Sanchez scarica Rubiales: «Le scuse non bastano»
«Il suo gesto è stato inaccettabile: le scuse non sono sufficienti. Mi aspetto altri passi per chiarire la vicenda». Pedro Sanchez usa poche parole per scaricare definitivamente il numero uno della Federcalcio spagnola, il cui futuro è ormai appeso a un filo.
A volere le dimissioni di Luis Rubiales non è solo il governo progressista, ma anche l'opposizione di destra del Partito popolare. «È stato imbarazzante: rinviamo la discussione sulle possibili conseguenze solo per non mettere in ombra il successo delle ragazze», ha sentenziato la dirigente del Pp Cuca Gamarra.
Anche lo sguardo gelido con cui Sanchez lo ha accolto alla Moncloa, insieme alle calciatrici della nazionale fresche campionesse del mondo, non fa presagire per lui niente di buono. Del resto, la vittoria di queste ragazze ha provocato grande gioia e un profondo orgoglio popolare di tutta la società spagnola, sentimenti che vanno molto al di là della semplice cronaca sportiva. L'entusiasmo per la storica coppa del mondo è il simbolo di una forte consapevolezza dei passi avanti compiuti dalle donne di questo Paese negli ultimi decenni. Un nesso, trionfo sportivo e avanzamento dei diritti, rilanciato con forza proprio dal premier: «Questo secolo ventunesimo deve essere il secolo delle donne, dell'uguaglianza. Tutto il Paese è orgoglioso di voi: siete ormai un punto di riferimento per tante bambine spagnole». In questo clima è evidente che il gesto di Rubiales non è più concepibile e accettabile da nessuno.
Inoltre, a peggiorare la sua posizione, sono emersi nuovi dettagli sul modo maldestro, per usare un eufemismo, con cui ha gestito la strategia delle scuse una volta resosi conto dello sconcerto che quel bacio in bocca a Jenni Hermoso aveva provocato in tutto il mondo. Durante il viaggio di ritorno da Sydney, ha riferito il sito Relevo, Rubiales ha tentato di convincere la giocatrice ad unirsi a lui in un video chiarificatore. Ma Hermoso si è rifiutata.
Secondo le stesse fonti, il pressing sarebbe stato tale che si sarebbe speso addirittura il Ct della nazionale. Diversi testimoni raccontano che Jorge Vilda si è avvicinato ai familiari della calciatrice almeno tre volte perché lo aiutassero a convincerla ad accettare la richiesta di Rubiales sostenendo che una dichiarazione congiunta sarebbe stata la migliore soluzione per eliminare le polemiche che avrebbero potuto danneggiare l'immagine di tutto il calcio femminile.
Infine, ciliegina sulla torta, è emersa la verità sul primo comunicato, quello diffuso dalla Federazione a Sidney: in quella nota Hermoso definiva il bacio «un gesto reciproco del tutto spontaneo». «Io e il presidente - proseguiva Hermoso - abbiamo un ottimo rapporto, il suo comportamento con tutti noi è stato ottimo e quello è stato un naturale gesto di affetto e gratitudine». Oggi si è saputo che Hermoso non aveva mai pronunciato o avallato quelle frasi, scritte invece dalla Federazione stessa.
Nel frattempo, nella sede reale della Zarzuela, il re ha concluso le sue consultazioni con tutti i partiti politici: alla fine, come ampiamente previsto, sia il popolare Feijòo che Sanchez si sono detti disponibili a ricevere l'incarico per formare un governo, ma ambedue non hanno una maggioranza in Parlamento. Solo un negoziato tra i partiti, che si preannuncia lungo e difficile, potrà risolvere il rebus e stabilire se ci sarà un nuovo governo o se la Spagna dovrà tornare al voto a dicembre.