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Ieri, alcune sedi diplomatiche avevano chiuso per timori di un potete attacco aereo sulla capitale ucraina – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Nuova svolta di Biden: «Sì alle mine antiuomo all'Ucraina»
Il presidente uscente degli Stati Uniti Joe Biden ha autorizzato la fornitura a Kiev di mine antiuomo non persistenti, dopo i missili a lungo raggio. Dura la reazione di Mosca, che si dice pronta ad aprire un negoziato, ma non a congelare la guerra sulle posizioni acquisite.
Intanto, nella notte il Senato Usa dà il via libera alla vendita di tank e altre armi a Israele. La misura, che avrebbe fermato la vendita, era stata introdotta per il timore di violazioni dei diritti umani e del numero eccessivo di civili e bambini uccisi dalle forze israeliane nei territori palestinesi. Cinquantanove senatori su 100 si sono opposti allo stop, mentre 15 l'hanno sostenuta.
Sul fronte di guerra, almeno 66 persone, la maggior parte donne e bambini, sono rimaste uccise e più di 100 ferite in un attacco aereo israeliano avvenuto all'alba nel nord di Gaza. Lo riferiscono Al Jazeera e l'agenzia di stampa palestinese Wafa.
L'attacco ha distrutto un intero isolato residenziale, vicino all'ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia in quello che la Wafa ha descritto come un «orribile massacro». Molte persone sono ancora disperse, secondo la Protezione civile di Gaza.
06:29
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Il punto alle 6.00
L'ambasciata americana a Kiev ha riaperto dopo la chiusura dovuta al timore di un potente attacco aereo sulla capitale ucraina. «Abbiamo ripreso i servizi dopo una sospensione temporanea questa mattina», si legge sull'account X della sede diplomatica. «Continuiamo a incoraggiare i cittadini statunitensi a rimanere vigili, monitorare le fonti ufficiali ucraine per gli aggiornamenti ed essere pronti a rifugiarsi sul posto nel caso un allarme per un attacco aereo».
Nel frattempo, Corea del Nord e Russia hanno firmato mercoledì un protocollo per ampliare le relazioni ad ampio raggio dopo aver tenuto a Pyongyang l'undicesima riunione del Comitato intergovernativo per la cooperazione sul commercio, l'economia, la scienza e la tecnologia. Lo ha riferito l'agenzia statale Kcna, secondo cui Yun Jong-ho, ministro nordcoreano delle Relazioni economiche esterne, e il ministro delle Risorse naturali russo Alexander Kozlov, senza fornire dettagli.
L'agenzia di stampa russa Tass, invece, ha chiarito che i due Paesi hanno concordato di aumentare i voli charter diretti non solo dalle regioni orientali della Russia, ma anche dalle città più grandi. Allo stato è operativa solo una rotta aerea tra Vladivostok e Pyongyang, mentre tra gennaio e settembre il numero di turisti tra i due Paesi ha raggiunto le 5.000 unità, di cui oltre il 70% ha viaggiato in aereo.
Kozlov, a capo della delegazione russa, «è stato accolto calorosamente» lunedì da Kim Jong-un, ha riferito la Kcna, in quello che è stato il primo incontro tra un leader nordcoreano e un capo russo del Comitato intergovernativo. Il ministro è partito per la Russia mercoledì dopo aver incontrato il premier Kim Tok-hun.
Quanto ai legami militari più stretti, Corea del Sud e Stati Uniti hanno affermato che circa 11mila soldati nordcoreani sono stati finora dispiegati in Russia e stanno combattendo contro le forze ucraine nella regione del Kursk, lungo il confine occidentale. L'intelligence di Seul ha riferito mercoledì che «sono in corso sforzi per valutare operazioni specifiche ed entità delle eventuali perdite subite del Nord».