Mondo
La diretta

Rutte: «Kiev ha bisogno di meno idee sulla pace e di più armi»

Il segretario generale della NATO ha aperto la riunione ministeriale esteri dell'Alleanza atlantica: «In questi due giorni ci concentreremo su questo» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Rutte: «Kiev ha bisogno di meno idee sulla pace e di più armi»
Red. Online
03.12.2024 06:25
20:30
20:30
Lavrov e Blinken a Malta all'OSCE: contatto Russia-USA?

Si apre uno spiraglio per un un possibile contatto tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, entrambi attesi a Malta dove mercoledì e giovedì si terrà il vertice ministeriale dell'Osce.

Per il capo della diplomazia russa si tratta del primo viaggio in un Paese dell'Ue dall'inizio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022, grazie ad un permesso, quello concesso dal governo maltese al ministro di Mosca, volto a dare un segnale di apertura al dialogo ma che ha suscitato numerose proteste all'interno dell'organizzazione con sede a Vienna: le delegazioni lituana ed estone, ad esempio, hanno annunciato di aver abbassato il livello di partecipazione al summit, scegliendo di non inviare i propri ministri degli Esteri in segno di protesta contro l'invito all'esponente del Cremlino.

La presenza di Lavrov aveva già sollevato polemiche durante il precedente vertice ministeriale, tenutosi nel 2023 Skopje, in Macedonia del Nord. In quell'occasione, molti ministri degli Esteri dell'Ue lasciarono la sala durante il discorso del rappresentante russo. Inoltre, a Skopje, il protocollo fu estremamente rigido per evitare che Blinken e Lavrov si incrociassero nei corridoi del vertice.

Questa volta la situazione potrebbe evolversi in modo diverso. «Tutti sanno che Trump sta per arrivare e che il dialogo con Mosca è ormai solo una questione di settimane. Blinken potrebbe decidere di giocare d'anticipo,» commenta un funzionario del protocollo Osce all'ANSA.

Le differenze rispetto allo scorso anno sono infatti significative. Oltre al permesso concesso a Lavrov di atterrare in un Paese Ue, si è anche sbloccato lo stallo istituzionale sulle cariche apicali dell'organizzazione. Fonti diplomatiche riferiscono che ieri è stato raggiunto l'accordo informale di tutte le 57 delegazioni, Russia inclusa, per la nomina del nuovo segretario generale dell'Osce, il diplomatico turco Feridun Sinirlioğlu.

La conferma ufficiale dovrebbe arrivare giovedì, proprio a Malta. Grazie all'esperienza di Sinirlioğlu, ex ministro degli Esteri, e con il sostegno di Ankara, l'Osce spera di tornare protagonista sull'Ucraina, puntando a un possibile ripristino della missione di osservazione nel Donbass, interrotta bruscamente con l'inizio delle ostilità nel 2022.

Tuttavia, ogni passo avanti all'Osce richiede l'unanimità e in un'organizzazione dove siedono sia gli Stati Uniti che la Russia, ciò significa che serve un accordo, anche informale, tra Mosca e Washington. E con Blinken e Lavrov contemporaneamente sull'isola, gli occhi sono puntati su una possibile stretta di mano, che questa volta potrebbe aprire nuove strade.

19:21
19:21
Manovre russe nel Mediterraneo con i missili ipersonici

Dopo avere martellato per diversi giorni con l'aviazione i ribelli jihadisti in Siria che avanzano contro le truppe di Damasco, la Russia ha mostrato i muscoli con esercitazioni navali e delle forze aerospaziali nel Mediterraneo orientale, in cui ha lanciato anche missili ipersonici.

Un segnale per gli oppositori del regime di Bashar al Assad e a chi li sostiene, ma anche un modo per ribadire le capacità offensive delle proprie forze armate, dopo il test nel conflitto in Ucraina del nuovo missile balistico Oreshnik, anch'esso ipersonico.

I lanci sono avvenuti non solo da unità navali che incrociavano al largo delle coste siriane, ma anche da basi russe nel Paese. "Da un'area designata sulla costa mediterranea - ha fatto sapere il ministero della Difesa in un comunicato - il sistema missilistico costiero Bastion ha effettuato un lancio del missile da crociera Onyx".

Vettori ipersonici Zirkon sono stati lanciati dalle fregate Ammiraglio Gorshkov e Ammiraglio Golovko e un missile da crociera Kalibr dal sottomarino Novorossiysk. Le manovre, condotte in persona dal comandante della Marina, l'ammiraglio Alexander Moiseev, hanno visto la partecipazione di un migliaio di militari, 10 navi e 24 aerei, tra cui caccia MiG-31I armati con missili ipersonici Kinzhal.

Non lanci simulati, insomma, ma missili veri, che secondo Mosca "hanno colpito gli obiettivi designati". Nelle immagini diffuse dal ministero della Difesa si vedono navi-bersaglio che saltano in aria, prendono fuoco e una addirittura che si spezza in due.

Un messaggio plasticamente efficace indirizzato certamente agli insorti che minacciano il governo alleato di Damasco, e anche alla Turchia che li sostiene. E infatti ai lanci ha fatto seguito qualche ora dopo una telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan durante la quale il capo del Cremlino ha affermato che occorre "fermare rapidamente l'aggressione terroristica contro lo Stato siriano da parte di gruppi radicali".

Ma la dimostrazione di forza può essere interpretata anche come una risposta al segretario generale della Nato Mark Rutte, che nella riunione dei ministri degli Esteri a Bruxelles ha invitato i partecipanti a concentrarsi più sull'invio di armi a Kiev che sulle idee per avviare negoziati di pace, e alla responsabile della diplomazia della Ue, Kaja Kallas, secondo la quale l'Ucraina deve "vincere la guerra" contro la Russia.

Dopo il lancio il mese scorso del missile Oreshnik su un impianto industriale della città ucraina di Dnipro, Putin aveva detto che si trattava di una risposta agli attacchi ucraini sul territorio russo con missili a lunga gittata americani Atacms e britannici Storm Shadow.

Il presidente aveva aggiunto che Mosca sta lavorando ad altri vettori di questo tipo in grado di raggiungere l'Europa occidentale, e che si riserva il diritto di colpire anche obiettivi militari dei Paesi che forniscono questo tipo di armamenti a Kiev.

Da parte sua Volodymyr Zelensky ha detto oggi che anche l'Ucraina sta sviluppando "nuovi tipi di missili" e ha aggiunto di aver discusso con lo Stato maggiore i risultati dei relativi test, ma non ha fornito dettagli.

Lo scorso agosto il leader ucraino aveva detto che Kiev aveva condotto i primi esperimenti per la produzione di un suo missile balistico e il suo consigliere Mykhailo Podolyak aveva parlato di un vettore con un raggio d'azione di 600-700 chilometri.

Nel suo bollettino quotidiano, il ministero della Difesa di Mosca ha riferito intanto che missili e droni russi continuano a colpire impianti energetici e industrie dell'apparato militare ucraino. Le autorità di Kiev parlano di bombardamenti su infrastrutture critiche in particolare nelle regioni di Ternopil e Rivne.

E sul terreno prosegue l'avanzata dei soldati russi, con la conquista nell'ultima giornata di altri due villaggi: Romanovka nella regione di Donetsk e Novodarovka in quella di Zaporizhzhia. Mentre l'esercito ucraino ha dichiarato di aver impedito alle forze nemiche di attraversare il fiume Oskil, vicino alla città orientale di Kupiansk, una barriera naturale che funge da prima linea nella regione di Kharkiv.

15:06
15:06
La Marina russa ha lanciato missili nel Mediterraneo

La Marina russa ha compiuto oggi manovre nelle acque del Mediterraneo orientale lanciando diversi missili, tra cui gli ipersonici Zirkon. Lo ha annunciato il ministero della Difesa.

13:59
13:59
L'Ucraina chiede alla NATO altri 20 sistemi di difesa aerea

Il ministro degli esteri ucraino Andriy Sybiha ha chiesto ai paesi della NATO di inviare almeno altri 20 sistemi di difesa aerea per scongiurare gli attacchi russi al sistema energetico.

«Sappiamo che i russi cercano di privarci della produzione di energia, ecco perché abbiamo bisogno anche di più supporto», ha detto Sybiha ai giornalisti prima di un incontro con i ministri degli esteri dell'Alleanza atlantica.

13:42
13:42
Il parlamento ucraino approva il nuovo ministero dell'unità

Il parlamento di Kiev ha approvato oggi l'istituzione del nuovo ministero dell'unità nazionale dell'Ucraina ed ha nominato alla sua guida il 47enne Oleksiy Chernyshov, già presidente del consiglio di amministrazione di Naftogaz e capo del ministero dello sviluppo delle comunità e dei territori. Lo riporta RBC-Ucraina, che cita il deputato Yaroslav Zheleznyak.

«Il Consiglio ha nominato Oleksiy Chernyshov alla carica di vice primo ministro dell'Ucraina e ministro dell'Unità nazionale dell'Ucraina», ha scritto Zheleznyak, aggiungendo che 237 parlamentari su 450 hanno votato a favore della decisione.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva annunciato lo scorso agosto la creazione del ministero dell'unità, che dovrebbe unire gli ucraini all'estero e opporsi alla propaganda russa. Il compito principale del nuovo ministero è sostenere le comunità ucraine all'estero, rafforzare i loro legami con l'Ucraina e proteggere gli interessi nazionali comuni.

12:00
12:00
Rutte: «Kiev ha bisogno di meno idee sulla pace e di più armi»

«L'Ucraina ha bisogno di meno idee su come organizzare il processo di pace e di più aiuti militari, per far sì che quando decida di aprire i negoziati sia in una posizione di forza». Lo ha detto il segretario generale della NATO Mark Rutte aprendo la riunione ministeriale esteri dell'Alleanza atlantica. «In questi due giorni ci concentreremo su questo», ha aggiunto.

11:02
11:02
Mosca: «Conquistati altri due villaggi»

Le forze russe hanno conquistato nelle ultime 24 ore altri due villaggi in Ucraina: Romanovka nella regione di Donetsk e Novodarovka in quella di Zaporizhzhia. Lo riferisce il ministero della difesa citato dalle agenzie russe.

10:29
10:29
Mosca: «L'Ucraina nella NATO? Sarebbe una minaccia inaccettabile»

L'ingresso dell'Ucraina nella NATO sarebbe «inaccettabile» per Mosca, che lo considererebbe un «evento minaccioso». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Stamani il ministero degli esteri ucraino ha lanciato un appello per una «piena» adesione alla NATO come «unica vera garanzia di sicurezza» di fronte all'invasione russa, in vista di una riunione dei ministri degli esteri dell'Alleanza in programma oggi a Bruxelles.

«Questo - ha detto Peskov - è assolutamente in contrasto con la nostra tesi sull'indivisibilità della sicurezza, la sicurezza di un paese non può essere garantita a spese della sicurezza di un altro paese».

«Pertanto - ha aggiunto il portavoce - una tale decisione è semplicemente inaccettabile per noi, perché sarebbe un evento che ci minaccerebbe. E ciò non eliminerebbe le cause profonde di quello che sta succedendo. Le cause del perché abbiamo cominciato l'operazione militare speciale».

09:43
09:43
In Ucraina oltre 2.000 strutture sanitarie distrutte o danneggiate

Più di 2.000 strutture sanitarie distrutte o danneggiate in Ucraina dall'inizio, il 24 febbraio di due anni fa, dell'invasione russa. È il bilancio che arriva da Kiev sulle conseguenze del conflitto.

Secondo il ministero della salute, riporta Ukrinform, sono in tutto 2'167 le strutture sanitarie interessate. «A inizio dicembre 2024 risultano danneggiate dal nemico 1'878 strutture sanitarie e altre 289 sono state distrutte - viene denunciato -. Gli ospedali delle regioni di Kharkiv, Donetsk, Mykolaiv, Kyiv, Chernihiv, Dnipro, Kherson e Zaporizhzhia hanno subito il peggio».

Inoltre, secondo il ministero, in più di mille giorni di conflitto sono state danneggiate 235 ambulanze e altre 264 sono andate distrutte. I russi sono accusati di averne prese 125.

06:26
06:26
Il punto alle 6.00

In un'intervista con l'agenzia di stampa giapponese Kyodo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha contestato i resoconti di media occidentali secondo cui circa 80.000 soldati delle forze di Kiev sarebbero stati uccisi durante la guerra con la Russia.

«Di recente alcuni, credo della stampa americana, hanno riferito che 80.000 ucraini sono stati uccisi. Voglio dirvi che no, il numero è molto inferiore», ha affermato Zelensky rifiutandosi però di fornire cifre delle vittime. «Tuttavia dobbiamo essere onesti: non sappiamo quanti ucraini siano stati uccisi nei territori occupati dell'Ucraina», ha aggiunto il presidente.

I commenti di Zelensky arrivano dopo le affermazioni del Wall Street Journal pubblicate il 17 settembre secondo cui 80.000 soldati ucraini sono morti e altri 400.000 sono rimasti feriti nel conflitto con Mosca. Kiev ha sempre evitato di commentare le sue perdite, sebbene Zelensky abbia affermato a febbraio che erano stati uccisi 31.000 soldati ucraini.