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Salò revoca cittadinanza onoraria Mussolini

L'annuncio dell'approvazione della mozione è stata accolta con applausi, ma anche con qualche fischio
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Ats
26.02.2025 22:15

Il consiglio comunale di Salò, «capitale» della Repubblica Sociale Italia negli ultimi anni della Seconda guerra mondiale, ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.

Dodici i voti a favore della mozione presentata da Tiberio Evoli, consigliere della maggioranza di centrosinistra, che ha votato compatta. Tre i consiglieri contrari e uno astenuto, tutti appartenenti a liste civiche, una delle quali vicina a Fratelli d'Italia. La cittadinanza onoraria era stata conferita al Duce nel maggio del 1924 dal commissario prefettizio Salvatore Punzo.

«Per noi la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini è un passaggio che non merita alcuna parola», ha detto nel suo intervento il sindaco di Salò, Francesco Cagnini, 29 anni.

L'annuncio dell'approvazione della mozione è stata accolta con applausi, ma anche con qualche fischio.

«La decisione del Consiglio comunale di Salò di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini è un atto puramente ideologico e inutile. Invece di perdere tempo con revisionismi storici deprecabili, l'amministrazione dovrebbe occuparsi delle vere emergenze della città: crisi economica, turismo in calo, sicurezza, degrado urbano e manutenzione delle infrastrutture», commenta il gruppo di estrema destra 'Difendi Brescia'. «Nessun provvedimento locale potrà mai cancellare i 600 giorni della Repubblica sociale italiana, che resta un fatto storico indelebile - aggiunge -. Invitiamo il Comune a concentrarsi su problemi concreti e a non alimentare divisioni ideologiche sterili».