Tecnologia e armi

Se in Ucraina si stampano (letteralmente) bombe

Gruppi di appassionati di stampa 3D stanno mettendo a disposizione dell'esercito di Kiev le proprie conoscenze — Gli ordigni progettati, noti come candy bomb, possono avere effetti devastanti se utilizzati dai droni
© Wild Bees/Twitter
Red. Online
09.08.2023 13:15

Mater artium necessitas. Ne avevamo parlato già negli scorsi mesi: in guerra è importante sapersi ingegnare, anche (anzi, spesso), con materiali di fortuna. Gli ucraini utilizzano da tempo dei carri armati gonfiabili, facilmente smontabili e trasportabili, per ingannare le forze aree russe. Dall'altro lato delle barricate, invece, le truppe del Cremlino creano dei poncho con semplici coperte antitermiche, così da non essere individuati dai droni di Kiev. Ma non sono, questi, gli unici esempi di inventiva applicata al campo di battaglia. Recentemente, spiega un articolo dell'Economist, un gruppo di appassionati di stampa 3D sta mettendo a disposizione dell'esercito ucraino le proprie conoscenze. Stampando, letteralmente, bombe da dare in dotazione ai droni.

Bombe amatoriali

Il protrarsi dei combattimenti su oltre 17 mesi di conflitto ha ridotto, c'era da aspettarselo, le scorte di molte munizioni disponibili negli armamentari di ambo gli schieramenti. Attenzione: parliamo di munizioni. Gli esplosivi grezzi rimangono, al contrario, abbondanti. Ciò ha contribuito, in Ucraina, a far nascere un'industria delle armi amatoriale dedicata a rifornire i soldati al fronte.

Tre mesi fa, un gruppo di costruttori di armi "in erba" — racconta il settimanale britannico — ha progettato un'alternativa alle granate ucraine che, attualmente, vengono caricate sui droni: queste, spesso, pesano troppo poco (300 grammi) per essere letali sul campo di battaglia. A Kiev, dunque, gli ingegneri militari improvvisati hanno ideato una nuova tipologia di ordigno da 800 grammi, definito Zaychyk, da usare con i droni.

Il gruppo utilizza la stampa 3D per produrre l'involucro della bomba, prima di inviarlo all'industria militare che si occupa di riempirlo con esplosivi e, spesso, pezzi di schegge d'acciaio. Ora, gli armaioli amatoriali ucraini sono in grado di produrre, ogni settimana, circa 1.000 "gusci" per questi ordigni improvvisati, definiti anche candy bomb ("bomba caramella" in inglese). E l'esercito ucraino apprezza. L'ufficiale militare di contatto, ha spiegato il gruppo all'Economist, ha chiesto recentemente che la produzione fosse aumentata a 1.500 involucri al giorno.

Effetti devastanti

La squadra di Kiev non è l'unica a operare con bombe costruite con stampanti 3D. Altri gruppi di dilettanti, intervistati dal settimanale britannico, hanno spiegato di aver spedito all'esercito ucraino, negli ultimi mesi, diverse decine di migliaia di "bombe caramella". Altre 65 mila sarebbero state inviate da gruppi operanti in Paesi terzi da novembre 2022 a oggi.

Le munizioni improvvisate, per quanto rudimentali, presentano dei vantaggi per Kiev. Uno è sicuramente l'economicità: i materiali per creare una bomba da 27 centimetri, ha spiegato un volontario polacco del gruppo "Wild Bees", costano meno di 3,50 euro, escluso, ovviamente, il contenuto esplosivo. Il tutto viene poi plasmato da una stampante acquistabile per circa 1000 euro. L'adattabilità è un altro punto di forza. Senza bisogno di riattrezzare le linee di produzione, le candy bomb possono essere prodotte in diverse dimensioni, mentre il contenuto dell'ordigno (chiodi, frammenti di metallo e simili) viene scelto in base ai test effettuati, così da aumentarne la letalità fra le truppe nemiche o l'efficacia nei confronti dei mezzi corazzati. Se riempite con rame e alluminio, assicurano alcuni militari a conoscenza di questi progetti, le bombe rilasciano all'esplosione sottilissimi fasci di plasma in grado di bucare anche le corazze dei mezzi blindati più resistenti.

Questa duttilità, pare, sarebbe frutto anche dell'uso di alcuni software in grado di calcolare, ad esempio, il potenziale di uccisione di diversi tipi di schegge. E le interviste raccolte dall'Economist rivelano che anche ChatGPT starebbe giocando un ruolo importante (e, ci permettiamo di dire, preoccupante) nella progettazione delle bombe. Nonostante gli sforzi dei creatori (OpenAI) per prevenire l'uso dell'intelligenza artificiale a scopi violenti, alcuni progettatori di candy bomb hanno ammesso di averla sfruttata per ottenere suggerimenti di ingegneria bellica.

Il laboratorio di ricerca americano, sul quale Microsoft ha investito svariati miliardi, prenderà contromisure?

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