«Rischio di adozioni forzate di bambini in Russia»

L'Onu ha espresso ''preoccupazione'' per il rischio di adozione forzata di bambini ucraini in Russia, in particolare si teme per i bambini che vivono in istituti e collegi nell'est del Paese e che non sono necessariamente orfani.
«La Commissione d'inchiesta sull'Ucraina ritiene necessario indagare ulteriormente sui rapporti riguardanti il presunto trasferimento di bambini collocati in istituti nei territori temporaneamente occupati dalla Federazione Russa», ha affermato Jasminka D¸umhur, uno dei tre investigatori nominati dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.
Si tratta principalmente, ha aggiunto, di avere informazioni sulla «cittadinanza accelerata e sui processi di adozione per alcuni di questi bambini. In Ucraina, molti bambini sfollati sono stati separati dalle loro famiglie», ha aggiunto.
Da parte sua, il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet si è dichiarata molto preoccupata delle «accuse sui bambini che sono stati portati con la forza dall'Ucraina in Russia, compresi i bambini rapiti dagli orfanotrofi e offerti in adozione in Russia» .«L'Ufficio dell'Alto Commissario non può ancora confermare queste accuse, né il numero di bambini che si dice si trovino in questa situazione», ha affermato Bachelet durante un dibattito al Consiglio per i diritti umani dell'ONU, ma le informazioni indicavano che «le autorità russe intendono consentire lo spostamento dei bambini dall'Ucraina alle famiglie in Russia». Secondo l'Onu, ciò non sembra rientrare nel quadro dei «ricongiungimenti familiari» o addirittura del «rispetto degli interessi del bambino».