portavoce elenca i villaggi e ne esorta i civili a spostarsi immediatamente a nord del fiume Awali, precisando che «le operazioni militari in corso contro le attività di Hezbollah in queste aree richiedono un'azione urgente per evitare danni».

«Si raccomanda ai residenti di stare lontani dai membri di Hezbollah, dalle strutture o dalle armi, poiché la vicinanza a questi potrebbe mettere a repentaglio delle vite», ha affermato Adraee aggiungendo che i residenti saranno informati quando sarà sicuro tornare alle loro case.

14:53
14:53
Trump progetta «massima pressione» per «mandare in bancarotta» l'Iran

La nuova amministrazione di Donald Trump ripristinerà la sua politica di «massima pressione» per «mandare in bancarotta» la capacità dell'Iran di finanziare le milizie regionali e sviluppare armi nucleari. Lo scrive il Financial Times citando «fonti vicine alla transizione americana».

Il team di transizione di Trump sta preparando ordini esecutivi contro Teheran che potrebbero essere emanati il suo primo giorno in carica, tra cui sanzioni sulle esportazioni di petrolio iraniano.

13:09
13:09
Due paramedici uccisi a Kfar Tebnit

Due paramedici sono rimasti uccisi e quattro altri feriti in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira l'Organizzazione sanitaria islamica a Kfar Tebnit, nel Libano meridionale.

Lo riferisce l'emittente tv libanese Lbci nel suo sito web citando fonti locali, mentre Al Jazeera online scrive che il drone israeliano ha colpito una squadra di difesa civile sulla strada Arnoun-Kfar Tibnit, nel governatorato di Nabatieh, mentre svolgeva lavori sul campo.

L'agenzia libanese National News Agency ha riferito dal canto suo che le informazioni iniziali sull'attacco segnalavano feriti tra i paramedici.

Due giorni fa 12 paramedici sono stati uccisi in un attacco aereo su un centro di difesa civile nella regione orientale di Baalbek in Libano. E proprio oggi, sul suo account di X, il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) Tedros Ghebreyesus ha stigmatizzato l'accaduto scrivendo: «Deploriamo l'attacco sul centro della protezione civile libanese nel villaggio di Doures, nel distretto di Baalbek, dove almeno 12 paramedici sono stati uccisi».

11:27
11:27
L'Iran smentisce l'incontro tra Musk e il suo ambasciatore all'ONU

L'Iran ha smentito «categoricamente» che Elon Musk, nominato da Donald Trump a co-dirigere il nuovo dipartimento per l'efficienza del governo Usa, abbia incontrato nei giorni scorsi Amir Saeid Iravani, ambasciatore di Teheran all'Onu. Lo riferiscono i media di stato iraniani.

La notizia era stata diffusa dal New York Times, che citava anonime fonti iraniane, ma non era stata confermata né dalla squadra di transizione del presidente eletto, né dalle autorità iraniane.

08:59
08:59
Il punto alle 08.00

L'esercito israeliano ha proseguito i suoi attacchi aerei su Beirut e ha colpito la città di Burj Rahha nel distretto di Tiro, nel sud del Libano, uccidendo un paramedico e ferendo altre sette persone. Lo riferisce Lebanon 24 mentre Al Jazeera precisa che i raid su Beirut sono stati attuati quando un consigliere senior del leader supremo dell'Iran visitava la capitale libanese.

Il Ministero della Sanità libanese ha affermato che, nelle ultime 24 ore, gli attacchi israeliani hanno ucciso 59 persone e ne hanno ferite altre 182. «L'Iran sosterrà qualsiasi decisione presa per garantire un cessate il fuoco con Israele», ha dichiarato Ali Larijani, consigliere senior della Guida suprema dell'Iran Ali Khamenei durante la sua visita a Beirut. Una visita avvenuta il giorno dopo che gli Stati Uniti hanno presentato una proposta di cessate il fuoco per porre fine ai combattimenti tra Israele e Hezbollah. «Deploriamo l'attacco sul centro della protezione civile libanese nel villaggio di Doures, nel distretto di Baalbek, dove almeno 12 paramedici sono stati uccisi. Il centro è stato pesantemente danneggiato. Gli attacchi al servizio sanitario stanno diventando la normalità nei conflitti. Tutto questo deve cessare, dappertutto!», lo scrive sul suo account di X il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus.

Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver abbattuto nel nord del Paese quattro droni lanciati dal Libano. Le sirene hanno suonato nella città settentrionale di Nahariya durante entrambi gli incidenti, riferisce il quotidiano Times of Israel. Non ci sono segnalazioni di feriti o danni in nessuno dei due incidenti. Nel contempo i militari hanno emesso nuovi ordini di evacuazione rivolti ai civili da due edifici nel sud di Beirut prima degli attacchi contro Hezbollah. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell'esercito, ha pubblicato delle mappe insieme all'annuncio, invitando i civili a prendere immediatamente le distanze di almeno 500 metri dai siti.

Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha incontrato il suo omologo russo, Sergej Viktorovič Lavrov, a margine del «Sir Bani Yas Forum» di tre giorni negli Emirati Arabi Uniti. «Entrambi i ministri hanno concordato sulla necessità di un cessate il fuoco immediato a Gaza e in Libano e del flusso incondizionato di aiuti umanitari», si legge in una dichiarazione del ministero egiziano.