Romania

Georgescu escluso dalle presidenziali, scontri a Bucarest

Un no mal digerito dai suoi sostenitori, che subito dopo la decisione della commissione elettorale sono scesi in piazza affrontando i gas lacrimogeni della polizia
© KEYSTONE (AP Photo/Andreea Alexandru)
Ats
09.03.2025 22:23

Rischia di piombare nel caos la Romania dopo l'ultimo stop alla candidatura di Calin Georgescu, leader dell'estrema destra, alla corsa per le presidenziali del 4 maggio.

Un no mal digerito dai suoi sostenitori, che subito dopo la decisione della commissione elettorale sono scesi in piazza affrontando i gas lacrimogeni della polizia, e anche da alcuni ambienti dell'estrema destra internazionale. Perfino Elon Musk è sceso in campo sui social, definendo l'esclusione di Georgescu dalle presidenziali «una follia».

Calin Gorgescu, leader dell'estrema destra romena, aveva vinto il primo turno delle presidenziali del 24 novembre scorso, annullate dalla Corte costituzione due giorni prima del ballottaggio dell'8 dicembre per una serie di irregolarità nel finanziamento della sua campagna elettorale, con accuse di ingerenze russe a suo favore che hanno portato anche all'allontanamento quale «persona non grata» di alcuni diplomatici.

A fine febbraio Georgescu era stato fermato dalla polizia e interrogato dai giudici che lo hanno messo sotto inchiesta con pesanti accuse, tra l'altro attentato all'ordine costituzionale, false dichiarazioni sul finanziamento della sua campagna elettorale, costituzione di una organizzazione di carattere fascista, razzista e xenofoba. Ciononostante, aveva deciso di ripresentare la sua candidatura.

Ora la commissione elettorale ha respinto la richiesta affermando di aver adottato «il rifiuto della registrazione della candidatura indipendente del signor Georgescu Calin alle elezioni» senza specificarne le ragioni. Subito dopo, diverse centinaia di sostenitori di Georgescu si sono radunati davanti alla sede della Commissione elettorale e la polizia li ha dispersi utilizzando gas lacrimogeni.

Georgescu, che ha sempre negato ogni legame con Mosca e che può ancora presentare ricorso alla Corte Costituzionale, ha intanto protestato contro la sua esclusione con un post su X, definendola «un colpo diretto alla democrazia nel mondo». «L'Europa è ormai una dittatura - aggiunge -, la Romania vive sotto la tirannia!». Molti gli interventi sui social a suo favore, tra cui quello, eminente, di Elon Musk. «This is crazy», una follia, per il capo del Doge, escludere Calin Georgescu dalle elezioni in Romania. Musk ha ripostato alcuni tweet sull'argomento accompagnandoli con dei brevi commenti. Tra gli altri, vi si afferma che «la democrazia è ufficialmente morta in Romania e nell'Unione Europea». In un altro post rilanciato da Musk a firma Mario Nawfal, si afferma che ci sarebbe «una ONG sostenuta da Soros dietro la censura a Georgescu», e Musk commenta: «Ancora Soros...».