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Nel raid sull'ospedale Nasser di Khan Yunis è stato ucciso un membro dell'ufficio politico di Hamas – Egitto contrario a trasferimenti forzati o volontarii dei palestinesi dalla Striscia di Gaza – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:58
20:58
Scontri coloni-palestinesi, arrestato il regista di «No Other Land»
Decine di coloni sono arrivati questa sera nei pressi del villaggio di Susya, nella Cisgiordania meridionale, e hanno lanciato pietre contro residenti, auto e case. I palestinesi hanno risposto e negli scontri è rimasto ferito ed è stato poi arrestato il regista Hamdan Ballal, uno dei creatori del film premio Oscar No Other Land.
È stato colpito alla testa da una pietra e non ci sono dettagli sulle sue condizioni. Anche un minore israeliano è stato arrestato, ma è stato rilasciato. Lo riferiscono i media israeliani.
20:13
20:13
Idf: «Iignoravamo che il sito a Gaza fosse della Croce Rossa»
Dopo l'annuncio della Croce Rossa, un portavoce dell'esercito israeliano ha reso noto che «a seguito di un'identificazione errata, sono stati sparati colpi contro un edificio appartenente all'organizzazione».
«Le forze dell'Idf che operavano a Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale, hanno sparato contro un edificio dopo aver identificato i sospettati e averne percepito una minaccia - si legge nella nota dell'Idf -. Non ci sono state vittime e l'edificio ha subito danni minori. Dopo un esame, è emerso che l'identificazione era errata e che l'edificio apparteneva alla Croce Rossa. L'affiliazione dell'edificio era sconosciuta alle forze dell'ordine al momento della sparatoria». L'Idf ha annunciato che sarà aperta un'inchiesta sull'accaduto.
19:48
19:48
Idf: «Operazione a Tel Sultan, 20 i terroristi uccisi»
Le forze dell'Idf hanno condotto un'operazione nel quartiere Tel Sultan, nella parte occidentale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti militari.
L'offensiva, durata circa quattro ore, è stata guidata dalla 14esima brigata corazzata della riserva, che ha circondato il quartiere. Secondo le stime dell'Idf, circa 20 terroristi sono stati eliminati, alcuni in seguito ad attacchi aerei.
Le truppe hanno inoltre fatto irruzione in un centro di comando di Hamas nella zona. Durante l'operazione sono stati arrestati circa 30 sospetti, tra cui un terrorista coinvolto nell'attacco del 7 ottobre. L'Idf prosegue le operazioni nell'area di Rafah e alla periferia di Khan Younis, con l'obiettivo dichiarato di ampliare la zona cuscinetto lungo il confine con Gaza.
19:36
19:36
Israele: intercettato missile dallo Yemen
L'Idf riferisce di avere intercettato un missile balistico lanciato dallo Yemen contro Israele dai ribelli Houthi, sostenuti dall'Iran. Il missile è stato abbattuto prima di attraversare i confini del Paese.
Le riprese aeree sembrano mostrare schegge cadere dopo l'intercettazione, ma non si hanno notizie immediate di feriti o danni. Le sirene hanno suonato in tutto il centro di Israele e in diverse comunità vicino a Gerusalemme. Si tratta del sesto attacco degli Houthi contro Israele in una settimana.
18:53
18:53
Onu: «Nostro edificio colpito a Gaza da un carro armato israeliano»
«Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, gli attacchi che hanno colpito un complesso Onu a Deir Al Balah (Gaza) il 19 marzo sono stati causati da un carro armato israeliano». Lo fa sapere il portavoce del Palazzo di Vetro Stephane Dujarric in una nota.
«Gli attacchi hanno causato la morte di un collega Onu dalla Bulgaria e ne hanno lasciati altri sei - da Francia, Moldavia, Macedonia del Nord, Palestina e Regno Unito - con gravi ferite, alcune di queste che mettono a rischio la vita».
18:00
18:00
L'Onu riduce la presenza a Gaza per «devastanti attacchi Israele»
«La scorsa settimana Israele ha condotto attacchi devastanti a Gaza, uccidendo centinaia di civili, tra cui membri dello staff Onu, senza che gli aiuti umanitari potessero entrare nella Striscia dall'inizio di marzo. Di conseguenza, il segretario generale Antonio Guterres ha preso la difficile decisione di ridurre la presenza dell'organizzazione a Gaza, nonostante le esigenze umanitarie aumentino e la nostra preoccupazione per la protezione dei civili si intensifichi». Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric.
17:21
17:21
Hamas pubblica un video di due ostaggi, da 535 giorni a Gaza
Hamas ha diffuso un video in cui appaiono i due ostaggi Elkana Bohbot e Yosef Chaim Ohana, prigionieri a Gaza da 535 giorni. Su richiesta delle famiglie, il contenuto del filmato o parti di esso saranno pubblicati solo con l'approvazione dei parenti.
15:49
15:49
Al Jazeera: «Due giornalisti uccisi in raid Israele su Gaza»
Due giornalisti palestinesi sono rimasti uccisi in due distinti raid israeliani sulla Striscia di Gaza: lo rende noto Al Jazeera, che indica che uno dei due era un suo collaboratore.
Il primo a cadere è stato Mohammad Mansour, corrispondente di Palestine Today (Palestine Al-Youm), un canale news affiliato alla Jihad Islamica, in un attacco che aveva preso di mira una casa a Khan Younis, nel sud di Gaza.
Il secondo è stato il giornalista palestinese Hossam Shabat, collaboratore del canale news mediorientale Al Jazeera Mubasher, morto in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira la sua auto a Beit Lahiya, nel nord della Striscia. Diversi persone sono rimaste ferite nel raid.
Dall'inizio della guerra, scrive Al Jazeera, almeno 208 giornalisti sono stati uccisi negli attacchi israeliani all'enclave palestinese.
15:48
15:48
«Barhoum usava l'ospedale per attività terroristiche»
L'IDF afferma che la dichiarazione di Hamas secondo cui l'alto funzionario Ismail Barhoum stava ricevendo cure mediche all'ospedale Nasser di Khan Younis, prima di essere ucciso in un attacco la notte scorsa, è «completamente falsa e diffusa con l'intento di ingannare l'opinione pubblica e i media», riferisce un portavoce militare israeliano.
Secondo l'esercito, Barhoum ha utilizzato la struttura ospedaliera per compiere atti terroristici, sfruttando cinicamente i pazienti e i civili come scudi umani. Durante la sua permanenza di diverse settimane nell'ospedale, avrebbe tenuto incontri con altri membri e alti esponenti di Hamas.
Le forze israeliane accusano l'organizzazione terroristica Hamas di violare sistematicamente il diritto internazionale, utilizzando infrastrutture civili come scuole e ospedali a fini militari, ostacolando la ricostruzione e le condizioni di vita della popolazione di Gaza. «L'invito ai media è di non rilanciare le falsità diffuse da Hamas e di verificare i fatti prima di pubblicare simili affermazioni», ha concluso il portavoce.
14:51
14:51
18 arresti in operazioni antiterrorismo in Cisgiordania
Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato la scorsa notte 18 ricercati in diverse località della Cisgiordania. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Idf. Tra i fermati ci sono membri di una cellula terroristica attiva a Jenin.
Durante le operazioni, condotte da Idf, Shin Bet e polizia, sono stati sequestrati ordigni esplosivi, munizioni e armi nei villaggi dell'area di Masafer Yatta, a sud di Hebron.
14:16
14:16
Egitto: no a qualsiasi ipotesi di trasferimento da Gaza
Il Cairo ha ribadito la propria «posizione ferma e di principio» contro «qualsiasi tentativo di trasferimento forzato o volontario» dei palestinesi dalla Striscia di Gaza verso «qualsiasi luogo al di fuori di essa», in particolare verso l'Egitto. Lo ha affermato l'Ufficio stampa del governo egiziano in un testo diffuso nella notte.
Una simile ipotesi equivarrebbe a una «liquidazione della causa palestinese» e rappresenterebbe «un grave pericolo per la sicurezza nazionale egiziana», si afferma nel messaggio dell'Autorità Generale per l'Informazione (Sis).
Il comunicato respinge anche «qualsiasi affermazione» secondo cui l'Egitto accetterebbe l'eventuale trasferimento in cambio di «aiuti economici». La politica estera egiziana - si legge - «non si è mai basata su logiche di 'scambio'» che possano compromettere «gli interessi supremi dell'Egitto o del mondo arabo».
In merito alla questione palestinese, «che costituisce il nucleo della sicurezza nazionale egiziana e araba», l'Egitto ribadisce di aver mantenuto per «oltre tre quarti di secolo» una «posizione di principio salda», in difesa dei «diritti del popolo palestinese fratello». Tale posizione ha comportato «enormi oneri economici e finanziari», affrontati «con consapevolezza e pazienza», senza alcuna «rinuncia anche minima alla propria sicurezza nazionale».
Infine, l'Autorità per l'Informazione ha sottolineato che il «rifiuto fermo e definitivo» dell'ipotesi di trasferimento è stato espresso «fin dalle prime ore dell'aggressione» contro Gaza dalla stessa «leadership politica», in «coerenza con la propria sicurezza nazionale» e «gli interessi supremi del mondo arabo».
14:14
14:14
«L'IDF ha iniziato ad avanzare verso la zona di Mawasi, a nord-ovest di Rafah»
Secondo fonti palestinesi citate dai media israeliani, veicoli corazzati dell'esercito israeliano (Idf) hanno iniziato ad avanzare verso la zona di Mawasi, a nord-ovest di Rafah, nel sud di Gaza dove in precedenza era stata individuata la 'zona umanitaria'.
Finora l'esercito israeliano non ha confermato l'avanzata, dopo aver annunciato ieri che le operazioni erano in corso nel quartiere di Tel a-Sultan a Rafah. Tuttavia in precedenza l'Idf ha pubblicato foto di colonne di carri armati e veicoli corazzati per il trasporto delle truppe nel sud.
14:14
14:14
Hamas: 730 morti dalla ripresa degli attacchi israeliani
Il ministero della Salute del governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha annunciato che il numero dei morti dalla ripresa degli attacchi israeliani a Gaza il 18 marzo, dopo una tregua di due mesi, ha raggiunto quota 730, con un incremento di 57 uccisi nelle ultime 24 ore.
Secondo la dichiarazione del ministero, la guerra a Gaza ha causato un totale di 50.082 morti e 113.408 feriti dal 7 ottobre 2023.
14:13
14:13
Soldato ferito nel nord di Israele
È un soldato il ferito ricoverato in condizioni gravi dopo essere stato investito e accoltellato questa mattina da un terrorista nei pressi di una fermata dell'autobus nel nord di Israele. Lo ha riferito l'Idf.
L'aggressore, Karem Jabareen, 26 anni, arabo israeliano, ha rubato il fucile del militare ferito e ha aperto il fuoco contro un'auto in transito, uccidendo un uomo di 85 anni (non 75 come detto in precedenza) e ferendo il figlio che era con lui.
12:16
12:16
Kallas: «Riprendere i negoziati è l'unico modo fattibile per porre fine alle sofferenze da tutte le parti»
«Riprendere i negoziati è l'unico modo fattibile per porre fine alle sofferenze da tutte le parti». Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas in conferenza stampa a Gerusalemme con il ministro degli Esteri israeliano Gideo Sa'ar.
«La violenza alimenta altra violenza, i nuovi combattimenti stanno causando un'incertezza insopportabile per gli ostaggi e le loro famiglie, e orrore e morte per il popolo palestinese», ha aggiunto Kaja Kallas.
«Gli israeliani devono potersi sentire al sicuro nelle loro case. Israele ha il diritto all'autodifesa contro gli attacchi terroristici, che provengano da Hamas, dagli Houthi o da Hezbollah. Tuttavia, le azioni militari devono essere proporzionate», ha ancora detto l'alto rappresentante Ue per gli affari esteri e la sicurezza, aggiungendo che l'Ue accoglie con favore il piano egiziano per la ricostruzione di Gaza e che il blocco non vede «alcun ruolo per Hamas nella futura governance di Gaza».
Rispondendo a una domanda sugli attacchi israeliani in Siria, l'alto rappresentante Ue ha affermato che «queste cose sono inutili perché la Siria in questo momento non sta attaccando Israele, e questo alimenta una maggiore radicalizzazione, anch'essa contro Israele, che non vogliamo vedere».
Ancora nessuna decisione su governo militare a Gaza
«Israele non ha ancora deciso se imporre o meno un governo militare a Gaza», ha da parte sua affermato il ministro israeliano degli Esteri Gideon Sa'ar nella stampa a Gerusalemme.
Il ministro ha insistito sul fatto che Israele sta rispettando il diritto internazionale a Gaza, facendo riferimento all'articolo 70 del Protocollo di Ginevra del 1949. Sa'ar ha ribadito che i 25.000 camion che Israele ha fatto entrare durante la tregua sono adeguati per le esigenze dei gazawi. «Nessun Paese è obbligato a facilitare una guerra contro se stesso», ha affermato, «Israele non deve essere tenuto a uno standard diverso».
Il ministro degli Esteri israeliano ha inoltre affermato che è «naturale» che Israele si aspetti il sostegno dell'Unione Europea nel conflitto in corso contro il terrorismo islamico, «stiamo combattendo la guerra del mondo libero. Iran, Houthi, Hamas e Hezbollah ci attaccano perché siamo vicini. Ma non fatevi illusioni, la guerra è contro la civiltà occidentale. Contro i suoi valori e i suoi stili di vita».
12:15
12:15
Kallas: «Israele si difenda, ma la risposta sia proporzionata»
«Siamo testimoni di una escalation pericolosa, crea una insostenibile incertezza per gli ostaggi e le loro famiglie e, allo stesso tempo, genera orrore e morte tra i palestinesi: Israele ha il diritto di difendersi contro gli attacchi terroristici ma le azioni militari devono essere proporzionate, gli attacchi israeliani in Siria e in Libano rischiano di provocare un'ulteriore escalation».
Lo ha dichiarato l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, a Gerusalemme.
10:43
10:43
«Hamas è pronto a rimettere in carreggiata l'accordo»
Un funzionario di Hamas ha dichiarato all'Associated Press (AP) che l'organizzazione ha «risposto positivamente» alla proposta egiziana di provare a rimettere in carreggiata l'accordo sul cessate il fuoco e sulla presa degli ostaggi a Gaza, senza però fornire ulteriori dettagli.
Secondo un funzionario egiziano, Hamas rilascerebbe cinque ostaggi ancora in vita, tra cui l'americano-israeliano Idan Alexander, in cambio di una pausa di settimane nei combattimenti e del permesso di Israele di far entrare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
Israele rilascerebbe anche centinaia di prigionieri palestinesi. Entrambi i funzionari parlano a condizione di mantenere l'anonimato perché non sono stati autorizzati a informare i media sui colloqui a porte chiuse.
09:19
09:19
Attacco nel nord di Israele, due feriti di cui uno grave
La polizia israeliana ha riferito di un sospetto attacco terroristico nella valle di Jezreel, vicino a Yokneam, nel nord di Israele, dove un aggressore ha aperto il fuoco contro civili ed è stato colpito. Un uomo di 75 anni è rimasto ucciso e ci sono inoltre diversi feriti.
Secondo la polizia israeliana, il terrorista ha prima investito delle persone che aspettavano alla fermata dell'autobus, poi è sceso dalla sua auto e ha aperto il fuoco. Nel video delle telecamere di sicurezza si vede il terrorista mentre corre con un fucile e viene colpito.
Il servizio ambulanze Magen David Adom ha reso noto che le condizioni di un ventenne ferito nell'attacco al Tishbi Junction, vicino a Yokneam, sono gravi. Il terrorista ha investito il giovane che si trovava alla fermata dell'autobus, lo ha accoltellato, poi è tornato alla sua auto e ha sparato contro il 75enne uccidendolo.
Successivamente le forze di sicurezza sul posto hanno sparato contro il terrorista.
08:48
08:48
Netanyahu accusa Shin Bet di indagini sul ministro della Sicurezza non autorizzate
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha accusato il capo dello Shin Bet (Sicurezza Interna), Ronen Bar, di aver indagato sul ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, senza il suo consenso: lo rende noto l'ufficio di Netanyahu in un comunicato stampa, come riporta il Times of Israel.
Lo scorso 21 marzo il governo israeliano ha annunciato di aver licenziato Bar per mancanza di fiducia nei suoi confronti, ma l'Alta Corte di Giustizia ha congelato la misura finché non avrà esaminato le petizioni presentate contro di essa.
08:26
08:26
Ospedale Nasser parzialmente fuori uso dopo il raid
Il raid israeliano che ha colpito l'ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud di Gaza, ha messo completamente fuori servizio il reparto di chirurgia della struttura. Lo ha affermato l'ospedale in una dichiarazione rilanciata da Al Jazeera.
Nella nota si sottolinea che al momento sono rimasti solo tre ospedali operativi nel sud della Striscia.
08:07
08:07
Rubio chiama Netanyahu e sottolinea il sostegno USA a Israele
Marco Rubio ha parlato con il premier israeliano Benjamin Netanyahu per sottolineare il sostegno degli Stati Uniti a Israele. Lo riferisce la portavoce del dipartimento di Stato americano, Tammy Bruce, in una nota.
Il segretario «ha discusso delle operazioni militari in corso di Israele a Gaza e degli sforzi per aiutare a liberare gli ostaggi e riportarli a casa». Rubio ha anche «espresso la determinazione dell'amministrazione a ripristinare la libertà di navigazione nel mar Rosso attraverso operazioni militari contro gli Houthi sostenuti dall'Iran».
07:59
07:59
Hamas conferma: Ismail Barhoum è stato ucciso nel raid sull'ospedale
Hamas ha confermato in una dichiarazione che Ismail Barhoum, membro dell'ufficio politico del gruppo, è stato «assassinato dall'occupazione in un attacco all'ospedale Nasser mentre riceveva cure». Lo riporta Al Jazeera.
«Condanniamo questo ultimo crimine, che si aggiunge alla lunga storia di terrorismo dell'occupazione, violando luoghi santi, vite e strutture mediche. Riafferma il suo disprezzo per tutte le leggi e le convenzioni internazionali e la sua continua politica di uccisioni sistematiche contro il nostro popolo e la nostra leadership», si legge nella dichiarazione.
In precedenza, il ministro della Difesa israeliano Katz aveva annunciato la morte di Barhoum nel raid, definendolo «il nuovo premier di Hamas a Gaza».
06:30
06:30
Il punto alle 06.00
Il raid israeliano che ha colpito l'ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud di Gaza, ha messo completamente fuori servizio il reparto di chirurgia della struttura. Lo ha affermato l'ospedale in una dichiarazione rilanciata da Al Jazeera. Nella nota si sottolinea che al momento sono rimasti solo tre ospedali operativi nel sud della Striscia.
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha annunciato la creazione di un «ufficio per l'emigrazione volontaria per i residenti di Gaza interessati a trasferirsi in Paesi terzi». L'ufficio sarà vincolato al diritto israeliano e internazionale, ha aggiunto il ministro, citato da Haaretz. A febbraio il presidente americano Donald Trump aveva presentato un «piano USA» per il dopoguerra nella Striscia, che prevede lo sfollamento forzato dei suoi abitanti nei Paesi della regione, in primis Egitto e Giordania, e la ricostruzione dell'enclave in chiave «Riviera» di lusso. I Paesi arabi hanno respinto il progetto, presentandone uno alternativo, mentre lo Stato ebraico lo ha accolto entusiasticamente.
Il ministero della Sanità di Gaza ha annunciato che il bilancio delle vittime della guerra scatenata da Israele in risposta dall'attacco del 7 ottobre ha superato la quota di 50 mila morti accertati. Una stima che viene considerata molto prudente dagli analisti internazionali, visto che centinaia o migliaia di persone sono ancora disperse sotto le macerie delle case bombardate.