Il caso

Schianto dell'aereo cargo DHL a Vilnius: «Non si può escludere l'ipotesi del terrorismo»

Sono in corso indagini per chiarire che cosa abbia causato l'incidente di questa notte in Lituania: secondo le autorità, tutte le piste restano aperte
©Mindaugas Kulbis
Red. Online
25.11.2024 13:31

Sono ancora da chiarire i contorni dell'incidente aereo avvenuto nella notte vicino all'aeroporto di Vilnius, in Lituania. Un aereo cargo DHL, lo ricordiamo, si è schiantato contro un palazzo nella cittadina di Liepkalnis, causando la morte di un membro dell'equipaggio e il ferimento di altre tre persone. 

Come dichiarato dal capo dei vigili del fuoco lituano, Renatas Pozela, l'aereo sarebbe dovuto atterrare all'aeroporto di Vilnius, ma si è schiantato a pochi chilometri dalla pista. Secondo i dati di tracciamento del volo resi noti da FlightRadar24, il velivolo ha virato a nord dell'aeroporto, allineandosi per l'atterraggio, prima di schiantarsi a poco più di 1,5 chilometri dalla pista. 

Tuttavia, come detto, non è ancora chiaro che cosa sia accaduto. Le autorità locali non hanno ancora fornito una possibile causa per spiegare l'incidente. Ragione per cui, al momento, ogni pista resta valida. E, tra queste, spunta anche quella del terrorismo. La polizia lituana, infatti, ha dichiarato di non poter escludere che all'origine dell'incidente ci sia un attentato. «È una delle ipotesi e deve essere indagata e verificata. C'è ancora molto lavoro da fare», ha rivelato il capo della polizia Arnas Paulaskas nel corso di una conferenza stampa. Specificando, tuttavia, che le indagini sul luogo dell'incidente, così come la raccolta di prove e di informazioni, richiederanno diverso tempo. «Non avremo risposte in fretta. Potrebbe volerci un'intera settimana», ha aggiunto. 

Ciononostante, un portavoce del Centro nazionale di gestione delle crisi lituane, ha dichiarato che secondo le prime indagini «non ci sono dati che indichino che ci sia stata un'esplosione all'interno del velivolo». Serviranno, tuttavia, indagini approfondite per scoprire se sia, potenzialmente, trattato di un attentato. 

Al momento, infatti, la Germania sta indagando su una serie di incendi causati da «dispositivi incendiari nascosti all'interno di pacchi in un magazzino di Lipsia» all'inizio del 2024. Al contempo, la polizia antiterrorismo britannica ha dichiarato di aver aperto indagini sul rogo avvenuto in un magazzino a luglio, a causa di un pacco che, inspiegabilmente, aveva «preso fuoco». Sul fatto sono in corso ricerche approfondite, in collaborazione con altre agenzie di polizia europee, per comprendere se ci sia un collegamento con incidenti simili avvenuti nel resto d'Europa. Infatti, secondo quanto hanno riferito a Reuters alcuni funzionari della sicurezza, i pacchi esplosi nei depositi logistici in Europa potrebbe far parte «di un test». O, per meglio dire, di un «piano russo per innescare esplosioni sui voli cargo diretti negli Stati Uniti». Ma per comprendere se ci sia, a tutti gli effetti, un coinvolgimento di Mosca, bisognerà attendere. 

A detta del capo della polizia lituana, Arūnas Paulauskas, è molto probabile che l'incidente si sia verificato «a causa di un guasto tecnico o per un errore umano». Ma fino a quando non si saranno analizzate tutte le prove, «l'ipotesi del terrorismo non può essere esclusa».