Il punto

Schianto dell'aereo di Azerbaijan Airlines: ecco perché Meduza parla di «missile russo»

Dall'attacco di droni ucraini in Cecenia, la mattina di Natale, ai fori presenti sulla fusoliera che corrisponderebbero a un attacco missilistico – La ricostruzione del portale indipendente
Marcello Pelizzari
26.12.2024 09:02

I fatti, innanzitutto: ieri, 25 dicembre 2024, poco dopo lo schianto di un Embraer 190 di Azerbaijan Airlines ad Aktau, in Kazakistan, un blogger militare russo – strettamente collegato alle forze aeree di Mosca e noto come Fighterbomber – ha pubblicato diversi video per smontare, fondamentalmente, le prime ipotesi circolate. Fra cui quella che i piloti del volo J2 8243 avessero tentato un atterraggio di emergenza in seguito a un cosiddetto birdstrike. Video provenienti dal luogo dell'incidente, spiega fra gli altri Meduza, e secondo il blogger piuttosto eloquenti. Altri canali social legati a blogger pro-guerra hanno sostenuto, con forza, la teoria secondo cui i segni individuati sulla fusoliera – nello specifico la sezione di coda – e sull'ala sinistra corrispondano a un attacco missilistico. L'aereo, ricordiamo, era partito da Baku ed era diretto a Grozny, in Cecenia. 

Meduza, pur non prendendo posizione, spiega che è difficile non pensare a un missile antiaereo. «Esistono numerose prove fotografiche e video dei rottami di altri aerei militari e civili abbattuti da missili antiaerei» scrive il portale indipendente russo. «Tendono a mostrare foto simili». Alcuni sopravvissuti del volo J2 8243, in effetti, hanno riferito di grossi frammenti che hanno colpito l'Embraer di Azerbaijan Airlines dall'esterno. Alcuni video girati dai passeggeri, e divenuti virali online, mostrano chiaramente buchi nei sedili (verosimilmente causati da schegge). Meduza, al riguardo, precisa che è fondamentale trovare i resti «di ciò che ha colpito l'aereo» per avere un'idea più chiara e precisa. Quanto all'eventuale responsabilità, il portale spiega che, al momento, l'unica certezza è legata a un attacco di droni ucraini in Cecenia respinto la mattina del 25 dicembre dalle difese aeree russe. 

Meduza, nel dettaglio, riferisce che le autorità russe avevano deciso di «dirottare» l'aereo su uno scalo alternativo, Makhachkala, a causa della fitta nebbia presente a Grozny, capitale della Cecenia. È plausibile, tuttavia, ipotizzare che l'attacco di droni sia stato il motivo del dirottamento. Il canale Telegram dell'opposizione cecena, Niyso, ha riferito appunto di un'incursione di droni a Grozny la mattina del 25 dicembre. Incursione poi confermata dalla pubblicazione Baza, le cui fonti hanno spiegato che le autorità di Grozny avevano chiuso l'aeroporto della città al traffico aereo in arrivo. Anche Khamzat Kadyrov, segretario del Consiglio di sicurezza ceceno e nipote del leader della Cecenia Ramzan Kadyrov, ha successivamente confermato la notizia, pubblicando un video di uno dei droni.

D'accordo, ma perché allora l'aereo si trovava da tutt'altra parte? Per ragioni al momento (ancora) sconosciute, scrive ancora Meduza, l'Embraer si è diretto verso Aktau, in Kazakistan. Sappiamo che il Daghestan, nella regione russa del Caucaso settentrionale, di cui Makhachkala è capitale, è stato oggetto di recenti attacchi da parte di droni ucraini. E sappiamo che le difese aeree della vicina Cecenia, come detto, hanno lavorato parecchio la mattina del 25 dicembre. Detto ciò, il comando della difesa aerea del Daghestan non avrebbe ricevuto alcun preavviso sul possibile atterraggio dell'Embraer a Makhachkala.

Frammenti di una conversazione tra i piloti dell'Embraer e il dispatcher di Makhachkala sono stati pubblicati sul canale Telegram di VChK-OGPU, famoso per intercettare i servizi di sicurezza. Le registrazioni rivelano che l'aereo aveva subito danni. Per questo motivo, i piloti avevano perso il controllo durante la discesa verso Grozny. Gli stessi piloti, inizialmente, pensavano che l'aereo fosse stato colpito da uccelli. Hanno quindi chiesto il permesso di atterrare a Mineralnye Vody, nella Russia meridionale, poi hanno cambiato rapidamente rotta verso Makhachkala. Optando, infine, per il Kazakistan.

Dicevamo delle responsabilità. Meduza punta il dito contro le forze di difesa aerea russe e parla di un possibile errore. Non sarebbe la prima volta, del resto, che un attacco missilistico accidentale abbatte un aereo passeggeri. Il precedente più famoso, in questo senso, è l'abbattimento del volo MH 17 di Malaysia Airlines sopra i cieli ucraini nel 2014. Nel dubbio, Azerbaijan Airlines ha sospeso tutti i voli per Grozny e Makhachkala fino alla conclusione delle indagini sulle cause dell'incidente, avvalorando quindi la tesi – conclude Meduza – che si sia trattato di un errore da parte dei militari russi. Il fatto che le indagini saranno condotte da specialisti del Kazakistan, dove l'aereo è precipitato, del Brasile (il Paese produttore degli Embraer) e probabilmente dell'Azerbaigian aiuterà, forse, a stabilire la verità.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, l'incidente ha provocato la morte di 38 persone, fra cui i piloti.