Schianto del Superjet in Russia: si fa sempre più largo l'ipotesi dell'errore umano
La fiducia nel Superjet 100, dopo l'incidente di venerdì scorso, è crollata. Un'altra volta, verrebbe da dire. Con tutte le conseguenze del caso per l'aviazione russa, costretta – complici le sanzioni occidentali – a puntare sulla produzione nazionale per sopperire alla futura carenza di aerei. Lo schianto del velivolo di Gazpromavia, non molto lontano da Mosca, è il terzo incidente «pesante» per questo modello dal 2008 a oggi. E per pesante, evidentemente, intendiamo da un lato la perdita totale dell'aereo e, dall'altra, la presenza di vittime.
Il problema di fondo, o se preferite il filo conduttore delle tragedie sin qui consumatesi, è il mix, letale, fra errori umani e difetti tecnici. Le cause dello schianto del 12 luglio, nella regione di Kolomna, non sono ancora note. Come riportano i media russi, l'analisi del registratore dei dati di volo e del registratore vocale, con le conversazioni in cabina, è attualmente in corso. Fra le prime, primissime ipotesi avanzate c'era quella del guasto a un motore o, addirittura, a entrambi. Guasto provocato da un cosiddetto bird strike, un impatto con degli uccelli. La TASS, per contro, ha avanzato il sospetto, sempre più concreto, che a provocare l'incidente possa essere stato un errore umano.
Yakovlev, altro marchio storico dell'aviazione russa che, più o meno un anno fa, aveva preso in mano la conduzione del progetto, nel frattempo ha chiesto un aumento del controllo di qualità. Tramite una lettera interna, di cui ha riferito il portale Aviatorschina, ha sottolineato una volta di più la necessità di una stretta osservanza del manuale operativo durante la sostituzione dei sensori dell'angolo di incidenza. Questi sensori sono un elemento fondamentale per il corretto funzionamento dell'aereo. Prevengono, in sostanza, l'inizio di condizioni di stallo. Yakovlev, in particolare, ha spiegato che durante l'installazione dei sensori è necessario prestare attenzione all'esatto allineamento dei fori e dei contrassegni sul supporto con i contrassegni sul rivestimento della fusoliera. Il rivestimento, leggiamo, deve essere riattaccato esattamente nello stesso punto da cui è stato rimosso. Il timing della lettera suggerirebbe che, proprio a livello di sensori, qualcosa sia andato storto. Tornando all'incidente, il Superjet di Gazpromavia stava effettuando un volo di trasferimento da Lukhovitsky a Mosca-Vnukovo dopo alcune «riparazioni pianificate». E se qualcosa fosse andato storto durante queste riparazioni? Non finisce qui: Yakovlev ha raccomandato agli operatori di verificare attentamente la qualità e la completezza della sostituzione dei sensori. E di evitare che un tecnico sostituisca due o più sensori dell'angolo di attacco contemporaneamente, per evitare confusioni ed errori di installazione.
Nato come Sukhoi Superjet 100 e destinato a rivoluzionare il corto e medio-raggio, anche se non soprattutto a livello internazionale, cioè al di fuori della Russia, questo modello oggi vive, per non dire sopravvive, quasi esclusivamente nella Federazione Russa, con possibili ramificazioni in Paesi amici di Mosca, fra cui la Corea del Nord. Stando al portale specializzato CH-Aviation, al momento tutti gli aerei in volo (152, per 16 compagnie) sono registrati in Russia.