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Scetticismo dall'Ungheria: «Un vertice di pace senza la Russia non ha senso»

Il leader delle forze armate norvegesi, Eirik Kristoffersen: «La NATO ha 3 anni per prepararsi a un possibile attacco convenzionale russo» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Scetticismo dall'Ungheria: «Un vertice di pace senza la Russia non ha senso»
Red. Online
04.06.2024 07:22
22:10
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A Mosca commemorano Navalny, oggi avrebbe compiuto 48 anni

I sostenitori di Alexey Navalny hanno reso omaggio oggi al dissidente russo in quello che sarebbe stato il suo quarantottesimo compleanno. Secondo l'Afp, centinaia di persone hanno deposto fiori, disegni e poster sulla tomba del rivale numero uno di Putin nel cimitero Borisovo di Mosca.

Una foto dell'agenzia francese pubblicata dal giornale online Meduza mostra la tomba di Navalny coperta da un manto di rose e garofani e due palloncini con la scritta «Buon compleanno». «Grazie, Alexey!» «Buon compleanno, eroe!», si legge su un cartello su cui è stata anche incollata una foto di Navalny e sua moglie abbracciati. Attorno c'è una piccola folla di persone e una donna è inginocchiata di fronte alla sepoltura. Secondo l'Afp, alcune persone erano in lacrime.

L'ong Ovd-Info denuncia che due donne sono state arrestate nei pressi della tomba, mentre a Novosibirsk altre due persone sarebbero state arrestate per aver cercato di deporre dei fiori ai piedi di un monumento alle vittime della repressione politica.

Alexey Navalny è morto a febbraio in circostanze poco chiare nel carcere nell'Artide in cui era rinchiuso per motivi politici, e dietro il suo decesso si allunga l'ombra del Cremlino. L'oppositore aveva infatti denunciato di essere vittima di gravi soprusi dietro le sbarre e di non ricevere cure adeguate.

La vedova, Yulia Navalnaya, ha partecipato a Berlino a una cerimonia religiosa in memoria del marito.

17:34
17:34
La Svizzera sanziona il media filo-russo Voice of Europe

La Svizzera ha imposto sanzioni al media online filo-russo Voice of Europe. Il mezzo di comunicazione è accusato di aver lanciato «una campagna internazionale sistematica di manipolazione dei media e di distorsione dei fatti» al fine di destabilizzare l'Ucraina e l'UE e giustificare la guerra di aggressione della Russia in Ucraina.

Secondo un elenco pubblicato oggi dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO), Voice of Europe gestisce anche un sito web e account di social network che diffondono attivamente la disinformazione relativa all'Ucraina e promuovono la «falsa retorica pro Cremlino» sulla guerra in Ucraina.

Il mezzo di comunicazione con sede a Praga viene utilizzato anche come strumento per iniettare risorse finanziarie per pagare i propagandisti e per costruire una rete che influenza i rappresentanti dei partiti politici in Europa.

La SECO ha aggiunto alla sua «lista nera» anche due ucraini legati a Voice of Europe: Viktor Medevdchuk e Artem Marchevskyi. Il primo è uno stretto collaboratore del presidente russo Vladimir Putin, accusato di incoraggiare politiche e azioni volte a minare la credibilità e la legittimità del governo ucraino.

Attraverso i suoi collaboratori, tra cui Marchevskyi, l'ex deputato ucraino e oligarca controlla media ucraini, tra cui Voice of Europe, che utilizza per diffondere la propaganda filorussa in Ucraina e altrove.

Con questa decisione, la Confederazione fa sue le sanzioni decise dall'Unione europea il 27 maggio.

16:50
16:50
Vertice al Bürgenstock: gruppo UDC chiede invito ufficiale a Russia

Il gruppo parlamentare UDC si preoccupa per l'organizzazione della conferenza di pace sull'Ucraina che si terrà al termine della prossima settimana sul Bürgenstock. E in una dichiarazione chiede che la Russia riceva un invito ufficiale dalla Svizzera.

La conferenza sul Bürgenstock del 15 e 16 giugno non deve degenerare in una «conferenza unilaterale di propaganda e armamenti», scrive il gruppo UDC alle Camere federali nella dichiarazione diffusa oggi. Il Consiglio federale ha la responsabilità di garantire che la conferenza non porti a un'ulteriore escalation.

In considerazione di quella che l'UDC considera «la neutralità perpetua, armata e completa» della Svizzera, il governo federale deve garantire la partecipazione di tutte le parti in conflitto. «Di conseguenza, il Consiglio federale deve fare tutto il possibile per garantire che anche la parte russa partecipi alla Conferenza del Bürgenstock». Ciò include in particolare un invito ufficiale trasmesso alla Russia dalla Confederazione.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) scrive da parte sua sul sito web della Conferenza di pace che la Russia non è stata «al momento» invitata. La Svizzera si è sempre dimostrata disponibile a estendere un invito alla Russia per questa conferenza. Il DFAE ricorda però anche che la Russia ha dichiarato più volte - anche pubblicamente - di non essere interessata a partecipare a questa prima conferenza.

L'UDC interpreta questo fatto come un segno «che la neutralità svizzera non è più riconosciuta da tutte le parti in conflitto». Per i «democentristi» il rifiuto russo è inoltre una conseguenza della frettolosa partigianeria adottata dal Consiglio federale dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e dell'accettazione senza riserve delle sanzioni dell'UE da parte della Svizzera.

Secondo il DFAE, la conferenza ad alto livello ha lo scopo di avviare un processo di pace. La Svizzera è convinta che la Russia debba essere coinvolta in questo processo. Un processo di pace senza la Russia è impensabile. Anche il gruppo parlamentare UDC dice di accogliere in linea di principio con favore gli sforzi di pace.

14:57
14:57
«Sostegno da 26 Paesi sul nostro piano per l'Ucraina»

Il capo della diplomazia cinese Wang Yi ha affermato che 26 nazioni «hanno accettato di aderire o stanno cercando modi per farlo» alla visione di Pechino per risolvere il conflitto Russia-Ucraina.

Parlando a pochi giorni dalla comunicazione che Pechino non sarà al vertice di pace in Svizzera del 15-16 giugno sul piano di Kiev, Wang ha affermato - nel corso di una conferenza stampa con l'omologo turco Hakan Fidan - che sia la Russia sia l'Ucraina hanno «confermato la maggior parte del contenuto» dei principi per una soluzione politica stabiliti da Cina e Brasile in una dichiarazione congiunta del mese scorso.

10:14
10:14
«L'attacco a Dnipro ha colpito 16 condomini: 8 i feriti»

L'attacco missilistico russo sulla città di Dnipro, nell'est dell'Ucraina, ha danneggiato 16 condomini, 31 case private, una scuola, un ospedale e una clinica e ha provocato il ferimento di otto persone tra cui un neonato e un ragazzo di 17 anni. Lo riferiscono i media ucraini citando i servizi di emergenza. I soccorritori hanno spento un incendio causato dai bombardamenti.

08:11
08:11
«Attaccata una base militare ucraina nell'est»

Le forze armate russe hanno attaccato una struttura militare della Guardia nazionale ucraina a Dnipropetrovsk nelle prime ore del mattino. Lo riferisce Ria Novosti citando il coordinatore militare locale.

Dal canto suo il governatore regionale ucraino Sergei Lysak conferma l'attacco ma riferisce che ad essere colpiti sono stati dei condomini e strutture civili. La contraerea ha abbattuto due missili e i detriti hanno ferito alcuni civili, tra cui un neonato di un mese.

07:22
07:22
Il punto alle 7.00

Il ministro degli esteri ungherese Peter Szijjarto ha detto che Budapest non ha ancora deciso sulla partecipazione alla conferenza sul conflitto armato in Ucraina in programma a metà giugno in Svizzera, dal momento che si pone la questione sul senso di una tale riunione senza la partecipazione delle due parti belligeranti.

Citato dai media serbi, Szijjarto ha osservato che l'Ungheria apprezza gli sforzi della Svizzera in direzione della pace, ma che al riguardo vi sono dei dubbi. «La questione è se abbia senso una conferenza di pace senza la presenza delle due parti in conflitto. E se le due parti non sono rappresentate, penso che sia legittimo porsi la domanda se una tale conferenza abbia un senso guardando all'obiettivo finale, che è il raggiungimento della pace», ha detto Szijjarto. A suo dire, una conferenza di pace ha senso e offre reali speranze di pace solo se le due parti in conflitto, Ucraina e Russia, siedono ai tavoli negoziali. La conferenza in Svizzera è in programma il 15 e 16 giugno, con la partecipazione di decine di Paesi, ma senza la Russia.

Tre anni per prepararsi
Il capo delle forze armate della Norvegia, Eirik Kristoffersen, ritiene che la Nato abbia una finestra di due o tre anni per prepararsi prima che la Russia ricostruisca le sue capacità per poter sferrare un possibile attacco convenzionale. Lo riporta l'agenzia di stampa americana Bloomberg, sottolineando che si tratta di un lasso di tempo più breve di quello stimato da diversi funzionari occidentali nelle valutazioni sulla guerra in Ucraina.  

Sanzioni USA all'Iran
Il Dipartimento di Stato americano comunica che Washington ha imposto sanzioni a «quattro entità e un individuo iraniani collegati allo sviluppo, alla produzione e alla proliferazione di veicoli aerei senza pilota che il regime» di Tehran «fornisce alla Russia e suoi partner per prolungare il conflitto» in Ucraina «e destabilizzare la regione».Il portavoce del dipartimento Matthew Miller spiega che tali misure «sono state emesse in concomitanza con l'imposizione di sanzioni da parte dell'Ue contro individui ed entità coinvolte nell'industria iraniana» dei droni. Miller specifica che le misure Usa colpiscono quattro entità associate alla compagnia Rayan Roshd Afzar e un dirigente dell'Iran Aviation Industries Organization.