Corea del Sud

Schianto del volo Jeju Air, trovate piume e macchie di sangue sui motori dell'aereo

È quanto emerge da un rapporto preliminare: si tratta di tracce appartenenti all'alzavola del Baikal, un tipo di anatra migratrice che si sposta in grandi stormi – Una prova, questa, che riapre l'ipotesi del bird strike
©YONHAP
Red. Online
27.01.2025 07:45

Una nuova prova, che potrebbe aiutare a ricostruire quanto accadde, davvero, un mese fa a bordo del volo di JEJU Air schiantatosi all'aeroporto di Muan. Nelle scorse ore, gli investigatori che si stanno occupando del caso hanno infatti affermato di aver trovato piume e macchie di sangue su entrambi i motori del velivolo coinvolto nell'incidente avvenuto a fine dicembre in Corea del Sud. Ritrovamenti, questi, che appartengono a esemplari di alzavola del Baikal, un tipo di anatra migratrice che si sposta in grandi stormi, secondo le prime analisi contenute nel rapporto preliminare presentato dall'agenzia per l'aviazione delle Nazioni Unite e alle autorità di Stati Uniti, Francia e Thailandia

Una prova, questa, che sposta l'attenzione, nuovamente, sul bird strike. La cosiddetta «collisione con uccelli», nonché una delle prime ipotesi su cui gli investigatori si erano concentrati subito dopo l'incidente avvenuto lo scorso 29 dicembre. Incidente nel quale, lo ricordiamo, hanno perso la vita 179 persone. Solo due persone – entrambi membri dell'equipaggio – sono sopravvissuti allo schianto. 

L'inchiesta, va da sé, si concentrerà ora sul ruolo che un presunto bird strike avrebbe avuto nell'atterraggio dell'aereo, ma anche sulla struttura di cemento alla fine della pista, contro la quale il velivolo aveva terminato la sua corsa, schiantandosi. Dopotutto, quella del ritrovamento di piume e macchie di sangue appartenenti all'alzavola di Baikal è, per gli investigatori, una buona notizia. Qualche settimana fa, le autorità investigative di Seul avevano fatto sapere che nelle scatole nere dell'aereo mancano i dati degli ultimi minuti prima dell'esplosione. Entrambe le apparecchiature, infatti, hanno smesso di funzionare alle 8:59 di quella mattina. Quattro minuti prima della tragedia. Una scoperta che aveva acceso i timori che ricostruire cosa accadde davvero al volo Jeju Air 2216 sarebbe stato più complicato del previsto. 

Ora, però, le nuove prove potrebbero rappresentare un punto di svolta nelle indagini. A tal proposito, i motori del Boeing 737-800 – si legge nel rapporto investigativo preliminare – verranno smontati, mentre la struttura di cemento dell'aeroporto di Muan verrà ulteriormente esaminata. 

Quella del bird strike, dopotutto, era stata la prima ipotesi avanzata fin dai primi minuti dopo l'incidente. Secondo le ricostruzioni preliminari, rese noto poco dopo lo schianto, alle 08:57 (ora locale), tre minuti prima che i piloti avevano preso contatto con l'aeroporto, la torre di controllo aveva avvisato l'equipaggio di prestare attenzione «all'attività degli uccelli». Solo due minuti dopo, alle 08:59, il pilota aveva riferito che l'aereo aveva colpito un uccello e aveva lanciato un segnale di mayday, chiedendo il permesso di atterrare dalla direzione opposta. Durante la discesa, il velivolo era però atterrato di pancia, senza il carrello d'atterraggio aperto, a causa del presunto bird strike. Superata la pista, quindi, era esploso dopo essersi schiantato contro un muro di cemento, anch'esso al centro delle indagini

La scorsa settimana, non a caso, le autorità hanno annunciato che cambieranno le barriere di cemento utilizzate per la navigazione in sette aeroporti del Paese, mentre altri sette verranno inoltre sottoposti a un adeguamento delle aree di sicurezza delle piste, a seguito di una revisione.

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