Spazio

Samantha Cristoforetti passa il comando dell'ISS

L'astronauta italiana ha ceduto la guida della Stazione Spaziale Internazionale al collega Sergey Prokopyev, dell'agenzia spaziale russa Roscosmos
©CIRO FUSCO
Ats
12.10.2022 17:36

L'astronauta italiana Samantha Cristoforetti ha passato il comando della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) al collega Sergey Prokopyev, dell'agenzia spaziale russa Roscosmos. Dopo avere ringraziato il centro di controllo e le agenzie spaziali partner della Iss, l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha detto: «Grazie all'Italia, il mio Paese, per l'opportunità che mi ha offerto di essere a bordo della Stazione Spaziale».

«AstroSamantha», come è soprannominata, è stata al comando della ISS per 15 giorni: il secondo comando più breve dopo quello della collega americana Shannon Walker, durato appena 11 giorni.

È stata una cerimonia affollata: a bordo della ISS si trovano infatti 11 astronauti. «Qui a bordo c'è stato un processo di rotazione degli equipaggi alla Fast and Furious», ha detto Cristoforetti, scherzando con i colleghi. «È stato un comando breve, ma intenso. Sono stata fortunata ad avere avuto questa possibilità, è un piacere, un onore e un privilegio avere condiviso questa esperienza con voi», ha detto ancora AstroSamantha. «Grazie a tutti». Ha detto ancora l'astronauta rivolgendosi al centro di controllo a Terra, alla NASA, all'ESA.

Cristoforetti si prepara ora ad affrontare il lungo viaggio di ritorno con i colleghi della Crew 4, gli americani Bob Hines, Kjell Lindgren e Jessica Watkins. La chiusura del portello della navetta Crew Dragon Freedom è prevista oggi alle 23.20 svizzere, la partenza all'1.05 svizzera del 13 ottobre e l'ammaraggio alle 23.41 dello stesso giorno.

Restano a bordo della Stazione Spaziale i sette membri della Expedition 68: sono il nuovo comandante Prokopiev, arrivato a bordo il 21 settembre con l'americano Francisco Rubio e il russo Dmitrij Petelin; più l'equipaggio della Crew 5 composto dagli americani Nicole Mann e Josh Cassada, la russa Anna Kikina e il giapponese Koichi Wakata.

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