«Scusate, posso acquistare il Nord Stream 2?»
«Scusate, posso acquistare il Nord Stream 2?». Un imprenditore statunitense, leggiamo in un articolo del Wall Street Journal, ha chiesto al governo degli Stati Uniti di acquistare il gasdotto, realizzato per trasportare il gas proveniente dalla Russia in Europa occidentale, attraverso il Mar Baltico, e «tecnicamente» di proprietà della Germania e del colosso energetico russo Gazprom, tramite una sua filiale con sede a Zugo che nel frattempo ha dichiarato bancarotta.
Il gasdotto, mai entrato in funzione a causa della guerra in Ucraina e oggetto di un sabotaggio nel settembre del 2022, è oramai in disuso. L'imprenditore, in realtà un finanziere, Stephen Lynch, ha chiesto al governo statunitense il permesso di formulare un'offerta qualora il Nord Stream 2 venisse messo all'asta nell'ambito di una procedura fallimentare svizzera, come scrive sempre il Wall Street Journal.
Lynch ha motivato la sua mossa spiegando che, se finisse in mani americane, il Nord Stream potrebbe fungere da leva nei negoziati di pace fra Russia e Ucraina. Non solo, la struttura farebbe gli interessi a lungo termine degli Stati Uniti nella regione. «Il punto fondamentale è questo» ha dichiarato Lynch al Wall Street Journal. «Il Nord Stream è un'opportunità unica per il controllo americano ed europeo sull'approvvigionamento energetico per il resto dell'era dei combustibili fossili».
Evidentemente, considerando le sanzioni statunitensi nei confronti di Mosca, che vietano espressamente rapporti con aziende russe, Lynch avrebbe bisogno del nullaosta di Washington per formulare un'offerta. L'operatore del Nord Stream 2, mai entrato in funzione per via dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia e dei conseguenti dibattiti politici, è una filiale del colosso statale russo Gazprom. La società anonima cui fa capo l'operatore, Nord Stream 2 AG, con sede a Zugo come detto, ha dichiarato bancarotta il 1. marzo del 2022 licenziando, al contempo, i suoi 106 collaboratori.
Nel settembre del 2022, per contro, il gasdotto era stato sabotato con delle cariche esplosive. Nel 2024,ad agosto, le autorità tedesche hanno identificato un gruppo di sabotatori ucraini, ritenendoli responsabili dell'attacco, e hanno spiccato un mandato di arresto nei confronti di uno degli esecutori: un cittadino ucraino che dalla Polonia si è rifugiato in Ucraina.