Spagna

Rubiales condannato a una multa per aggressione sessuale alla calcatrice Hermoso

L'ex presidente della Federcalcio spagnola (Rfef), Luis Rubiales, è stato condannato dal tribunale dell'Audiencia Nacional al pagamento di una multa di 10.800 euro
©Chema Moya
Ats
20.02.2025 14:27

L'ex presidente della Federcalcio spagnola (Rfef), Luis Rubiales, è stato condannato dal tribunale dell'Audiencia Nacional al pagamento di una multa di 10.800 euro (equivalenti a 20 euro al giorno per 18 mesi) per il reato di aggressione sessuale.

La condanna riguarda il famoso bacio forzato alla calciatrice Jenni Hermoso durante la premiazione dei Mondiali di Calcio di Sidney nell'agosto 2023.

L'ex dirigente federativo è stato invece assolto, assieme agli altri tre ex dirigenti della Rfef imputati, dal reato di coercizione per le presunte intimidazioni nei confronti dell'attaccante della nazionale spagnola.

La sanzione imposta a Luis Rubiales dal giudice José Manuel Clemente Fernandez Prieto dell'Audiencia Nacional è una multa di 20 euro al giorno per 18 mesi, pari a complessivi 10.800 euro, per il solo reato di aggressione sessuale. La sentenza prevede inoltre il divieto per l'ex dirigente della Federcalcio di avvicinarsi a meno di 200 metri da Jenni Hermoso e di comunicare con lei durante un anno, secondo quanto ha informato il tribunale.

Rubiales è stato invece assolto dall'accusa di aver esercitato pressioni e intimidazioni nei confronti della Hermoso e di suoi familiari, perché la calciatrice dichiarasse pubblicamente che il bacio era stato consentito. Assolti dalla stessa accusa anche gli altri tre co-imputati: l'ex direttore della nazionale maschile, Albert Luque, l'ex allenatore della nazionale femminile, Jorge Vilda, e l'ex responsabile di marketing della Rfef, Ruben Rivera.

La Procura aveva chiesto nei confronto di Rubiales una condanna a due anni e mezzo di carcere; a un anno e mezzo di carcere per i tre co-imputati.

Durante il processo, cominciato il 3 febbraio scorso e durato due settimane, sono sfilati davanti all'Audiencia Nacional una ventina di testimoni, fra i quali le calciatrici della nazionale femminile Roja, Misa Rodriguez, Irene Parades, Alexia Putellas e Laia Codina, oltre al fratello di Jenni Hermoso e a due amici, che hanno raccontato una serie di manovre da parte dei vertici della Federcalcio per indurre l'attaccante ad avallare la versione di Rubiales.

Hermoso, la prima a dichiarare in aula, ha ripetuto di non aver mai dato il consenso al bacio che l'ex presidente le diede in mondovisione, durante la premiazione, bloccandole la testa fra le mani.